Ho fatto un turno
solitario siccome Pluffa quel mattino era K.O. per i dolori.
Mi sono avviata sola
soletta sistemandomi il naso a cuore e i petali in testa,partendo
dalla sala prelievi che,come sempre,risulta la sfida più ardua per
me.C'era molta gente disposta a chiacchierare,in particolare una
coppia provieniente dallo SriLanka,lui parlava italiano e lei
pochissimo,sicchè mi sono fatta insegnare qualche termine creando un
simpatico scambio linguistico(lei era molto più veloce di me ad
imparare temini nuovi,sigh!)e inoltre un buffo signore con i baffi a
manubrio ha lasciato per Nuvola dei suggerimenti per farsi crescere i
baffi,a base di intrugli da bere.In dialisi era tutto un chiedere:"o
ndo è Nuvola?che fine ha fatto Nuvola?"quindi ho avuto
occasione di raccontare della missione.La cosa più bella è stata il
lungo discorso con Ugo,non si capiva chi incoraggiasse chi,e alla
fine mi ha chiesto se poteva lasciarmi una carezza,è stato
incredibilmente commovente e costruttivo.Una delle cose che mi ha
detto è che non dobbiamo perdere la vocazione per quello che stiamo
facendo,dobbiamo coltivarla man mano.Pprima di salire in
psichiatria,ho fatto una puntata al banchetto dello Scambio di Copia,
visto che Gomitolo mi aveva detto che c'è una paziente che ama molto
leggere e ha già qualche libro con sè.Ho chiacchierato con un
signore dall'aria triste,che non si è mai mosso dal letto,sul
tennis,il suo sport preferito e nel quale io sono totalmente,con mio
gran dispiacere,negata.Ho incontrato una ragazza australiana con la
sua mamma,entrambe parlano solo inglese e pochissime parole di
italiano,quindi è stato piacevole per loro poter chiacchierare nella
loro lingua e per me esercitare un pò il mio inglese.Alla fine prima
di andare via la sua mamma mi ha ringraziata per la gioia che
cerchiamo di portare nel reparto,dopo di che sono scesa a cambiarmi e
sono tornata a casa stanca dal turno intenso ma più felice e ricca
di prima.
Piffero Shmoo
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