Scendo...cerchiamo senza sensibilità nelle dita di montar il pannello al totem...copriamo tutte le piante e le prepariamo all'inverno...parcheggiamo le auto e ci infiliamo in ospedale.
Cololazione, camice, naso...e via...verso dialisi.
Ormai è una casa, una famiglia...Gino sempre in forma...sempre con la battuta pronta, Patrizia serena e sorridente come sempre... ma la gioia piu' grande è stata veder Bruno star mooolto meglio dell'altra volta.
La porta si chiude dietro di noi...e andiamo in psichiatria.
una barba bianca mi accoglie all'ingresso.... sorride, si presenta...lo vedo bene.
Molto meglio di "cappellino", a pelle gli avrei dato almeno 20 anni di piu'.... si perde...con Nuvola iniziamo un gioco...Descriviamoci in 5 aggettivi... la cosa che mi colpisce di lui son le ..." TROPPE PAROLE"...così dice lui... ci parla di cerchi chiusi, triangoli chiusi...con l'aiuto di Nuvola gli facciamo capire che da un cerchio chiuso si puo' uscire..dipende dai punti di vista.
Quindi gonfiamo un pallonciono e lo chiudiamo a cerchio...lo mettiamo a terra. Gli chiediamo di entrar dentro e di uscirne....
Poi prendiamo il palloncino e glielo infiliamo intorno al corpo...gli facciamo capire che da solo non puo levarselo ma con l'aiuto , in questo caso, mio e di Nuvola puo' uscirne...basta aver un aiuto giusto.
Con noi abbiamo " il giovane", e "l'affettuosa"...non so' lei quanti anni potesse avere...ma era agitata, mi voleva tener li con se, tenta di baciare "barbabianca" e l'allontaniamo...non era serena.
Scendiamo e ci fermiamo davanti alla sala gessi a parlar con una coppia di allegri sposi sulla cinquantina.
Due parole e torniamo ad essere Andrea e Federico
Un abbraccio a tutti
Pan
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