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domenica 19 dicembre 2010

Venerdì 17 Dicembre 2010...report di Sbirulina

Turno di VENERDI’ 17 dicembre… e da buon venerdì 17 non si è smentito!
Parto da Firenze alle 7:40 e vedo qualche fiocco di neve… chiamo Nuvola, nel dubbio, e gli chiedo “ma lì com’è la situazione?”.. Risposta “Qui, tutto bene, non nevica, situazione tranquilla, vai ci si vede dopo!”
Arrivo all’ospedale (con un po’ di ritardo perché l’autostrada era trafficatissima), mi cambio e alle 9:15 partiamo col turno in sala prelievi.
In sala prelievi troviamo gli “aficionados” (… gli affezionati!  Ovviamente non ricordo i nomi… in particolare c’era il caro amico ex marinaio e il suo amico con i loro racconti sulle navi… bellissimi come sempre… e lì vicino a loro un signore che raccontava che il figlio adesso è su una nave di cui stava parlando uno di loro) ma non c’era nessuno per il prelievo… mi metto sotto il braccio di una signora (che era lì col marito) e le dico “Allora? Come va? Che si fa a Natale?” Da lì “si aprono le porte del Paradiso” e inizia un turno un po’ speciale 
Mi racconta di essere sposata da 60 anni (in attesa quindi delle nozze di diamante), di essere una bravissima cuoca… è lì parte un interessantissimo dialogo culinario tra lei e Nuvola. Ci racconta che il marito era un carbonaio e così continuano i discorsi nei dettagli… di com’era la vita di un carbonaio… la baita d’appoggio nei boschi… le pile di legno sovrapposte fatte ardere a fuoco lento… e il tutto si sussegue finchè iniziano addirittura ad avvicinarsi alcuni paziente incuriositi dai nostri discorsi… il tutto si allarga, dal gruppo di sedie dopo la colonna (in cui eravamo a parlare) al gruppo prima, vicino alla porta d’ingresso! Con racconti di dolci, uova (se siete curiosi di sapere cos’è un uovo per la gallina chiedetelo a Nuvola.. Ahahahah! Io non lo dimenticherò mai più!)  e galline! Ad una signora scappa di dire “a me un giorno capitò un uovo che puzzava di naftalina! Di sicuro la gallina ne aveva beccata una pallina per terra!” Ribatte Nuvola (o io? Non ricordo..) e fa “Buono signora! Ci poteva fare una bella frittatina da mette’ nell’armadio!”… Al che tutta la sala scoppia in una fragorosa e infinita risata (tanto da far dire al dottore nella stanza, al cambio di visita, di abbassare un po’ i toni!).
Alle 10 saliamo su in dialisi… Nella prima stanza quasi tutti dormivano… nella seconda: Nuvola si mette a parlare con un signore, io con Pia che era un po’ “provata” (aveva anche voglia di rigettare ma poi l’ho distratta)… Ha anche pianto con me raccontandomi di sentirsi sola… Ma ho provato a farle capire, con molti dialoghi, che se si prende il buono delle cose, se si apprezza di più quello che si ha invece di concentrarsi su quel che si vorrebbe, automaticamente la vita assume un altro colore e diventa più bella! Mi ha detto “grazie signorina… le sue parole mi fanno sentire meglio”… E per me quel “grazie” è stato il grazie più ‘pieno’, più dolce… più sentito di un qualsiasi altro grazie potessi ricevere!
A un certo punto (non ricordo come) mi accorgo che era il compleanno dell’infermiera di turno in quella sala!!!  Nuvola voleva farle un palloncino in regalo… e lei, felice al sol pensiero, gli ha chiesto di insegnarle a fare un cagnolino!  E quindi trascorriamo insieme qualche minuto “arrotolando plastica gonfia d’aria”… che ha dato vita ad uno splendido cagnolino per l’infermiera (il suo però alla fine è scoppiato!)  eheheh…
Nella terza stanza troviamo la mitica Patrizia con cui parliamo di balli, di pesci, delle festività natalizie… E’ sempre un piacere trovare il suo sguardo pieno di forza e dolcezza! 
Nell’ultima… “Gino e Gino show”! E (per l’appunto!) Gino ci racconta di aver avuto un’invasione di scoiattoli in casa!!! Con grande stupore di Nuvola (“mica aveva un’invasione di api… o cavallette.., o di tarme! … DI SCOIATTOLI!”) Ahahahah  Bellissimiiii!!! Gli scoiattoliiii in casaaa che sgranano tuttoooo  ahahahah
Non so come, né perché… ma è stato un turno talmente carico di energia e si son fatte le 12 senza che nemmeno ce ne accorgessimo!!! Pausa caffè… e ci troviamo a parlare giù io e Nuvola, tra un cicchino e un altro, di discorsi generali su alcune ‘dimensioni’ importanti della vita… il tempo… l’organizzazione… le relazioni interpersonali… le priorità… insomma… un discorso molto ampio e interessante… Ragazzi (forse lo dico a voi per dirlo a me, e scusate questa piccola parentesi che sto per fare) non sembra… ma a volte, nel correre troppo, ci sfugge di mano LA VITA e le cose più importanti ad essa collegate!
Alle 12:30 inizia a nevicare e io e Nuvola pensiamo bene di iniziare a cambiarci per andare via prima che attacchi (quindi non siamo passati dalla pediatria). Usciamo in mezzo a una tormenta di neve… prendiamo le macchine… ma c’erano già 5 cm di neve ben attaccati! Proviamo a dirigerci verso la rotonda grande per prendere poi il raccordo autostradale… ma era tutto bloccato! Mi viene l’idea di girare a destra al bivio per Ponte a Ema e coinvolgo Nuvola in questo tentativo di sfuggire al caos… fortunatamente le nostre macchine camminano ancora in direzione Firenze ma… la Chiantigiana era chiusa… la mia macchina si impantana nella neve… la accostiamo (per fortuna io e Nuvola non ci siamo separati! Eravamo insieme… e sono così potuta salire in macchina sua –e fortunatamente lui aveva le gomme nuovissime di 1 settimana- al caldo... altrimenti, da sola, in quella situazione… boh… non avrei davvero saputo che fare) e proviamo ad andare avanti… finchè riusciamo ad arrivare al Q8 prima della rotonda… di nuovo blocco totale del traffico… Mi viene di nuovo l’idea di dire a Nuvola “aspettiamo a imbucarci nella coda, vediamo quanto scorre… così almeno qui abbiamo il Q8 vicino e, in emergenza acqua o cibo, qualcosa da sgranare troviamo” (ore 14… tutto fermo)… Scendo a vedere ma è chiuso. Fortunatamente Nuvola decide di portare la macchina nel Q8 e di aspettare… vediamo che ci sono altre persone intorno a noi.
Una signora, Francesca, mi chiede aiuto per montare le catene… vado da lei e provo ad aiutarla. Sono andata bene fino agli agganci finali… lì non ricordavo bene come si faceva. Accanto a noi c’era un ragazzo, Gabriele, che stava facendo la stessa cosa con la macchina di un’altra signora. Francesca va a chiedergli se gentilmente poteva aiutare anche noi… così… dopo il turno clown tra prelievi e dialisi… iniziamo a fare “i benzinai”!!! Ahahahah  Gabriele era riuscito ad arrivare a piedi lì dopo essere caduto (e fortunatamente senza farsi niente) dallo scooter, tornando a casa anche lui dal turno di lavoro al Niccheri. E così io, Nuvola e Gabriele diventiamo una squadra.
Alle 15 arrivano i proprietari del Q8 e scoppia un’applauso di tutte le persone (che nell’ora si erano accumulate lì davanti in attesa di un posto al caldo, di una bevanda calda, di cibo.. o di catene!).
Ferma con noi al Q8 prima dell’apertura c’era anche un’infermiera di Ponte a Niccheri che doveva urgentemente arrivare a casa per prendere dei farmaci salvavita! Così Nuvola ha cercato di aiutare lei e l’ambulanza che si è fermata anch’essa in attesa di poter riportare a casa un paziente che aveva fatto una visita all’ospedale. Un pandemonio!
La neve che continuava a venire giù forte e incessante, come una bufera… Non restava che aspettare… socializzare… e sostenere tutti i presenti, chi più chi meno disperato.
Conosciamo una bimba piccola (e i suoi genitori), con cui mi metto anche a fare a pallate di neve per distrarla dalla situazione  … cerchiamo di far desistere due signori dall’idea di andare a casa A PIEDI da Ponte a Ema fino a Scandicci ma purtroppo non ci riusciamo… Nuvola regala loro il suo ombrello ‘dell’Ikea’ con tanti auguri e, tra lo stupore di tutti, loro partono davvero! Il paziente dell’ambulanza viene portato al caldo, nel Q8, accanto al bancone della cassa… chiedo se è tutt’ok, se aveva mangiato (e non aveva mangiato, come tutti noi d’altronde…). La signora del Q8 gli offre un tè caldo e lui lo gradisce, avendo in quel momento molto freddo. Nuvola va in macchina, prende la coperta del suo cane e gliela regala (non sapevano in quale altro modo tenere il paziente un po’ più caldo). Tra il panico generale trovo anche un ragazzo che mi chiede se vado mai al Luxury (disco-pub vicino a Scandicci)… mah! Dico… fosse stato “il giorno del Giudizio”, il giorno de “l’Era Glaciale”… chiamatelo come vi pare… io l’avrei mai fatta questa domanda a una delle ultime facce che avessi visto? Credo proprio di no! Ari-mah… Comunque il mondo è bello perché è vario! 
Ok… siamo giunti alle 17 circa… bagno della Q8 guasto… ovviamente no problem per gli uomini che hanno giustamente “seminato” i loro bisogni sul retro del benzinaio… ehm… Ma inizio a sentire anche io l’esigenza del bagno. E ora? Che si fa? Nuvola non si perde d’animo… andiamo insieme a cercare qualche anima pia di Ponte a Ema che ci ospiti a casa per usufruire del bagno… e fortunatamente troviamo un gruppetto di ragazze colombiane sotto casa a far foto e giocare con la neve! Noi, faccia come il “di-dietro”, chiediamo loro di poterci ospitare e di farci usare il loro wc, e fortunatamente loro, carinissime, ci fanno entrare… Sono state davvero gentilissime!
Tutto questo a distanza di 5 minuti a piedi dal benzinaio, camminando sulla neve e sprofondando di 20 cm circa! E io con le scarpe più inadatte alla neve!!!
Torniamo al benzinaio e “la processione” continua… noi riusciamo a decidere di ripartire verso le 18-18:30, dopo aver cercato mille soluzioni alternative (raggiungere amici vicini con la macchina o a piedi e chiedere ospitalità per la notte, mille telefonate a/da parenti preoccupati… e tutte le linee erano intasate). La strada si era un po’ sbloccata. Quindi la squadra Nuvola, Gabriele, Sbirulina parte scegliendo di passare dalle Cinque Vie miracolosamente sgombre dal traffico ma piene di neve e, dopo molti altri aiuti dati per strada (a spostare macchine, a dare passaggi), riusciamo finalmente a raggiungere la casa di Gabriele (che gentilmente ci offre la cena per ringraziarci del pomeriggio insieme) e la casa della nonna di Nuvola.
Il mattino seguente Nuvola e Timmy (che fortunatamente era riuscita a raggiungere a piedi dalla tramvia casa della nonna di Federico) aiutano me. Mi accompagnano gentilmente a prendere le catene a casa (non so perché ma non erano in macchina mia!)… ci scambiamo un pensiero che io avevo preso loro al Paradiso delle Sorprese, per strada, prima di arrivare a casa,… e al ritorno trovo che anche loro avevano preso un pensiero per me a un negozio vicino alla macchina nell’attesa che tornassi (abbiamo avuto lo stesso pensiero! … Ma come potevo non farlo? Sono due persone STRAORDINARIE!)… e mi riportano a Ponte a Ema a recuperare la macchina! Mi aiutano a togliere la neve, ad alzare la macchina col cric… e a montare le catene alle ruote… Giuro che non avevo più forze, nemmeno per piangere, ma avrei pianto davvero, dalla gioia di aver passato 2 giorni incredibili, assurdi, quanto indimenticabili insieme a loro due e a tutte le persone straordinarie che ho incontrato in questi 2 giorni… Ancora avrei voglia di piangere dalla gioia (sono riuscita a tornare a casa alle 16 di oggi, sabato 18 dicembre); ora sono le 21… ma da quando ho messo piede in casa ho avuto solo la forza di farmi una doccia calda, mangiare qualcosa, scrivere tutto quello che mi sono ricordata fin’ora nel report (prima di dimenticarlo) e infilarmi a letto. Ancora non ci credo che tutto questo sia solo un ricordo di venerdì 17 e sabato 18 dicembre… ma è proprio così.
Mi sento davvero fortunata ad aver beccato questo turno. Sono stanca morta fisicamente, ma talmente felice e piena di gioia dentro… che rifarei altri 3 giorni pieni così! Mi hanno arricchita dentro di tante cose che avevo bisogno di ritrovare… e di scoprire di me…
Vi abbraccio tutti virtualmente e vi auguro un Felice e sereno Natale… e Buone Feste.

Sbirulina.

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