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Il servizio di clowncare viene svolto due volte alla settimana presso i reparti di Pediatria, Dialisi e Sala Prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (FI). Il progetto “M'illumino d'immenso” si propone il grande scopo, tramite l'insegnamento agli studenti delle tecniche di clowncare, di formare futuri medici consapevoli che il rapporto umano medico-paziente non sia un optional ma un elemento essenziale per il normale svolgimento della professione medica.


giovedì 12 gennaio 2012

Nascita della "Clowncare m'illumino d'immenso Onlus

Carissimi clauni e amici vi informo con gioia che la nuova onlus è nata ufficialmente oggi, abbiamo definito grazie a Sara le procedure necessarie me adesso dobbiamo solo aspettare i due mesi di silenzio assenso da parte dello stato ma siamo ufficilmente nati...la neonata pesa almeno 4000 chili (facendo una media di 50 a iscritto) ed è stato un parto relativamente facile, senza cesario nè complicazioni, l'unico problema adesso è trovare la quantità giusta di latte per l'allattamento ed anche la quantità di seni necessari ma avendo molte donne in associazione penso che alla fine riusciremo ad allattarla a dovere e a farla crescere forte e sana...ma non di mente...e per festeggiarne la nascita niente mi pare più appropriato che condividere con tutti voi il brano tratto dal "Gargantua et Pantagruel" di Francoise Rabelais sull'allattamento del piccolo Pantagruel appena che fu nato....
buona serata a tutti voi amici impestati e bevitori illustrissimi


Nuvola


Come qualmente fu messo il nome a Gargantua e come egli tracannava il vino.


Il buon Grangola stava bevendo e spassandosi cogli altri quando intese il tremendo grido del figlio che veniva alla luce di questo mondo urlando: bere, bere, bere! E allora disse: "Que grand tu as!" (sottinteso la gola). Ciò udendo i presenti dissero che gli si dovesse metter nome Gargantua perché questa era stata la prima frase del padre alla nascita, secondo l'esempio degli antichi ebrei. Consentì il padre e ne fu contentissima la madre. Per acquetarlo gli diedero bere a iosa e portatolo al fonte fu battezzato al costume dei buoni cristiani.Per allattarlo convenientemente furono ordinate diciassettemila novecento e tredici vacche di Paurtille e di Brehemond; poiché non era possibile trovare in tutto il paese nutrice adeguata alla grande quantità di latte necessario ad alimentarlo. Alcuni dottori hanno affermato che l'allattò la madre, la quale poteva trarre dalle mammelle millequattrocento e due mastelli più nove boccali di latte ogni volta. Non è verosimile. E tale proposizione è stata dichiarata mammellensamente scandalosa dalla Sorbona, offensiva delle pie orecchie, come quella che puzza d'eresia lontano un miglio.All'età d'un anno e due mesi, per consiglio de' medici cominciarono a farlo uscire in un carrozzino tirato da buoi, inventato da Gian Denyau. Lo portavano a spasso qua e là nel suo carrozzino lietamente, ed era un piacere vederlo, ché aveva un bel faccione con quasi diciotto pappagorgie e strillava ben di rado, ma si smerdava ogni momento, ché straordinariamente dolcetto era di tafanario, e per sua natural complessione, e per la disposizione accidentale causata dal soverchio ingollare di pappa settembrina. E non c'era goccia che ne ingollasse senza la sua ragione. Poiché se avveniva che fosse dispettoso, corrucciato, in collera, o triste; se sgambettava, o piangeva, o strillava, con una buona bevuta si rimetteva in sesto, tornava subito tranquillo e allegro.Una delle governanti, m'ha assicurato e giurato sulla sua potta che egli c'era così avvezzo, che al solo tintinnio dei boccali e delle bottiglie, andava in estasi come se gustasse le gioie del paradiso. Onde esse, considerando quella sua divina facoltà, per rallegrarlo il mattino facevano tintinnire davanti a lui i bicchieri con un coltello, o le bottiglie coi tappi, o i boccali col coperchio: a quel tintinnio diventava festoso e sussultava e si cullava da sé, dondolando la testa, strimpellando il monocordo e baritonando di culo.

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