Stellina
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Il servizio di clowncare viene svolto due volte alla settimana presso i reparti di Pediatria, Dialisi e Sala Prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (FI). Il progetto “M'illumino d'immenso” si propone il grande scopo, tramite l'insegnamento agli studenti delle tecniche di clowncare, di formare futuri medici consapevoli che il rapporto umano medico-paziente non sia un optional ma un elemento essenziale per il normale svolgimento della professione medica.
mercoledì 30 dicembre 2009
24 Dicembre 2009
Stellina
martedì 22 dicembre 2009
21 Dicembre 2009
BUONE FESTE A TUTTI QUANTI.....
PAN
18 Dicembre 2009
buone festeEEEE::
Cocci Nella
giovedì 17 dicembre 2009
12 Dicembre 2009
Nuvola
Che sensazione strana, oggi che dovevo affrontare il mio secondo turno da Dr.ssa Primavera ero più agitata della scorsa volta. A dire la verità era già qualche giorno che ci pensavo ed ero un po' in ansia. Si, perché al primo turno vivevo nella beata incoscienza, mica lo sapevo che cosa mi aspettava, e invece oggi si che lo sapevo! E allora tutti i dubbi che ti assalgono: e se mi blocco? Se non mi riesce? Se non sono capace? E poi invece varchi quella porta, ti aggiusti il naso e ti lasci andare. E le cose vengono da se! Piano piano la tensione si allenta, le ore passano e arrivi in fondo alla mattinata senza neanche rendertene conto. Alla fine non importa se non sono capace di fare magie e giochi particolari, perché in ospedale si trovano tante di quelle persone che ti possono fare da spalla! Loro si che sono dei dottori clown, e nemmeno se ne rendono conto!! E poi ci sono momenti in cui basta un gesto, accarezzare una mano, fare un sorriso, e la dolcezza, la tenerezza, la gratitudine che ti investono ti fanno capire che si, è il caso di andare avanti.... e tornare a fare un terzo turno!
Primavera
martedì 15 dicembre 2009
REPORT OBBLIGATORIO
Nuvola etilica di fumo d’alcool
Lucchese all'Osmannoro. Mi mancano le parole per descrivere quello che ho visto ,forse meglio dire intravisto perchè era buio pesto.Persone private di ogni dignità personale,umana.Era un luogo davvero surreale,che se non vedi di persona èdifficile descrivere.
Ore 20:00
Fuori ghiaccio marmato,io però sono vestita pesante,con un bel
giubbotto,guanti,calze di lana,cappello..ugualmente mi si appiccica il freddo addosso,mi entra dentro,le dita delle mani e dei piedi...boh..non so più se ce l'ho.Siamo in cinque,entriamo da un buco in una recinzione,con la poca luce delle nostre torce vedo cumuli di spazzatura ovunque,camminiamo su un terreno dissestato cosparso di immondizia,vetri rotti,rottami...qua e là topi.
Dopo aver camminato un pochino ci si prospettano davanti due stabilimenti diroccati di AMIANTO.Dentro dei piccoli nuclei familiari hanno costruito delle baracchine.Ci avviciniamo ad una ,bussiamo e ci apre una signora sorridente che ci invita molto calorosamente ad entrare nella sua "casa" ...
appena entrati una ventata di fumo ci accoglie, ci abitano quattro persone, dormono tutte in un letto matrimoniale che praticamente occupa tutta la stanzina.Per riscaldarsi hanno messo dell'alcool in un pentolino e gli hanno dato fuoco,in più ci fumano(a me quasi viene un attacco di claustrofobia)
tutti tossiscono(dopo veniamo a sapere che uno di loro era anche in fase di guarigione da una tubercolosi).
Nonostante tutto ci trattano molto bene e sono felici di vederci.Nel campo ci sono anche tre bambini,una di loro ha 10 mesi(la sua mamma16 o 17anni),sta in un'altra baracchina se è possibile ancora più affumicata della prima;in questa hanno una piccola stufa a legna che però riempie di fumo la stanza,in più tante persone lì dentro fumano...nonostante tutto la bambina non
sembra avere grossi problemi e le donne sono molto affettuose con lei. Il ragazzo di 15 anni invece è tutto gonfio al collo,pieno di placche in gola e dall'aspetto sembra avere anche febbre,però ugulamente la mamma non capisce che deve dargli antibiotici e non solo il moment! Alla bambina invece si ostinano a non farle le vaccinazioni.
Di tanto in tanto si vede qualche topo.
Sono arrabbiata profondamente con l'ipocrisia della nostra società,e il mio senso di giustizia profonda mi fa incazzare ancora di più.
Sono incazzata con le persone medio borghesi,con la televisione che non fanno altro che dire "questi rom rubano","ammazzano"..ma vorrei vedere loro in quelle situazioni che farebbero .
sono persone che vivono nel più totale isolamento e degrado,non hanno bagni,nè
luce,nè gas,nè acqua.
Ogni poco c'è un caso di scabbia,e tubercolosi.le donne ei bambini hanno perennemente i geloni,vivono coi topi;per scaldarsi danno fuoco all'alcool. Uno scenario da terzo mondo.
Però io ho capito che a me piace sta roba,ieri ho sentito davvero una fiamma(come direbbe sandro: "il fuoco sacro"),finchè ci saranno persone che stanno così voglio stare insieme a loro.
Continuo a tenerti aggiornato.
Stammi bene
M.
lunedì 23 novembre 2009
21 Novembre 2009
Nuvola
Oggi, per la prima volta, sono stata catapultata nel mondo dei clauni...già, catapultata è proprio la parola giusta, visto che questo turno non era previsto! O meglio, da tempo non vedevo l'ora di vedere da vicino ciò che avevo solo sentito raccontare, ma non pensavo di cominciare già oggi! Quando però Cherida mi ha chiesto i sostituirla, dopo qualche esitazione, ho deciso di buttarmi, ho messo da parte le paure, le incertezze, i dubbi e...mi sono ritrovata in ospedale! Lì ho scoperto che forse era tutto più facile rispetto a come l'avevo immaginato, perchè il trucco migliore che noi clauni (sì, mi sento proprio di dire noi...) possiamo utilizzare è semplicemente la spontaneità. Ho capito che basta poco, un saluto o un sorriso, per regalare un attimo di serenità e che spesso sono proprio gli adulti quelli che dimostrano di averne più bisogno: ti cercano, ti parlano e, a modo loro, ti comunicano un bisogno,un disagio, uno stato d'animo. Credo che in fondo l'unico requisito fondamentale per partecipare sia l'umanità, la voglia di interagire con gli altri e di aprirsi a tutto ciò che possono darti. Sono tantissimi i ricordi di questa mattinata che si affollano nella mia mente, forse ancora un po' confusi, ma già mi rendo conto che da ognuna delle persone che ho incontrato ho imparato qualcosa, per cui non posso che essere felice di aver colto questa occasione, nonostante io stessa non fossi convinta di essere all'altezza...certo, spero, con il tempo, di migliorare, ma forse non ci sono trucchi da imparare, c'è solo qualcosa da vivere, approfittando della possibilità, che un camice e un naso rosso ci offrono, di avvicinarsi agli altri come raramente può capitare nella vita di tutti i giorni.
Fiorella
Tanto mondo da elaborare, storie lontane dalla mia.La sensazione di potersi relazionare alle persone in un modo che non avevo mai visto prima.Poter essere importanti, anche microscopicamente, dove c'è bisogno, e dove sarebbe altrimenti impossibile arrivare. Bello.Un Nuvola stupendo, che incanta e che sa insegnare senza retorica o teoremi. Grazie di cuore.
Zuppi
sabato 21 novembre 2009
17 novembre 2009
Sono uscita dall’ospedale portando con me l’arricchimento dato da queste ed altre esperienze, ma con la consapevolezza che purtroppo il padre di Gabriele non si renderà conto del fatto che ha un figlio stupendo e sapendo che ci saranno giorni in cui Viola si sentirà stanca di combattere..e ho pianto…
Sole
mercoledì 11 novembre 2009
10 novembre 2009
Ecco a voi il tempestivo reporto di Briciola. Il turno di ieri ci ha regalato ancora una volta un’esperienza umana meravigliosa. E la nostra preziosa folletta del Mugello ha il dono di saper esprimere quelle emozioni in modo vivo.
Grazie Briciolina!
Bachi e abbacchi a tutti
Formag
note. Nella testa fin dal mattino.
Dal primo risveglio dolci, talvolta mosse e rabbiose poi di nuovo quiete...una piccola agitazione dentro alla pancia, le farfalle nello stomaco e Lei, la musica, sempre in testa....
la mattina lezione, ma il pensiero corre al pomeriggio a quel frammento di umanità che mi aspetta...che privilegio, che fortuna.
Più di un'ora di viaggio..osservo fuori dal finestrino, mi metto il cappello di briciola. poi infilo anche la sciarpa colorata...mi sento me stessa come mai. E' davvero incredile come Briciola che dovrebbe essere la non del tutto me, mi riconduce sempre di più all'essenza della vera me, quella capace di togliere timori e barriere.
Le conversazioni con il saggio Formaggino scivolano tra l'autunno, il rosso delle foglie, il senso dell'appartenenza a una determinata città...e poi si comincia... (non ricordo il nome di quella signora* squisita che sta nel gabbiotto per dare il pass del parcheggio...) è con il suo sorriso e con la sua carica che cominciamo la giornata...
In pediatria non c'è molto da fare, qualche prova allergica ma le bambine sono grandi (più di me!!!) c'e una famiglia di Palermo che ha una grande voglia di parlare (aiuto Matteo, il loro bambino di 8 mesi a fare i primi passi...che emozione accompagnare quella piccola vita verso le grandi conquiste dell'esistenza)....
poi entriamo in dialisi tra i consigli assicurativi e la dolcezza di Iva, qualche nota pittorica di Leonardo, le parole crociate e la mitica Viola...ogni esistenza è come una nota di quella melodia che mi frulla nella testa, aggiunge dinamica, colori, ritmo, qualcuno fa cambiare la tonalità verso accordi melanconici e un po' tristi, altri accelerano il ritmo e lo rendono quasi una samba...
che dire, ho il cuore pieno di questa sinfonia d'umanità...vorrei riuscire a dire parole sensate ma ho la testa piena di pensieri che ancora non sanno trovare uscita concreta e se ne restano lì in potenza...
buona vita
(*) Barbara
sabato 7 novembre 2009
07 Novembre 2009
giovedì 5 novembre 2009
03 Novembre 2009
Ieri ho fatto il mio secondo turno: era da luglio che non ne facevo e come al solito prima di arrivare all'ospedale mi sono presi i crampi allo stomaco e le solite turbe (che farò, cosa dirò ....). Al parcheggio mi attendeva solare come sempre quella forza della natura di Cocci Nella che mi ha detto: pensa solo a divertirti. Così abbiamo iniziato il turno. Ci siamo subito dirette in pediatria: il deserto !!!! pensavamo che ci fossero bambini per le prove allergiche, invece ... abbiamo incontrato solo due cuccioli di pochi mesi, Iago e Vincenzo, con i loro rispettivi gentori e Cocci Nella è stata veramente "magica" sembrava l'incantatrice di Hamelin (o comunque della novella del flautista che incanta i topini): con la sua fisarmonica a bocca ha letteralmente resa l'atmosfera soft tanto che una mamma ha detto "siete meglio della televisione!" tutto sommato possiamo prenderlo come un vero complimento !!!
La gran parte del pomeriggio è passata in dialisi. Lì mi sono sentita veramente a mio agio e più sciolta: non abbiamo tralasciato una camera e, fatto eccezione per coloro che sonnecchiavano, abbiamo parlato un po' con tutti. Ho rincontrato Viola "dagli occhi di giada": bellissima !!! Abbiamo parlato dell'A.S. (auto stima), delle vacanza di tutto un po'. Anche con gli altri pazienti si è creato un clima veramente familiare, come ci fossimo sempre conosciuti. E poi ho imparato tante cose perché la vita delle persone possiede una ricchezza infinita. Insomma che dire ancora .... per me è stato un bel turno, rilassato, una bella empatia con Cocci Super Nella. Grazie Cocci Nella !!!! Mi sono però resa conto che devo cercare di memorizzare i nomi delle persone che incontro in dialisi: il nome è importante .... devo lavorare sulla mia memoria!!!!
Vi abbraccio tutti
Pituffo
venerdì 30 ottobre 2009
24 Ottobre 2009
Nuvola
venerdì 23 ottobre 2009
22 Ottobre 2009
Era una giornata uggiosa....
Comincerebbe così il racconto sul turno mio e di Coccinella di questa mattina...perché causa la pioggia, l'inevitabile traffico che ha trattenuto Coccinella, e i degenti un tanticchio assonnati, abbiamo avuto un po' di difficoltà a ingranare la marcia. Non posso nascondere che Coccinella, venutami a cercare nell'atrio, non mi ha trovata e ha chiesto di me in giro senza risultati, ed io che pure ero lì non l'ho proprio vista(e dire che è difficile non notare il suo cappello coccinelloso). C'è anche da dire che il mio spirito non era dei migliori e per questo che non me la sentivo di prendere turni, poi però mi sono ricordata delle parole di Nuvola, secondo cui nei momenti di stallo è bene lanciarsi piuttosto che rannicchiarsi in un angolino...e così mi sono lanciata, anche se non in piena forma.
Invece i dubbi sono andati lentamente sciogliendosi, non tanto in pediatria(dove abbiamo trovato un'atmosfera troppo cupa per diradarla intorno a due gemellini nati prematuri) , quanto in dialisi, dove qualcuno in vena di chiacchiere c'era, soprattutto una signora bionda di nome Sabrina con cui ho discorso a lungo e che mi ha dato degli ottimi consigli sul costume da clown!
E' stato il mio primo turno con Coccinella e mi sono trovata benissimo, molto a mio agio. Abbiamo trovato il nome al mio orsacchiotto e inoltre mi ha insegnato la respirazione necessaria per suonare l'armonica, che bello! Quando l'ha tirata fuori per suonarla ad un bimbo è stato troppo dolce. Tutto sommato direi che è stata una giornata istruttiva, non pare anche a voi?
grazie dell'ascolto e al prossimo turno!
Giallo d'uovo
mercoledì 21 ottobre 2009
21 ottobre 2009
Viaggio tranquillo
Musica
Un po’ di chiacchiere radiofoniche
Il completamento della vestizione nel parcheggio dell’ospedale...
Speravo fortemente di non avere molto da fare in allergologia, per poter dedicare agli amici della Dialisi quel tempo che meritano e che da settimane non trovavo.
Gradita conferma: i pazienti che devono sottoporsi ai test allergologici sono tutti pressoché adolescenti... benissimo! Un piacevole passaggio nelle camere di Pediatria, nessun caso particolarmente complicato, l’incontro con dei giovani genitori conosciuti la settimana scorsa e poi via! Due belle ore piene da dedicare ai carissimi amici che ci aspettano al primo piano...
La sensazione è stata quella di un abbraccio. Tanto affetto, tante cose da raccontarsi reciprocamente. L’ironia di Gino & Gino, che contagia Gianmarco (loro nuovo compagno di camera)... la cordialità di Bruno... la fraterna confidenza di Francesco... E poi il dolore fisico e lo scoramento di Pietro, di Bruna, di Giorgio e di altri, che evidentemente non stanno vivendo giorni facili. Nei loro occhi quella disperazione piena di dignità, davanti alla quale rimani senza parole e loro se ne accorgono che stai condividendo la loro sofferenza e per non farti stare troppo male è come se si scuotessero. E lì hai l’impressione che la tua presenza, accanto ai loro letti, non è poi inutile come temevi.
Mi ha fatto bene questo turno solitario, perché non avevo la scusa della “spalla” dietro cui nascondere l’attuale pochezza della mia umanità.
Bachi e abbacchi a tutti
Formag
P.S.: un abbacchio speciale a Luna, che spero torni presto in piena salute...
19 Ottobre 2009
domenica 18 ottobre 2009
14 ottobre 2009
ho incontrato Maria* sull'autobus stamani, mi sono avvicinata e abbiamo parlato, non credo mi abbia riconosciuta subito. Riusciamo a parlare normalmente,mi sento sul suo stesso piano, penso come a volte mi capita di non riuscire a farlo con chi è come me, con chi dice di essere parte della cultura "normale".
Formaggino e io ci siamo dedicati totalmente ai bambini**, era tanto che non lo facevo e mi ha dato soddisfazione passare tutto quel tempo e concentrarmi su poche persone per volta, cercando con ogni bambino di ricominciare ogni volta, una volta un po' più facile e l'altra un po' più difficile. Martina non ne voleva sapere di niente, gridava e basta. Abbiamo rispettato i suoi spazi tuffandoci nei momenti liberi che ci dava. L'abbiamo fatta uscire dalla stanza e prendere respiro, le abbiamo strappato*** un sorriso. Il Dott Pellis ci ha subito chiesto aiuto e questo ci ha permesso di fare il nostro lavoro per bene. I genitori, noi e lui, eravamo un tutt'uno, ad un certo punto mi sono anche messa a sedere al suo posto, i bambini seguivano noi durante la visita,e, soprattutto con Robert, il bambino con il quale Formaggino mi ha lasciato per andare in Dialisi a fare un saluto, mi sono sentita proprio da un'altra parte. Io e lui avevamo intavolato un gioco fatto di dinosauri, e tutto ciò che succedeva intorno a lui era in secondo piano, malgrado ciò che succedeva intorno Robert aveva sempre la sua sincera sincerità! Abbiamo migliorato l'ambiente di una stanza dell' ospedale che si cura poche volte della nostra presenza, ma che stiamo provando a cambiare. Mi rendo conto della potenza di questa parola e penso a quanto negli ambienti intorno a me c'è da cambiare.E come le parole lo possono fare, saperle mettere l'una accanto all'altra, illuminare con esse... Ho osservato come Formaggino l'ha fatto con una mamma, che aveva il neonato in braccio e lo sguardo un po' perso... come le parole giuste in un momento si sono composte, questa è magia che a volte succede, e che parte dal vestito che portiamo, che ci fa ascoltare quello che siamo e osservare quel che facciamo.
Giraffina
Note di Formag:
* Maria è una delle giovani Rom che incontriamo sempre davanti all’ingresso dell’ospedale, con le quali ognuno di noi ha costruito comunque un dialogo.
** Il mercoledì mattina, così come il martedì pomeriggio, in Pediatria ci sono le prove allergologiche, spesso effetuate dal dottor Gianni Pellis.
*** Io sarei per limitare questa espressione, che sa quasi di sfida, di scommessa (come se un clauno dovesse estorcere il buonumore...). Ma capisco che la dolce Giraffa l’ha usata istintivamente. In realtà, a bambine tese e diffidenti come Martina in quel momento si mostrava, noi proviamo ad offrire delle “isole” di serene risate, quando è possibile, magari intervallate da strilli e pianti. Il dato di fatto è che Martina, al termine degli esami, è uscita – mano nella mano con il suo simpatico papà e la sua tenera mamma – ridendo e chiacchierando con noi, come uscendo da una pasticceria...
venerdì 16 ottobre 2009
16 Ottobre 2009
Un abbraccio e al prossimo Report
Arcobaleno
lunedì 12 ottobre 2009
10 Ottobre 2009
Ed ecco l'inizio di un avventura, di un esperienza o quello che sarà...A esser sinceri stamani mattina al pensiero del mio primo turno ero abbastanza nervosetto..ma conoscendomi sapevo che era appunto l'ansia del debutto..un pò come una prima a teatro...Ed eccomi qua davanti l'entrata dell'ospedale....caffeino e via in sala prelievi...L'idea di sentirsi gli occhi puntati addosso da tutti non mi scombussola più di tanto...oddio..chi è che non noterebbe due individui col naso rosso che ti entrano in reparto?..ma come ho gia detto quello è il meno...quello che mi blocca un po di più è la paura di dire qualcosa di sbagliato...non sapendo chi sono, cosa fanno li e perchè per ora guardo Nuvola..(il mio leader maximo per oggi) e faccio un po il comico alla charlie chaplin....MUTO!!!...come gentilmente una signora mi ha fatto notare...ma è il debutto e un pò d'emozione ci vuole...la prossima volta andrà meglio. Passata una mezz'ora in sala prelievi saliamo le scale e.....e ci siamo..e mi sono dimenticato la cartellina di nuvola al piano di sotto....riparto ed eccoci...Dialisi...sinceramente come parola fino a poco fa mi giungeva quasi nuova...ma mi sentivo pronto e son entrato....c'è silenzio, privacy...e spinto da un senso di curiosità forse ma allo stesso tempo di voglia di alleviare l'attesa dei giovani li sdraiati sui lettini.."scendo dalle nuvole/a" e parto a parlare con alcuni di loro....forse proprio questo faccia a faccia mi ha dato la sicurezza di partire, andare, parlare e li trovo il padrone di Zampa, una bretonina attaccatissima al suo padrone..che solo a parlarne gli lacrimavano gli occhi, trovo il mangiabiscotti..di cui non ricordo il nome...ma in un bicchiere di latte e caffè c'ha inzuppato tipo 26 biscotti...signore infreddolite e arzilli vecchietti che all'inizio sembrava tentassero la fuga dal letto arrivo a...Filippo? (nota di nuvola: in realtà sarebbe Franco)..mi pare...non ho buona memoria sui nomi...un signore vivo nel vero senso della parola, gioioso, "grullo" nel senso buono...un uomo che guarda avanti..mi parla di suoi figli, di sua moglie e di chi era e di chi è...della sua voglia implacabile di fumare e di quanto sia bello andare avanti...e pensare che non ha una gamba....Da li..dopo esser stato in quell'ambiente che mi ha rilassato, sarà l'effetto nonno...andiamo in pediatria....e li è stata una sensazione che non so descrivere....preso dalla gioia di vedere queste briciole li nei lettini ma allo stesso tempo sentire il cuore che ti si stringe appena senti le loro storie...piu' o meno gravi....un po come rovesciare in una vasca acqua bollente e poi del ghiaccio...un po questo contrario di emozioni...sto zitto..ascolto Nuvola...non sapendo cos'avessero penso sia stata la cosa più giusta potessi fare...salutiamo tutti e chiamati da un infermiera cerchiamo di andar a calmare Francesco..un bimbo che non era tanto d'accordo con l'idea di doversi fare l'Aereosol.....pianti,lacrime,pianti,lacrime,pianti....addormentato....In quel caso mi son sentito un po' impotente..vederlo piangere e vedere che nulla lo faceva calmare..un po ti spiazza...ma mi hanno saputo dare dei giusti consigli oggi.... E bè..questa è stata la prima giornata...spero di cuore che ce ne siano altre dove sicuramente cercherò e mi sentirò piu' libero e sciolto.
mercoledì 23 settembre 2009
22 settembre 2009
Formag
Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere...
Ti muovi tra la fretta e la frenetica ricerca della felicità. Siamo tutti
mossi da questa forza che anima anche i periodi più brutti, la voglia di
tornare a fluire, a sentirsi vivi, utili. E si cerca chissà dove questa
forza che dovrebbe spingerci anche quando ci svegliamo con il grigio fuori
dalla finestra e il lavoro o i doveri che ci pesano appena alzati...e poi ti
ricordi in un turno di quello che sei, un uomo, e tutte le volte io mi
stupisco di quanto siamo tutti uguali, di quanto leggere negli occhi delle
persone la vita mi fa sentire a casa, di quanto vedere il dolore e la
sofferenza mi fa capire che questa è anche la vita e non va passivamente
accettata, va domata e accompagnata anche se amara....
Avevo proprio voglia di un turno. L'ultima settimana è stata densa di eventi
e avevo voglia di briciola, volevo sentirla di nuovo viva e positiva.
Formaggino mi ha accolto con un sorriso gigante e tutto il turno è stato un
bel sorriso a bocca spalancata...due bambini erano alle prese con il primo
prelievo, tra giochi di indovina qual è il nome (e io sono davvero
imbattibile mentre Formaggino proprio non ci siamo!) e palloncini, siamo
alla fine riusciti a distrarli entrambi. La peditatria è stata un bel
dialogo, soprattutto ci siamo messi a progettare il futuro di un provetto
cuoco ascoltando gli aneddoti di vita del buon vecchio Formaggino....e poi
la dialisi che in questo turno ho vissuto sicuramente con una consapevolezza
diversa, mi sono sentita davvero dentro quelle vite, ho percepito il "a casa
cosa resta", la stanchezza dei giorni che passano, l'idea di
quell'appuntamento che non può in alcun modo essere saltato...
Non ho molte parole per descrivere "cosa" vorrei solo dirvi "come" e credo
che questo sia importante...ho trovato tanta forza ed equilibrio in questo
turno, Formaggino è stato come sempre una guida saggia e
attenta....m'illumino d'immenso, ed è proprio una fortuna infinita poter
ricevere questa luce, ad anche se sono incapace di portarla sempre con me
questa luce che mi viene ogni volta donata voglio custodirla e cercare di
non perderla...
Buona vita
Briciola
martedì 22 settembre 2009
21 Settembre 2009
ciao a tutti
Nuvola
Mi sento un po' come se avessi preso delle valigie pesanti a delle persone che non ce la facevano più a portarle... non sono sicura che il peso che portano si sia alleggerito, ma adesso sono io a durare un po' di fatica. Eh già..spesso torno da un turno energica e "piena", invece oggi ho un carico grande su di me: sarà stato lo sconfortante parlare con la direzione sanitaria
o sarà semplicemente che la vita non è facile, che raramente è giusta ed ascoltare una persona è la cosa più semplice del mondo ma anche la più difficile, specie se non riesci, proprio non ce la fai o probabilmente non vuoi, a dividere ciò che senti da te.
Ho qualche nota pratica da aggiungere: in Pediatria, come è già capitato, non ci è stato detto precisamente quali problemi c'erano nelle varie stanze e per un attimo abbiamo avuto il timore di aver giocato con una bimba con la meningite. Non è tanto lo stare o no con una persona che abbia una malattia infettiva, ma sarebbe necessario almeno poterlo decidere liberamente e con
coscienza essendone informati.
Infine abbiamo parlato con la direzione sanitaria, ve ne parlerà meglio Nuvola alla riunione, ma vi posso dire che la mia sensazione è stata di sconforto, davvero.
Saluti a tutti
Stellina
mercoledì 9 settembre 2009
08 settembre 2009
Comunque, in dialisi è stato bello, soprattutto conoscere e parlare con un nuovo paziente, uno splendido signore originario del Bahrain, con un sorriso che... altro che clauno!
Vi voglio bene.
Formag
Era un po’ che non facevo un turno, ero anche un po’ preoccupata, ma quello succede sempre, forse perché non sai cosa ti aspetta e perché sai già che ogni turno è diverso dall'altro. Come sempre il viaggio in autobus verso l'ospedale è stato culla di tutti questi pensieri su come sarebbe andata, per fortuna mi sono risvegliata dal letargo pensieristico appena in tempo per vedere che l'autobus era già fermo alla mia fermata e Formaggino era già lì ad aspettarmi, direi per fortuna perché in questo turno ho avuto bisogno di diventare la sua ombra. L'ospedale di pomeriggio era come sempre molto tranquillo. La prima tappa è stata la pediatria dove c'era solo qualche neomamma e un bambino tutto appallottolato in braccio al papà, poi abbiamo saltellato subito in dialisi. Lì abbiamo chiacchierato un po’ con tutti in ogni stanza, alla fine mi sembrava di essere passata a prendere un caffè da un amico e sono tornata a casa quasi rilassata, dico quasi perché in questo turno si è concretizzata l'idea che forse da dicembre non ci sarà più la possibilità di illuminarci d'immenso tutti insieme. Non so se è una sensazione solo mia ma ogni volta che entro in quell'ospedale mi sembra di entrarci accompagnata da tutti voi.
Un bacio col naso rosso a tutti voi splendidi clauni
Schiettina
sabato 22 agosto 2009
21 agosto 2009
E invece ieri è cambiato qualcosa: Gino (dei 2 il + anziano) mi ha riconosciuta; si ricordava molto bene di me e di tutto quello che gli avevo raccontato ormai un mese fa (!). Addirittura mi ha chiesto di mio padre. gli avevo detto che stette male qualche anno fa di questo periodo, così mi ha chiesto di lui... E' stato bello perché ho sentito sbocciare l'amicizia, che è il bello della dialisi, quello che secondo me purtroppo manca in sala prelievi. Mi ha ricordato tante persone che ho conosciuto quest'estate per altre vie, con cui ho stretto legami inscindibili. Stavolta sono tornata a casa felice. C’è stata più di un'occasione in cui ho guardato a Formaggino come a un maestro. Quando il piccolo Yuri piangeva e lui è entrato in camera con uno sketch riuscitissimo, e anche se lui è rimasto triste perché voleva tornare a casa, in quel momento è scoppiato a ridere felice. Oppure quando la signora in dialisi (Maria) ci è scoppiata a piangere sotto il naso! Che si chiedeva perché tutto questo, perché non morire prima! sarebbe stato meglio... e Formaggino ha esclamato: "Ma è tutto pieno lassù non c'è posto!! Non ci vogliono far salire! C'è la fila"... qualcosa del genere...e lei è scoppiata in una risata fra le lacrime... Oppure quando parlando di farsi bruciare invece di avere un funerale, Formagg ha notato che se lo facessero per lui mandrerebbe avanti una stufa russa per tre anni!!! haha!
Non è facile farsi venire queste uscite geniali che non cancellano il dolore ma portano in dono come un fiore che rimane lì accanto al letto a rischiarare le ore. Non è questione di imparare ma di lasciarsi andare. Prima di andare in pediatria, Formagg si è fermato a discutere con Fabio (l’OSS che fa su e giù per l’ospedale con le provette di sangue) sui finanziamenti che non esistono e sui problemi di mandare avanti questo progetto; poi lui ci ha salutati con l'incoraggiamento a non disperare.
Così in pediatria, oltre a incontrare Giada, una piccoletta tutto pepe che mi ha trascinata di corsa avanti e indietro nonostante avesse febbrone e una tosse da far paura, una mamma ci ha rincorsi per infilare in tasca a Formagg un "pensierino" per tutti noi...la speranza è sempre l'ultima a morire!
filo d'erba
Nota di Formag:
Sì, la mamma di Bianca, una ragazzina ganzissima che stava per essere dimessa, ha voluto dimostrarci la sua riconoscenza (aveva incontrato CocciNella e Giraffa il giorno prima... insomma, tanta roba!) con un’offerta a “M’illumino”, cosa che se tutti facessero come lei, andremmo avanti serenamente per dieci anni. Ma così non è. Quando ho depositato la banconota nella cassa, quella mi ha domandato se per caso non si trattasse di una cassa... da morto! Abbiamo riso insieme, poi abbiamo pianto in modo desolato. Poi la banconota ha smesso di piangere e si è data fuoco come un bonzo del Bhutan ed io ho continuato a piangere. Poi ho pensato a filo d’erba e allora... mi sono tornate in mente le sue parole, che lei guardava a me come a un maestro e così... ho cominciato a piangere più forte, perché io guardo a me stesso come a un bidello (ma di quelli di una volta, che stavano sempre a leggere la Gazzetta dello sport) e invece filo d’erba è una di quelle alunne che rendono la scuola un posto migliore.
18 agosto 2009
il momento saliente, c'è da dirlo, è stato alla fine, il gran finale che ci ha visto coinvolti nel racconto di una delle due ragazze rom davanti all'ospedale, la quale se la passa peggio del normale e ha voluto condividere con noi un po' di sé. Senza tanti buonismi, è stato interessante vedere un pezzetto della loro vita, poi le domande che ti saltano alla gola sono talmente tante e confuse che se riesci a farne un paio che abbiano un senso è grasso che cola, quindi cerchi di accontentarti di quel poco che riesci a intravedere da qualche foto e una manciata di parole pronunciate senza troppa convinzione, e mentre ti allontani, senti che sarà difficile ora, placare questa nuova fonte di curiosità...
Stringa
Nota di Formag:
Ho il dovere di aggiungere che martedì scorso, Stringa il turno lo ha fatto con un mio ologramma. Io in pratica non c’ero. Anzi, peggio: il mio ologramma ha saputo solo emettere un’ininterrotta sequela di banalità per niente divertenti. Devo dire che una volta a casa, nel mio momento notturno della riflessione e dei bilanci, mi sono ammirato pochissimo. Chiedo sinceramente scusa a Stringa per il supporto inconsistente che le ho fornito nel turno di martedì.
martedì 4 agosto 2009
03 Agosto 2009
Detto questo vi lascio, buone ferie a tutti, buon caldo :)
Stringa
sabato 1 agosto 2009
20 Luglio 2009
martedì 28 luglio 2009
24 Luglio 2009
Per finire questo lungo inciso devo dire che nell’ultimo turno fatto con Cherida abbiamo trovato una signora, Ione, che stava molto male, non camminava bene e si era fatta una operazione a proprie spese per la bellezza di 42.000 euro e che non ha nessuno che la aiuta per fare le commissioni, le ho dato il mio telefono e quello di Formaggino dicendole che se ad agosto aveva un problema poteva chiamare e che noi l’avremmo aiutata, per cui fino al sette agosto io ci sono ma dall’08 al 22 se chiama per favore aiutatela perché ha davvero bisogno, detto fra noi la signora Ione è molto orgogliosa e dubito chiamerà ma almeno sa che qualcuno c’è e pareva molto più tranquilla dopo la nostra chiacchierata, basta ciao a tutti.
Nuvola
Ho fatto il turno con Cocci Nella, devo dire che è stato un turno piacevole e rilassato. Abbiamo fatto un esercizio molto bello di Cocci per entrare in sintonia tra di noi (che potremmo fare anche alle riunioni tra l’altro), poi abbiamo saltato la sala prelievi e ci siamo dirette in pediatria dove però c’erano soltanto i piccolissimi Riccardo e Matteo con le loro mamme e le lampade per diventare abbronzati (in realtà per l’ittero ovviamente). Dunque è stato un turno praticamente dedicato per intero alla dialisi: stranamente non ha pianto nessuno con me!!! Incredibile! Questa cosa del “piangere” mi divide un po’....cioè: è una cosa positiva che le persone piangano col clown? Il clown in ospedale in fondo a cosa serve? Mi sto chiedendo un po’ questo: se si limitasse a far ridere e a tirare su il morale non sarebbe la filosofia di Patch Adams che stiamo seguendo, il clown-dottore deve sicuramente creare una empatia con il malato e caricarsi un po’ della sofferenza che grava su questo. Se si sfoga tramite il pianto, probabilmente non ha importanza e significa che era il bisogno di quella persona in quel momento, perché non sempre si ha voglia e necessità di ridere. Ma qual’è allora il senso? Se vado per portare un sorriso, un sollievo e si ha invece solo un pianto, una confidenza sincera sui propri dolori legati non solo alla malattia, ma alla vita in generale...ecco, in quel turno ho svolto il mio dovere? Perché è questo che mi capita spesso. Forse dopo il pianto ci dovrei riuscire a tirar fuori un sorriso! Ma come si fa a trovarlo quando la sofferenza ed i problemi sono tanti? Come si può fare a portargli qualcosa che sia di più del sentire, del condividere insieme? Perché a volte sento che questo non basta e lo potrebbe fare chiunque. Abbiamo parlato un po’ con Cocci e lei ha qualche idea, forse una piccola soluzione che sta nell’integrare il nostro modo di essere clown, spontaneo e sincero ma a volte limitato, con quello che è la sua esperienza precedente di clown in ospedale. Credo davvero che questa possa essere una ottima occasione e che mi, forse ci, potrebbe far migliorare. Un grazie e tanti complimenti a Cocci Nella, oltre ad un “Bentornata!!!” alla stoica Schiettina Saluti a tutti.
domenica 19 luglio 2009
18 luglio 2009
Pituffo è davvero in gamba! Si vede che Briciola l’ha tirata su bene!* Il turno con questa neofita sui generis (visto quante parole di un certo livello una dopo l’altra?!) è stato una vera passeggiata. Nella mia valigetta, ieri, ho riportato a casa una bella e profonda chiacchierata con un’infermiera della dialisi: le parole che ci siamo detti erano come una serenata a “M’illumino”, un sussurro d’amore a tutti noi.
(*) per chi non lo sapesse, Pituffo è Rossella, la mamma di Briciola...
Bachi e abbacchi a tutti.
Formag
Ed ecco il reporto di Pituffo...
E' stato - in assoluto - il mio primo turno: mi ha tenuto a "battesimo" Formaggino che ha la capacità di farti sentire subito a tuo agio, trasmettendoti tranquillità e leggerezza. Così tutti le mie domande, cosa avrei detto, cosa avrei fatto, chi mi sarei trovata di fronte .... non avevano senso: dovevo essere solo me stessa. Punto.
Niente sala prelivi. Siamo subito andati in Pediatria: lì abbiamo incontrato Giulia. Formaggino ha preso la situazione in mano e fra un discorso no-sense e l'altro ha cercato di alleggerire l'attesa della dimissione. Poi un tuffo fra i piccolissimi: indescrivibile la tenerezza provata.. Le infermiere poi mi hanno messo a mio agio sentendo che ero una new entry.
E poi in dialisi. Vi confesso che l'impatto è stato da pugno nello stomaco: chi dormiva, chi sonnecchiava, chi con gli occhi mandava messaggi. Tutti attaccati a quelle macchine che non ho volutamente guardato, mi sono concentrata su quegli occhi e così senza sapere neppure per quale strana alchimia mi sono ritrovata a parlare con Mario di carte, bocce e muri di pietra, o con Elisabetta, dei suoi nipoti che con il suo sorriso mi ha trasemsso tutta la saggezza di una vita passata nei campi. E ancora con Franco, con Leonardo, con Marcella. E ho incrociato gli occhi di Viola, una ragazza che potrebbe essere mia figlia: i suoi occhi di una profondità e di una luce che non ti dimentichi, e che mi hanno detto più di quanto - da sotto la maschera dell'ossigeno - ho potuto capire. A tutti ho lasciato un fiorellino di carta che sorride, pensavo fosse banale e un po’ infantile e invece ho visto che nel reparto alla fine spuntavano dai taschini delle uniformi tutti questi sorrisi.
Sono uscita "ubriaca di umanità", profondamente onorata di aver ricevuto sguardi, sorrisi, strette di mano. Spero di tornare presto a trovarli.
Grazie a Formaggino per l'incoraggiamento e la disponibilità
Pituffo
sabato 18 luglio 2009
17 Luglio 2009
martedì 14 luglio 2009
11 luglio 2009
Un affettuoso saluto a tutte e a tutti.
Formag.
Il mio terzo turno all'ospedale... Il numero 3 mi ha sempre portato fortuna... Sull'autobus, andando all'ospedale stavo pensando come sarebbe stato questo sabato... Mi sentivo un po' stanca e con la voglia di dormire ma poi tutto è passato molto presto perché seguivo il cammino per scendere alla fermata giusta.
Sono arrivata in anticipo ed ho aspettato Formaggino. Una volta arrivato, ci siamo preparati e siamo entrati all'ospedale...
Siamo andati prima in pediatria... Lì abbiamo incontrato Alessio, un bambino molto simpatico, che era insieme alla sua mamma... Ah,si... c'era anche il babbo, praticamente tutta la famiglia. Loro dovevano scendere alla sala prelievi perché il bambino doveva fare le analisi al sangue e noi abbiamo deciso di accompagnarli. Ecco, il nostro primo compito per quel giorno: distrarre un po' Alessio, cosi l'ago non gli avrebbe fatto troppa paura...
La sala di prelievi me è sembrata piu' tranquilla delle altre volte.... Abbiamo salutato la gente che stava aspettando il proprio turno e siamo entrati ad accompagnare Alessio e la sua mamma... Devo dire che Alessio si è dimostrato un bambino coraggioso... E anche noi, perché non e' svenuto nessuno (Nuvola ne sa qualcosa...).
Dopo abbiamo lasciato la sala prelievi per andare a dialisi, dove ci siamo fermati piu' a lungo. Ho incontrato la gente che sta li' ogni sabato: la signora molto gentile (non so il suo nome), il signore che nel mio primo turno mi ha stretto la mano, i piu' giovani, tra i quali anche la Viola. Lei stava leggendo il sesto libro della serie di Harry Potter, cosi come due vere fans di quel personaggio,ci siamo messe a ricordare i più bei momenti della sua storia.
E dopo aver salutato tutti, abbiamo lasciato l'ospedale per continuare ciascuno le sue attivita' di ogni giorno.
Ciao.
Dott.ssa Vjeshta
mercoledì 8 luglio 2009
03 Luglio 2009
Io devo ancora lavorare sulla mia modalità di approccio alle persone, capire quella a me più congeniale. Ma mi sa che la cosa migliore è lasciarsi andare e buttarsi.
Un grazie a Nuvola, che lotta per non lasciarsi abbattere dalle avversità e cerca di reagire il più positivamente possibile alle difficoltà quando si tratta di aiutare le altre persone.
Dott.ssa Giallo d'uovo
martedì 30 giugno 2009
27 Giugno 2009
Una volta arrivata, ho incontrato Nuvola e insieme ci siamo rivolti verso l'ospedale. Ci siamo fermati molto alla sala di attesa. C'era tanta gente...Mi sono divertita a seguire (spero bene) il gioco di Nuvola. Volevo percepire bene,soprattutto gli emozioni delle signore che stavano aspettando un bimbo o una bambina e che erano felicissime quando ci raccontavano i loro nomi ecc. Ho avuto la possibilità di parlare anche con una signora molto gentile.
Poi ,a dialisi ho visto persone che avevo conosciuto il mio primo turno:il signore che mi aveva stretto la mano,la signore che Entiola conosceva già...C'erano anche un ragazzo e una ragazza della mia età. La ragazza,Viola, festeggiava il suo compleanno ed io insieme ad una specializzante le abbiamo cantato "tanti auguri a te" in albanese....
A pediatria,tutto era tranquillo...abbiamo trovato soltanto genitori emozionati con i loro figli appena nati. Erano così teneri...C'era anche una coppia albanese...Così ho avuto il modo di parlare un po' anche nella mia lingua...
Quando siamo usciti dall'ospedale,ci siamo fermati un po' a parlare. Questa conversazione era la cosa giusta per concludere nel miglior modo possibile il mio secondo turno all'ospedale. Grazie di cuore Nuvola,perché mi hai fatto sentire veramente molto bene con le tue parole...E mi sono sentita veramente felice che ho avuto la possibilità di conoscere persone cosi speciali...(grazie a Entiola che mi ha parlato di voi).
Ciao.
Vjeshta
lunedì 29 giugno 2009
24 Giugno 2009
19 Giugno 2009
16 Giugno 2009
Ciao a tutti eccomi finalmente a scrivere il report del turno del 16 giugno con Giraffina..è stato molto particolare era una giornata strana nella quale sembrava che tutto non ci facesse entrare in ospedale...mi spiego meglio...ci siamo trovate al parcheggio abbiamo imparato insieme un piccolo lazzo clown da usare quando ci sembra utile, abbiamo fatto il gioco dello specchio e siamo partite...dal parcheggio al mettere piede in ospedale è passata un po' più di un ora...troviamo prima maria la ragazza rumena che sta a fare l'elemosina alla cassa che viene da noi e ci dice che aspetta un figlio così ci guardiamo ed iniziamo piano piano a capire la situazione.giovedi prossimo quindi il 26 ha l'appuntamento per abortire...sta male tutto il giorno con nausea..e poi ci possiamo immaginare che vita fa nel campo rom all'osmannoro...cerchiamo di tranquillizarla e consolarla un po'...faccio due chiacchere con la signora heidi del casottino di legno e mi dice che legge sempre i nostri report è molto carina mi ha raccontato che non sono bei momenti per lei e vorrei mandarle un abbraccio grande da parte di tutti noi e ringraziarla per il grande favore che ci fanno...poi stiamo quasi per entrare e proprio sulla porta dopo aver parlato un po' con una signora volontaria dell'ant che vendeva le pesche all'entrata...giraffina si ferma mi guarda ed esclama"Cocci ci sarebbe un problema!" alchè la guardo e chiedo cosa succedesse...." mi sento di svenire"...io sono rimasta sbalordita dalle parole tranquille di giraffina che sembrava mi stesse raccontando cosa a mangiato ieri a colazione..così la prendo e la faccio accomodare su di una sedia a rotelle zampette alte acqua dolcetto e via allora ancora l'entrata non è stata possibile perchè arriva silvano un signore che ci racconta che gli è esplosa la tv e che deve abitare per qualche mese in ospizio per aspettare la ricostruzione di casa....in questo turno molto lavoro si è svolto molta all'esterno delle mura dell'ospedale... abbiamo varcato il confine che erano già le dieci a qual punto siamo andate dirette in dialisi, dove abbiamo trovato un aria strana e un po' scontrosa che poteva sembrare di dare fastidio..un'infermiera ci aveva detto che era una brutta giornata...abbiamo chiesto spiegazioni ma non sono arrivate solo nella ultima stanza, vedo giraffina che si ferma a parlare con gli infermieri e poi mi dice che è morto giorgio, ma non il giorgio che si copre la testa l'altro... quindi siamo state un po' ferme a digerire questa notizia...ci siamo spiegate il perchè dell'aria strana che sentivamo...giraffina si domandava se dover fare qualcosa come telefonare ai parenti o qualcosa e poi abbiamo pensato che come sempre è bene fare quello che ci sembra più spontaneo fare il base ai rapporti che ognuno di noi ha con lepersone che si incontrano in ospedale....poi in pediatria il dottore lungo lungo ci ha fatto un perfette resoconto di quelli che erano i casi clinici presenti in corsia...e abbiamo strizzato un po' le energie e abbiamo salutato i bambini...è sempre un piacere fare il turno con giraffina che porta con se un sacco di armonia...anche mentre sta per svenire... grazie
Cocci Nella
mercoledì 17 giugno 2009
Report Abruzzo di Prillo
La gente si ricordava bene di noi, chi di lui e chi di me, e questo ci ha dato l'occasione di vedere che ci accoglievano nelle proprie tende come fossimo di casa. Non c'era più la paura dell'abbandono, 5 giorni e via, ma la serenità che noi ci saremo comunque e più a lungo possibile. E' bello rivederli (da un lato), molti di loro non sono nelle tende, cercano di lavorare sulle proprie case, ma c'è una ragazza molto speciale che si ricorda di Nuvola e mentre facciamo colazione, si avvicina a noi. Si vede subito che è una ragazza fragile, che ha bisogno di attenzioni ma già da prima del brutto evento. Ci racconta che da lì a poco dovrà rientrare nella sua casa perché agibile (classe A). E' spaventata. Anche la sua famiglia è molto agitata. Già, dopo tutto, adesso c'è anche da fare i conti con questo, la paura che tutto si ripeta. Nella condivisione chiediamo consiglio a Serena, che ci rassicura dicendo: PERCHE' NON L'ACCOMPAGNATE VOI A CASA? !!! Presto detto, la mattina successiva non avevamo altro pensiero. La ragazza, sentita la proposta era felicissima, e in men che non si dica eravamo eravamo sulla strada di casa, i genitori erano già là a sistemare qualcosa. Io e Nuvola ci si prendeva in giro tirando in mezzo la ragazza, ma Nuvola è TROPPO BRUTTO e lei non ne voleva sapere. Ahi me, gli è andata di nuovo a buca. Quasi arrivati a casa, Nuvola ruba un paio di rose per noi (ma com'è carino), e lei tanto è contenta. E finalmente a casa; che bella, una vista meravigliosa, ci accoglie la madre a braccia aperte, ci fa entrare a casa e la ragazza con noi. Stanno imbiancando, e ci fanno vedere tutte le stanze, una più panoramica dell'altra, e lei sempre vicino a noi. Ci fermiamo a fare due chiacchiere con i genitori, scopriamo che hanno già vissuto un'altro terremoto nel 74, ma Nuvola con il suo magico tatto, chiede se per cortesia, la prossima volta che cambieranno residenza, cercassero di avvisarlo prima in modo che ci si sposti per tempo........ CHE MITO!!!! Poi si va a fare altre due chiacchiere in giardino. E' veramente un posto incantevole, questa ragazza è molto fortunata. Ci si avvia verso il campo con la ragazza, e per strada cominciamo ad intonare canzoni di De Andre, ossia io intono perchè Nuvola è veramente stonato, però siccome sa a mò di Bibbia tutto il repertorio, lui mi dice le parole e io gli faccio la melodia MA CHE STORIA, per tutta la strada a cantare tutti e tre, era così bello sentirla cantare, la ragazza del giorno prima spaventata, era riuscita ad entrare a casa e ora cantava con noi!!!! BRAVA!!!! Poi ci confessa che a lei piace "Sparagli Piero", e allora giù a cantare la sua canzone preferita, fino al campo.
Sappiamo benissimo che non è l'unico caso, ma tutti insieme ci rendono più grandi e migliori. Ho finito il mio turno, e come sempre mi dispiace andar via, ma sono stata così bene con Nuvola sempre attento alle qualità del suo collaboratore e alle difficoltà,e con tutta la squadra coordinata da Serena, tutti..tutti davvero speciali e, come dice Leonardo, CON TANTA UMILTA', CORAGGIO E IL NASO ROSSO SEMPRE CON NOI.
PS.: mi metto in coda a ciò che ha già detto Nuvola, non possiamo far finire la nostra missine adesso, mi sembra tanto di lasciarla a metà. E' adesso che c'è bisogno di noi non tra 2 o forse 3 mesi.........
UN GRAZIE A TUTTI PER QUELLO CHE SIETE
PRILLO
martedì 16 giugno 2009
Verità Abruzzesi
Buogniorno a tutti voi, stamani ho deciso di pubblicare sul nostro blog un poco di verità sull'Abruzzo che avevo censurato ad Aprile perchè pensavo che magari era una cosa transitoria ma siccome la situazione non è molto cambiata, le casette se le stanno pagando loro di tasca propria etc. ho deciso di pubblicare anche queste due o tre storie, le ho inoltre inviate al blog di Beppe Grillo sperando lui le pubblichi e se dovessero arrestarmi portatemi qualcosa da mangiare in carcere, ciao a tutti.
Nuvola
Vi racconto due o tre piccole storie che rendono bene l'idea dell'atteggiamento politico, l'ultimo giorno che ho lavorato a Piànola (un piccolo campo proprio sotto il Gran Sasso)è venuto in visita Berlusconi, appena siamo arrivati al mattino il campo era blindato, pieno di polizia e forze dell'ordine ma fino a qui tutto normale, alcune persone anziane e meno che vivono in quel campo la mattina vanno con la macchina a dare da mangiare agli animali rimasti nelle stalle tipo mucche, maiali, galline etc. e poi tornano prima di pranzo, quella mattina quando sono tornate hanno trovato il campo sbarrato, divieto di accesso alle macchine e un chilometro a piedi perché veniva Berlusconi (tanto il terremoto non gli bastava), poi appena si entrava nel campo avevano messo tre o quattro pancali di frutta e verdura (mele, patate, arance) in bella mostra, vi assicuro che l'unica cosa che non manca mai è il cibo e che normalmente sta nelle tende magazzino ma siccome veniva lui....tutto fuori per le telecamere e poi appena riparte tutto dentro i magazzini di nuovo, m'è parso di essere dentro uno dei filmati dell'istituto luce quando si vede Mussolini a giro per il paese o quando andava a mietere il grano. Inoltre la grande idea di Silviuccio è stata quella di arrivare all'ora di pranzo (quando il pranzo era già stato consegnato alla metà degli abitanti del campo) e di fare la conferenza stampa nella tenda refettorio passando vicino alle file per il pasto per cui chi lo aveva avuto bene e gli altri......interruzione della distribuzione per una mezz'ora (tanto non hanno da fare altro tutto il giorno). Fatta la conferenza ha preso in braccio una bimba, salutato un clown e poi è ripartito....che bello eh? Per non parlare degli aiuti umanitari, potremmo farci un bestiario, sono arrivate scarpe nuove col tacco del 12 (ideali per una campo di tende con la ghiaia a terra e il fango), è arrivato un pancale di scatolette senza etichetta né data di scadenza per cui faranno il toto-scatoletta, apri e non sai che ti tocca e poi annusi sperando che non sia andato a male, l'arma dei carabinieri ha mandato come aiuto ai terremotati quattro scatoloni di mouse (senza computer beninteso) per cui adesso volendo ognuno ha un mouse, basta che compri un gatto ed è a posto per il cibo (e poi si lamentano delle barzellette), sono arrivate sponde copriletto per gli anziani allettati (solo che là non ci sono più i letti ma le brande e le sponde ovviamente non ci stanno). Ovviamente le telecamere riprendono solo quello che vogliono e assistiamo a scene orribili come giornalisti che dicono :"Ci serve una mamma con bambino per l'intervista chi c'è?” nessuno risponde e allora aggiungono indicando due persone a caso :"Tu fai la mamma, tu il bambino" oppure dialoghi tra giornalisti e terremotati tipo:"Scusi può rimettersi la maglietta di ieri che dobbiamo rifare la scena perché non è venuta bene?" oppure tu sei vestito da clown che passeggi dopo una giornata di lavoro e senti alle tue spalle un rumore, ti giri e c'è una fotografa che ti sta fotografando....così……inutilmente e allora da bravo clown (che risponde sempre in maniera comica e mai offensiva pur dicendo tutto ciò che pensa) gli urlo:"vuole che mi sdraio su quel mucchio di macerie? Secondo me clown e macerie sono una bella foto" lei se ne va col capo basso.