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Il servizio di clowncare viene svolto due volte alla settimana presso i reparti di Pediatria, Dialisi e Sala Prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (FI). Il progetto “M'illumino d'immenso” si propone il grande scopo, tramite l'insegnamento agli studenti delle tecniche di clowncare, di formare futuri medici consapevoli che il rapporto umano medico-paziente non sia un optional ma un elemento essenziale per il normale svolgimento della professione medica.


giovedì 28 giugno 2012

23 Giugno 2012

Ciao a tutti, scusate il ritardo  di questo report ma ho avuto una settimana di fuoco, non sono nemmeno le 8 che arrivo in ospedale e vedo già Nuvola e Patrizia a lavoro nel giardino di  Indra, abbiamo piantato altre piante e  annaffiato, solo che ad annaffiarle con l'annaffiatoio su e giù non è molto comodo, allora Nuvola ha  pensato di usare l'acqua che si trova sotto le scale e di fronte al giardino, ma c'era un piccolo problema, il rubinetto era chiuso a chiave, chi aveva le chiavi? nessuno lo sapeva, si è chiesto dal centralino agli idraulici  dell'ospedale ma nessuno aveva queste benedette chiavi. Abbiamo incominciato il turno che si era già abbastanza stanchi. Abbiamo saltato la sala prelievi e ci siamo diretti in dialisi, dove qui siamo andati a trovare ,Agostino, sempre molto chiuso, poi ho fatto la conoscenza di Ugo, un persona molto solare, che prende la vita sempre con spirito positivo, vado dalla mia amica....Nara che come sempre piangeva e ho cerato di calmarla, questa volta ho usato una tecnica nuova che mi è venuta in mente li per li siccome ho notato che quando stavo zitto aumentava il lamento allora ho deciso di parlargli continuamente senza sputare mai allora gli parlavo della scherma "oh tu verrai a farmi il tifo!!" se no io come fo senza la mia Nara e lei mi diceva "certo che vengo!!! questo per dire alcune battute e certe volte ha anche sorriso cosa che non l'avevo mai vista fare prima, comunque si è calmata,.
Dopo si va in pediatria dove incontriamo un bambino con problemi alle vie respiratorie, che,dopo avere a lungo interloquito,si è messo a giocare a dama con Nuvola.
Dopodiché usciamo dalla pediatria e prima di andar via vogliamo portare il tubo di gomma nel rubinetto più vicino al giardino ma si prova la distanza, e praticamente non ci arriva, ma mentre stiamo per andar via, un ragazzo che lavora nell'ospedale ci dice che ha le chiavi del rubinetto davanti al giardino, anche se poi non le trova, prende una tronchese e rompe il lucchetto, poi noi ne ricompriamo uno nuovo, così finalmente possiamo annaffiare il spettacolare giardino senza troppa fatica. Bellissimo turno, molto stanco ma con un arricchimento in più nel cuore.
un Bacio a tutti

Spadino

21 Giugno 2012

La prima volta in turno con Gomitolo....che bello, mi piace proprio questa cosa!!
Prima di iniziare il turno andiamo ad innaffiare il giardino ed è magico vedere come sta fiorendo, la cosa più bella è vedere che inizia ad essere vissuto anche da chi frequenta l'ospedale, infatti quando finiamo il turno prima di andare via passiamo a fare delle foto e troviamo una signora seduta su una delle panchine a godersi un po' di sole caldo e rigenerante su una spalla dolorante.
Comunque dopo aver fatto le giardiniere ci mettiamo i camici e partiamo. Camminando per i corridoi, già prima di arrivare in sala prelievi, ci rendiamo conto che c'è poca gente in giro, secondo me sono tutti in casa un po' preoccupati perchè le previsioni del tempo hanno detto che oggi sarà la giornata più calda della settimana, e dire che già ieri si pensava che non potesse fare più caldo di così!!
In sala prelievi troviamo pochissime persone, i soliti del cumadin e pochi altri. Ci sono alcune future mamme col pancione e ci fermiamo a fare due chiacchiere con una coppia di nigeriani che avranno una bimba a fine agosto. La chiameranno Goodness, bontà. Già un'altra volta mi era capitato di incontrare in pediatria una mamma africana, mi sembra anche lei nigeriana, che aveva chiamato la figlia Joy, gioia. Vi immaginate che ricchezza nella vita nascere e avere un nome così? Mi sa che per il prossimo figlio mi attrezzo anche io!
Continuiamo il giro, ma in dialisi dormono tutti tranne Ugo e ci fermiamo a salutarlo, così andiamo dritti in pediatria. Qui le infermiere ci dicono che c'è solo un piccolino del 2000...... alla faccia del piccolino!
Stiamo un po' a chiacchierare del più e del meno con lui e la sua mamma e poi il turno si avvia alla fine.
Non abbiamo visto tantissime persone in questo turno, ma almeno la metà di quelle con cui ho parlato mi hanno ringraziata. Hanno detto grazie a me e a noi tutti per quello che facciamo, per il nostro lavoro in ospedale e per l'aiuto che gli diamo. Io ho risposto dicendogli questa cosa in cui credo fermamente e cioè che forse sono proprio loro a fare la cosa più grande e cioè aprirsi a noi e darci la possibilità di stabilire un contatto; senza di loro il nostro lavoro non esisterebbe, potremmo essere i più bravi del mondo, ma non potremmo fare e ottenere niente se di fronte a noi trovassimo solo muri di gomma! E' per questo che voglio chiudere questo mio report con un grazie: un grazie a tutti noi che ci offriamo la possibilità di andare in ospedale, un grazie a tutti quelli che incontriamo in ospedale e che ci permettono di dare un senso a quello che facciamo.
Con affetto.

Primavera     

giovedì 21 giugno 2012

16 Giugno 2012


Queste in realtà erano le frasi con le quali avevo chiuso il mio report, ma forse è meglio che stiano qui. Adesso la smetto di scrivere, lo so che sono prolissa e che quando apri una mail e vedi un report chilometrico la prima cosa che ti viene spontanea è storcere il naso, vi chiedo scusa e spero almeno di non essere stata noiosa; vi chiedo scusa anche per quella che sembra in tutto e per tutto una paternale, ma questo è il retaggio di cinque mesi passati a fare la "maestra".
Un bacio a tutti voi....Primavera   

Erano diversi mesi ormai che non facevo un turno e sono arrivata in ospedale piena di energia, lo so che mi chiamo Primavera, ma è l'estate la stagione che preferisco, quando il sole sulla pelle mi entra fin dentro l'anima e mi da la carica per mettere sotto sopra il mondo!
Scendo le scale per arrivare agli armadietti e sento Nuvola che canticchia, quando lo saluto mi accoglie dicendomi che sarà un turno particolare....non poteva avere più ragione!
Saltiamo la sala prelievi e andiamo in dialisi; i pazienti sonnecchiano ma ci fermiamo a parlare con chi è sveglio. Nuvola mi presenta Ugo, un signore bellissimo, con la sua barba bianca, il viso e gli occhi sorridenti, che è disteso sul letto con addosso una coperta tutta allegra e colorata. Mi avvicino, mi presento e quando gli dico che ha un viso dolcissimo lui mi dice che in realtà gli altri gli dicono che è un rospo. Beh, non ho potuto fare a meno di accarezzargli il viso e dargli un bacio, non so se nella vita lui sia davvero un rospo, ma certo è che spesso gli altri ci appiccicano addosso delle etichette e alla fine anche noi ci convinciamo di essere così!  Le sorprese più grandi però le abbiamo avute in pediatria, e ultimamente mi sembra che questo reparto "ci stia dando delle grosse soddisfazioni".
Ho avuto di nuovo la conferma che probabilmente il senso vero della vita è di una estrema banalità! Passiamo il tempo ad affannarci, a lottare contro i mulini a vento per far valere le nostre ragioni, pretendiamo di interagire con gli altri stando ognuno dentro la propria scatola a chiusura ermetica, finché non ci rendiamo conto che se gli altri non ci capiscono e noi non li capiamo a nostra volta è perché non parliamo! Non vi sembra assolutamente banale? Eppure alla fine è sempre così, quando c'è una situazione che ti sembra irrisolvibile, quando c'è un rapporto che va a rotoli, se analizzi il tutto con calma ti accorgi che quello che manca è il dialogo. Cosa c'entra tutto questo con la pediatria? 
Sabato in reparto siamo stati fermati da un ortopedico che non ci conosceva ma che era rimasto molto incuriosito da Nuvola che fotografa il Giardino della rete di Indra, e allora Nuvola ha passato un quarto d'ora a raccontare di chi siamo, del Giardino, della vasca per far bere gli uccelli, dell'idea del giardino dei bambini con il frutteto antico (non so se questa è un'anteprima) circondato da infermiere e medici della pediatria che lo ascoltavano quasi fosse il pifferaio magico e che interagivano facendo domande. Ci ho guardati tutti dall'esterno e mi sono resa conto che probabilmente era la prima volta che in quel reparto sentivano parlare di noi; non c'è da stupirsi allora per la loro ostilità nei nostri confronti, in fin dei conti ci vivono come degli ospiti sconosciuti e quindi magari non gli siamo molto graditi per questo. Forse dico una cosa banale, perché sono entrata nel gruppo a progetto già avviato, ma abbiamo mai fatto degli incontri seri con il personale del reparto, per conoscere loro e dare a loro la possibilità di conoscere noi? Davvero l'impressione di sabato è stata quella che ci vedessero e ci sentissero parlare per la prima volta e che i nostri progetti e il nostro modo di agire non gli fossero così sgraditi, solo che obiettivamente non li conoscevano.

Primavera

15 Giugno 2012


Eccoci qua....un pò in ritardo con il report, ma nel frattempo mi è nata una splendida nipotina ed ero da un' altra parte......completamente!
In turno con Arancina abbiamo interagito nella piena tranquillità , ma è stato per me un turno "pieno".......sono arrivata a Ponte a Niccheri e Nuvola stava facendo manutenzione al Giardino, è molto bello veramente....
Con Gomitolo iniziamo dalla sala prelievi......DESERTA (gioia degli occhi) ....o quasi, ci siamo intrattenute con i presenti........molto soft, ho conosciuto Leopoldo, una 60enne particolare con molta voglia di parlare ......di raccontare la sua storia.....io li definisco "incontri speciali" e mi ha raccontato la sua strada da quando, nel 2002 sono iniziati i suoi problemi circolatori alle gambe......ora và molto meglio, si è stabilizzato....il coumadin lo aiuta.....mi ha trasmesso una grande umanità. Siamo passate alla dialisi......anche quà molto tranquillo, ma molta disponibilità.......bello..... emotivamente intenso. Infine ....pediatria!!! Bè mi scuso, ma i nomi per me son sempre un "desio".....c' era un ragazzo che giocando al calcio ha beccato una ginocchiata in testa ed è stato senza conoscenza 5 giorni.......miiiiiiii.....ora stava meglio, riposava e lo abbiamo lasciato tranquillo, un' altro ragazzo ricoverato per mononucleosi, oramai superata.......in una stanzetta tutto solo, stava giocherellando con il suo computer ....in questi casi devo dire che avere la possibilità di interagire con l' esterno attraverso un computer, sia veramente i grande aiuto...... ti fa sentire meno solo e isolato. C' erano anche dei cuccioletti appena nati.....pochi ricoveri.....tranquillo. abbiamo finito presto naturalmente......sia nella sala prelievi che in pediatria c' erano veramente poche persone.....
bè.....Gomitolo se ho lasciato per strada qualcosa.......aiuto!!!

un bacio a tutti
Zilly

09 Giugno 2012


Hello, Turno del 9 6 2012 La generosa Nube mi venne a prendere consapevole del coma sempre vigile che mi caratterizza tipicamente diciamo, ma mi riprenderò dico io, ed arriviamo in un batter d'occhio a Ponte a Niccheri ( secondo me il batterd'occhio e' stato un po' più lungo ed ho approfitato per sonnecchiare ancora un po'.....).con  l’impeto che lo caratterizza, Nube, ovvero lo sturm und drang delle nubi, mi piazza a dagli di pennello giallo alla panchina appunto gialla nel nostro straordinario triangolo della rete d'indra......Alcuni moschini perirono ma su quello nulla potei evitare...Allorché finimmo ci recammo al cambio e poi via in dialisi. Con l'ascoltatore della musica ( che non manca di raccontarci un episodio della sua adolescenza che verteva su un bidone ad una figliola a cui egli, ahimè , teneva) strappiamo una mezzo fissatura per un pranzo o cena in un posto dove cucinano alla toscana....credo di aver capito. Agostino si merita la minaccia di Nube che gli promette di metterlo in contatto con qualcuno per farlo collaborare con chi fa' assistenza perche' egli si muova invece di rimanere , si' inerte a sé stesso..........visto cosa non potrebbe tirar fuori tutto cio'.......Pediatria: Mamma dell'Isola D'Elba che intrattiene con Nube uno scambio sulla situazione odierna e dei servizi dell'Isola stessa e di come possa essere meta della vecchiaia di tutti noi....il piccolino gioca un pochino con me con delle calamite...C'e' una ragazzina deliziosa con la mamma , altrettanto carina( quasi parla dell'umanità espressa e non sono giudizi. sia chiaro..) e del fidanzatino che ci da' occasione per giocare un po' col suo tatuaggio del suo cane che mi lascia quanto mai un po' turbata, cane tatuato con occhi bianchi turbosi...Se ti ricordi di molto altro aggiungi pure tu Nube Grazie

Arancina

01 Giugno 2012


Arriviamo in sala prelievi e comincio a distribuire i volantini di Ospedalindo; parlo con varie persone che mi raccontano cosa fanno e come si trovano ora. Mi ricordo un signore che mi ha spiegato che non solo ha la sclerosi multipla ma deve anche prendere il coumadin perché ha un'altra malattia che non gli permette il normale flusso sanguigno. Ora lavora al computer all'Ospedale. Io gli ho detto che per affrontare bene la vita bisogna percepire gli eventi negativi guardando cosa  c'è di positivo e pensare che hai le potenzialità per stare bene magari anche molto meglio .Siccome richiede un cambiamento del tuo modo di percepire e reagire agli eventi è impegnativo, ma allo stesso tempo ci    dà la forza e l'energia per vivere. E il proverbio" Piove sul bagnato" si potrebbe interpretare che proprio le persone che non usano l'ombrello, si ammollano.
Cioè dipende da te se  con l'influenza stai giù di morale o sei contento perché puoi stare a casa a fare le cose che ti piacciono fare ma non erano prioritarie. POI in sala Dialisi ho parlato con Margherita che mi diceva che aveva visto la sua nipote e la sua  figlia, sta molto  bene quando vengono a trovarla, purtroppo non vengono spesso. Io penso che andrò a trovarla se posso mi farebbe molto piacere. Poi c'era una signora con i capelli un po' grigi e un po' marroni anche lei simpatica  e amante degli animali. E Nuvola mi ha detto che Luciano mi aveva richiesta prima quindi ho parlato anche con lui. Patrizia non stava tanto bene e mi dispiace non aver potuto parlare tanto con lei. In Pediatria c' erano due neo-mamme  una con un altro figlio a casa e l'altra con altri due!Abbiamo parlato e scherzato con loro. C'era un bambino di 5 anni e mezzo e con la mamma molto in gamba che lavorava alle terme di Montecatini. Nuvola ha fatto tre palloncini perché il bambino Leonardo ha altri fratelli. Io e Leonardo stavamo giocando un po' insieme.
Dopo abbiamo incontrato due freschi genitori di 20 anni con un figlio Tomas Doveva fare dei controlli e appena è venuta la dottoressa ha cominciato a piangere così io ho suonato per tranquillizzarlo. Era molto agitato è anche Nuvola ha utilizzato tutto quello che aveva per emettere dei suoni. Siamo stati provati dal suo pianto molto tenace ma anche noi non demordevamo! Poi il piccolo ha fatto anche la pipi addosso alla madre.  
Alla fine quando siamo ritornati nella sala d'attesa dovevamo andarcene e quando stavo uscendo Tomas mi ha guardato intensamente. Ho visto anche L'assistente sociale che era un po' indaffarata. Ho accettato volentieri il ruolo della referente del gruppo  per rapportarsi con gli assistenti sociali che mi ha proposto Nuvola. Il giardino di Indra sta venendo su bene. 

 Fragola  
  
    

sabato 2 giugno 2012

28 Maggio 2012

So che dovrei scrivere un report ma siccome non sono ispirato scriverò qualcosa sì un po' diverso, non di un po' diverso, ma sì un po' diverso
ovvero qualche riga su una persona che odio et amo con i suoi spigoli e la sua aura:

la pazienza non ce l'hanno tutti; chi ce l'ha, non spesso; chi spesso non sempre; chi sempre comunque mai come una nuvola
la nuvola si lascia soffiare, cambia forma ma non scompare, all'azzurro dilagante fa da bianco contraltare
la nuvola non si lascia scoraggiare.

la nuvola continua a cambiarsi e cambiare
e quando Luca guarda in alto comincia a pensare:
grazie Nuvola, che cambi la forma ai sogni, ed io ti posso guardare
grazie che ti allunghi, condensi, innalzi e sprofondi, ti appoggi sulla schiena delle montagne
sempre lì, contro ogni vento, dentro ogni vento, non ti stanchi mai, neanche ogni tanto
parli troppo, sei un po' ruvido, ma sai incantare, la maggior parte della gente la vita la vive
tu la vuoi proprio inventare
certe volte non ti sopporto, più spesso ti vorrei somigliare
avere la tua luce e il tuo saper restare
dove nessuno sta
per continuare a fare
ciò che nessuno fa
e nessuno saprà ringraziare

grazie per essere là
e per tutte le piante,

che continuerai a ripiantare.

Luca