Ho conosciuto Viola, una ragazza un po’ più piccola di me…è stato molto più facile rompere il ghiaccio con lei e mi ha “sintonizzato sulle mie frequenze”, non sono stata né aspirante dottore né aspirante clown, solo Adriana. Ed è così che ho affrontato il resto delle sale…
Quando Zuppi, che si è trattenuto a parlare con Viola, mi ha detto che potevo, se volevo, tranquillamente andare nelle altre stanze, credo di essermi esattamente sentita come una bambina al primo giorno di scuola che si aggrappa alla caviglia della mamma piagnucolando “non mi lasciareeeeee!!!!!” e avrei tanto desiderato che il corridoio che separa una stanza dall’altra fosse stato almeno due-tre miglia più lungo….ma è stato meglio cosi, anche solo due-tre metri più lungo mi avrebbe paralizzato e Zuppi mi avrebbe trovato mimetizzata con gli armadietti del corridoio!
Parlando con qualche vecchietto mi sono chiesta come sarebbe stato se io mi fossi avvicinata a loro vestita normalmente e non da clown, anche perché io avrei detto le stesse cose anche senza camice colorato…ma loro?
Il pomeriggio si è concluso davvero bene con il signor Pasquale, che ci ha raccontato tutta la sua vita e ci ha salutato con tanta gioia e tanta simpatia!
Però mi ha fatto pensare che è molto più semplice interagire con le persone come Pasquale che riescono, nonostante tutto, a essere sorridenti mentre ti parlano, che con le persone come il Signor Galliano della stanza precedente che mi ha esternato tutta la sua sofferenza e solitudine…davvero ti senti una cacca….
Bilancio? Positivo…soprattutto per me stessa…e grazie a Zuppi perché il passo in avanti che ho fatto è stato un pochettino più lungo di quello che avrei fatto se non mi avesse lasciato da sola!
Propositi? Ancora tanti timori ma tanta energia e voglia da investire!
A presto
Clementina
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