Il turno ha
risentito in modo evidente degli effetti della pizzata: il Cignale è rimasto
sullo stomaco a tutti, senza la possibilità di usare l’efferveschente Brioschi!
Anche la Sarciccia
è rimasta ingolfata nella cistifellea a diversi!... Meno male che molti hanno
potuto prendere una Pasticca digestiva e hanno risolto i problemi di insonnia…
anche se non quelli stupefacenti…. Meglio è andata a chi si è fermato a uno
Spiedino di carne o uno Spadino di pesce!…. Qualcuno con la testa sulla Nuvola
è arrivato con solo 1 ora e mezzo di ritardo, a bordo di una potente [h]Onda:
poco male, ci abbiamo messo una bella Toppa anche a questo, gli abbiamo fatto
una grande Hola e mentre loro cercavano gli avanzi sotto il tavolo
smordicchiando anche la Flora
nei vasi all’entrata per la fame da Lupo che si ritrovavano, noi ci gustavano
una bella Fragola, una Arancina, facendo scherzi del Piffero iniziando a tirare
una Pallina di Pan da un tavolo all’altro o qualche tovagliolo a Gomitolo!
L’organizzatore della serata si è incazzato come un Furetto Sbubbotta-ndo
qualcosa Onigiri per i soldi che non tornavano mai!....
Ecco ora il turno
può iniziare…. Ci troviamo direttamente agli armadietti…. evito di salutare Pan
aspettando che fosse sveglio completamente (l’effervescente Brioschi non aveva
avuto l’effetto desiderato…) ci prepariamo e saliamo verso la sala prelievi.
All’entrata troviamo una coppia in attesa di un altro figlio, lei molto dolce e
sorridente, lui sta al gioco del “assomiglia al fornaio”, “occhi azzurri e
capelli biondi…”. Ci ripassiamo più volte fino a che Pan gli da una maschera da
Zorro per poter far finta di essere sveglio senza essere visto. Fin dall’inizio si instaura una bella interazione e
sintonia con Pan: tutto più facile Incontriamo una bambina, Irene, che deve
fare un prelievo per capire come mai si ammala di continuo. Pan le prepara un
un fiore di Pan, facciamo qualche gioco assieme alla mamma, lei molto timida ma
tranquilla, va al prelievo senza problemi.
Pan si ferma a
parlare con un gruppo di signori anziani, io tiro fuori il furetto e inizia il
leit motive della giornata “ma è vivo?”, “sembra vero!…”, “morde?…” facile
strappare un po’ di ilarità. Entriamo direttamente nella stanza dei prelievi
per rassicurare una signora molto in ansia e impaurita. Si crea un bel clima
anche con il personale infermieristico e le altre persone.. Mi fermo a parlare con una signora, non batte quella
del reparto dialisi con 16 nipoti, ma anche lei con i suoi 6 non se la cava
male!! 2 nipoti per figlio! Un famiglia precisa!... ;-) La ritroveremo poi al
bar, un fiore, un cappello per la figlia, qualche buon sorriso, vogliono pagare
i palloncini, decliniamo. Ci avviamo verso il reparto dialisi dove il il
furetto la fa da padrone, crea un po' di ilare panico fra pazienti e il
personale. Qualche infermiera "impaurita" viene presa di mira
cercando di non alzare troppo il “tono”. Non manca una fermata da Ugo, morto
per prova anche questa settimana, ma fermo nella convinzione che un passaggio
così importante vada fatto per bene e finché tutto non sarà a posto non potrà
portare a termine il decesso ... La sua ilarità frammista a una discreta
sordità non può che aiutarci nel proseguo del cammino verso il reparto
psichiatria. Quando entriamo Marco è nel corridoio con la carrozzina già con il
naso rosso addosso! Appena mi vede si accorge che ho portato per davvero la
chitarra come aveva richiesto e, nonostante stesse decisamente peggio della
volte scorsa, con un po’ di difficoltà ci avviamo verso il terrazzo del fumo, a
prendere un po’ di freddo e cercare di giocare con un po’ di note… la fanno da
padrone Guccini e Battisti, ma Un giorno credi e Una carezza e un pugno,
assieme al ragazzo della Via Gluck, vanno alla grande. Qualche altra paziente
si avvicina curiosa o per ascoltare. Quando ci avviamo verso l’uscita
incontriamo Patrizio che l'altra volta ascoltava il requiem di Mozart per passare
il tempo e affogare nella flebo la depressione: si prepara per l'ultima terapia
e si ferma ad ascoltare qualche nota stonata e poi a giocare con noi con un po’
di magie assieme a marco e tutto il personale infermieristico: fazzoletti che
si legano, strisce di stoffa che si annodano magicamente, una pallina magica
lanciata da Pan con patrizio e Marco…. a volte la sensazione che abbia più
bisogno il personale di essere distratto dei pazienti stessi…
“Niente trucco
stasera”...
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