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venerdì 5 settembre 2014

29 Agosto 2014

Ciao a Tutti, dopo varie indecisioni ho finalmente anch'io un nome clauno, sono Tarantella.
Oggi il mio secondo turno, primo con la Tutor Gomitolo.
Ci incontriamo in zona bar e scendiamo agli armadietti, ci cambiamo ed io sfoggio il mio nuovo camice per niente sobrio, Gomitolo da brava tutor mi spiega un altro paio di cosette, mi fa vedere l'armadio libreria in cui si tengono in stallo i libri da donare all' "angolo dei libri", ne prendiamo un paio per il rifornimento e ci dirigiamo in sala prelievi.
Prima una breve pausa caffé, ma c'è troppa fila, quindi niente caffé, ci fermiamo ad interagire con due bimbi che fanno colazione e via in sala prelievi.
Qualche volto lo ricordavo dal precedente turno, altri erano nuovi, una sala prelievi quieta quella che ho trovato oggi, ma comunque Gomitolo con il suo dinamismo è riuscita a strappare chiacchiere e sorrisi, io l'ho seguita e con lei intrattenuto le persone in attesa.
Via dalla sala prelievi, obiettivo dialisi: una mattinata quieta anche in dialisi direi, la maggior parte dei pazienti riposa, ma c'è Bruno che di riposare proprio non ne ha voglia, mi racconta che è stato male ma che adesso va meglio, che gli dispiace non essere andato in vacanza ma che comunque spera di poterci andare al più presto, io condivido questa sua speranza, poi ci mettiamo a parlare dei viaggi fatti, mi racconta del suo viaggio in Sicilia, il caso vuole che quest'estate io sia andata nello stesso paese in cui soggiornò lui qualche anno fa, abbiamo parlato delle bellezze di quella terra meravigliosa e poi è arrivata anche Gomitolo e si è (o meglio hanno) iniziato a parlare un po' di questo calciomercato della Fiorentina (Aramaico Antico per me!).
Altra sala, altri pazienti a riposo, poi incontriamo Gino, reduce anche lui di un'estate non troppo rilassante per via dell'intervento, ma comunque sereno e di buon umore, ci fermiamo a parlare con lui, scopro che è un papà ansiosissimo e che chiama sua figlia più di 20 volte al giorno!!
Gomitolo è una vera clauna nell'animo, intrattiene chiunque (pazienti, familiari, infermieri) e lo fa con una spontaneità tale che la fa sembrare la cosa più facile al mondo.
Capisco che non lo è affatto quando arriviamo in psichiatria. Oggi il clima non è dei più rilassati, ci sono molti pazienti, ma dormono quasi tutti. Sembra un po' di assaporare la quiete dopo la tempesta, ci avviciniamo ad una ragazza seduta su un letto ma non ha voglia di parlare, usciamo dalla stanza e andiamo a vedere chi c'è nel terrazzino.
C'è M., mi ricordo di lui dal turno precedente, Gomitolo mi spiega che sono circa 6 mesi che è in reparto, i clauni hanno anche preparato delle canzoni da cantare con lui, ma oggi non è una buona giornata, lo troviamo a fumare, sulla sua sedia a rotelle, fissa il vuoto ed è attaccato ad una flebo di antibiotico per l'infiammazione alla gamba.
Ci saluta, accenna un mezzo sorriso, gli occhi sono tristi, non ha voglia di fare di più. Gomitolo comprende al volo, salutiamo e ce ne andiamo.
Finisce così il nostro turno. Un turno breve, oggi molti pazienti non avevano voglia di intrattenersi. Ma è comprensibile, il rientro dalle vacanze è sempre periodo di bilanci, e specialmente per chi non le ha fatte o per chi le ha trascorse stando male, questo periodo può essere critico, l'umore può andare giù e di conseguenza si può essere meno aperti. Ma va bene così, riconoscerlo ed accettarlo fa comunque parte del prendersi cura.
Spero tanto che le cose per tutti possano andare meglio, ci vediamo al prossimo turno!

Tarantella.

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