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Il servizio di clowncare viene svolto due volte alla settimana presso i reparti di Pediatria, Dialisi e Sala Prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (FI). Il progetto “M'illumino d'immenso” si propone il grande scopo, tramite l'insegnamento agli studenti delle tecniche di clowncare, di formare futuri medici consapevoli che il rapporto umano medico-paziente non sia un optional ma un elemento essenziale per il normale svolgimento della professione medica.


martedì 4 ottobre 2011

03 Ottobre 2011

Ho iniziato col mio primo turno combinando un pasticcio di prima mattina:mi è cascata la pila che serviva per illuminare le mini-terme fatte da Nuvola per una signora tanto simpatica della dialisi!Bene!Dopo le spiegazioni di rito (lezione sui nasi compresa) si è iniziato dalla sala prelievi,dove all'inizio seguivo la scia di Nuvola e Sbirulina, poi man mano mi sono buttata anche io a chiacchiera con le persone mettendo da parte la timidezza, e ho anche incontrato una signora che conosco che mi ha acchiappata e presa in collo!in dialisi si sono abbassati i ritmi e le voci e si sono allungati un po’ i tempi di conversazione con le persone. Mi ha colpita molto un anziano signore di nome Mario, che,per far passare ai suoi nipotini l'importanza e il valore degli animali,quando è morto il suo cagnolino Caronte gli ha costruito,con le pietre del ruscello,una tomba tutta decorata,con tanto di foto,proprio in giardino:mi è sembrato un modo molto bello di sottolineare che un cane non è come un peluche che se rotto,si ricompra e via. Sono stata anche molto colpita da Elisa e da quel ciclone della sua mamma,una donna fortissima da cui dovremmo prendere esempio. Elisa è in ospedale da un sacco di tempo, dopo un intervento si è beccata anche un fungo;ha un ritardo ed era molto molto timida (e aveva paura del palloncino!)e la sua mamma era a dir poco straordinaria,allegra e sicura anche in una situazione tosta come quella. Abbiamo fatto un salto dal ragazzo senegalese con tbc,e più di un salto per trovargli degli asciugamani e una maglietta:che fatica!!!Ho notato che non sempre gli operatori sono felici di vederci,ma se ci si mette a chiacchiera una risata se la fanno anche loro!Ultima tappa é stata pediatria,dove ho ruzzato con un bimbino marocchino bellissimo:il suo babbo parlava un po’ di italiano,il bimbino (di 1 anno più o meno?) gorgheggiava, cignalava e smoccettava come un cignaletto nella macchia. Alla fine ero una frittella dalla stanchezza,ma...WOW!


Piffero

Un turno carico di una bella energia (direi quasi una “sinergia”)… e a dire il vero anche un po’ stancante… un turno a 3 dopo più di 4 mesi che non tornavo ai nostri amati reparti prelievi, dialisi e pediatria… Con un bel po’ di novità. Cominciamo… Stranamente arrivo puntuale alle 8:30 agli armadietti (manca poco Nuvola dalla gioia si mette a ballare la salsa – che odia!) J C’è anche la Dott.ssa Piffero al suo primo turno, che secondo me è stata veramente brava e, dopo un primo timore iniziale, si è sentita subito a suo agio e ha svolto il turno come fosse già abituata a farlo… In sala prelievi mi son trovata un po’ più in difficoltà rispetto alla dialisi e alla pediatria… Ho trovato alcuni “muri” e non credo di essere stata molto brava a glissare ed andare oltre. Una donna mi ha zittita dicendo “scusi ma io non son di molte parole!”… ho iniziato a parlare con un altro signore lì accanto che mi ha raccontato un po’ della sua vita… ma non mi sentivo molto a mio agio. Dopo poco Piffero l’ha riconosciuta, si sono salutate (frequentano il centro buddisti), e allora lei mi ha richiamata sorridendomi e dicendo che dovrei anche io visitare il centro (scusate ma non ricordo il nome)! Ma sinceramente lì per lì ci son rimasta così… e quando si rompe l’uovo, “avoglia a piglia’ il cucchiaino, un lo raccatti”! Con tanti altri ho provato a scambiare due parole ma molti erano di corsa e molti altri non rispondevano e non condividevano… e allora pazienza! Usciti dalla sala prelievi, pausetta al bar… torniamo giù agli armadietti a prendere “le terme” che Nuvola ha fatto per Patrizia J … non vi dico…! Meravigliose! Una scatola con dei fori laterali, da entrambi i lati c’era la possibilità di infilarci una mini torcia (che Piffero però ha fatto cadere prima di andare in sala prelievi e non si è accesa più)… e all’interno nuvola ha creato, con delle immagini e degli elementi veri, un’ambiente termale! Che genio…! J E prendiamo anche i libri da portare su per lo scambio di copia. Prima di salire su in dialisi ci fermiamo a sistemare i libri sul banco… parliamo con i “rotti” e Nuvola fa il “TOTO rotti nel modo più strano!”… una caduta dalle scale, uno caduta dalla moto, mmm… Nuvola non è soddisfatto. Racconta di fratture più strane (dito rotto per accendere la luce! Omino che puliva sdraiato su un lucernario spiaccicato per terra dopo un volo di 2 piani!)… E non ho potuto fare a meno di raccontargli come mi sono rotta la mia falangina del dito medio della mano sinistra… nientepo’po’dimenoche… riavvicinando il mio pianoforte al muro!!! Mi ha guardata così “o_O” e poi siamo scoppiati tutti in una bella risata! Ahahahah J Via su in dialisi! Ci fermiamo subito a lasciare le terme a Patrizia che rimane piacevolmente stupita e veramente contenta! Non se l’aspettava…! Io però mi distraggo subito a parlare con Pia e Margherita, vicine di letto. Margherita, che ha la tenera età di 92 anni, ogni volta mi fa schiantare dalle risate… la sua frase tipica (ormai la ripete sempre) è “ma che ci sto a fare io qui! Ho 92 anni! Che vuole che le dica!”… Dopo aver riso con lei (ovviamente per sdrammatizzare) della sua solita affermazione, le ho detto “mah… di sicuro se è ancora qua significa che qualcosa da fare c’è ancora no??”… le ho chiesto se è nonna, ma tra poco diventa pure bis-nonna! E allora le ho detto di essere felice di questo e che probabilmente diventare bis-nonna è il suo dono! Poi le ho chiesto se riesce a fare ancora qualcosa… mi ha detto che aveva la passione per l’uncinetto e che ancora fa dei piccoli lavoretti, ma non cammina. Sta molto seduta e sdraiata a letto. Pia invece l’ho vista più in forma del solito e le ho detto di farsi forza sempre! E lei mi sorrideva e aveva un bello sguardo sereno… sono andata via con il cuore pieno di gioia. Purtroppo il tempo è sempre molto tiranno e vola! Ma mi è caduto l’occhio su un paziente che è in dialisi da giugno, Silverio, che io non avevo mai visto prima. Mi sono avvicinata e subito è cominciato un dialogo in cui c’era talmente tanta sintonia che sono volati 20 minuti! E a un certo punto, come se mi fossi svegliata da un sonno profondo, mi son girata per cercare di capire dov’ero e se Nuvola e Piffero erano ancora nella stanza con me! Silverio ha 53 anni… non mi dilungo a raccontare tutti i problemi di salute che ha avuto e che l’hanno portato in dialisi… vorrei piuttosto soffermarmi sulla sua forza! Ha una bottega vicino a Loppiano, zona Incisa… aggiusta di tutto, anche le armi da caccia! J Ha solo suo fratello e i suoi nipoti… ha perso genitori, zii, zie… non è sposato e da giugno si trova anche a dover affrontare la dialisi. Ma dai suoi racconti è passata la sua forza e la sua voglia di vivere, una serena accettazione delle circostanze, un “prendere la vita come viene”. Sono rimasta affascinata. Sala successiva “Gino & Gino”… meravigliosi come sempre! Ho chiacchierato molto di più con Gino giovane, soprattutto del bagno di Nuvola alla riunione, in cui ha portato anche i figli… l’altro Gino aveva un po’ di mal di gola e stava coperto fino al naso!!! Nella stanza di Bruno invece: BIG SURPRISE! C’era un “compagno di letto” che adesso non è più compagno di letto perché ha subìto il trapianto di reni e adesso è arzillo, pimpante felice e in perfetta forma! Prende 12 pasticche al giorno (tra cui gli anti-rigetto) ed era solo passato a salutare i suoi amici!!! Scusate ma non ricordo il suo nome. Credo sia davvero bella questa cosa…! Il “reparto” che diventa “una grande famiglia”, persone che hanno condiviso questa situazione per mesi o anni e tornano a trovarsi e a farsi compagnia… Che gioia!

Pausa caffè, attacchiamo i programmi… e incontriamo Sara poco fuori dal bar, mamma di Elisa, ragazzina di 19 anni cerebrolesa di cui parlava Nuvola nei suoi report precedenti. Una donna STRAORDINARIA. Divorziata, con 4 figli (due dei quali più grandi, l’altro di 14 anni), lavoratrice, e una serenità e una forza STRABILIANTI! La accompagniamo su al sesto piano, in cui è ricoverata sua figlia, per andare a trovare anche Malik (giusto?), il ragazzo senegalese di 21 anni di cui ci parlavano Zuppi e Cignale! Gli chiediamo se ha parenti (ha un fratello a Roma), vive e lavora a Santa Croce sull’Arno. Gli chiediamo se ha bisogno di qualcosa. Inizialmente dice no, poi dice che forse ha bisogno di asciugamani e t-shirt puliti. Facciamo il giro di mezzo ospedale per trovare tutto e troviamo infermieri e dottori davvero disponibili e pronti ad aiutarci! Finalmente troviamo sia gli asciugamani che le t-shirt e glieli portiamo. Dice a Nuvola che può metterli nel suo armadietto e… sinceramente c’erano un po’ di cose… un bell’accappatoio nuovo, una valigia abbastanza piena di cose… Salutiamo, andiamo verso l’ascensore… ma tutti e tre ci guardiamo negli occhi… “Silenzi che parlano”… Alle 12:50 saliamo su in pediatria. C’era una bambina ricoverata per asma allergica ed era con il suo papà, professore di chimica… Nuvola è rimasto molto a parlare con lui, io e Piffero invece siamo state “rapite” da un piccolo terremotino del Marocco che stava nel lettino di fronte col suo papà! Gli faccio le bolle di sapone, chiedo a Nuvola di gonfiarmi un palloncino (era dalle 9 che provavo a gonfiarne uno ma senza risultati!!!) e gli faccio un canino! Anche Piffero cerca di intrattenerlo in tutte le maniere ma il bimbetto zampetta da tutte le parti! Ha un sacco di energie! J E anche lui è ricoverato per un attacco d’asma… Nuvola lascia un canino anche per la piccola (che dormiva con l’ossigeno). Ari-attacchiamo i programmini e torniamo giù a cambiarci. Sono più delle 13:30… Stanchi, distrutti morti,… ma arricchiti di un’altra mattinata trascorsa a cercare di “rubare” (e regalare) più sorrisi possibili in ospedale e a donare più serenità possibile! E altrettanta ci ritorna dalle persone a cui noi non doniamo più di quanto esse non abbiano già! E allora siamo noi ad “imparare” e ad arricchirci.

Come al solito ho fatto i’ppapiè! Scusate!!! J Vogliatemi bene come fossi normale…! Ihiihihih J

Ciao a tutti Amici clowni! ;)

Sbirulina

PS: sono stata tutto il pomeriggio e tutta la serata con dolori e formicolii a zigomi e guance… non ero nemmeno più abituata a sorridere per così tanto tempo e i miei muscoli maxillo-facciali me l’hanno fatta pagare!!! Giuro che non aspetto altri 4 mesi per prendere un turno…! Eheheheh J

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