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lunedì 23 novembre 2009

21 Novembre 2009

Ecco a voi ben due report al prezzo di uno, il primo è della dottoressa Fiorella (Giulia Rivasi) e l'altro è del dottor Zuppi (Luca Bernardini) due nuovi arrivati con molto coraggio infatti Fiorella ha sostituito Cherida e ha saputo di fare il suo primo turno il pomeriggio prima, Zuppi invece è venuto a conoscermi a Firenze Giovedì mattina e io gli ho chiesto di fare il suo primo turno dopo solo 20 minuti che lo conoscevo, lui ha accettato e abbiamo fatto un bel turno intenso in tre, loro due nonostante fosse la prima volta sono stati davvero bravi ma quello che mi è piaciuto di più è stato il prendere un turno velocemente, senza troppe riflessioni,come buttarsi in acqua tutto d'un botto non essendo sicuri di saper nuotare e farlo solo perchè uno grullo come me ti convince che lui sa nuotare e casomai ti potrà salvare....e mentre lo dice nasconde la ciambella dietro la schiena, bravi davvero tutti e due, benvenuti Zuppi e Fiorella in questa manica di pazzi.

Nuvola

Oggi, per la prima volta, sono stata catapultata nel mondo dei clauni...già, catapultata è proprio la parola giusta, visto che questo turno non era previsto! O meglio, da tempo non vedevo l'ora di vedere da vicino ciò che avevo solo sentito raccontare, ma non pensavo di cominciare già oggi! Quando però Cherida mi ha chiesto i sostituirla, dopo qualche esitazione, ho deciso di buttarmi, ho messo da parte le paure, le incertezze, i dubbi e...mi sono ritrovata in ospedale! Lì ho scoperto che forse era tutto più facile rispetto a come l'avevo immaginato, perchè il trucco migliore che noi clauni (sì, mi sento proprio di dire noi...) possiamo utilizzare è semplicemente la spontaneità. Ho capito che basta poco, un saluto o un sorriso, per regalare un attimo di serenità e che spesso sono proprio gli adulti quelli che dimostrano di averne più bisogno: ti cercano, ti parlano e, a modo loro, ti comunicano un bisogno,un disagio, uno stato d'animo. Credo che in fondo l'unico requisito fondamentale per partecipare sia l'umanità, la voglia di interagire con gli altri e di aprirsi a tutto ciò che possono darti. Sono tantissimi i ricordi di questa mattinata che si affollano nella mia mente, forse ancora un po' confusi, ma già mi rendo conto che da ognuna delle persone che ho incontrato ho imparato qualcosa, per cui non posso che essere felice di aver colto questa occasione, nonostante io stessa non fossi convinta di essere all'altezza...certo, spero, con il tempo, di migliorare, ma forse non ci sono trucchi da imparare, c'è solo qualcosa da vivere, approfittando della possibilità, che un camice e un naso rosso ci offrono, di avvicinarsi agli altri come raramente può capitare nella vita di tutti i giorni.

Fiorella

Tanto mondo da elaborare, storie lontane dalla mia.La sensazione di potersi relazionare alle persone in un modo che non avevo mai visto prima.Poter essere importanti, anche microscopicamente, dove c'è bisogno, e dove sarebbe altrimenti impossibile arrivare. Bello.Un Nuvola stupendo, che incanta e che sa insegnare senza retorica o teoremi. Grazie di cuore.

Zuppi

sabato 21 novembre 2009

17 novembre 2009

E’ difficile scrivere questo report, tanto difficile… Più che altro perché non mi sento di essere andata a trovare i pazienti, è come se loro fossero venuti a visitare me..come se io fossi stata sul lettino e loro fossero passati davanti a me uno ad uno, ognuno con la sua lezione da insegnare, ognuno pronto a consolarmi e ad arricchirmi, a farmi ridere e a commuovermi e io invece fossi stata del tutto inutile. Il piccolo (si fa per dire) Gabriele mi ha ricordato da un lato l’inesauribile energia dei bambini, parlandomi di calcio, spade laser, lotta greco-romana e rincorse in campagna con i tacchini, ma dall’altro la loro saggezza e maturità.. i bambini capiscono tutto e a volte persino più degli adulti, percepiscono ogni tensione e disaccordo ma cercano di andare avanti e di far finta di nulla, non scordiamolo mai!!! Lui, pur sentendo i problemi e i litigi tra i suoi genitori (eviterò di scendere in dettagli perché la rabbia per l’episodio è ancora troppo grande in me), faceva finta di nulla, chiacchierava con me, faceva battute a Formaggino e non mancava neanche di fare qualche sorriso rassicurante al suo tenero e preoccupatissimo nonno. E poi Viola..che dire su di lei? Come parlarne? Non lo so davvero… per quasi tutto il tempo della conversazione mi è sembrato di essere in centro con un’amica, con i soliti discorsi sui bei vampiri di Twilight e New Moon, con i pettegolezzi sui medici carini, sull’ansia da esame.. A un certo punto però è arrivato l’impatto con la realtà, quando abbiamo cominciato a parlare dei suoi sogni.. non mi dimenticherò mai di quando con i suoi grandi occhi che luccicavano mi parlava di quanto sarebbe voluta andare a Roma dopo la maturità.. tutte le sue amiche andranno là e lei vorrebbe studiare per diventare interprete o logopedista… ho cercato di parlarle della mia esperienza, del fatto che non c’è fretta, che quando starà bene riuscirà a realizzare tutti i suoi sogni e sarà ancora più forte grazie a questa esperienza.. speravo di averle dato speranza, ma lei invece mi ha posto la domanda che tante volte anche io mi sono posta negli anni di malattia: “Ok, ma quando succederà? Quando?”. Le ho risposto che spero che ciò succeda il prima possibile e tutto ciò che può fare per farlo accadere è desiderare con tutta se stessa che avvenga, cercare di essere positiva e canalizzare ogni sua energia verso la sua guarigione.
Sono uscita dall’ospedale portando con me l’arricchimento dato da queste ed altre esperienze, ma con la consapevolezza che purtroppo il padre di Gabriele non si renderà conto del fatto che ha un figlio stupendo e sapendo che ci saranno giorni in cui Viola si sentirà stanca di combattere..e ho pianto…

Sole

mercoledì 11 novembre 2009

10 novembre 2009

Ciao gente.
Ecco a voi il tempestivo reporto di Briciola. Il turno di ieri ci ha regalato ancora una volta un’esperienza umana meravigliosa. E la nostra preziosa folletta del Mugello ha il dono di saper esprimere quelle emozioni in modo vivo.
Grazie Briciolina!

Bachi e abbacchi a tutti
Formag


note. Nella testa fin dal mattino.
Dal primo risveglio dolci, talvolta mosse e rabbiose poi di nuovo quiete...una piccola agitazione dentro alla pancia, le farfalle nello stomaco e Lei, la musica, sempre in testa....
la mattina lezione, ma il pensiero corre al pomeriggio a quel frammento di umanità che mi aspetta...che privilegio, che fortuna.
Più di un'ora di viaggio..osservo fuori dal finestrino, mi metto il cappello di briciola. poi infilo anche la sciarpa colorata...mi sento me stessa come mai. E' davvero incredile come Briciola che dovrebbe essere la non del tutto me, mi riconduce sempre di più all'essenza della vera me, quella capace di togliere timori e barriere.
Le conversazioni con il saggio Formaggino scivolano tra l'autunno, il rosso delle foglie, il senso dell'appartenenza a una determinata città...e poi si comincia... (non ricordo il nome di quella signora* squisita che sta nel gabbiotto per dare il pass del parcheggio...) è con il suo sorriso e con la sua carica che cominciamo la giornata...
In pediatria non c'è molto da fare, qualche prova allergica ma le bambine sono grandi (più di me!!!) c'e una famiglia di Palermo che ha una grande voglia di parlare (aiuto Matteo, il loro bambino di 8 mesi a fare i primi passi...che emozione accompagnare quella piccola vita verso le grandi conquiste dell'esistenza)....
poi entriamo in dialisi tra i consigli assicurativi e la dolcezza di Iva, qualche nota pittorica di Leonardo, le parole crociate e la mitica Viola...ogni esistenza è come una nota di quella melodia che mi frulla nella testa, aggiunge dinamica, colori, ritmo, qualcuno fa cambiare la tonalità verso accordi melanconici e un po' tristi, altri accelerano il ritmo e lo rendono quasi una samba...
che dire, ho il cuore pieno di questa sinfonia d'umanità...vorrei riuscire a dire parole sensate ma ho la testa piena di pensieri che ancora non sanno trovare uscita concreta e se ne restano lì in potenza...

buona vita

(*) Barbara

sabato 7 novembre 2009

07 Novembre 2009

Ci sono alcune cose che mi hanno molto colpita soprattutto della sala prelievi. Siamo arrivati e mi sono messa li zitta ad osservare e quello che ho percepito è che la gente ha voglia di comunicare!! Ha voglia di raccontarsi, di condividere, è come se poter parlare di se l'aiutasse a sopportare meglio i pesi che l'affliggono. In poche parole scambiate così tra il serio e il faceto con uno sconosciuto, si può andare a fondo in una vita in un modo che non avrei pensato possibile. Per tutta la mattina ho avuto la chiara sensazione di questa necessità di condividere della gente, ma la riprova l'ho avuta quando siamo andati al bar la seconda volta e osservavo quella signora che era al bancone e ti guardava, non di sottecchi ma apertamente, il suo sguardo ti cercava e sembrava quasi implorare che tu le rivolgessi la parola... e tu lo hai fatto! Ah l'esperienza (perché sono convinta che non è stato un caso)!! C'è anche un'altra cosa che oggi penso proprio di aver capito, e cioè di quante bugie si dice la gente, e ci crede pure!! Mi riferisco a quello che ti raccontavo di me, del fatto che ho sempre pensato che se avessi lavorato con i malati, con la gente che soffre non sarei stata capace di sopportare tutto il dolore che si incontra; ma inizio a pensare che la mia per tutti questi anni sia stata solo una grande scusa alla quale, in buonafede questo me lo concedo, ho seriamente creduto. Perché il dolore si sopporta, al dolore si reagisce e magari lo si incanala perché si trasformi in qualcosa di buono. Non so se il mio report ha avuto il significato che doveva, fatto sta che ciò che mi sembra ora rileggendolo è che la mattinata di oggi è stata molto proficua per me. Dopo 33 anni (di vita insieme) penso di conoscere bene me stessa e so che devo battere il ferro finché è caldo e consolidare in qualche modo ciò che mi anima in questo momento e che sento molto forte.
Primavera

giovedì 5 novembre 2009

03 Novembre 2009

Hola! a tutti i clauni
Ieri ho fatto il mio secondo turno: era da luglio che non ne facevo e come al solito prima di arrivare all'ospedale mi sono presi i crampi allo stomaco e le solite turbe (che farò, cosa dirò ....). Al parcheggio mi attendeva solare come sempre quella forza della natura di Cocci Nella che mi ha detto: pensa solo a divertirti. Così abbiamo iniziato il turno. Ci siamo subito dirette in pediatria: il deserto !!!! pensavamo che ci fossero bambini per le prove allergiche, invece ... abbiamo incontrato solo due cuccioli di pochi mesi, Iago e Vincenzo, con i loro rispettivi gentori e Cocci Nella è stata veramente "magica" sembrava l'incantatrice di Hamelin (o comunque della novella del flautista che incanta i topini): con la sua fisarmonica a bocca ha letteralmente resa l'atmosfera soft tanto che una mamma ha detto "siete meglio della televisione!" tutto sommato possiamo prenderlo come un vero complimento !!!
La gran parte del pomeriggio è passata in dialisi. Lì mi sono sentita veramente a mio agio e più sciolta: non abbiamo tralasciato una camera e, fatto eccezione per coloro che sonnecchiavano, abbiamo parlato un po' con tutti. Ho rincontrato Viola "dagli occhi di giada": bellissima !!! Abbiamo parlato dell'A.S. (auto stima), delle vacanza di tutto un po'. Anche con gli altri pazienti si è creato un clima veramente familiare, come ci fossimo sempre conosciuti. E poi ho imparato tante cose perché la vita delle persone possiede una ricchezza infinita. Insomma che dire ancora .... per me è stato un bel turno, rilassato, una bella empatia con Cocci Super Nella. Grazie Cocci Nella !!!! Mi sono però resa conto che devo cercare di memorizzare i nomi delle persone che incontro in dialisi: il nome è importante .... devo lavorare sulla mia memoria!!!!
Vi abbraccio tutti
Pituffo