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Il servizio di clowncare viene svolto due volte alla settimana presso i reparti di Pediatria, Dialisi e Sala Prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (FI). Il progetto “M'illumino d'immenso” si propone il grande scopo, tramite l'insegnamento agli studenti delle tecniche di clowncare, di formare futuri medici consapevoli che il rapporto umano medico-paziente non sia un optional ma un elemento essenziale per il normale svolgimento della professione medica.
lunedì 13 aprile 2009
10 Aprile 2009
Forse anche per questo che non ho messo il camice, volevo prima di tutto che Stringa fosse presente in ospedale, se poi diventare anche dott.ssa Stringa, tutto da vedere.
E poi (forse un caso, forse no!!) ho dimenticato il naso in macchina di Nuvola quindi anche quello mancava all'appello, ma devo esser sincera, non ho sentito la differenza.. Comunque il turno è stato bello, intenso, mi è sembrato durare un sacco, forse perché così carico di eventi; in realtà finito poco prima di mezzogiorno se non sbaglio? Però ce lo siamo vissuto dall'inizio alla fine, in sala prelievi mi è sembrato di sentire più affiatamento del solito con le persone. In pediatria ci siamo stati un bel po', non mi era capitato troppo spesso di incontrare bambini grandicelli in pediatria e questo mi ha fatto notare come sia diverso il lavoro con loro, sono così curiosi, vogliono stare al gioco e allo stesso tempo l'emozione che provano davanti a un trucco di magia li fa ritrarre. Sembra di poterli raggiungere meglio, probabilmente è così perché non hanno ancora sviluppato quella "pellicola" che noi adulti manteniamo con tutti tranne chi ci sta prettamente vicino. E quella pellicola c'è, l'ho vista, anche quando un clown ti fa piangere perché ti vuole ascoltare, e non ce la fai a non versare qualche lacrima, o quando resti sbigottito perché cavolo, questo qui con il naso rosso sembra sapere davvero come diavolo ci si sente su un letto di ospedale. Quella pellicola resta perché sembra essere l'unico modo per non farsi permeare troppo dal mondo là fuori. E immagino che vada anche bene cos.
La dialisi stata veloce,perché erano tutti un po' stanchi quando siamo arrivati, abbiamo scambiato due chiacchiere solo con qualche paziente, tra cui Francesco che gioioso per il suo nuovo obiettivo che il trapianto: finalmente tutto sembra essersi messo in moto nel modo giusto e lui non sta più nella pelle. Ci ha invitato nuovamente tutti a casa sua, quando sarà giunto a termine di questa maratona che potrà portare un nuovo cambiamento alla sua vita.
Poco prima di lasciare la dialisi, siamo finiti anche a fare un discorso pungente in una stanza sbagliata, si è acceso qualche animo e siamo sgattaiolati fuori, niente di grave comunque, forse ci siamo esposti troppo noi, intavolando un discorso sulla chiesa con un'infermiera che la pensava diversamente e che l'ha dimostrato con molta enfasi, ma niente di grave.
Dopodiché, un caffè al bar e nuvola si fumato la sua solita sigaretta da fine-turno; la giornata era splendente, era iniziata bene e prometteva altrettanto bene...
Stringastr
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