In sala prelievi abbiamo incontrato una nonna di 88 anni che leggeva "La casta" e era colma di una saggezza e una cultura che mi ha lasciato senza parole, e poi alcune donne ci hanno confidato i loro problemi. In dialisi sono rimasta molto toccata da una signora che stava soffrendo davvero tanto, era così avvilita e aveva perso la speranza.. continuava a dire che non ne poteva più, non con rabbia, ma con gli occhi tristi e rassegnati. Vedere qualcuno soffrire così mi ha fatto sentire quanto sono minuscole le mie sofferenze, e ho pensato a quante volte mi lamento per niente. Mi ha commosso profondamente, così l'ho salutata, ma non sono riuscita a parlare, così ci siamo guardate e le ho sorriso. Ho cercato di trasmetterle un po' di forza, un po' di speranza, non è tanto, non è niente in confronto a quanto stava soffrendo, ma mi sono sentita utile, mi ha dato tanta gioia poter fare qualcosa per lei. Siamo andati anche in pediatria dove c'erano diversi bambini, tra cui una bimba che sgridava la sua mamma perchè si preoccupava troppo per lei. Poi ci siamo fermati da una coppia di giovani diventati genitori di due gemelline da cinque giorni, due bimbe veramente splendide. Erano talmente felici di essere diventati genitori che trasmettevano gioia con ogni loro gesto, erano davvero una coppia meravigliosa. Una cosa che in generale mi faceva sorridere ogni volta che succedeva era notare gli sguardi incuriositi, stupiti, nonchè i sorrisi e a volte le "bocche aperte" che c'erano quando passavamo nei corridoi o nelle sale..forse dopo un po' ci si fa l'abitudine..ma mi è sembrato così bello poter far sorridere le persone anche solo per un istante..a volte può davvero cambiare la giornata.
Bilancio: direi che è stata un'esperienza molto positiva, mi ha fatto sentire viva e sono tornata a casa con un grande sorriso sulle labbra, ma soprattutto nel cuore.
Rolli
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