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Il servizio di clowncare viene svolto due volte alla settimana presso i reparti di Pediatria, Dialisi e Sala Prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (FI). Il progetto “M'illumino d'immenso” si propone il grande scopo, tramite l'insegnamento agli studenti delle tecniche di clowncare, di formare futuri medici consapevoli che il rapporto umano medico-paziente non sia un optional ma un elemento essenziale per il normale svolgimento della professione medica.


domenica 24 luglio 2011

20 Luglio 2011

Ciao a tutti, sono Andrea (detto Fusillo) e ieri ho esordito per la prima volta come clown. Devo ammettere che l’ansia mi aveva colpito nei giorni precedenti, ma la rassicurante presenza di Zuppi sul campo ha contribuito in maniera decisiva a sedare le mie paure. In sala prelievi tutto si e’ svolto abbastanza tranquillamente,e il primo impatto non e’ stato cosi’ traumatico come nelle mie fantasie pre-esperienza. L’uomo con cui abbiamo dialogato si e’ rivelato molto contento di poterci raccontare le modalità di svolgimento del suo lavoro, che tanta parte aveva occupato nella sua vita e del quale probabilmente non aveva molta occasione di parlare,come tra l’altro ci ha detto. In dialisi l’atmosfera era secondo me differente da stanza a stanza, con una maggiore distensione nella sala popolata dai due Gini e da una signora bionda con la quale abbiamo parlato piuttosto a lungo e con la quale ho sentito una certa empatia. Mi hanno emozionato poi nelle sale successive una chiacchierata con un signore che sorrideva elencando i suoi mali, ed un‘altra con un anziano risentito perché aveva lavorato a lungo in un’acciaieria e finito in dialisi appena arrivato all’agognata pensione, portandomi a pensare che la vita va vissuta giorno per giorno, senza aspettative troppo elevate nel futuro, dal momento che queste potrebbero essere in qualche modo deluse…non ho rilevato una particolare ostilità da parte del personale ospedaliero, ho avuto anzi modo di scambiare qualche chiacchiera con un’infermiera che aveva gusti musicali diversi dai miei, (si parlava di musica con una paziente che cantava in un coro)e nonostante questo sorrideva amichevolmente. Dopo il passaggio in dialisi ci siamo infine recati in pediatria, dove abbiamo trovato una sola paziente con la madre. L'interazione mi e' sembrata positiva, la ragazzina e la madre sembravano sinceramente contente di dialogare con qualcuno che non facesse parte del personale ospedaliero, in quel desolato reparto...complessivamente si e' rivelata un'esperienza molto interessante e profonda, un modo di entrare in contatto con personalità profondamente diverse ma allo stesso tempo cosi' similmente umane. Ovviamente ho commesso qualche errore,come dare del tu troppo presto( sviste lessicali) ma questo non e' stato mal recepito dall'interlocutore(o così almeno sembrava) . per tutta la giornata sono stato pervaso da uno strano senso di compiutezza.
Grazie!
a presto, Andrea.

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