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Il servizio di clowncare viene svolto due volte alla settimana presso i reparti di Pediatria, Dialisi e Sala Prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (FI). Il progetto “M'illumino d'immenso” si propone il grande scopo, tramite l'insegnamento agli studenti delle tecniche di clowncare, di formare futuri medici consapevoli che il rapporto umano medico-paziente non sia un optional ma un elemento essenziale per il normale svolgimento della professione medica.
venerdì 5 giugno 2009
05 giugno 2009
E ora voglio parlarvi di Pietro di cui vi invito a vistare il sito:
www.pietrocipollaro.it
Ecco, oggi ho parlato solo con 3 persone in dialisi, soprattutto per il tempo in cui ho ascoltato lui. Non so se ho fatto bene o se avrei dovuto dedicarmi a più persone... ma ormai oggi è andata così. Pietro mi ha raccontato tutta la sua meravigliosa ed intensa vita: gli anni del fascismo, suo padre, i viaggi in nave in tutto il mondo, i musei, l’amore, le tragedie... Con tutto questo e la sua cultura mi ha insegnato molto e spero di aver l’occasione di parlare ancora con lui.
Infine vi saluto e colgo l’occasione per ringraziare un Formaggino sempre presente e d’aiuto, anche lui carico di lezioni di vita che spero di aver assorbito come una spugna.
Stellina
Be’... grazie Stellina per la tua umiltà. In realtà, come ti ho detto personalmente, non credo di essere un gran tutor, in questo periodo. Penso che senza persone come voi al mio fianco, i miei interventi a Ponte a Niccheri sarebbero ben poca cosa.
Riguardo a oggi, penso che Stellina abbia fatto bene a dedicarsi intensamente a quelle poche persone, come io ho fatto con pazienti come Gino 2, con cui non mi vedevo dal giorno della festa di compleanno dei suoi bimbi. Ah, tra l’altro, Gino mi ha dato una notizia molto bella: sua moglie, da tempo disoccupata, ha trovato lavoro. Non immaginate il sollievo che ho provato. Poi ho saputo che nelle settimane scorse se n’è andata la mia amica Stella, una paziente di quelle un po’ più anziane. La mia intesa con lei era dettata da varie cose in comune: ambedue terroni (io di Catania, lei di Palermo), ambedue particolarmente snelli, ambedue diabetici e... chissà quanto altro.
Ciao Stella, vieni a trovarmi in sogno e raccontami di dove sei adesso.
E poi devo dirvi di Chiara, quella bambina di pediatria. Ho sentito molta tenerezza per suo padre, che con occhi amorevoli assiste quel suo cucciolo che va un po’ più piano degli altri, che aveva paura e che io e Stellina abbiamo avvolto di carezze. E’ stata una visita che mi ha lasciato una traccia nel cuore.
Un pensiero speciale a quel pazzo di Nuvola, che torna in Abruzzo.
Non credo esistano persone paragonabili a questo strano scherzo della natura, a questo irripetibile miscuglio di bile e amore, a questo incomprensibile ibrido tra un angelo e un aratro arrugginito.
Vi voglio bene.
Formag.
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