Ciao a Tutti, dopo varie indecisioni ho
finalmente anch'io un nome clauno, sono Tarantella.
Oggi il mio secondo turno, primo con la
Tutor Gomitolo.
Ci incontriamo in zona bar e scendiamo
agli armadietti, ci cambiamo ed io sfoggio il mio nuovo camice per
niente sobrio, Gomitolo da brava tutor mi spiega un altro paio di
cosette, mi fa vedere l'armadio libreria in cui si tengono in stallo
i libri da donare all' "angolo dei libri", ne prendiamo un
paio per il rifornimento e ci dirigiamo in sala prelievi.
Prima una breve pausa caffé, ma c'è
troppa fila, quindi niente caffé, ci fermiamo ad interagire con due
bimbi che fanno colazione e via in sala prelievi.
Qualche volto lo ricordavo dal
precedente turno, altri erano nuovi, una sala prelievi quieta quella
che ho trovato oggi, ma comunque Gomitolo con il suo dinamismo è
riuscita a strappare chiacchiere e sorrisi, io l'ho seguita e con lei
intrattenuto le persone in attesa.
Via dalla sala prelievi, obiettivo
dialisi: una mattinata quieta anche in dialisi direi, la maggior
parte dei pazienti riposa, ma c'è Bruno che di riposare proprio non
ne ha voglia, mi racconta che è stato male ma che adesso va meglio,
che gli dispiace non essere andato in vacanza ma che comunque spera
di poterci andare al più presto, io condivido questa sua speranza,
poi ci mettiamo a parlare dei viaggi fatti, mi racconta del suo
viaggio in Sicilia, il caso vuole che quest'estate io sia andata
nello stesso paese in cui soggiornò lui qualche anno fa, abbiamo
parlato delle bellezze di quella terra meravigliosa e poi è arrivata
anche Gomitolo e si è (o meglio hanno) iniziato a parlare un po' di
questo calciomercato della Fiorentina (Aramaico Antico per me!).
Altra sala, altri pazienti a riposo,
poi incontriamo Gino, reduce anche lui di un'estate non troppo
rilassante per via dell'intervento, ma comunque sereno e di buon
umore, ci fermiamo a parlare con lui, scopro che è un papà
ansiosissimo e che chiama sua figlia più di 20 volte al giorno!!
Gomitolo è una vera clauna nell'animo,
intrattiene chiunque (pazienti, familiari, infermieri) e lo fa con
una spontaneità tale che la fa sembrare la cosa più facile al
mondo.
Capisco che non lo è affatto quando
arriviamo in psichiatria. Oggi il clima non è dei più rilassati, ci
sono molti pazienti, ma dormono quasi tutti. Sembra un po' di
assaporare la quiete dopo la tempesta, ci avviciniamo ad una ragazza
seduta su un letto ma non ha voglia di parlare, usciamo dalla stanza
e andiamo a vedere chi c'è nel terrazzino.
C'è M., mi ricordo di lui dal turno
precedente, Gomitolo mi spiega che sono circa 6 mesi che è in
reparto, i clauni hanno anche preparato delle canzoni da cantare con
lui, ma oggi non è una buona giornata, lo troviamo a fumare, sulla
sua sedia a rotelle, fissa il vuoto ed è attaccato ad una flebo di
antibiotico per l'infiammazione alla gamba.
Ci saluta, accenna un mezzo sorriso,
gli occhi sono tristi, non ha voglia di fare di più. Gomitolo
comprende al volo, salutiamo e ce ne andiamo.
Finisce così il nostro turno. Un turno
breve, oggi molti pazienti non avevano voglia di intrattenersi. Ma è
comprensibile, il rientro dalle vacanze è sempre periodo di bilanci,
e specialmente per chi non le ha fatte o per chi le ha trascorse
stando male, questo periodo può essere critico, l'umore può andare
giù e di conseguenza si può essere meno aperti. Ma va bene così,
riconoscerlo ed accettarlo fa comunque parte del prendersi cura.
Spero tanto che le cose per tutti
possano andare meglio, ci vediamo al prossimo turno!
Tarantella.
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