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venerdì 6 marzo 2009

5 marzo 2009

Care claune e claunisti tutti,
eccovi il report di Luna, che in quanto a cronaca non è particolarmente prolissa, ma per le poesie va lasciata stare: ce ne somministra sempre di più giuste! Quella di oggi, ad esempio, parla di quel dannato problema che hanno tante ragazze (grazie per quello che sai dire, Luna. Ma anche per quello che lasci solo intuire).
Io non aggiungo quasi niente, salvo qualche piccola nota che riconoscerete dalla dicitura n.d.F. (che sta per “nota di Formag”, ovviamente).

Un affettuoso saluto a tutti voi e a tutti coloro che ci leggono.

Formag



Ieri mattina il pullman, imbottigliato nel traffico di Firenze, ha fatto un quarto d'ora di ritardo, perciò ho raggiunto Formaggino in pediatria, arrivata nella stanza viola dove Formaggino era già in azione, li c'era Sheran....una bimba bellissima (originaria dello Sri Lanka) abbiamo giocato un po' con lei mentre il medico la visitava, più avanti nella stanza arcobaleno c'era Virginia (che qualcuno di voi già ha conosciuto: ha una situazione un po’ complicata e stiamo cercando di aiutarla al massimo delle nostre possibilità, in collaborazione soprattutto con le infermiere – n.d.F.), prima di arrivare in stanza Formaggino mi aveva messa al corrente della situazione, arrivati li siamo andati a salutarla e Formaggino le ha regalato un bicchiere che s'illumina quando bevi...lui è andato avanti da Siria, un’altra bimba piccola ed io sono rimasta con Virginia a chiacchierare un po' in modo generico senza entrare nei particolari... usciti fuori dalla stanza arcobaleno, siamo andati in quella rosa dove c'era Asia, una bimba di 5 anni molto ma molto vivace, lì si è iniziato a giocare con le bolle e poi lei ha iniziato a giocare con il mio naso... da lì siamo scesi in dialisi dove ci hanno informato che un paziente non c'era più (sì... se n’è andato anche Lionello, che da tempo soffriva davvero troppo e implorava la “livella” di portarselo via... e quella ha rispettato la sua volontà: Lionello era un uomo dallo sguardo mite e ironico e nelle ultime settimane aveva suscitato il pianto in alcuni di noi e io gli avevo dovuto dedicare dei versi, non avevo resistito! – n.d.F.), arrivati li abbiamo chiacchierato un po' con Franco, più avanti abbiamo parlato con Eleonora di alberi da frutto e frutti che si trovano giù nel sud (i gelsi ed i fichi d'india)... nelle altre in un altra stanza c'era Rina e Matteo; abbiamo chiacchierato anche con loro, invece nell'ultima stanza che abbiamo visitato c'era Dina....non stava tanto bene...era molto giù...si è parlato un po' anche con lei...e poi da lì siamo scesi giù, salutato Giovanna in reception ed andati via.



Ali di farfalla

Di nero mi vesto
- e mi nascondo -
per sembrare più magra
- per non sembrare -
per non apparire
confondermi tra la gente
per annullarmi così
silenziosamente

...una piuma non fa rumore
nemmeno quando cade...

Non mangiare - sussurra la mente -
non alimentare quella vita
il vuoto nello stomaco
fa ancor meno rumore.

Di nero mi vesto
e mi nascondo
vorrei tanto dormire
al mondo sparire
come farfalla volare
per smettere di soffrire
andar via per non tornare
e non per un solo secondo.

Mi aggrappo alle ali leggere
di quella farfalla

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vi voglio bene

LUNA

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