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Il servizio di clowncare viene svolto due volte alla settimana presso i reparti di Pediatria, Dialisi e Sala Prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (FI). Il progetto “M'illumino d'immenso” si propone il grande scopo, tramite l'insegnamento agli studenti delle tecniche di clowncare, di formare futuri medici consapevoli che il rapporto umano medico-paziente non sia un optional ma un elemento essenziale per il normale svolgimento della professione medica.
domenica 22 marzo 2009
21 Marzo 2009
Stringa
19 Marzo 2009
Alla fine un caldo abbraccio alla ragazza Rom…non mi era mai capitato..
Giraffina
lunedì 16 marzo 2009
14 Marzo 2009
Saluti a tutti
Nuvola
giovedì 12 marzo 2009
07 Marzo 2009
Carissimi clauni e amici ecco a voi il report del 07 Marzo, scusate il ritardo ma aspettavo l’integrazione di Martina, la ragazza di Roma che mi ha accompagnato insieme al suo ragazzo (Gabriele) in questo lungo turno poiché sta facendo la tesi di infermieristica appunto sulla clownterapia, ma siccome anche lei ne ha da fare duemila ed è sotto tesi se invierà qualcosa lo aggiungerò in un secondo momento. Diciamo che il 07 Marzo è stato un turno molto bello ma parecchio faticoso, anche quest’anno la Cooperativa di Legnaia ha offerto duecento piantine di pansé da donare a tutte le donne in ospedale in occasione della festa della donna appunto, eravamo andati io e Cocci Nella il giovedì a prendere tutte queste piantine e avevamo praticamente trasformato la sua macchina in una specie di prato multicolore, molto bello, inoltre io e Timmy avevamo stampato, arrotolato e infiocchettato ben 150 pagine con una frase da donare insieme alle piantine, la frase stampata era la seguente:
……Allora una donna disse: “Parlaci della Gioia e del Dolore.”
E lui rispose:
La vostra gioia è il vostro dolore senza maschera,
E il pozzo da cui scaturisce il vostro riso, è stato sovente colmo di lacrime.
E come può essere altrimenti ?
Quanto più a fondo vi scava il dolore, tanta più gioia potrete contenere.
La coppa che contiene il vostro vino
non è forse la stessa bruciata nel forno del vasaio?
E il liuto che rasserena il vostro spirito
non è forse lo stesso legno scavato dal coltello?
Quando siete felici, guardate nel fondo del vostro cuore
e scoprirete che è proprio ciò che vi ha dato dolore a darvi ora gioia.
E quando siete tristi, guardate ancora nel vostro cuore
e saprete di piangere per ciò che ieri è stato il vostro godimento.
Alcuni di voi dicono: "La gioia è più grande del dolore",
e altri dicono: "No, è più grande il dolore".
Ma io vi dico che sono inseparabili.
Giungono insieme, e se l'una siede con voi alla vostra mensa,
ricordate che l'altro è addormentato nel vostro letto.
In verità voi siete bilance che oscillano tra il dolore e la gioia.
Soltanto quando siete vuoti, siete equilibrati e saldi.
Kahlil Gibran
Le piante sono state gentilmente offerte in occasione della festa della donna
dalla Cooperativa di Legnaia
Tutti i clown del progetto “M’illumino d’immenso” ringraziano di cuore
http://m-illumino-d-immenso.blogspot.com
Eravamo in tanti per poter distribuire, caricare e scaricare tutto il materiale, eravamo infatti io, Cocci Nella, Martina, Gabriele e alla fine è arrivato anche Gorkji (la mitica Dottoressa Oliviona), abbiamo rapinato il carrello della sala prelievi e siamo partiti, abbiamo iniziato dalla pediatria donando piantine a tutte le signore presenti, alle infermiere e alle dottoresse, la stessa cosa l’abbiamo fatta in dialisi e poi anche in sala prelievi, abbiamo inoltre donato le piantine alla direzione sanitaria, alle dipendenti del bar, all'accoglienza e poi le piantine avanzate (tante a dire il vero) alle donne che incontravamo al bar, per i corridoi, al pronto soccorso, insomma dovunque, qualcuno era scettico e aveva perfino paura di accettare, qualcuno prendeva la sua piantina e poi ci veniva dietro per cambiarla con una di un altro colore, abbiamo parlato con tante persone, io personalmente ho ascoltato un paio di storie molto belle ma anche difficili sull’integrazione e sul razzismo che in Italia non manca mai. Gorkji è stato straordinario come al solito, grande energia e vitalità, si è preso anche un tè nel quale il cucchiaino stava ritto da solo da quanto zucchero c’aveva messo, e poi ci ha aggiunto il latte…..e poi il limone, insomma s’è bevuto una ricotta zuccherata ma tant’è. Martina e Gabriele inizialmente erano titubanti non avendo mai fatto una esperienza del genere ma poi mi sono sembrati felici di aver provato, se non altro hanno passato una giornata divertente e diversa dalla solita routine, con loro ho poi parlato molto e siamo stati insieme un paio di giorni poiché erano arrivati da me il venerdì sera e sono ripartiti la domenica mattina, la sera del turno poi siamo stati con loro e Timmy a mangiare una pizza a Firenze e devo dire che questo progetto mi sta facendo incontrare un sacco di belle persone, persone che si sforzano, che studiano, che si laureano, che bravi che siete…..davvero complimenti a tutti voi e a Martina e a Gabriele per aver deciso di provare, di stare al gioco e di accompagnare tre pazzi in ospedale come me, Cocci Nella e Gorkji.
Saluti a tutti voi splendidi clauni.
Nuvola
10 marzo 2009
Per oggi mi sembra che le parole siano state anche troppe. Il caso vuole che il quaderno abbia la copertina blu e le pagine verdi. Blu, il colore preferito di Virginia, verde, il mio. La saluto e la ringrazio. I suoi occhi, quel brivido non riuscirò a scordarlo. Scendiamo in dialisi. e' un cominciare di nuovo con nuovi frammenti, nuove vite. Gli incontri sono sempre molto belli, imparo un sacco di cose, imparo a seminare le zucche, a cucire abiti da sposa e a dire qualche frase in francese. Poi il pomeriggio scivola tra le pieghe delle ore e sorge la luna mentre usciamo.
Nel cuore la voglia di cercare, di trovare qualcosa che possa ridare a Virginia la voglia di vivere.
Grazie mille Formaggino, senza di te non sarei mai riuscita ad entrare in quella stanza.
Vi voglio bene.
Briciola
venerdì 6 marzo 2009
5 marzo 2009
eccovi il report di Luna, che in quanto a cronaca non è particolarmente prolissa, ma per le poesie va lasciata stare: ce ne somministra sempre di più giuste! Quella di oggi, ad esempio, parla di quel dannato problema che hanno tante ragazze (grazie per quello che sai dire, Luna. Ma anche per quello che lasci solo intuire).
Io non aggiungo quasi niente, salvo qualche piccola nota che riconoscerete dalla dicitura n.d.F. (che sta per “nota di Formag”, ovviamente).
Un affettuoso saluto a tutti voi e a tutti coloro che ci leggono.
Formag
Ieri mattina il pullman, imbottigliato nel traffico di Firenze, ha fatto un quarto d'ora di ritardo, perciò ho raggiunto Formaggino in pediatria, arrivata nella stanza viola dove Formaggino era già in azione, li c'era Sheran....una bimba bellissima (originaria dello Sri Lanka) abbiamo giocato un po' con lei mentre il medico la visitava, più avanti nella stanza arcobaleno c'era Virginia (che qualcuno di voi già ha conosciuto: ha una situazione un po’ complicata e stiamo cercando di aiutarla al massimo delle nostre possibilità, in collaborazione soprattutto con le infermiere – n.d.F.), prima di arrivare in stanza Formaggino mi aveva messa al corrente della situazione, arrivati li siamo andati a salutarla e Formaggino le ha regalato un bicchiere che s'illumina quando bevi...lui è andato avanti da Siria, un’altra bimba piccola ed io sono rimasta con Virginia a chiacchierare un po' in modo generico senza entrare nei particolari... usciti fuori dalla stanza arcobaleno, siamo andati in quella rosa dove c'era Asia, una bimba di 5 anni molto ma molto vivace, lì si è iniziato a giocare con le bolle e poi lei ha iniziato a giocare con il mio naso... da lì siamo scesi in dialisi dove ci hanno informato che un paziente non c'era più (sì... se n’è andato anche Lionello, che da tempo soffriva davvero troppo e implorava la “livella” di portarselo via... e quella ha rispettato la sua volontà: Lionello era un uomo dallo sguardo mite e ironico e nelle ultime settimane aveva suscitato il pianto in alcuni di noi e io gli avevo dovuto dedicare dei versi, non avevo resistito! – n.d.F.), arrivati li abbiamo chiacchierato un po' con Franco, più avanti abbiamo parlato con Eleonora di alberi da frutto e frutti che si trovano giù nel sud (i gelsi ed i fichi d'india)... nelle altre in un altra stanza c'era Rina e Matteo; abbiamo chiacchierato anche con loro, invece nell'ultima stanza che abbiamo visitato c'era Dina....non stava tanto bene...era molto giù...si è parlato un po' anche con lei...e poi da lì siamo scesi giù, salutato Giovanna in reception ed andati via.
Ali di farfalla
Di nero mi vesto
- e mi nascondo -
per sembrare più magra
- per non sembrare -
per non apparire
confondermi tra la gente
per annullarmi così
silenziosamente
...una piuma non fa rumore
nemmeno quando cade...
Non mangiare - sussurra la mente -
non alimentare quella vita
il vuoto nello stomaco
fa ancor meno rumore.
Di nero mi vesto
e mi nascondo
vorrei tanto dormire
al mondo sparire
come farfalla volare
per smettere di soffrire
andar via per non tornare
e non per un solo secondo.
Mi aggrappo alle ali leggere
di quella farfalla
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vi voglio bene
LUNA
martedì 3 marzo 2009
02 Marzo 2009
Nuvola