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martedì 22 aprile 2014

12 Aprile 2014



Non so se troppo tardi, ma l’avevo iniziato e ci credo al report quindi lo mando ugualmente.....Non vorrei mai che il report diventasse un mero elenco per dire siamo passati qua, siamo passati di la, un sorriso li… nei report vorrei sempre informare chi non c’era di quello che abbiamo incontrato, delle situazioni che si sono sviluppate, delle cose positive e negative…. Etc… ma soprattutto riportare e condividere fra noi le emozioni, le relazioni fra clauni e con le persone, l’umanità di questi incontri…. Non è facile, lo so, il tempo tiranno i mille impegni (ah, infasusta previsione…) …. Anche questa volta devo fare un po’ violenza ai miei occhi, rubare del tempo alle altre cose e impegni accumulati, ma posso non raccontare il mio primo turno con quell’esserino stupendo di clauna che è Piffero!!...... No… non potevo…. Eccomi allora, magari non potendomi dilungare troppo ma “eccoci qua”…. E’ emozionante e bello incontrare ognuno di voi per fare un turno. Con ognuno è stato qualcosa particolare, con ognuno è stato un arricchimento. Ed anche questa volta con Piffero è stato così. Una clauna dolce, attenta, pronta…. Con la “bici sofferente” questa volta, ma le “bici da donna” spesso una volta al mese fanno così… ringraziamo il Signore noi uomini che c’hanno dato il motorino!!!....Ci siamo preparati con attenzione, poi appena pronti ho preso sotto braccio (l’altezza ci faceva incastrare bene…) Piffero tutta colorata perché aveva lavato il camice e ci siamo diretti verso sala prelievi. Lei mi raccontava delle sue difficoltà con questa sala, ma poi il duello all’ultimo sangue con tanto di spada con un bambino ha dimostrato il contrario…. Infatti appena entrati c’era un bambino di colore che accompagnava la mamma li per un controllo e dopo un po’ di tentativi siamo riusciti a superare il suo muro della timidezza e diffidenza e giocare con lui. Alla fine era Piffero ad alzare bandiera bianca nelle loro lotte.

Il buon furetto è diventato ormai la mascotte della “Pet Terapy imbalsamata”, aiuta a creare una relazione, a inventarsi ogni volta delle situazioni. Anche sabato ha aiutato a entrare in relazione con molti (infermieri e addetti alla accettazione compresi): “ma è vivo”? “cosa mangia”?... e gli altri che ridono, un po’ di coccole e anche questo è un modo uno strumento per entrare in relazione. Grazie furetto Johnny!... Ma la prossima volta comportati meglio con Piffero!.... Ci siamo soffermati con una giovane coppia e abbiamo accompagnato lei dentro a fare il prelievo, era tesa come una corda di violino!.... Lo stesso con un bambino che era a fare il prelievo accompagnato dal padre: prima abbiamo giocato nell’attesa, nonostante un po’ di riluttanza e timidezza iniziale, e poi lo abbiamo accompagnato dentro anche lui. Era molto teso e, nonostante che gli operatori dei prelievi siano davvero bravi (ho ancora in mente come hanno messo gli aghi cannula per la flebo a quei 2 poveri bambini a Gomel!...) qualche gioco di distrazione ha funzionato, la lacrima è tornata indietro e il prelievo è andato. Qualche atro scambio e incontro. Io che ogni tanto sparivo e Piffero a rincorrermi e ci siamo indirizzati verso la dialisi dopo un pit stop al bar per vedere che Piffero riprendesse un po’ le forze... Qui Piffero ha potuto sdarsi in qualche incontro con diversi pazienti ed è stato molto bello starle accanto mentre parlava degli animali con il signore di grossa corporatura, la signora anziana e molti altri. Qualche chiacchiera e abbraccio con il nostro amico dalle 1000 rinascite dopo le prove per l’al di la….. Una infermiera ha praticamente adottato Johnny, trattandolo come il proprio gatto, un’altra si è fermata con noi e sottoposta alla pet terapy….Andiamo a prendere la piccola chitarra, la clavietta e ci dirigiamo, nonostante la fatica ed “biciclo” che imperversava, verso psichiatria: entriamo con un po’ di note e subito all’inizio notiamo che il nostro amico cantante, barzellettiere non ci viene incontro. Purtroppo non era in grandissima forma. Ci siamo fermati a parlare con il personale per capire meglio la situazione e ci hanno accennato anche a 2 ragazzi giovani molto chiusi con cui facevano fatica a entrare in relazione. Siamo andati dal primo e Piffero notando i libri sul comodino gli ha chiesto dei suoi gusti nelle letture, commentato alcuni testi e proposto di portargli qualcosa (purtroppo non avevamo libri molto adatti a lui, ma abbiamo ritenuto fosse meglio mantenere la promessa di portargli qualcosa che non dirglielo e poi non fare nulla). Da qui lo abbiamo coinvolto in una magia, usando anche il nostro amico cantante-barzellettiere-poco in forma come allievo mago, togliendolo così dal suo torpore e facendo riaffiorare un sorriso anche a lui. Anche l’altro ragazzo, fino a quel punto con le cuffie per la musica, è entrato nel gioco assieme anche alla infermiera. Alla fine, come al solito era difficile smettere. Quando siamo usciti l’infermiera fischiettava la cumparsita che avevamo provato a far ballare anche allo psichiatra e quindi ce ne siamo andati lasciandoci dietro una bella atmosfera. Ci siamo cambiati e ci siamo fermati 5 minuti a goderci il lavoro di Nuvola al giardino seduti sulla panchina e poi via verso casa….


Pasticca e Piffero

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