Visto che la sala prelievi è chiusa per pasquetta, ci avviamo in pediatria, piuttosto affollata (un bimbo di nome Napoleone con una mamma sudafricana che conosce quattro lingue e ci parla di Nelson Mandela; un babbo esattore delle tasse, un altro babbo con la faccia pacioccosissima), segue dialisi (i due gini, l'elenco dei ricchi pranzi pasquali dei più golosi dializzati, occhi vispi e felici di vedere Nuvola rinfrescare le lunghe ore di attesa). Chiacchieriamo poi con una ragazza ricoverata in psichiatria, la abbracciamo e visto che ci avanza un po' di tempo andiamo nella sala d'attesa del pronto soccorso, Nuvola scherza un po' parlando della morte, strappa sorrisi e parole.
L'altro turno che ho fatto sono stato più attivo, penso, specialmente in dialisi, oggi invece mi sorprendo incantato ad ascoltare e basta, incantato dalle facce e dalle parole di Nuvola e di tutti gli altri. Ogni turno è sorprendente, ed ogni persona, ogni storia mi imbambola: sto zitto e ascolto...
Zuppi
Nessun commento:
Posta un commento