Turno movimentato quello di lunedì con Nuvola.
Sala Prelievi:
Iniziamo con una sala prelievi apparentemente silenziosa, riusciamo a
strappare qualche saluto e qualche sorriso, poi Nuvola si ferma a
parlare con delle persone, c'è anche una splendida bambina a cui Nuvola
regala un cagnolino rosa. Comunque sembrano tutti di poche parole.
Mentre torniamo indietro per uscire dalla sala ci fermiamo da due
signore che ci hanno salutato all'inizio. Non so perché ci siamo fermati
proprio da loro, forse perché ci guardavano come a dire "restate un po'
con noi". Nuvola fa qualche domanda e inizialmente risponde solo la
figlia della signora in attesa, ma sembra contrariata, allora Nuvola
cerca di far vedere il lato positivo dell'ospedale, si parla di cura
reciproca fra utenti e operatori. Ma la signora appare molto disillusa e
proprio non sembra d'accordo con quel che dice Nuvola. Poi si crea una
frattura nel dialogo, probabilmente la famosa "rottura del ghiaccio" è
avvenuta quando Nuvola ha fatto una cosa che mi è piaciuta molto: il
gesto di sedersi in terra di fronte alla signora. E' stato un gesto
spontaneo, di una semplicità inequivocabile; io mi sono seduta in terra
accanto a lui e da quel momento si è aperto un mondo. La signora inizia a
raccontare una serie di episodi spiacevoli della sua vita che l'hanno
portata ad avere molta paura degli ospedali, la madre accanto a lei
annuisce con aria sofferente, come se nei racconti della figlia
rivivesse tutto il dolore provato. Devono essere state proprio brutte
esperienze.
Nuvola si allontana un attimo, io resto lì, sempre più incredula.
Questa è una semplice signora seduta in sala d'attesa, ci aveva solo
detto "Ciao", e adesso sono seduta per terra, davanti a lei, ad
ascoltare tutto ciò che di più doloroso ha passato nella vita. Questo
per me è incredibile.
La signora continua a raccontare, adesso parla anche sua madre,
racconta come ha vissuto quelle esperienze, e improvvisamente, un
signore seduto accanto a loro interviene nel discorso. Era un po' che lo
osservavo starsene lì accanto con un orecchio teso verso di noi ed uno
verso la stanza dei prelievi. Finalmente è intervenuto ed ha iniziato a
raccontare della sua esperienza, molto simile a quella delle due
signore.
Io rimango sempre più incantata, adesso siamo diventati un gruppo di
condivisione, io seduta in terra e loro tre davanti, seduti a
semicerchio, che raccontano le loro storie.
Stiamo così per qualche minuto, poi arriva Nuvola e mi rapisce.
Io probabilmente sarei rimasta lì tutta la mattinata ma Nuvola ha
ragione, abbiamo degli impegni da rispettare e dobbiamo cercare di farci
rientrare tutto!
Dialisi:
Giriamo per le stanze, iniziamo da quella in cui c'è Gino, Nuvola gli
attacca un pippone sul trasloco, l'amianto e lo smaltimento della terra,
Gino -che è del mestiere- ne ha di cose da raccontare, e noi lo
ascoltiamo. Io ho imparato molte cose che non sapevo, lo trovo bene, è
più sereno rispetto al mese scorso!
Il giro in dialisi prosegue con altre chiacchiere, Bruno non ha molta voglia di parlare e lo lasciamo tranquillo.
Stiamo per una decina di minuti buoni a parlare con un nuovo paziente,
che non è proprio nuovo ma insomma erano diversi anni che non tornava
in dialisi. Nuvola se lo coccola e gli fa un sacco di complimenti perché
le infermiere hanno detto che è proprio un paziente modello, segue
tutte le indicazioni ed è molto scrupoloso. Restiamo ancora un po' con
lui, Nuvola parla, paaarla, paaaaaarla.. quando finalmente questo
signore riesce a prendere parola e dice a Nuvola: "guarda che noi ci
conosciamo!".. Insomma questo giro in dialisi si è concluso con una
piacevole chiacchierata ed un incontro inaspettato :).
Usciamo tardi dal reparto, ci sono molte cose da fare in vista di
Ospedalindo e in più Nuvola deve passare dall'elettricista per la
riverniciatura delle panchine del giardino.
Sbrighiamo questi servizietti, ma purtroppo s'è fatto tardi. E'
mezzogiorno, proviamo comunque a fare tappa in Psichiatria ma come ci
aspettavamo si stanno preparando per il pranzo.
Saluto volante e via agli armadietti.
Bello Bello Bello. Anche se mi è dispiaciuto molto non aver fatto Psichiatria. Peccato che a volte 4 ore non bastino!
a presto! Tarantella :)
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