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Il servizio di clowncare viene svolto due volte alla settimana presso i reparti di Pediatria, Dialisi e Sala Prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (FI). Il progetto “M'illumino d'immenso” si propone il grande scopo, tramite l'insegnamento agli studenti delle tecniche di clowncare, di formare futuri medici consapevoli che il rapporto umano medico-paziente non sia un optional ma un elemento essenziale per il normale svolgimento della professione medica.
mercoledì 28 maggio 2008
26 maggio 2008
23 maggio 2008
Questo è stato un turno un po’ particolare… Per iniziare bene, mercoledì sera preparo tutte le cose, mando una mail a Formaggino, mi organizzo a modino per prendere l’autobus giovedì, metto la sveglia alle 6:30. Diligentemente mi alzo giovedì mattina, controllo l’e-mail, Formaggino non mi ha scritto… strano, però non importa, magari era troppo tardi la sera quando gli ho scritto io… quindi gli mando un messaggio e mi preparo. Raggiungo la stazione di Santa Maria Novella, prendo il 32 ed arrivo all’incirca a metà strada tra SMN e l’Ospedale di Ponte a Niccheri quando mi squilla il cellulare. È il caro Formi che mi avvisa che il turno non è GIOVEDI’ ma VENERDI’!!!!!!!
Non si sa come sono riuscita a scrivere sull’agenda la data sbagliata.. bah.
Fortunatamente l’ho presa sul ridere, mi sono rigirata e sono salita sull’autobus che andava in stazione, tornando a casa.
Quindi si ripete tutto per la seconda mattina di seguito (accidenti, alzarmi alle 6:30 due volte di fila è terribile…) e questa volta, fortunatamente, è quella buona!!
Io e Formaggino siamo entrambi in anticipo e ci avviamo quindi abbastanza presto verso la sala prelievi, dove rimaniamo per qualche minuto. Qui intratteniamo un po’ le persone che aspettano il loro turno (mi sono sentita un po’ a disagio ma molto meglio dell’ultima volta che ci sono andata!) e Formaggino puntualizza più volte che noi NON siamo all’ospedale per far ridere i bambini, ma cavolo quanto è diffuso questo luogo comune! Ovviamente proprio mentre si parlava di questo con un paio di signori arriva un’infermiera e ci “rapisce” dicendo che ha bisogno di noi per una bimba. Entriamo nella sala prelievi e ci troviamo davanti una piccolina di circa un anno e mezzo solo che non era lei che doveva fare il prelievo ma sua mamma. Apparentemente questa bimba era molto arrabbiata perché stavano facendo qualcosa alla mamma, però quando noi siamo arrivati era tranquilla quindi le abbiamo fatto un palloncino e via. Un pochino questo episodio mi ha dato fastidio (mi era sembrato che l’infermiera ci avesse etichettato come “buoni” solo per i bambini) anche se ripensandoci adesso capisco che probabilmente l’ho visto io nella maniera sbagliata!! Eh, mi piace scrivere i report, mi servono per rielaborare tutte le emozioni che ho provato durante un turno!
Dopo la sala prelievi andiamo in pediatria dove ci consultiamo con Giovanna per un pochino (anche se lei scriveva una mail ad un rappresentante quindi non ci ha potuto dedicare attenzione) finché è arrivata un’altra infermiera che ci ha detto com’era la situazione: c’erano solo un neonato, una bimba di qualche mese (che abbiamo incrociato in corridoio e ci ha fatto dei sorrisoni grandissimi) e un ragazzino di 12 anni ricoverato da un giorno per forte mal di pancia. Siamo subito andati da quest’ultimo e gli abbiamo fatto una “clown-visita” per decidere se lo potevamo dimettere. Degno di nota è stato il metodo di Formaggino per misurare la febbre, secondo il quale bisogna munirsi di una cuffia da piscina per entrare in contatto con gli strumenti…
Quando eravamo a chiacchierare con questo ragazzino ci ha raggiunti anche il dottore simpatico (chiedo perdonoooooo, non mi ricordo il nome!) che è rimasto con noi per un po’.
Quindi passato un po’ di tempo con questo ragazzo siamo andati dal piccolino appena nato e dai suoi genitori, che erano tranquilli.
Ci siamo a questo punto diretti in dialisi, dove il clima è assolutamente positivo ed accogliente nei nostri confronti. È bellissimo vedere come sia pazienti che infermieri si illuminino tutti quando ci vedono! Stupendo anche il fatto che ci aspettano proprio, ad esempio diversi si sono “lamentati” che ultimamente non eravamo più andati da loro (perché per varie circostanze Formaggino ha dovuto saltare il suo turno del mercoledì per varie settimane di fila). Nella stanza di Gino e Gino tutto a posto, siamo stati a chiacchiera con loro e con l’infermiera, così anche nella stanza di Francesco (a cui probabilmente faranno il trapianto – di rene immagino?! - a settembre ed era perciò molto contento)…
Giorgina invece stava male, non riesce a mangiare ed è molto stanca. Di questo però vi dirà meglio, se vuole, Formaggino perché mentre lui ci parlava io mi sono messa da parte a parlare con un’altra signora (anche questo nome è andato) visto che avevo un po’ intuito lo stato delicato in cui si trovava Giorgina.
Ultima stanza, Anselmo era tutto raggomitolato che dormiva, Formi non è riuscito a parlarci. Anche Stella aveva avuto qualche acciacco, mentre ho trovato meglio delle altre volte Margherita… verso la fine del turno risentito molto della stanchezza e mi sono un po’ attaccata a Formaggino a mo’ di appendice inerte. Cavoli, la prossima volta voglio essere riposatissima per affrontare il turno, e soprattutto non voglio sbagliare giorno!!!!
Un bacione grossissimo a tutti,
Lucilla
Grazie, Luci, i tuoi reporti recano sempre il segno della tua dolcezza d’animo e della tua poffice umanità. In effetti devo solo aggiungere qualcosa che riguarda Giorgina. In questo momento sto aspettando che Nubbola mi faccia sapere come l’ha trovata oggi. Ma Giorgina è un’altra di quelle persone stanche di vivere, alle quali non mi sento di dare torto fino in fondo. Non prendo posizioni rigide dinnanzi a questioni tanto delicate e personali. Quello che per gente come noi dovrebbe venire prima di tutto, è il valore di quell’istante in cui siamo vicini fisicamente a queste persone e loro nella nostra faccia vedano la bellezza della vita e nella nostra voce sentano la melodia dell’amore.
Altro dirvi non vo’…
Formag
15 maggio 2008
lunedì 12 maggio 2008
10 maggio 2008
8 maggio 2008
Finalmente dopo un po’ d'assenza son tornata in ospedale a clauneggiare con Formaggino. La mattinata inizia bene come sempre perché, come sempre, appena le persone ti vedono vestita da clown e accompagnata da musica melodiosa, si aprono in un sorriso e già questo è un bel modo di cominciare seppur tra uno squallido parcheggio e uno squallido ospedale. bisognerebbe riuscire a trasmettere l'allegria e l'umanità del clown anche senza vestiti colorati, e salutare così ogni persona che ti passa accanto... ma non divaghiamo! Come prima tappa decidiamo di fermarci in sala prelievi. che pienone! mi sento un po’ inibita, imbarazzata, sono l'ombra di Formaggino… pian pian però, grazie all'aiuto del mio MaestroClaun, che invece si dimostra disinvolto e mi dà fiducia, mi sciolgo un po’ e comincio a chiacchierare. cerco di parlare con più persone alla volta ma, se non hai battute pronte, è cosa piuttosto difficile. così seguo l'esempio di Formaggino e comincio a leggere poesie (meno male che mi ero portata un po’ di libri!). le leggiamo insieme… poi ci allontaniamo per arrivare un po’ a tutti. le persone intorno partecipano, ridono, sembrano divertirsi e passare il tempo. leggiamo, parliamo, fantastichiamo su una sala prelievi nuova, più umana e bella (è venuto fuori anche un progetto definitivo: sala prelievi situata in campagna o su una spiaggia, dotata di attigua sala bistecche nella quale è possibile reintegrare il sangue perso con un lauto pasto! Ce ne andiamo da lì con un bell'incoraggiamento di un ragazzo che dice "siete proprio bravi... avete una grande comunicatività". che bello! mi ci voleva perché stavo giusto pensando di non essere riuscita a fare granché. seconda tappa: dialisi. Beh c'è pienone anche qui. Non riesco a ricordarmi tutti i nomi… ma i volti ci sono tutti, ben impressi nella memoria e nel cuore. C'è chi ci aspetta con gioia, impaziente di farci sentire le sue canzoni preferite, chi è meno disposto a parlare o per stanchezza o per carattere, chi anche qui si fa leggere poesie, ti fa vedere foto di gioventù, ti racconta di quando era un grande istruttore di golf. Le ore passano in fretta… è già tempo di andare in pediatria per la riunione… così aspettando di parlare ai dott. facciamo un giretto per vedere se c'è qualche piccolo paziente. in sala d'aspetto troviamo un bambino e una bambina dai riccioli biondi, l'uno di due l'altro di tre anni. non hanno grande bisogno di noi visto che si sono appena conosciuti e già giocano con una disinvoltura che noi adulti possiamo spesso solo sognare. Comunque prendo le mie marionette e gli strumenti che ho e mi metto a giocare con loro. tiriamo su un complesso musicale notevole e gli echi si sentono per tutto il corridoio poi... basta si sono scocciati, riprendono a giocare tra sé in un dialetto comprensibilissimo, solo a loro due… è il giorno delle poche parole in pediatria: in una stanza troviamo una bambina grande e la sua mamma, straniere, nessuna delle due parla italiano. ma non è stato un grosso problema, si comunica bene anche in tanti altri modi… provo dei palloncini che escono un po’ male, ma arriva per fortuna Formaggino a salvarmi, poi la salutiamo con le mie marionette. Incontriamo alfine un bambino dallo sguardo dolcissimo, forma fa un palloncino anche a lui ed io non trattengo una carezza… è troppo bello..................................... cari clauni questo è tutto, arrivederci alla prossima puntata!
Un abbraccio a tuti tutti titti.
Rapa (p.s. penso di aver trovato il mio nome definitivo da claun. sì raperonzolo era provvisorio…pensavo... Assuntina) :)
sabato 3 maggio 2008
03 Maggio 2008
Rimba
Vorrei ringraziare Rimba in maniera straordinaria perchè grazie a lei ho potuto continuare, lei ha suonato, ha suonato e ha suonato ancora, rideva e suonava, è stata lei il più gran regalo oggi per me.
Nuvola