Non so se troppo tardi, ma
l’avevo iniziato e ci credo al report quindi lo mando ugualmente.....Non vorrei
mai che il report diventasse un mero elenco per dire siamo passati qua, siamo
passati di la, un sorriso li… nei report vorrei sempre informare chi non c’era
di quello che abbiamo incontrato, delle situazioni che si sono sviluppate,
delle cose positive e negative…. Etc… ma soprattutto riportare e condividere
fra noi le emozioni, le relazioni fra clauni e con le persone, l’umanità di
questi incontri…. Non è facile, lo so, il tempo tiranno i mille impegni (ah,
infasusta previsione…) …. Anche questa volta devo fare un po’ violenza ai miei
occhi, rubare del tempo alle altre cose e impegni accumulati, ma posso non
raccontare il mio primo turno con quell’esserino stupendo di clauna che è
Piffero!!...... No… non potevo…. Eccomi allora, magari non potendomi dilungare
troppo ma “eccoci qua”…. E’ emozionante e bello incontrare ognuno di voi per
fare un turno. Con ognuno è stato qualcosa particolare, con ognuno è stato un
arricchimento. Ed anche questa volta con Piffero è stato così. Una clauna
dolce, attenta, pronta…. Con la “bici sofferente” questa volta, ma le “bici da
donna” spesso una volta al mese fanno così… ringraziamo il Signore noi uomini
che c’hanno dato il motorino!!!....Ci siamo preparati con attenzione, poi
appena pronti ho preso sotto braccio (l’altezza ci faceva incastrare bene…)
Piffero tutta colorata perché aveva lavato il camice e ci siamo diretti verso
sala prelievi. Lei mi raccontava delle sue difficoltà con questa sala, ma poi
il duello all’ultimo sangue con tanto di spada con un bambino ha dimostrato il
contrario…. Infatti appena entrati c’era un bambino di colore che accompagnava
la mamma li per un controllo e dopo un po’ di tentativi siamo riusciti a
superare il suo muro della timidezza e diffidenza e giocare con lui. Alla fine
era Piffero ad alzare bandiera bianca nelle loro lotte.
Il buon furetto è diventato ormai
la mascotte della “Pet Terapy imbalsamata”, aiuta a creare una relazione, a
inventarsi ogni volta delle situazioni. Anche sabato ha aiutato a entrare in
relazione con molti (infermieri e addetti alla accettazione compresi): “ma è
vivo”? “cosa mangia”?... e gli altri che ridono, un po’ di coccole e anche
questo è un modo uno strumento per entrare in relazione. Grazie furetto
Johnny!... Ma la prossima volta comportati meglio con Piffero!.... Ci siamo
soffermati con una giovane coppia e abbiamo accompagnato lei dentro a fare il
prelievo, era tesa come una corda di violino!.... Lo stesso con un bambino che
era a fare il prelievo accompagnato dal padre: prima abbiamo giocato
nell’attesa, nonostante un po’ di riluttanza e timidezza iniziale, e poi lo
abbiamo accompagnato dentro anche lui. Era molto teso e, nonostante che gli
operatori dei prelievi siano davvero bravi (ho ancora in mente come hanno messo
gli aghi cannula per la flebo a quei 2 poveri bambini a Gomel!...) qualche
gioco di distrazione ha funzionato, la lacrima è tornata indietro e il prelievo
è andato. Qualche atro scambio e incontro. Io che ogni tanto sparivo e Piffero
a rincorrermi e ci siamo indirizzati verso la dialisi dopo un pit stop al bar
per vedere che Piffero riprendesse un po’ le forze... Qui Piffero ha potuto
sdarsi in qualche incontro con diversi pazienti ed è stato molto bello starle
accanto mentre parlava degli animali con il signore di grossa corporatura, la
signora anziana e molti altri. Qualche chiacchiera e abbraccio con il nostro
amico dalle 1000 rinascite dopo le prove per l’al di la….. Una infermiera ha
praticamente adottato Johnny, trattandolo come il proprio gatto, un’altra si è
fermata con noi e sottoposta alla pet terapy….Andiamo a prendere la piccola
chitarra, la clavietta e ci dirigiamo, nonostante la fatica ed “biciclo” che
imperversava, verso psichiatria: entriamo con un po’ di note e subito
all’inizio notiamo che il nostro amico cantante, barzellettiere non ci viene
incontro. Purtroppo non era in grandissima forma. Ci siamo fermati a parlare
con il personale per capire meglio la situazione e ci hanno accennato anche a 2
ragazzi giovani molto chiusi con cui facevano fatica a entrare in relazione.
Siamo andati dal primo e Piffero notando i libri sul comodino gli ha chiesto
dei suoi gusti nelle letture, commentato alcuni testi e proposto di portargli
qualcosa (purtroppo non avevamo libri molto adatti a lui, ma abbiamo ritenuto
fosse meglio mantenere la promessa di portargli qualcosa che non dirglielo e
poi non fare nulla). Da qui lo abbiamo coinvolto in una magia, usando anche il
nostro amico cantante-barzellettiere-poco in forma come allievo mago,
togliendolo così dal suo torpore e facendo riaffiorare un sorriso anche a lui.
Anche l’altro ragazzo, fino a quel punto con le cuffie per la musica, è entrato
nel gioco assieme anche alla infermiera. Alla fine, come al solito era
difficile smettere. Quando siamo usciti l’infermiera fischiettava la cumparsita
che avevamo provato a far ballare anche allo psichiatra e quindi ce ne siamo
andati lasciandoci dietro una bella atmosfera. Ci siamo cambiati e ci siamo
fermati 5 minuti a goderci il lavoro di Nuvola al giardino seduti sulla
panchina e poi via verso casa….
Pasticca e Piffero
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