il turno di mercoledì 4 giugno è stato nobilitato dall’esordio di Gorkij, un nostro “nuovo” amico, che qualcuno di voi conosce da un po’ di tempo, che qualcun altro ha incontrato per la prima volta all’ultimo raduno clauno (in terra di Belfiore, casa di Serena Rapa Assuntina) e che molti altri – spero – conosceranno presto. Il ragazzo ha permesso a me e Assuntina, che eravamo i suoi tutors, di seguirlo senza alcun disagio. Era davvero un piacere presentarsi, alla gente che affollava la sala prelievi, come assistenti della dottoressa Oliviona (questo, il nome d’arte scelto liberamente da Gorkij!), “nuovo megadirettore generale in capo delle ASL mondiali riunite”. Auguro a tutti voi di vivere, prima o poi, questa divertente esperienza. Gorkij esprime una forte carica comica e un amorevole nonsense, che senza dubbio arricchiscono la nostra arte claundottorale. Le situazioni che si sono create in un’ora abbondante di siparietti quasi spontanei, sono pressoché indescrivibili. Posso solo sottolineare che anche il pubblico si è divertito assai. Come d’accordo, dopo la prima ora, Oliviona ci ha salutati ed è andato via con la sua mamma. Allora io e Assuntina abbiamo proseguito da soli, occupandoci direttamente della dialisi (in realtà, io avevo fatto una puntata di circa venti minuti in pediatria, dove avevo fatto visita ad un paio di pazienti della stanza “arcobaleno”, abbastanza grandi e in ottima salute: avevano entrambi subito un intervento ai piedi ed erano in via di dimissione). I nostri amici dializzati sono stati ben lieti di rivedere Rapa-Assuntina, cara a molti di loro, che confessano candidamente di preferire le visite delle simpatiche e graziose ragazze, più che quelle mie e di Nuv… …uguale!... uguale! (citazione dotta da “Non ci resta che piangere”). Abbiamo trovato Giorgina leggermente migliorata: l’avrebbero dimessa dal ricovero in nefrologia, perché si era un po’ ripresa e aveva timidamente ricominciato a mangiare. Buona parte del gruppo, reduce dalla vacanza al mare che ogni anno il reparto organizza, era in buona forma. Il nostro caro Giorgio, invece, pareva essere tornato quello dei primi approcci: cupo e taciturno. Abbiamo educatamente rispettato il suo bisogno di essere lasciato in pace, lui l’ha percepito ed ha interagito con noi di propria iniziativa, seppure a ridosso del momento dei saluti. Ma io ho fatto in tempo a buttare lì un “Vorremmo presentarti il ciuco Mario, ti va?” (chi, leggendo, non capisse le ultime parole, contatti direttamente Nuvola, che sarà contento di spiegare) e lui è parso incuriosito. Mi sembra un segnale incoraggiante.
Per oggi è tutto.
A sabato…
Formag
Ciao tutti cari cari cavi calvi clauni!!
Come sempre ogni turno è un’esperienza unica, perché sono uniche le persone che incontriamo, volti conosciuti e volti sempre nuovi…e nuovi clown che si scoprono tali!
Questa volta è stato Gorkij a indossare per la prima volta il naso rosso in ospedale ed è stato veramente bravissimo. Non solo ha animato la sala prelievi ma ha decisamente animato anche me perché, per quanto io mi senta adesso un pò più a mio agio in sala prelievi sempre stracolma di gente, vedere Gorkij girellare sereno tra una persona e l’altra era proprio tranquillizzante!
Beh che aggiungere a quello che ha detto Gorkij che ha riassunto effettivamente tutto quello che abbiamo fatto…è stato bello essere in tre perché tra tanta gente riuscivamo a parlare di più con ognuno e anche quando Formaggino si è allontanato per andare a vedere com’era la situazione in pediatria abbiamo continuato le nostre piccole performance….oddìo lì per lì mi sono spaventata un po’ a saperci soli io e Gorkij senza la guida del MAESTRO, però ho pensato che se il vecchio saggio Forma ci affidava la sala prelievi voleva dire che stavamo andando bene….e perché vada bene basta sentirsi tranquilli, così molto semplicemente chiacchieravamo con chi più ne aveva voglia o bisogno,
Gorkij diceva a tutti di essere un chirurgo e chiedeva alla gente se avevano paura di lui che li avrebbe operati! poi cambiava interlocutore presentandosi come Oliviona,, e raccontava del Milan che domenica aveva perso (non so a che partita sei rimasto Gorkij!mi sa che il Milan ti sta un po’ antipatico..più o meno perde ogni volta che ci si vede!). con la sua grande comunicatività queste poche cose bastavano a scatenare il riso della gente, mentre io sbirciavo il giornale di un signore che faceva finta di non vedermi. È stata una scena comica, più io mi sporgevo sul giornale e più lui piegava la testa sul foglio! alla fine ha dovuto guardarmi… E mi ha pure sorriso!
Poi abbiamo fatto parole crociate con una signora, ci siamo messi a fare i versi degli animali, abbiamo chiacchierato del Perù con una ragazza peruviana. Una signora è stata troppo buffa, mi ha chiesto con la curiosità di una bimba che cosa avessi dentro la mia valigetta e me l’ha fatta vuotare tutta! Facendomi spiegare ogni pezzo accuratamente..
Intanto Gorkij volava come un’ape sui fiori da una persona all’altra, con la disinvoltura di un claun vissuto. Ha avuto bisogno come tutti di prendere un po’ di fiato e quindi ogni tanto andava nel corridoio a riposarsi, ma dopo due minuti tornava con la stessa energia di prima.
Dopo un’oretta in sala prelievi Gorkij ci ha salutati e abbiamo continuato il giro io e Formaggino che intanto era tornato dalla pediatria fortunatamente piuttosto vuota.
Siamo andati in dialisi cominciando dall’ultima stanza dove abbiamo trovato una situazione piuttosto serena. Tanti erano appena tornati dalle vacanze organizzate con tutto il reparto che raccontavano contenti. Francesco mi ha detto che probabilmente non parteciperà a quelle di settembre perché si spera che possa fare questo trapianto. E mentre me lo diceva gli brillavano gli occhi al pensiero di riprendere una vita più normale, il suo lavoro di fisioterapista. Era proprio contento! Che bello, ogni tanto un’ottima notizia..
La signora accanto era invece preoccupata della figlia sedicenne che cominciava a uscire da sola la sera, che faceva tardi. Io e Francesco la prendevamo un po’ in giro sulla sua severità e lei rispondeva a tono, scherzosamente. È stato spontaneo e divertente , sembrava di parlare con vecchi amici in un ambiente rilassante, invece eravamo quasi sconosciuti i una stanza d’ospedale! Scusate l’entusiasmo ma non finisco di stupirmi…
l’amore per l’altro e la pazzia del clown aprono le persone e un sacco di porte chiuse!
Abbiamo trovato anche Giorgio che si nascondeva sotto una mascherina per gli occhi e che tuttavia l’ha alzata per salutarci. Formaggino è riuscito a parlarci un po’ e ad invitarlo a venire a vedere il ciuco Mario. Dice che Giorgio ha detto “avoglia!”, forse pensava che scherzassimo, ma“lui non sa quanto possiamo essere seri” come dice Formagg. Così lo stupiremo portandolo in giro con noi!
Direi che nel complesso erano tutti contenti di vederci e che pian piano riusciamo a strappare sorrisi e saluti anche a chi inizialmente era più restio…
Insomma sono proprio contenta e sperò che vada così.. sempre meglio!!
Un bacio a tuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuutttttttttttttttttttttttttiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!
Rapa Assuntina
RAPuntina
Nessun commento:
Posta un commento