Salve a tutti Questa
mattina mi sono trovato in turno col dott. Pasticca sinceramente
non avevo mai avuto occasione di conoscerlo perché alle
riunioni tra me e lui si era sempre impegnati a fare i bischeri a giro:)
Questa mattina posso dire di aver Imparato MOLTO sia
sul piano dell'ascolto col paziente che nel Gioco. Io ho un modo molto diretto
e d'impatto per rompere il ghiaccio, mi affido infatti alla mia Linguaccia e ad
un po' di Improvvisazione per creare la giusta atmosfera con i pazienti ma
stamani ho decisamente cambiato schema. Pasticca mi ha riempito di oggetti x
fare trucchi magici e di strumenti musicali... se sono tanto bravo con le
parole , un motivo c'è, è perchè sono negato a fare qualsiasi cosa con le mani!
Nel giro di due minuti gli avevo scordato la chitarra,
rotto la borsa e quasi ammazzato il furetto, che anche se finto, se l'era vista
brutta in mano mia! Cosi, dalla sala prelievi alla dialisi, sono stato a
disposizione del Mago Pasticca e tra una risata e l'altra abbiamo spopolato in
ogni reparto con le persone contente di averci incontrato, alcuni ci hanno
fatto le foto, altri sono rimasti dopo la visita x vedere altri trucchi,
ma il più particolare è stato un uomo sulla quarantina che aveva
seriamente paura di farsi il prelievo, con lui ci siamo proprio ammazzati di
risate!
Arrivati in Psichiatria non siamo potuti entrare per
alcuni problemi ''tecnici'' sembrava che il turno fosse finito alle 11.45 allora
Pasticca mi ha fatto un corso molto accellerato di palloncini e adesso posso
affermare di saper Quasi fare le spade e i cagnolini;) Giusto il tempo di
scendere le scale che subito abbiamo ricominciato ad intrattenere la gente
arrivando nel bar dove tra pazienti ed infermiere
abbiamo fatto un altro spettacolo di magia! Alla fine il turno siamo usciti
alle 13.40 il tempo era veramente volato!
Mi sento di aver messo un tassello in più nel mio
bagaglio personale e ringrazio Pasticca x la bella Mattinata!
Dott. LINGUACCIA
Anzitutto mi trovo in disaccordo con Linguaccia
sul “fare i bischeri in riunione”, in quanto ritengo il nostro interloquire in
quelle situazioni ”un reciproco approfondimento delle caratteristiche umane,
professionali, emotive … finalizzato alla miglior conoscenza e arricchimento di
esperienza per un migliore lavoro in ospedale". Cosa che difatti è
positivamente e felicemente avvenuta!...... In realtà anche ad Ospedale aperto
avemmo la possibilità di interagire un po' in modo proficuo e piacevole....Fatta
questa precisazione devo dire che oggi è stato un altro turno particolare, con
nuove scoperte e anche soddisfazioni. In particolare uno dei turni più proficui
in sala prelievi, da molti di noi ritenuta un ambiente non facile e scarno di
soddisfazioni, ma anche in dialisi si è creata una buona atmosfera e si
sono potute .stabilire buone relazioni. Come emerge anche dalle parole di Dott.
Linguaccia si è subito stabilito uno spontaneo e naturale feeling fra noi, non
c’è stato bisogno di dire, "fai questo, facciamo questo, tu vai li, io
qui"… ma in modo naturale ci siamo dati supporto nel rapporto con i
pazienti. La sala prelievi era gremita come non mai, con situazioni e
persone più disparate e uscire ben oltre le ore 10 con le persone che ci
ringraziavano perché non avevano sentito il peso del tempo, per i sorrisi e
l’aiuto a combattere le ansie "da ago in vena" (che stamani colpiva
bambine di pochi anni e grandiglioni adulti che hanno rischiato di svenire al
prelievo) da un senso alle poche cose che facciamo o possiamo fare. Soprattutto
se questo è stato raggiunto nonostante gli iniziali “No”, i più o meno velati
rifiuti che abbiamo ascoltato, accettato e spesso “aggirato”… Qualche magia e
la musica sono solo stati un modo per superare questa barriera iniziale e
coinvolgere più persone a comunicare, interagire fa loro… uno strumento quindi
come gli altri (la parola, l’abbraccio, l’ascolto, il silenzio…) per aiutarci
nel “contatto” e nel cercare per quanto possibile di cambiare il pensiero, dal
dolore, la negatività, la chiusura, alla apertura, al pensiero positivo, a un
po’ di gaiezza…. Come abbiamo già detto altre volte e ribadito anche nel corso
di ottobre, l’importante è che qualunque sia lo strumento, questo non diventi
il fine in se, ma il mezzo per ottenere questi risultati. Altrimenti saremmo
solo “ganzi” dei bravi giocolieri, ma questo non c’entrerebbe molto con quello
che facciamo e che vogliamo raggiungere con il nostro clowncare… Anche in
dialisi abbiamo potuto interloquire più del solito, a volte anche qui con
qualche “trucco” per sviare l’attenzione, altre semplicemente con la parola e
qualche carezza … Come ha detto la cara Linguaccia dei Rolling Stones, in
psichiatria non è stato possibile entrare per la solita situazione critica che
si sta presentando ultimamente e il via vai di forze dell’ordine, cosi che
“Bigmouth Doctor” ne ha approfittato subito per un corso accelerato di
palloncini rimanendo però settato sulla costruzione di cagnolini – giraffe come
inizialmente richiesto dalla bambina in sala prelievi!!!!… :-) Da segnalare la
positiva interazione con malati, familiari, infermieri… per i corridoi, al bar,
che ha permesso di cambiare qualche aria corrucciata o “no io ora non posso,
sto male”, in sorrisi e apprezzamenti per il lavoro fatto…. In ritardo e con il
pensiero rivolto a Pifferino ce ne andiamo con le chiavi dell’armadietto in
tasca visto che il centralino aveva ormai chiuso….
P.S. Invito il caro Dott. Linguaccia a ripassare il
giro di Do in ¾ in modo da migliorare anche l’armonia musicale dopo quella, più
importante, umano – professionale!....
Grazie Dott. Linguaccia!
"Teniamoci"!!..... ;-)
Dott. Pasticca
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