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domenica 14 ottobre 2007

10 ottobre 2007

Salve Cla-uni(citaz.da Melina)!!
Vi scrivo con un po’ di ritardo..ma non penso che le vostre stanche membra me ne vorranno!!
Potrei iniziare con un bel “c’era un volta…diranno i miei piccoli lettori”e così farò…
C’era un volta una bella mattinata di sole e due simpatici clowni che la sorte aveva deciso di combinare con la loro incapacità nella puntualità(nn me ne voglia il dott Formaggino!!)
I due si ritrovarono, dopo la solita lotta mattutina con il traffico,pronti per una nuova ed esaltante avventura nel mondo di PEADIATRY-LANDIA..
Allegri affrontavano l’entrata,si fermavano a disquisire con chi tendeva loro la mano od offriva un caffè,dispensando sorrisi e sfilando intrepidi nella loro felicità…Finalmente giunsero a bordo della”navicella ascensoroide”alle porte della valle di pediatry..le porte si spalancarono davanti a loro,ma i due non si sedettero sugli allori,sapendo che la loro impresa era appena cominciata…Si trovarono subito a dover combattere contro un braccio ingessato di un bambino di 5 anni che lo scivolo aveva fatto cadere a terra…intrepidi,nonostante le2 nonne dalle milleparole,che accerchiavano il bambino, riuscirono,assieme a lui ad abbattere le astronavi bollose avvalendosi di uno spadino palloncioso.Nonostante l’iniziale avversione del bambino,che sembrava aver perduto la favella nella caduta,riuscirono a strappargli qualche sorriso…
La strada era ancora lunga,ma l’aiuto delle fate infermiere,portò i nostri due amici nelle stanze di altri piccoli gnometti,talmente piccoli che i due decisero di interagire con loro emettendo solo”bolle di sapone”,facendo comparire dalle loro tasche palloncini dai mille colori e sorrisi che gli gnometti contraccambiavano molto felicemente…
Dopo una tale permanenza l’impresa sembrava prendere la piega giusta…Facendosi forza l’un con l’altro i nostri due clowni decisero di affrontare l’ignota e non ancora esplorata NEFRO-LANDIA
…un po’ di timore avvolgeva i loro cuori,ma la loro fiducia nell’allegria li sostenne..Varcarono con cautela la soglia della nuova terra,ma subito dei caldi sorrisi li accolsero..anche qui le fate e gli gnomi infermieri sembravano proprio felici di vederli..i due allora ripresero tutto il coraggio maturato dal soggiorno in pediatry-landia e cercarono di allietare in qualche modo la nuova terra…
tra palloncini,barzellette varie,sorrisi,scambi di opinioni con i ben disposti alla favella, storie dei loro nuovi amici,conclusero la loro giornata, fieri di aver trovato anche negli occhi degli abitanti di quell’inesplorata terra ancora tanta voglia di amare una bella giornata di sole..


Questo è quanto miei piccoli lettori..mi scuso per avervi tediato…ma volevo solo aggiungere due parole…è stata davvero una bellissima esperienza quella dell’ approccio al reparto di nefropatia e penso che con qualche piccola aggiunta o modifica nel comportamento(diciamo che non bastano più due bolle di sapone,anche se non guastano mai!)sarà davvero un mondo nuovo per noi da cui avremo tantissimo da imparare..
Un bacio a tutti voi…
Smemo-




P.S.:

A onor del vero, la puntualità di Smemo non è in discussione. Semplicemente, come ben sapete, muoversi per le strade di questo Paese è sempre più un’avventura.
A ciò che la dolce clauna vi ha narrato, c’è poco da aggiungere. Magari precisare che il bambino immusonito aveva le sue ottime ragioni (l’accerchiamento nonnesco di cui Smemo ha detto) e che noi non abbiamo cercato di farlo sorridere a tutti i costi. Abbiamo semplicemente interloquito con lui e la sua mamma con il dovuto rispetto, mettendo in conto il fatto che lui aveva già un terzo “rumore di fondo”, ovvero un “simpatico” lettore DVD portatile che riproduceva un martellante cartone animato della Disney (che come tutti sanno io AMO particolarmente e vi rinuncio soltanto in cambio di una rettoscopia o di una bella martellata sui denti). Detto quanto tra parentesi, capirete che probabilmente ero io quello che necessitava di un incoraggiamento: per buona sorte, ero assieme Smemo, che è davvero una partner col bollino arcobaleno! Poi il bimbo ha davvero riso un po’, ma si capiva benissimo che non vedeva l’ora che tutti – tutti, a parte la sua mamma – ci levassimo a 33 passi.

Riguardo all’immersione in NEFRO, voglio aggiungere il breve dialogo in ascensore:

Formaggino – Sai, mi sento un po’ emozionato…
Smemo – Anch’io… è una cosa completamente nuova…
F. – Il fatto è che da un lato non sai come reagiranno i pazienti, dall’altro… non so quali saranno le MIE reazioni…
S. – Ho capito, mi devo preparare a un altro svenimento…?

Non è svenuto nessuno. E’ stato molto umano e molto affettuoso, il nostro approccio. Era proprio come ci aveva anticipato Nuvola. Pensiamo che potremo lavorare bene con letture e citazioni comiche, ma anche con poesia (magari qualcosa anche “a braccio”) e musica.

Aggiungo infine che mentre tornavamo verso la pediatria, ci siamo fermati un po’ con una signora in lettiga che attendeva i risultati della radiografia per sottoporsi alla visita ortopedica. Era un po’ abbacchiata, ma con noi ha potuto ridere per qualche minuto. Le sono grato per quei momenti di buonumore.
Ultimissima aggiunta: al nostro arrivo, verso le 9.00, dei dipendenti dell’ospedale si sono intrattenuti con noi e ci hanno offerto un caffè. Era buono.


Vi voglio bene.

Formaggino

1 commento:

Alessandro Mereu ha detto...

mi piace molto la narrazione romanzesca o meglio fiabesca della giornata.
Congratulescions