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lunedì 28 giugno 2010

26 Giugno 2010

Sabato scorso ha fatto il suo primo turno la Dottoressa Bottone, ossia Laura Mercatelli, il nome glielo ha dato una mamma di pediatria, a me è piaciuta questa cosa...io lo terrei come nome buono perchè un nome trovato così merita davvero....praticamente gli è arrivato tra capo e collo...a volte si dice il caso....arriva un nome da una persona mai vista prima...un modo come un altro per poter raccontare una storia e ricordarsi il primo ingresso in ospedale...e pensare che io c'ho messo una vita a trovare il mio di nome...il turno è stato bello e Laura è stata brava...lei dice che non ha fatto niente ma questo al primo turno lo dicono quasi tutti...io penso che non sia vero....alzarsi la mattina presto del sabato, guidare fino all'ospedale, iniziare un turno pur non avendo un costume definito e un nome richiede parecchio coraggio e già questo sarebbe abbastanza per me, poi lei ha interagito anche con qualche persona, secondo me dal primo turno non si può chiedere di più....ha trovato anche il nome...
Su Asia invece vorrei aggiungere due cose, una bimba con problemi gravi e due genitori e una sorellina splendidi, si sono aperti molto con noi e abbiamo potuto affrontare temi importanti e profondi come la malattia, la difficoltà di gestione,la difficoltà dei rapporti con chi vede solo la differenza e la tristezza e non anche la gioia e l'amore che una bimba così può dare, lei mi ha permesso di darle un paio di baci sulla guancia e di stringerle la mano...non era scontato poterlo fare, i genitori hanno apprezzato il nostro atteggiamento e io da loro ho imparato molto.....adesso vi lascio al report di Bottone, buona lettura a tutti

Nuvola

Giornata perfetta. Zero traffico. In 20 minuti arrivo a destinazione. PRIMO TURNO. Non ho un nome, non ho un costume, ma penso che andrà bene comunque.
S’inizia subito con la sala prelievi: Nuvola è eccezionale, io sembro la bella statuina: panico, non so cosa fare. Mentre Nuvola interagisce con la gente, scambio qualche parola con un vecchino che non deve fare il prelievo, è venuto lì solo per vedere i clown (mi sa che è uno di quelli che va a vedere le buhe, anche se non l’ha ammesso). Ma poi non riesco più a parlare con nessuno, e non vedo l’ora di uscire.
Dialisi molto meglio, la gente ha più voglia di chiacchierare e Nuvola mi aiuta presentandomi ai pazienti.
In pediatria c’è Asia, una ragazza affetta da gravi malformazioni e tutta una serie di malattie. Una sorellina bellissima, due genitori forti. Il padre ha un tatuaggio con il nome della figlia, e un leone, bello. Ho osservato attentamente Nuvola che baciava la ragazza appena sveglia, i genitori si sono aperti.“E’ così che andava fatto, un giorno imparerò”... penso.
Intanto ho già imparato molte cose. Alla fine non ho fatto niente, ma qualcosa mi è rimasto. Spero nei prossimi turni di riuscire a levare questo freno inibitorio e di riuscire a lasciarmi più andare. Anche se ci vorrà del tempo...
Grazie Nuvola.

Dott.ssa Bottone (alias Laura, per ora penso che mi terrò il nome datomi dalla mamma di Asia)
Ps. Ovviamente poi al ritorno tra autostrada e poggio imperiale (ma come ho fatto a finire lì?) per tornare a casa c’ho messo 2 ore, ma questa è un’altra storia.

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