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Il servizio di clowncare viene svolto due volte alla settimana presso i reparti di Pediatria, Dialisi e Sala Prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (FI). Il progetto “M'illumino d'immenso” si propone il grande scopo, tramite l'insegnamento agli studenti delle tecniche di clowncare, di formare futuri medici consapevoli che il rapporto umano medico-paziente non sia un optional ma un elemento essenziale per il normale svolgimento della professione medica.


giovedì 27 maggio 2010

24 Maggio 2010

Lunedì mattina: aria fresca che entra dal finestrino e 'vIrgin rAdio'(chi l'ascolta sa il perché delle maiuscole) che strimpella qualche pezzo roc.
solita coda; corsetta a raggiungere Nuvola dentro l'ospedale.
sala prelievi: si parla di 'nasi'(costoro che, in possesso di nasi assoluti, dosano le fragranze dei profumi), si parla di tessuti.
si parla anche di immigrazione(Il signore anzianotto in questione mi punta l'indice addosso con intenzione ammonitrice e mi fa l'occhiolino con aria complice, tipo 'senti me', i due gesti mescolati risultano stranissimi): "e poi tutti questi immigrati, non va mica bene......ma mica per loro! è che vengono sfruttati, in un paese civile non si dovrebbe permettere una hosa d'ì genere, e invece tutti sanno...e tutti muti"(indice puntato, annuisce con la testa)
dialisi: gino(il primo a sinistra, il più basso di 2 cm, il più robusto) VS gino(l'altro), il duello è a colpi di sciagure prospettate dal primo e di toccatine e vaffanculi di rimando dal secondo.
per esempio:te tanto Gino tù sei già con tutt'e'due i piedi nella fossa> toccatina+oh stai zitto, scemo! son più tosto di te
oppure: Gino un ci vole andà in Sardegna colla dialisi perché se more fori da'ì comune di bagno a ripoli gli tocca pagare pe'ì rimpatrio del corpo.> sorriso di stoico distacco('parla pure oh stolto, ciuò che dici non mi tange')........+toccatina('un si sa mai')
pediatria:un bambinone con gli occhi spalancati e un ciuffo biondo ed una ragazzina che non parla molto. palloncini, due chiacchiere con i genitori.

PS
durante questo turno c'è stato un episodio che mi ha fatto pensare a come spesso la paura che abbiamo di non piacere a tutti, di non essere accettati, di prenderci qualche infamata, ci freni proprio nei confronti di quelle persone per cui un'interazione con noi potrebbe essere più importante.
non ci avevo mai pensato, ma alle volte anche essere fastidiosi puo' essere terapeutico, e con il giusto tatto si puo' riuscire a suscitare emozioni nuove e costruttive proprio perché siamo gli unici ad avere il coraggio di non evitare, assecondare, compiangere gli altri.
la forza di immaginare nuovi modi di relazionarsi apre nuovi orizzonti di scambio emotivo.
provare a smettere di pensare che solo la gentilezza, la cura, il comportamento socialmente corretto siano leciti.
a tal proposito(non so se c'entri niente, ma mi è partita questa libera associazione):
"Poi chiese se era vero che ogni tanto si sentiva come un solletico, come se ci fosse ancora la gamba vera. Alla segretaria vennero le lacrime agli occhi. Erano tre anni che incrociava gente con la voglia di farle quella domanda, e adesso qualcuno, finalmente, aveva avuto il coraggio di fargliela. Fu come una liberazione.
-No. Sono tute bale.
risero.
-Tutte balle- ripeté Ultimo, perché quelle parole avevano aspettato tanto tempo, e adesso si meritavano tutte le doppie che ci volevano"
('Questa storia', Baricco)

PPS
colgo l'occasione del report per invitare chi volesse allo spettacolo teatrale a cui parteciperemo io e Laura(Giraffina).
il 22 Giugno alle 21:00 al parco dell'Anconella (sul lungarno, vicino all'impianto di depurazione di publiacqua). Lo spettacolo è gratuito, credo ci sarà anche qualcosa da mangiare e da bere prima o dopo.
siamo un gruppo di 9 ragazzi universitari con relativo appassionato insegnante(Giovanni Micoli)
si tratterà di circa 12 pezzi indipendenti (dialoghi e monologhi, comici e tragici) scritti e recitati da noi.
secondo me sarà un bello spettacolo (non di quei mattoni che tipicamente si vedono ai saggi di fine anno), ma io sono di parte.



Zuppi

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