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Il servizio di clowncare viene svolto due volte alla settimana presso i reparti di Pediatria, Dialisi e Sala Prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (FI). Il progetto “M'illumino d'immenso” si propone il grande scopo, tramite l'insegnamento agli studenti delle tecniche di clowncare, di formare futuri medici consapevoli che il rapporto umano medico-paziente non sia un optional ma un elemento essenziale per il normale svolgimento della professione medica.


sabato 9 maggio 2009

09 Maggio 2009

Eccomi col report!!(mi spiace che vi dobbiate sorbire tutto ‘sto poema!scusatemi, è la prima volta!)

E' difficile dire quello che penso; in realtà il complicato è raccogliere i pensieri, smembrarli e appiccicarci su’ un' etichetta. Innanzi tutto vi presento l 'Angoscia!ho passato settimane a girare le pagine dell'agenda per arrivare sempre a sabato nove e chiedermi regolarmente: cosa mi metto , come mi chiamo?che tipo di clown sono?avrò un nome!dove trovo un naso che mi si addica?e poi il più importante, sarò in grado di portare tanta gioia?che ansia!
Peggio di così mi ha fatto sentire la mail di Nuvola, quella in cui chiedeva nome e carattere del clown!Panico!come faccio a capire che clown sono se non lo sono mai stata?Questo lo dico per tranquillizzare i novellini che come me di sicuro si appanicano per questo! Mi sono quindi accinta a scrivere una mail a Nuvola in cui ho buttato giù le mie insicurezze...il succo della sua risposta è stato : tu porta te stessa, magari più "colorata" del solito, affidati a me e vedrai che il clown uscirà fuori da solo. E arriviamo quindi davanti alla sala prelievi. Ho spiegato a Nuvola che per me è problematico intrattenere tante persone insieme, non so prendere l'iniziativa; la sua risposta è stata: "tu stammi accanto, se ti senti di fare, fallo, sennò non farlo".semplice e chiaro...
Sala Prelievi: Ho l'impressione di essere un po' un palo, magari spero che le persone vedendomi inesperta facciano loro il primo passo;ma Nuvola è geniale e ci fa ridere tutti; appena vede che nasce un certo "feeling" con una persona, mi porge la situazione e scivola via...così ho accompagnato una signora a farsi il prelievo (ho trovato anche un tizio che conoscevo!!!) che mi ha raccontato di tutto e di più sulla vita di sua figlia, oppure ho condiviso la sorte comune del test di ammissione con una ragazza di farmacia, che vorrebbe fare infermieristica...e così via...

Emodialisi: mi sento subito a mio agio; l'atmosfera è più tranquilla e Nuvola mi presenta le persone...non tutte perché sono rimasta a parlare a lungo con Francesco e Matteo. Francesco proprio mi ha chiamato per sapere cosa facevo,cosa studiavo, abbiamo parlato a lungo di Medicina, delle mie scelte future...mi ha dato anche consigli per fare esperienza: studiare il cervello di Nuvola, "se lo trovi " testuali parole!!!!!!hahaha! Ho chiacchierato tanto con Matteo; è stato più semplice forse perché abbiamo pochi anni di differenza. Era al PC con un gioco di strategie sui Romani (molto bello...) e me lo sono fatto spiegare tutto nei minimi particolari...E' stato bello perché è stato spontaneo trovare argomenti comuni, fare osservazioni che anche lui aveva notato, o di cui era stupito...
Mentre a Francesco avrei voluto chiedere qualcosa su di lui, parlavamo solo di me!, ma non so come, non l'ho fatto, perché ho avuto l'impressione che non volesse ricordarsi della sua esperienza, che volesse solo chiacchierare e interessarsi a altro fuori da lui...non so...è stata una sensazione...

E' bello come tutto si basi su alchimie volanti (!!m'è venuta così!)mi muovo secondo le mie sensazioni, e impressioni che mi da la persona che mi sa di fronte.bisogna stare attenti, essere ipersensibili, sennò perdi il contatto che è stupendo.

Pediatria: i bambini sono semplicemente stupendi...anche se fossi medico sarebbe difficile non mettersi a saltare con loro per i corridoi!A Vedere quel piccoletto, Valentino, sbuffare nell'aerosol, come un draghetto, verrebbe voglia di stringerlo forte!I piccini nelle incubatrici...quello che prima era timido timido mentre quando ci vede andare via ci chiama "perché andate via?" Sempre pronti a farti vedere le loro cosine, quanto sono bravi...

qualche ultima riflessione...

-essere un clown è comodo. Ho parlato anche con l'ubriaco extracomunitario fuori dall'ospedale...non credo che l'avrei fatto così di buon cuore se fossi stata solo anna...ho sempre un po' paura, perché so di essere troppo ingenua. mi sono sentita protetta dal mio camice a colori, e quando il tizio mi ha chiesto se c’era lì un reparto di alcologia ho avuto anche la vana speranza che volesse riprendere in mano la sua vita...
-Ci sono pensieri che arrivano a ciel sereno a mo' di fulmini...e' successo quando ero in emodialisi, davanti alla signora...non mi ricordo il nome: ho pensato che per un medico è difficile fare il dottore clown; è un impiego di tempo fatica e di cuore, conoscere una persona, parlarci e capirla. scappare di fronte a tutto ciò, chiudersi nel tipico "signora allora, oggi come si sente??....si???...hum,vediamo un po'...." e proseguire con la cura, è una forma di difesa. E' brutto ma per un attimo è come se avessi scusato e capito quei medici...ma mi sono proposta di non diventare così! Come l'infermiera che non voleva sapere come stavano i pazienti che si erano trasferiti dal reparto...l'ho conosciuta solo oggi, quindi posso sbagliarmi, ma secondo me è solo perché non voleva affezionarsi a quelle persone, o almeno, siccome non è possibile, non voleva avere un modo in più perché succedesse....

1 commento:

Anonimo ha detto...

hem, mi sono dimenticata di firmare...
per ora sono la Dottoressa Anna...
buona serata a tutti!