Turno tranquillo, quello di stamattina, il primo dopo le vacanze estive...mi sento molto più rilassata, arrivo in ospedale con un po' di anticipo e piena di entusiasmo! dopo la solita colazione,esco per aspettare Nuvola sulle panchine davanti all'ingresso e mi accorgo che sta per entrare una signora anziana, con le stampelle e con grosse difficoltà di movimento: procede con fatica, è vicina alla porta ed è chiaro che da sola non può tenerla aperta, ma nonostante ci sia un sacco di gente nei dintorni, nessuno si fa avanti per aiutarla. Apro la porta e aspetto che entri, lei avanza lentamente, mentre un signore passa sbuffando, stizzito per "l'intralcio" che lei sta creando. E' un episodio forse banale, ma mi ha dato davvero molto dispiacere e mi sono quasi commossa quando ho visto il calore con cui quella signora mi ha ringraziato, anche se non avevo fatto proprio niente...
poi si comincia...Indosso i miei nuovi abiti, un po' più "clowneschi", e accompagno nuvola in pediatria. Lì troviamo due "bambini" (entrambi più alti di me!!) e chiacchieriamo un po' con loro, discutendo di sogni e immaginazione...i nostri discorsi si prolungano per un bel po' e quindi, subito dopo, andiamo in dialisi, dove ci aspettano Gino&Gino! Gino (quello con gli occhiali, per intenderci) mi colpisce sempre, perchè all'inizio sembra quasi non voler parlare, poi però si mostra molto socievole, anzi capisci che non vedeva l'ora che arrivassimo per discutere di caccia, animali e tutto ciò su cui ha un'opinione diversa da Nuvola...perchè finisce sempre così!!! e con lui, tutta la stanza si anima...il turno continua tranquillo, come al solito la dialisi consente un contatto molto più spontaneo con le persone e quindi mi fermo volentieri a scambiare due parole con alcuni di loro...infine si arriva al mitico Pietro, che ancora una volta dà prova della sua straordinaria forza d'animo...chi, dopo l'amputazione di un arto, direbbe di ritenersi fortunato perchè ha l'artrosi in un piede solo??? :) all'uscita dalla dialisi una signora ci rimprovera bonariamente perchè non siamo passati da lei e così capisco, ancora una volta, che per i pazienti della dialisi, come per tutti gli altri, il nostro lavoro è importante...e questa, credo, è la ricompensa più bella...
Fiorella
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