Devo dire che ne sono rimasta molto contenta anche se non ho fatto grandi cose,più che altro ho osservato Nuvola in azione e ho iniziato ad ambientarmi.
è stata proprio una bella lezione pratica e ho imparato che basta veramente poco per iniziare un dialogo con le presone, basta che tu dia un innesco ,giusto la scintilla e il resto viene da sè naturalmente!alle persone piace raccontarsi spontaneamente e hanno sempre qualcosa da insegnarti.
In sala prelievi sono venuta a contatto con quella saggezza tipica dei vecchietti e uno di loro ci ha raccontato che la sua filosofia di vita è l''avere uno scopo e che senza quello non si può vivere.
Io ho cercato di interagire e di seguire i discorsi di Nuvola ma principalmente ho comunicato col sorriso, poi mi aprirò pian piano. In dialisi, mi ha colpito l'atmosfera di tranquillità e lentezza e la forza vitale di alcuni pazienti che affrontano la loro quotidianità col sorriso. Ho sperimentato una comunicazione non verbale, stringendo e accarezzando la mano a Tito che aveva fretta e se ne voleva scappare! In pediatria,ho visto che non ci vuole niente di 'spettacolare' o
propriamente clownesco per regalare un pò di felicità! Abbiamo chiaccherato con dei ragazzi con una mamma e un accompagnatore e anche loro hanno deciso di condividere con noi le loro idee.sogni,progetti... La scena era un po' ribaltata perchè i due ragazzi erano a sedere mentre la
mamma e l'accompagnatore erano sul letto, e a ridere erano sopratutto loro, anzi addirittura un ragazzo non poteva ridere perchè si era operato di appendicite!
La prossima volta voglio buttarmi di più dato che ora so un po' come muovermi!
alla prossima.
Margherita Dolcevita
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