Cerca nel blog

Visitate il nostro sito internet....

http://clowncare.weebly.com


È anche possibile per tutti far giungere un piccolo (o grande...) ma vitale aiuto affinché “M’illumino d’immenso” possa svilupparsi e durare a lungo.


Per devolvere il 5 per mille

alla nostra associazione basta inserire il nostro codice fiscale nell'apposito spazio sulla vostra dichiarazione. Il codice fiscale è 91037630489


A voi non costa niente ma per noi è molto importante


Potete anche fare un versamento di erogazione liberale sul conto corrente postale N° 001005033939 intestato a "Clowncare m'illumino d'immenso onlus"

I versamenti liberali sono detraibili dalle tasse nella dichiarazione dei redditi.


Il servizio di clowncare viene svolto due volte alla settimana presso i reparti di Pediatria, Dialisi e Sala Prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (FI). Il progetto “M'illumino d'immenso” si propone il grande scopo, tramite l'insegnamento agli studenti delle tecniche di clowncare, di formare futuri medici consapevoli che il rapporto umano medico-paziente non sia un optional ma un elemento essenziale per il normale svolgimento della professione medica.


martedì 20 maggio 2014

17 Maggio



Eccoci qua cari amici clauni!

Avrei voluto fare il mio primo report da tutor del 10 maggio, ma perso l'attimo fuggente (vero Farfallina?... ;-) anche se ero giustificato dalla schiena bloccata!… Approfitto che anche il secondo turno tutor è stato con questa clauna grandissima e così recupero. Non vorrei aggiungere tanto a quanto già detto da Farfallina, se non la soddisfazione e l’onore di lavorare con questo gruppo e il continuo arricchimento di questa esperienza, grazie alle persone del gruppo e grazie agli incontri che ogni volta avvengono nei reparti.

La cosa che si è sentito di più nelle parole di Farfallina è “paura”… me lo diceva i giorni prima del turno quando ci sentivamo, la mattina prima di iniziare (“di dove si scappa”?...), nei diversi incontri e, guarda caso, anche nel report. La considerazione che vien spontanea a me, che ho potuto lavorare con lei e vivere i risultati è che questa paura una volta affrontata la rendeva più forte, come sempre nella vita affrontare la paura, anziché fuggirla o soffocarla, è il modo migliore per crescere, acquisire nuove capacità e rafforzarci.

Buffo che fosse il primo turno per entrambi! Primo turno da tutor, primo turno da clauna…. L’emozione quindi era anche mia, così come la voglia di fare questa nuova esperienza, non senza un senso di responsabilità e di protezione nei confronti di Farfallina.

Il turno di sabato scorso ho accettato questo ruolo “protettivo” nei suoi confronti, andando avanti nel rapporto e nel primo contatto ma, dichiarandolo prima, ho cercato di fare in modo che Farfallina potesse staccarsi (magari con una leggera “spintarella”…), sia per permetterle questa esperienza di incontro e contatto con le persone, sia perché creasse e sperimentasse il “suo” contatto, evitando che potesse finire per imitare il mio, che è differente sicuramente da Nuvola, che a sua volta è differente da Pan, da Fragola, da Salciccia…. Etc… E in effetti così è stato. Una persona così abituata e capace di ascoltare il “contatto” con le atre persone, non poteva non trovare la sua chiave anche in questo caso.

Il rapporto, prima del turno con Farfallina, durante e dopo, mi ha rafforzato nella convinzione che non dobbiamo avere l’ansia della tecnica e delle capacità “acrobatico-magiche- etc…”, ma che la condizione più importante è la nostra voglia, la passione, il nostro mettersi in gioco e, soprattutto, la capacità di ascoltare noi stessi e gli altri: fra clauni anzitutto, con i pazienti, gli operatori, l’ambiente in generale…. Questa è la “capability” fondamentale. Senza questa potremmo essere degli abilissimi giocolieri, musicisti ma il clown-care che ne uscirebbe sarebbe in realtà poca cosa e, soprattutto, non vero. Se invece riusciamo ad avere questo ascolto e questa capacità, ma verrebbe da dire, di sincera umanità, allora la tecnica, i palloncini, una magia, la musica possono essere dei validi supporto…. Diversamente molto meglio saper dare una carezza al momento giusto. Quindi la tecnica si, ma se non pensiamo di partire da quella, altrimenti meglio il circo….

Detto questo ho apprezzato e, per quanto possibile, cercato di supportare la voglia di Farfallina di saper fare contemporaneamente i palloncini, le magie, suonare uno strumento, fare un doppio salto mortale e recitare la divina commedia a memoria!!... ;-) ….. sì, una volta ribadito quanto sopra, è bello quando in ognuno di noi, scatta la voglia di imparare modi nuovi e tecniche da usare all’evenienza…. Siamo ancora più vivi…. Certo questo sabato ho dato qualche “spintarella” in più per cercare di lanciare prima lei in una stanza o nel contatto, ma poi è stata lei stessa a cercarlo con dimostrata capacità di gestirlo.

Non aggiungo molto a quanto già detto da Farfallina in questo report e in quello dei sabato sorso, se non la riprova ancora una volta dell’importanza di agire anche sull’ “ambiente” attorno ai pazienti, sugli operatori e, ovviamente, soprattutto, sugli infermieri. Dando supporto a loro ,anche solo  con un sorriso in più è come, se non di più, lo dessimo al paziente, perché la serenità dell’operatore ricade poi su tutti loro.

Questo sabato poi è stato un po’ particolare, esternamente sarebbe potuto sembrare un turno più “povero” di altri o, in particolare del precedente, con una maggiore partecipazione di bambini, mamme in stato interessante, giochi di gruppo in psichiatri. Sabato ci sono stati interventi più mirati, particolari ed è bello che anche così abbia funzionato.

Mi vorrei soffermare solo su un aspetto, una esperienza in psichiatria, sull’incontro con la ragazza a cui accennava Farfallina e che all’inizio rifiutava ogni contatto crollando ogni volta in un pianto a dirotto e nel suo sguardo pieno di rabbia e tristezza: dopo le prime ripetute richieste di “mi chiami Nuvola?” , “quando viene Nuvola”… non nego che con Farfallina ci siamo trovati nella sensazione di non riuscire a fare molto per lei e con lei. Dico questo perché dobbiamo anche accettare che a volte non riusciamo a entrare in rapporto con la persona di fronte o , d’altro canto, rispettare il desiderio della persona stessa di non essere “entrata” (permettetemi il neologismo…). Però in questo caso sentivo forte il suo bisogno di un supporto e, nonostante la paura non riuscire, il senso di inadeguatezza, ho provato altre “chiavi” (non è importanti quali… un doppio salto morale carpiato diciamo…) ed è stato bellissimo quando sono iniziati a comparire i primi sorrisi sul volto di questa ragazza e da li è stato possibile iniziare a pensare anche in positivo, parlare di speranza, di cosa poter fare, a come certe difficoltà (in particolare con la madre) potessero essere affrontate….  il senso di tutto questo per me è: rispettiamo le persone, il loro desiderio o la loro volontà di entrare o meno in rapporto, ma contemporaneamente “non molliamo” alla prima difficoltà se vediamo che c’è la richiesta di aiuto: poi magari il palloncino sarà venuto male, ma per loro potrebbe essere comunque una cosa importantissima.

P.S. alla fine mi sono accorto però che potevo aver fatto una cazzata, perché avevo dato a lei una spilletta, come ricordo di questo percorso fatto assieme, ma appena uscito dalla stanza ho pensato che questo (come il naso rosso) non fosse un oggetto opportuno da lasciare, allora ho avvertito il personale e assieme siamo andati a riprenderla ed è stato bello vedere che, nonostante lei ci tenesse ad averla, l’ha lasciata senza fare storie, con un piccolo sorriso che ha fatto pensare che la spilletta più bella l’avesse appuntata da altre parti così come era accaduto a me…..


Pasticca





Ciao a tutti Clown!

Turno con Pasticca e Farfallina (secondo turno di Farfallina...!!!).
Stamattina avevo deciso che mi sarei staccata da Pasticca e....ce l'ho fatta! :) Entriamo in sala prelievi spinta da Pasticca ad entrare per prima....credo che un pezzo di legno fosse stato più morbido della mia colonna vertebrale e il mio sorriso.....paresi! :) Sala piuttosto piena con due bei bambini che ci accolgono con un bellissimo sorriso e in un attimo si trovano immersi nella magia e nel gioco! E io...mi lancio! Mi siedo tra le file esclamando "Che film danno oggi?" e con tanta meraviglia ho sentito ridere attorno a me! Il ghiaccio si era rotto e ora potevo conversare :) Poi vedo una ragazza tesa come una corda di violino (mi sembrava di vedere me a far le analisi) e vado da lei, mi racconta qualche episodio della sua vita e le cose che ama fare, poi arriva Pasticca e con le sue bolle le fa passare il tempo senza neanche rendersi conto! La accompagniamo dentro e tutto va per il meglio! :) ancora qualche scambio con una donna con un bel pancione in attesa di fare la curva glicemica e piano piano la sala si svuota.
Direzione dialisi, un bell'incontro con un signore tecnologissimo: pc alla mano e via! Ci parla della sua religione, molto interessanti i suoi principi e mi arriva un ricordo alla testa: il suo istituto collabora con una scuola di ayurveda dove avrei dovuto partecipare ad un evento. Un signore e una signora mi chiedono di Nuvola e la signora stamattina era felice perché oggi, dopo un mese, la dimettono! Molti riposano per cui ci dirigiamo in psichiatria. Con grande gioia noto che manca la signora che la volta scorsa piangeva per il suo bimbo mentre con dispiacere ritrovo una signora che triste ci dice: ci sono ricascata! E' nel terrazzo a far la maglia e tra una maglia e un'altra, i ricordi di mia nonna che mi insegnò a fare l'uncinetto, ci troviamo a parlare del mio periodo di depressione superato, di autostima e amor proprio....Mentre Pasticca ascolta e accoglie le lacrime di una ragazza ma che magicamente, dopo un po', riesce a far sorridere! Io resto in terrazzo con un ragazzo, 20 anni, quanto è giovane! Mi racconta che sta con 3 ragazze e che ne vorrebbe scegliere una ma non sa quale preferisce....:) questi uomini! :) fino a parlare del sentimento dell'Amore e ancora dell'amor proprio. Mi ha fatto felice vederlo aprirsi con me, sabato scorso era assolutamente in chiusura...quando poi mi sono sentita il suo braccio che mi avvolgeva le spalle ho sentito la complicità, che bello! La signora con la flebo oggi era preoccupata perché temeva che la flebo non finisse prima del suo appuntamento col parrucchiere, invece poi ce l'ha fatta!!! Ed è tornata serena.
Sta arrivando il pranzo, così li salutiamo, ricevo felicemente due baci dalla signora che faceva la maglia e salutiamo tutti.
Questo è il mio secondo report ma è difficile farvi arrivare quello che provo!
Non vorrei andar via ... vorrei tornare prima possibile!
Anche stavolta un bellissimo turno con Pasticca che ringrazio con tutto il cuore e tanti sorrisi fioriti su quei bellissimi e coraggiosi volti!

Un abbraccio a voi
Farfallina

Nessun commento: