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Il servizio di clowncare viene svolto due volte alla settimana presso i reparti di Pediatria, Dialisi e Sala Prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (FI). Il progetto “M'illumino d'immenso” si propone il grande scopo, tramite l'insegnamento agli studenti delle tecniche di clowncare, di formare futuri medici consapevoli che il rapporto umano medico-paziente non sia un optional ma un elemento essenziale per il normale svolgimento della professione medica.


mercoledì 30 dicembre 2009

24 Dicembre 2009

Il turno del 24 è proprio un bel turno in generale, perché tutti sono felici di ricevere i nostri inaspettati regalini ed il clima che si viene a creare è bello. E’ stata come al solito una emozione continua che sa metterti alla prova. Nuvola ha fatto sala prelievi e poi si è dedicato al banchino (e di questo lo ringrazio infinitamente), mentre io e Formy, due clown vestiti da Babbi Natale (anche se io sembravo più un albero che un babbo Natale), ci siamo diretti subito in dialisi, dove tutto è scivolato con la naturalezza che contraddistingue i turni con Formaggino. Come vi ho già accennato, il regalo di Natale è stato un ottimo mezzo per entrare in contatto, soprattutto perché era la prima volta che conoscevo le persone dei giorni pari. Non si può fare a meno di scontrarsi, particolarmente in questo periodo di feste, con la solitudine che spesso affligge le persone anziane e sole. E ci devi fare i conti, con cui però tu, fortunato e circondato da amore, non potrai metterti in pari. Vorrei abbracciare e tenermi stretto ogni volto, e sentire ancora la lacrima che scorre lenta sul viso, per poi vedere quel sorriso debole con cui vieni salutato, sperando che riesca a mantenersi vivo. In pediatria c’erano tante mamme e bambini, ci siamo divisi le stanze e ringrazio Formy per l’atto di fiducia nel lasciarmi da sola e per il turno libero che mi ha regalato. Elena è stata sicuramente una delle bimbe più fantastiche che abbia mai trovato in pediatria, abbiamo giocato in un modo che da tempo non mi capitava, con quel volersi bene che tarda negli adulti, i quali hanno sempre bisogno di tempo e conferme, e invece scatta automatico nei bambini. Ho parlato con una ragazza che ha avuto un incidente in motorino, che chi di voi farà un turno in questi giorni sicuramente incontrerà. Deve soprattutto fare i conti col tempo che non passa e con la preoccupazione per quali tracce rimarranno sul suo corpo di quell’incidente. Ha una mamma e un fratellino speciali, con cui ho fatto l’errore di dare per scontato alcune cose...non si deve fare mai, perché si rischia di riaprire qualche ferita. Vi saluto tutti e vi auguro Buone Feste sperando che abbiate passato un Buon Natale.
Stellina

martedì 22 dicembre 2009

21 Dicembre 2009

8.30 Ponte A Niccheri, come arrivo vedo un cubetto di ghiaccio che si stava cambiando nel nostro spogliatoio, che spesso serve anche da parcheggio per le auto, ....il cubetto ha un vestito con delle nuvole disegnate...ah no...è Nuvola. Due spinte alla slitta con le renne e via...ci catapultiamo in sala prelievi...l'aria che si respira inizialmente è tranquilla, anziani infreddoliti, infermiere gentili e "grandi" discussioni con alcune signore per sapere quale sarà il loro pranzo di Natale....bastano poche parole per farci auto-invitare a me e Nuvola a casa loro....tutto bene...tutto bene fino a quando un signore, forse agitato per il ciclo, ...si gira e con un accento penso del nord Italia ci fa..."we ma la finite di urlare che non si sente quando chiamano i numeri!!!"....Cribbio!!!....per fortuna Nuvola ha sempre qualcosa di pronto per ogni occasione...L'ABBIAMO BASTONATO...no scherzo....è bastato poco...un foglio con scritto un pezzo del Piccolo Principe per farlo zittire....salutiamo tutti...auguri e buone feste e via di corsa su al...BAR....pit-stop e su in dialisi...dove trovo sempre delle persone da ammirare...per tutto...per la forza che hanno e per quello che hanno fatto e che fanno...trovo persone, amici che mi invertono la situazione e quindi mi sento io lì fermo ad ascoltar loro che mi raccontano qualcosa....c’è Gino, (che manda tanti saluti a Formaggino), c’è Francesco, ci sono scrittori (Nota di Nuvola: sarebbe Pietro in uscita con un nuovo libro a Gennaio….ma chi lo ferma quello?),ci sono single a vita per scelta e ci sono finti addormentati . Un abbraccio a tutti e via....verso pediatria....per fortuna non c’è quasi nessuno...meglio….vuol dire che stanno tutti bene...e passeranno il Natale a casa....qualche parola con i pochi bimbi pronti per tornare a casa e via...sopra la slitta mandando tanti auguri a tutti quanti....

BUONE FESTE A TUTTI QUANTI.....

PAN

18 Dicembre 2009

18 dicembre e il Natale si avvicina... ciao carissimi oggi il turno inizia un po’ in ritardo perché da tre che dovevamo essere mi ritrovo ad entrare da sola e prendo con un attimo di preparazione in più il momento dell'entrata ...mi coloro il naso aggiusto il camice e gli oggettini che vengono in giro con me…poi mi viene voglia che quel giorno sarebbe stato pieno di palloncini anche perché era freddo e grigio e un po' di colore non avrebbe guastato... entro e quando sono da sola mi scatta una super energia che mi porta avanti…supero la sala prelievi e in pediatria, dopo aver regalato palloncini alle infermiere, mi indicano una stanza dove non ero mai entrata e mi invitano ad andare...varco la soglia e c'è un atmosfera ovattata dove per timore di disturbare non ho fatto entrare neanche la mia valigia e la voce usciva sottoforma di sussurro. In questa meraviglia di luogo si trovano i bambini appena nati, con le mamme e i babbi ho fatto conoscenze carine e discussioni interessanti, ma la cosa più bella è stata vedere una mamma che non riusciva a distogliere lo sguardo da suo figlio...era tenerissima.. vi saluto a tutti un abbraccio grande.
buone festeEEEE::

Cocci Nella

giovedì 17 dicembre 2009

12 Dicembre 2009

Carissimi clauni e amici ecco a voi il report di Primavera, eravamo in tre io, lei e Prillo, inizio raccontando solo un piccolo aneddoto che è successo in sala prelievi e che è molto divertente, a un certo punto parlo con una signora che si lamentava del fatto che era là ad aspettare da un sacco di tempo, io le chiedo che numero le avevano dato e lei risponde il 99, sul tabellone c'era il 92 per cui le dico che oramai manca poco, poi guardo meglio il suo biglietto e mi accorgo che era dalle 6 che lo teneva in mano leggendolo al contrario, a lei avevano dato il 66 e aveva fatto passare avanti tutti senza accorgersene, l'ho fatta allora accomodare e fatto fare subito il prelievo, abbiamo riso un poco tutti insieme e appena andata via ho trovato la signora col 99, quello giusto, che rideva come una matta, adesso vi saluto e vi lascio al report di Primavera, ciao a tutti.
Nuvola

Che sensazione strana, oggi che dovevo affrontare il mio secondo turno da Dr.ssa Primavera ero più agitata della scorsa volta. A dire la verità era già qualche giorno che ci pensavo ed ero un po' in ansia. Si, perché al primo turno vivevo nella beata incoscienza, mica lo sapevo che cosa mi aspettava, e invece oggi si che lo sapevo! E allora tutti i dubbi che ti assalgono: e se mi blocco? Se non mi riesce? Se non sono capace? E poi invece varchi quella porta, ti aggiusti il naso e ti lasci andare. E le cose vengono da se! Piano piano la tensione si allenta, le ore passano e arrivi in fondo alla mattinata senza neanche rendertene conto. Alla fine non importa se non sono capace di fare magie e giochi particolari, perché in ospedale si trovano tante di quelle persone che ti possono fare da spalla! Loro si che sono dei dottori clown, e nemmeno se ne rendono conto!! E poi ci sono momenti in cui basta un gesto, accarezzare una mano, fare un sorriso, e la dolcezza, la tenerezza, la gratitudine che ti investono ti fanno capire che si, è il caso di andare avanti.... e tornare a fare un terzo turno!

Primavera

martedì 15 dicembre 2009

REPORT OBBLIGATORIO

Sinceramente è uno dei report che posto con più rabbia e tristezza ma non si può far finta di non sapere, non è etico nè tantomeno umano....lo posto senza cambiare una virgola e inchinandomi a Sara, Maria e Sandro, meno male che ci sono persone così.....Non so se tutti lo sanno ma da qualche tempo stavamo pensando a come poter entrare nei campi Rom per renderci conto se potevamo fare qualcosa per loro, io purtroppo a dicembre non ho un minuto di tempo libero e non sono potuto andare con Sandro, Maria e Sara ma siccome Maria mi ha mandato una specie di report del campo che hanno visitato ieri sera(scrivo specie di report…poi capirete perché…non so definirlo) ho deciso di contribuire almeno postandolo a voi e pubblicandolo sul blog di m’illumino….spero davvero che m’illumino possa arrivare anche là, che possiamo fare qualcosa….almeno smettere di dire cazzate senza conoscere queste situazioni, veramente io cercherò di fare il possibile per esserci la prossima volta e spero che questa cosa si allarghi e che molti di voi possano fare anche parte di questa cosa…insomma spero davvero di creareun gruppo di esseri umani…comunque si chiamino….clauni, medici, idioti, pazzi….e perché no…imprenditori!!!!

Nuvola etilica di fumo d’alcool

Ciao fede, ieri con Sandro e la Sara(smemo) siamo stati con medu al campo rom in Via
Lucchese all'Osmannoro. Mi mancano le parole per descrivere quello che ho visto ,forse meglio dire intravisto perchè era buio pesto.Persone private di ogni dignità personale,umana.Era un luogo davvero surreale,che se non vedi di persona èdifficile descrivere.

Ore 20:00
Fuori ghiaccio marmato,io però sono vestita pesante,con un bel
giubbotto,guanti,calze di lana,cappello..ugualmente mi si appiccica il freddo addosso,mi entra dentro,le dita delle mani e dei piedi...boh..non so più se ce l'ho.Siamo in cinque,entriamo da un buco in una recinzione,con la poca luce delle nostre torce vedo cumuli di spazzatura ovunque,camminiamo su un terreno dissestato cosparso di immondizia,vetri rotti,rottami...qua e là topi.
Dopo aver camminato un pochino ci si prospettano davanti due stabilimenti diroccati di AMIANTO.Dentro dei piccoli nuclei familiari hanno costruito delle baracchine.Ci avviciniamo ad una ,bussiamo e ci apre una signora sorridente che ci invita molto calorosamente ad entrare nella sua "casa" ...
appena entrati una ventata di fumo ci accoglie, ci abitano quattro persone, dormono tutte in un letto matrimoniale che praticamente occupa tutta la stanzina.Per riscaldarsi hanno messo dell'alcool in un pentolino e gli hanno dato fuoco,in più ci fumano(a me quasi viene un attacco di claustrofobia)
tutti tossiscono(dopo veniamo a sapere che uno di loro era anche in fase di guarigione da una tubercolosi).
Nonostante tutto ci trattano molto bene e sono felici di vederci.Nel campo ci sono anche tre bambini,una di loro ha 10 mesi(la sua mamma16 o 17anni),sta in un'altra baracchina se è possibile ancora più affumicata della prima;in questa hanno una piccola stufa a legna che però riempie di fumo la stanza,in più tante persone lì dentro fumano...nonostante tutto la bambina non
sembra avere grossi problemi e le donne sono molto affettuose con lei. Il ragazzo di 15 anni invece è tutto gonfio al collo,pieno di placche in gola e dall'aspetto sembra avere anche febbre,però ugulamente la mamma non capisce che deve dargli antibiotici e non solo il moment! Alla bambina invece si ostinano a non farle le vaccinazioni.
Di tanto in tanto si vede qualche topo.


Sono arrabbiata profondamente con l'ipocrisia della nostra società,e il mio senso di giustizia profonda mi fa incazzare ancora di più.
Sono incazzata con le persone medio borghesi,con la televisione che non fanno altro che dire "questi rom rubano","ammazzano"..ma vorrei vedere loro in quelle situazioni che farebbero .
sono persone che vivono nel più totale isolamento e degrado,non hanno bagni,nè
luce,nè gas,nè acqua.
Ogni poco c'è un caso di scabbia,e tubercolosi.le donne ei bambini hanno perennemente i geloni,vivono coi topi;per scaldarsi danno fuoco all'alcool. Uno scenario da terzo mondo.
Però io ho capito che a me piace sta roba,ieri ho sentito davvero una fiamma(come direbbe sandro: "il fuoco sacro"),finchè ci saranno persone che stanno così voglio stare insieme a loro.

Continuo a tenerti aggiornato.
Stammi bene
M.

lunedì 23 novembre 2009

21 Novembre 2009

Ecco a voi ben due report al prezzo di uno, il primo è della dottoressa Fiorella (Giulia Rivasi) e l'altro è del dottor Zuppi (Luca Bernardini) due nuovi arrivati con molto coraggio infatti Fiorella ha sostituito Cherida e ha saputo di fare il suo primo turno il pomeriggio prima, Zuppi invece è venuto a conoscermi a Firenze Giovedì mattina e io gli ho chiesto di fare il suo primo turno dopo solo 20 minuti che lo conoscevo, lui ha accettato e abbiamo fatto un bel turno intenso in tre, loro due nonostante fosse la prima volta sono stati davvero bravi ma quello che mi è piaciuto di più è stato il prendere un turno velocemente, senza troppe riflessioni,come buttarsi in acqua tutto d'un botto non essendo sicuri di saper nuotare e farlo solo perchè uno grullo come me ti convince che lui sa nuotare e casomai ti potrà salvare....e mentre lo dice nasconde la ciambella dietro la schiena, bravi davvero tutti e due, benvenuti Zuppi e Fiorella in questa manica di pazzi.

Nuvola

Oggi, per la prima volta, sono stata catapultata nel mondo dei clauni...già, catapultata è proprio la parola giusta, visto che questo turno non era previsto! O meglio, da tempo non vedevo l'ora di vedere da vicino ciò che avevo solo sentito raccontare, ma non pensavo di cominciare già oggi! Quando però Cherida mi ha chiesto i sostituirla, dopo qualche esitazione, ho deciso di buttarmi, ho messo da parte le paure, le incertezze, i dubbi e...mi sono ritrovata in ospedale! Lì ho scoperto che forse era tutto più facile rispetto a come l'avevo immaginato, perchè il trucco migliore che noi clauni (sì, mi sento proprio di dire noi...) possiamo utilizzare è semplicemente la spontaneità. Ho capito che basta poco, un saluto o un sorriso, per regalare un attimo di serenità e che spesso sono proprio gli adulti quelli che dimostrano di averne più bisogno: ti cercano, ti parlano e, a modo loro, ti comunicano un bisogno,un disagio, uno stato d'animo. Credo che in fondo l'unico requisito fondamentale per partecipare sia l'umanità, la voglia di interagire con gli altri e di aprirsi a tutto ciò che possono darti. Sono tantissimi i ricordi di questa mattinata che si affollano nella mia mente, forse ancora un po' confusi, ma già mi rendo conto che da ognuna delle persone che ho incontrato ho imparato qualcosa, per cui non posso che essere felice di aver colto questa occasione, nonostante io stessa non fossi convinta di essere all'altezza...certo, spero, con il tempo, di migliorare, ma forse non ci sono trucchi da imparare, c'è solo qualcosa da vivere, approfittando della possibilità, che un camice e un naso rosso ci offrono, di avvicinarsi agli altri come raramente può capitare nella vita di tutti i giorni.

Fiorella

Tanto mondo da elaborare, storie lontane dalla mia.La sensazione di potersi relazionare alle persone in un modo che non avevo mai visto prima.Poter essere importanti, anche microscopicamente, dove c'è bisogno, e dove sarebbe altrimenti impossibile arrivare. Bello.Un Nuvola stupendo, che incanta e che sa insegnare senza retorica o teoremi. Grazie di cuore.

Zuppi

sabato 21 novembre 2009

17 novembre 2009

E’ difficile scrivere questo report, tanto difficile… Più che altro perché non mi sento di essere andata a trovare i pazienti, è come se loro fossero venuti a visitare me..come se io fossi stata sul lettino e loro fossero passati davanti a me uno ad uno, ognuno con la sua lezione da insegnare, ognuno pronto a consolarmi e ad arricchirmi, a farmi ridere e a commuovermi e io invece fossi stata del tutto inutile. Il piccolo (si fa per dire) Gabriele mi ha ricordato da un lato l’inesauribile energia dei bambini, parlandomi di calcio, spade laser, lotta greco-romana e rincorse in campagna con i tacchini, ma dall’altro la loro saggezza e maturità.. i bambini capiscono tutto e a volte persino più degli adulti, percepiscono ogni tensione e disaccordo ma cercano di andare avanti e di far finta di nulla, non scordiamolo mai!!! Lui, pur sentendo i problemi e i litigi tra i suoi genitori (eviterò di scendere in dettagli perché la rabbia per l’episodio è ancora troppo grande in me), faceva finta di nulla, chiacchierava con me, faceva battute a Formaggino e non mancava neanche di fare qualche sorriso rassicurante al suo tenero e preoccupatissimo nonno. E poi Viola..che dire su di lei? Come parlarne? Non lo so davvero… per quasi tutto il tempo della conversazione mi è sembrato di essere in centro con un’amica, con i soliti discorsi sui bei vampiri di Twilight e New Moon, con i pettegolezzi sui medici carini, sull’ansia da esame.. A un certo punto però è arrivato l’impatto con la realtà, quando abbiamo cominciato a parlare dei suoi sogni.. non mi dimenticherò mai di quando con i suoi grandi occhi che luccicavano mi parlava di quanto sarebbe voluta andare a Roma dopo la maturità.. tutte le sue amiche andranno là e lei vorrebbe studiare per diventare interprete o logopedista… ho cercato di parlarle della mia esperienza, del fatto che non c’è fretta, che quando starà bene riuscirà a realizzare tutti i suoi sogni e sarà ancora più forte grazie a questa esperienza.. speravo di averle dato speranza, ma lei invece mi ha posto la domanda che tante volte anche io mi sono posta negli anni di malattia: “Ok, ma quando succederà? Quando?”. Le ho risposto che spero che ciò succeda il prima possibile e tutto ciò che può fare per farlo accadere è desiderare con tutta se stessa che avvenga, cercare di essere positiva e canalizzare ogni sua energia verso la sua guarigione.
Sono uscita dall’ospedale portando con me l’arricchimento dato da queste ed altre esperienze, ma con la consapevolezza che purtroppo il padre di Gabriele non si renderà conto del fatto che ha un figlio stupendo e sapendo che ci saranno giorni in cui Viola si sentirà stanca di combattere..e ho pianto…

Sole

mercoledì 11 novembre 2009

10 novembre 2009

Ciao gente.
Ecco a voi il tempestivo reporto di Briciola. Il turno di ieri ci ha regalato ancora una volta un’esperienza umana meravigliosa. E la nostra preziosa folletta del Mugello ha il dono di saper esprimere quelle emozioni in modo vivo.
Grazie Briciolina!

Bachi e abbacchi a tutti
Formag


note. Nella testa fin dal mattino.
Dal primo risveglio dolci, talvolta mosse e rabbiose poi di nuovo quiete...una piccola agitazione dentro alla pancia, le farfalle nello stomaco e Lei, la musica, sempre in testa....
la mattina lezione, ma il pensiero corre al pomeriggio a quel frammento di umanità che mi aspetta...che privilegio, che fortuna.
Più di un'ora di viaggio..osservo fuori dal finestrino, mi metto il cappello di briciola. poi infilo anche la sciarpa colorata...mi sento me stessa come mai. E' davvero incredile come Briciola che dovrebbe essere la non del tutto me, mi riconduce sempre di più all'essenza della vera me, quella capace di togliere timori e barriere.
Le conversazioni con il saggio Formaggino scivolano tra l'autunno, il rosso delle foglie, il senso dell'appartenenza a una determinata città...e poi si comincia... (non ricordo il nome di quella signora* squisita che sta nel gabbiotto per dare il pass del parcheggio...) è con il suo sorriso e con la sua carica che cominciamo la giornata...
In pediatria non c'è molto da fare, qualche prova allergica ma le bambine sono grandi (più di me!!!) c'e una famiglia di Palermo che ha una grande voglia di parlare (aiuto Matteo, il loro bambino di 8 mesi a fare i primi passi...che emozione accompagnare quella piccola vita verso le grandi conquiste dell'esistenza)....
poi entriamo in dialisi tra i consigli assicurativi e la dolcezza di Iva, qualche nota pittorica di Leonardo, le parole crociate e la mitica Viola...ogni esistenza è come una nota di quella melodia che mi frulla nella testa, aggiunge dinamica, colori, ritmo, qualcuno fa cambiare la tonalità verso accordi melanconici e un po' tristi, altri accelerano il ritmo e lo rendono quasi una samba...
che dire, ho il cuore pieno di questa sinfonia d'umanità...vorrei riuscire a dire parole sensate ma ho la testa piena di pensieri che ancora non sanno trovare uscita concreta e se ne restano lì in potenza...

buona vita

(*) Barbara

sabato 7 novembre 2009

07 Novembre 2009

Ci sono alcune cose che mi hanno molto colpita soprattutto della sala prelievi. Siamo arrivati e mi sono messa li zitta ad osservare e quello che ho percepito è che la gente ha voglia di comunicare!! Ha voglia di raccontarsi, di condividere, è come se poter parlare di se l'aiutasse a sopportare meglio i pesi che l'affliggono. In poche parole scambiate così tra il serio e il faceto con uno sconosciuto, si può andare a fondo in una vita in un modo che non avrei pensato possibile. Per tutta la mattina ho avuto la chiara sensazione di questa necessità di condividere della gente, ma la riprova l'ho avuta quando siamo andati al bar la seconda volta e osservavo quella signora che era al bancone e ti guardava, non di sottecchi ma apertamente, il suo sguardo ti cercava e sembrava quasi implorare che tu le rivolgessi la parola... e tu lo hai fatto! Ah l'esperienza (perché sono convinta che non è stato un caso)!! C'è anche un'altra cosa che oggi penso proprio di aver capito, e cioè di quante bugie si dice la gente, e ci crede pure!! Mi riferisco a quello che ti raccontavo di me, del fatto che ho sempre pensato che se avessi lavorato con i malati, con la gente che soffre non sarei stata capace di sopportare tutto il dolore che si incontra; ma inizio a pensare che la mia per tutti questi anni sia stata solo una grande scusa alla quale, in buonafede questo me lo concedo, ho seriamente creduto. Perché il dolore si sopporta, al dolore si reagisce e magari lo si incanala perché si trasformi in qualcosa di buono. Non so se il mio report ha avuto il significato che doveva, fatto sta che ciò che mi sembra ora rileggendolo è che la mattinata di oggi è stata molto proficua per me. Dopo 33 anni (di vita insieme) penso di conoscere bene me stessa e so che devo battere il ferro finché è caldo e consolidare in qualche modo ciò che mi anima in questo momento e che sento molto forte.
Primavera

giovedì 5 novembre 2009

03 Novembre 2009

Hola! a tutti i clauni
Ieri ho fatto il mio secondo turno: era da luglio che non ne facevo e come al solito prima di arrivare all'ospedale mi sono presi i crampi allo stomaco e le solite turbe (che farò, cosa dirò ....). Al parcheggio mi attendeva solare come sempre quella forza della natura di Cocci Nella che mi ha detto: pensa solo a divertirti. Così abbiamo iniziato il turno. Ci siamo subito dirette in pediatria: il deserto !!!! pensavamo che ci fossero bambini per le prove allergiche, invece ... abbiamo incontrato solo due cuccioli di pochi mesi, Iago e Vincenzo, con i loro rispettivi gentori e Cocci Nella è stata veramente "magica" sembrava l'incantatrice di Hamelin (o comunque della novella del flautista che incanta i topini): con la sua fisarmonica a bocca ha letteralmente resa l'atmosfera soft tanto che una mamma ha detto "siete meglio della televisione!" tutto sommato possiamo prenderlo come un vero complimento !!!
La gran parte del pomeriggio è passata in dialisi. Lì mi sono sentita veramente a mio agio e più sciolta: non abbiamo tralasciato una camera e, fatto eccezione per coloro che sonnecchiavano, abbiamo parlato un po' con tutti. Ho rincontrato Viola "dagli occhi di giada": bellissima !!! Abbiamo parlato dell'A.S. (auto stima), delle vacanza di tutto un po'. Anche con gli altri pazienti si è creato un clima veramente familiare, come ci fossimo sempre conosciuti. E poi ho imparato tante cose perché la vita delle persone possiede una ricchezza infinita. Insomma che dire ancora .... per me è stato un bel turno, rilassato, una bella empatia con Cocci Super Nella. Grazie Cocci Nella !!!! Mi sono però resa conto che devo cercare di memorizzare i nomi delle persone che incontro in dialisi: il nome è importante .... devo lavorare sulla mia memoria!!!!
Vi abbraccio tutti
Pituffo

venerdì 30 ottobre 2009

24 Ottobre 2009

Carissimi clauni e amici buongiorno, chiedo scusa del ritardo nel mandarvi il report ma è un periodo in cui fare tutto e farlo anche nei tempi giusti è complicato, sabato scorso ho fatto il turno da solo poiché Sole ancora non era del tutto guarita. Sono arrivato e ho iniziato dalla sala prelievi, c’era diversa gente e mi sono trattenuto abbastanza a chiacchierare con loro, mi sono poi diretto in dialisi e, a parte alcune persone che dormivano, ho parlato abbastanza a lungo con qualcuno, in particolar modo con Franco che ha perso anche le dita dell’altro piede ed era abbastanza arrabbiato poiché dice che non riesce a uscire da casa da solo, allora ho fissato con lui che sarei andato a trovarlo a casa e saremmo usciti a fare una passeggiata insieme, almeno prova a muoversi con la sua protesi, ed oggi pomeriggio sarò con lui a spasso per San Casciano. Ho poi parlato con le altre persone e tutto è scorso in maniera tranquilla. In pediatria sabato non ho trovato molto, a parte qualche bimbo e molti piccolini, ho parlato con le neo mamme e le ho incoraggiate a sopportare qualche giorno in più in ospedale. Ho poi palrato a lungo con una figlia e una moglie trovate fuori dal reparto di pediatria che avevano il marito in rianimazione e che doveva operarsi a breve, la cosa bella è che non solo hanno parlato con me ma che all’improvviso è uscita dalla pediatria una neo mamma che aveva sofferto molto durante il parto, si è messa a raccontare le sue cose, la figlia che aspettava aveva da poco partorito, hanno trovato interessi comuni e io le ho lasciate che ancora parlavano, mi ha stupito il fatto che a volte basta davvero poco, se io non ero a parlare con quelle due persone magari l’altra neanche si sarebbe avvicinata e non avrebbero mai parlato insieme così bene, uscendo poi dal turno in pediatria ho portato alle due donne in attesa un paio di bottiglie di acqua e le ho viste più serene, mi hanno ringraziato per l’acqua e sono andato via, la sensazione è che è stato un bell’incontro nato per caso. Saluti a tutti voi e ciao alla prossima
Nuvola

venerdì 23 ottobre 2009

22 Ottobre 2009


Era una giornata uggiosa....
Comincerebbe così il racconto sul turno mio e di Coccinella di questa mattina...perché causa la pioggia, l'inevitabile traffico che ha trattenuto Coccinella, e i degenti un tanticchio assonnati, abbiamo avuto un po' di difficoltà a ingranare la marcia. Non posso nascondere che Coccinella, venutami a cercare nell'atrio, non mi ha trovata e ha chiesto di me in giro senza risultati, ed io che pure ero lì non l'ho proprio vista(e dire che è difficile non notare il suo cappello coccinelloso). C'è anche da dire che il mio spirito non era dei migliori e per questo che non me la sentivo di prendere turni, poi però mi sono ricordata delle parole di Nuvola, secondo cui nei momenti di stallo è bene lanciarsi piuttosto che rannicchiarsi in un angolino...e così mi sono lanciata, anche se non in piena forma.
Invece i dubbi sono andati lentamente sciogliendosi, non tanto in pediatria(dove abbiamo trovato un'atmosfera troppo cupa per diradarla intorno a due gemellini nati prematuri) , quanto in dialisi, dove qualcuno in vena di chiacchiere c'era, soprattutto una signora bionda di nome Sabrina con cui ho discorso a lungo e che mi ha dato degli ottimi consigli sul costume da clown!
E' stato il mio primo turno con Coccinella e mi sono trovata benissimo, molto a mio agio. Abbiamo trovato il nome al mio orsacchiotto e inoltre mi ha insegnato la respirazione necessaria per suonare l'armonica, che bello! Quando l'ha tirata fuori per suonarla ad un bimbo è stato troppo dolce. Tutto sommato direi che è stata una giornata istruttiva, non pare anche a voi?
grazie dell'ascolto e al prossimo turno!

Giallo d'uovo

mercoledì 21 ottobre 2009

21 ottobre 2009

Sei ore filate di buon sonno (non mi riusciva da tempo...) hanno preceduto il turno di stamattina, che avrei dovuto affrontare da solo, data l’indisposizione di Sole. Mi sono alzato bene e sono partito di buonora.
Viaggio tranquillo
Musica
Un po’ di chiacchiere radiofoniche
Il completamento della vestizione nel parcheggio dell’ospedale...
Speravo fortemente di non avere molto da fare in allergologia, per poter dedicare agli amici della Dialisi quel tempo che meritano e che da settimane non trovavo.
Gradita conferma: i pazienti che devono sottoporsi ai test allergologici sono tutti pressoché adolescenti... benissimo! Un piacevole passaggio nelle camere di Pediatria, nessun caso particolarmente complicato, l’incontro con dei giovani genitori conosciuti la settimana scorsa e poi via! Due belle ore piene da dedicare ai carissimi amici che ci aspettano al primo piano...
La sensazione è stata quella di un abbraccio. Tanto affetto, tante cose da raccontarsi reciprocamente. L’ironia di Gino & Gino, che contagia Gianmarco (loro nuovo compagno di camera)... la cordialità di Bruno... la fraterna confidenza di Francesco... E poi il dolore fisico e lo scoramento di Pietro, di Bruna, di Giorgio e di altri, che evidentemente non stanno vivendo giorni facili. Nei loro occhi quella disperazione piena di dignità, davanti alla quale rimani senza parole e loro se ne accorgono che stai condividendo la loro sofferenza e per non farti stare troppo male è come se si scuotessero. E lì hai l’impressione che la tua presenza, accanto ai loro letti, non è poi inutile come temevi.
Mi ha fatto bene questo turno solitario, perché non avevo la scusa della “spalla” dietro cui nascondere l’attuale pochezza della mia umanità.

Bachi e abbacchi a tutti

Formag

P.S.: un abbacchio speciale a Luna, che spero torni presto in piena salute...

19 Ottobre 2009

Erano ormai quasi tre mesi che non ne prendevo un turno e per strada sentivo un qualcosa dentro che neanche ora riesco a spiegare,mi sentivo...strana..."nuova",ho interagito poco ed alla fine ho avuto l'impressione di aver dato pochissimo,ma nello stesso tempo sentivo il clown dentro di me ,o a volte mi sentivo più Ola che Kotelka...non lo so… sinceramente (in più avevo pure mandato il camice da una sarta per aggiustarmelo e non ho potuto riprenderlo,c'era chi mi diceva: ah ma tu sei nuova??-E io: eh..si e no. Nonostante ciò sento che il progetto mi regala tantissimo,forse sta volta sono entrata un po’ vuota,con pochi pensieri oppure tanti messi insieme in un modo disordinatissimo...ma alla fine sono uscita con tanto in più...La sala prelievi era piena,c'erano tante coppie di quasi,45-50 anni di matrimonio alle quali si è chiesto di dirci qual era la cosa più importante da imparare ad un figlio:c'è chi diceva l'amore,chi il rispetto...comunque tutte molto interessanti e di un valore inestimabile. Nuvola ha interagito quasi con tutti,pure con una signora un po’ acida e arrabbiata... alla fine ha rubato dei sorrisi anche a lei. Abbiamo perso la valigetta di Nuvola due o più volte,si vedeva che in sala prelievi c'era voglia di giocare e scherzare. Una 14- enne ,era terrorizzata dall'idea di far il prelievo,Nuvola ha chiesto all'infermiera se la poteva far prima in modo di esserci anche noi. La collaborazione ed il buon senso ha dato i propri frutti. In dialisi seguivo come una bambina i passi di Nuvola...A parte con Francesco ,Bruno e qualche altra persona anche lì mi sentivo "nuova"...Pietro invece non c'è l'ho fatta a salutarlo,meno male però che Nuvola se ne è accorto prima consigliandomi di uscirne,cosi Pietro non se ne è accorto nemmeno della mia presenza. In pediatria è andato tutto bene. C'era una bimba bellissima,troppo timida che con noi ha interagito solo tramite la sua mamma,un altro di 3 anni che alla fine si è messo un po’ giocare con me(probabilmente stava gia preparando le valige,teneva le chiavi in mano una volta me li dava ,quella dopo li riprendeva). Poi la cosa più carina...l'incontro con il sig.(ora non ricordo il nome),il rappresentante della associazione Onlus. Speriamo con tutto il cuore che questa qui sia la volta buona,quella che questo progetto merita veramente. Ringrazio tanto Nuvola,il progetto e tutti voi per tutto quello che mi date. Un forte abbraccio a tutti,vi voglio tanto bene.

domenica 18 ottobre 2009

14 ottobre 2009

Cari Clauni,
ho incontrato Maria* sull'autobus stamani, mi sono avvicinata e abbiamo parlato, non credo mi abbia riconosciuta subito. Riusciamo a parlare normalmente,mi sento sul suo stesso piano, penso come a volte mi capita di non riuscire a farlo con chi è come me, con chi dice di essere parte della cultura "normale".
Formaggino e io ci siamo dedicati totalmente ai bambini**, era tanto che non lo facevo e mi ha dato soddisfazione passare tutto quel tempo e concentrarmi su poche persone per volta, cercando con ogni bambino di ricominciare ogni volta, una volta un po' più facile e l'altra un po' più difficile. Martina non ne voleva sapere di niente, gridava e basta. Abbiamo rispettato i suoi spazi tuffandoci nei momenti liberi che ci dava. L'abbiamo fatta uscire dalla stanza e prendere respiro, le abbiamo strappato*** un sorriso. Il Dott Pellis ci ha subito chiesto aiuto e questo ci ha permesso di fare il nostro lavoro per bene. I genitori, noi e lui, eravamo un tutt'uno, ad un certo punto mi sono anche messa a sedere al suo posto, i bambini seguivano noi durante la visita,e, soprattutto con Robert, il bambino con il quale Formaggino mi ha lasciato per andare in Dialisi a fare un saluto, mi sono sentita proprio da un'altra parte. Io e lui avevamo intavolato un gioco fatto di dinosauri, e tutto ciò che succedeva intorno a lui era in secondo piano, malgrado ciò che succedeva intorno Robert aveva sempre la sua sincera sincerità! Abbiamo migliorato l'ambiente di una stanza dell' ospedale che si cura poche volte della nostra presenza, ma che stiamo provando a cambiare. Mi rendo conto della potenza di questa parola e penso a quanto negli ambienti intorno a me c'è da cambiare.E come le parole lo possono fare, saperle mettere l'una accanto all'altra, illuminare con esse... Ho osservato come Formaggino l'ha fatto con una mamma, che aveva il neonato in braccio e lo sguardo un po' perso... come le parole giuste in un momento si sono composte, questa è magia che a volte succede, e che parte dal vestito che portiamo, che ci fa ascoltare quello che siamo e osservare quel che facciamo.

Giraffina

Note di Formag:

* Maria è una delle giovani Rom che incontriamo sempre davanti all’ingresso dell’ospedale, con le quali ognuno di noi ha costruito comunque un dialogo.

** Il mercoledì mattina, così come il martedì pomeriggio, in Pediatria ci sono le prove allergologiche, spesso effetuate dal dottor Gianni Pellis.

*** Io sarei per limitare questa espressione, che sa quasi di sfida, di scommessa (come se un clauno dovesse estorcere il buonumore...). Ma capisco che la dolce Giraffa l’ha usata istintivamente. In realtà, a bambine tese e diffidenti come Martina in quel momento si mostrava, noi proviamo ad offrire delle “isole” di serene risate, quando è possibile, magari intervallate da strilli e pianti. Il dato di fatto è che Martina, al termine degli esami, è uscita – mano nella mano con il suo simpatico papà e la sua tenera mamma – ridendo e chiacchierando con noi, come uscendo da una pasticceria...

venerdì 16 ottobre 2009

16 Ottobre 2009

Sono sincera. Questa notte non ho dormito. Mi sono ritrovata con in mano un paio di occhiali buffi e il mio nuovo naso da clown cercando di inventarmi giochi, battute che mi permettessero di cavarmela il meglio possibile una volta arrivata in ospedale la mattina dopo. Ma stamattina è arrivata come tutte le altre mattine. Con la stanchezza del giorno prima e la solita ansia che accompagna ogni nuova avventura. Mi affaccio al camper di Cocci Nella e il suo sorriso così raggiante mi fa dimenticare per un attimo di tutta la negatività che avevo accumulato durante il viaggio. Mi libero del mio nome per prenderne un altro, più consono al mio lavoro e alla mia persona: Io sono Arcobaleno. Piacere. Entro in sala prelievi e mi accorgo che tutti quei bambini urlanti che mi aspettavo sono cresciuti da un po’ e sono anziani che aspettano un po’ annoiati il loro turno. E nel mio silenzioso imbarazzo mi accorgo di quanto semplice sia alle volte regalare un sorriso a chi ti sta intorno. Basta qualche vecchia canzone,un paio di palloncini e due chiacchiere sul tempo per far dimenticare avvolte una "brutta bestia": La noia e la stanchezza. Per adesso mi sento più osservatrice che parte attiva ma non un peso perché so che comunque lì dentro sono importante anche solo come figura. E osservatrice rimarrò anche in pediatria dove troviamo Martina e il suo broncio. Non è stato facile avvicinarla ma ancora una volta le capacità di Cocci Nella hanno fatto centro e per la prima volta anche io partecipo concretamente con un piccolo gioco che a Martina sembra piacere. Si avvicina il momento di andare in Dialisi e inizio a sentirmi un po’ a disagio. Forse per il primo Reale contatto. Con le persone. E con la malattia. E invece tutto mi viene più semplice di quello che credevo e grazie a Francesco esco fuori dal mio guscio e inizio a interagire. Le parole vengono fuori con un po’ di fatica ma sono tante e sono sincere. Mi sento bene e cerco di farlo vedere. Esco da dialisi soddisfatta della mia mattinata e con qualcosa in più. La consapevolezza forse che basta un sorriso, un po’ di attenzioni e affetto e,come diceva Mary Poppins, La pillola va giù..
Un abbraccio e al prossimo Report

Arcobaleno

lunedì 12 ottobre 2009

10 Ottobre 2009


Ed ecco l'inizio di un avventura, di un esperienza o quello che sarà...A esser sinceri stamani mattina al pensiero del mio primo turno ero abbastanza nervosetto..ma conoscendomi sapevo che era appunto l'ansia del debutto..un pò come una prima a teatro...Ed eccomi qua davanti l'entrata dell'ospedale....caffeino e via in sala prelievi...L'idea di sentirsi gli occhi puntati addosso da tutti non mi scombussola più di tanto...oddio..chi è che non noterebbe due individui col naso rosso che ti entrano in reparto?..ma come ho gia detto quello è il meno...quello che mi blocca un po di più è la paura di dire qualcosa di sbagliato...non sapendo chi sono, cosa fanno li e perchè per ora guardo Nuvola..(il mio leader maximo per oggi) e faccio un po il comico alla charlie chaplin....MUTO!!!...come gentilmente una signora mi ha fatto notare...ma è il debutto e un pò d'emozione ci vuole...la prossima volta andrà meglio. Passata una mezz'ora in sala prelievi saliamo le scale e.....e ci siamo..e mi sono dimenticato la cartellina di nuvola al piano di sotto....riparto ed eccoci...Dialisi...sinceramente come parola fino a poco fa mi giungeva quasi nuova...ma mi sentivo pronto e son entrato....c'è silenzio, privacy...e spinto da un senso di curiosità forse ma allo stesso tempo di voglia di alleviare l'attesa dei giovani li sdraiati sui lettini.."scendo dalle nuvole/a" e parto a parlare con alcuni di loro....forse proprio questo faccia a faccia mi ha dato la sicurezza di partire, andare, parlare e li trovo il padrone di Zampa, una bretonina attaccatissima al suo padrone..che solo a parlarne gli lacrimavano gli occhi, trovo il mangiabiscotti..di cui non ricordo il nome...ma in un bicchiere di latte e caffè c'ha inzuppato tipo 26 biscotti...signore infreddolite e arzilli vecchietti che all'inizio sembrava tentassero la fuga dal letto arrivo a...Filippo? (nota di nuvola: in realtà sarebbe Franco)..mi pare...non ho buona memoria sui nomi...un signore vivo nel vero senso della parola, gioioso, "grullo" nel senso buono...un uomo che guarda avanti..mi parla di suoi figli, di sua moglie e di chi era e di chi è...della sua voglia implacabile di fumare e di quanto sia bello andare avanti...e pensare che non ha una gamba....Da li..dopo esser stato in quell'ambiente che mi ha rilassato, sarà l'effetto nonno...andiamo in pediatria....e li è stata una sensazione che non so descrivere....preso dalla gioia di vedere queste briciole li nei lettini ma allo stesso tempo sentire il cuore che ti si stringe appena senti le loro storie...piu' o meno gravi....un po come rovesciare in una vasca acqua bollente e poi del ghiaccio...un po questo contrario di emozioni...sto zitto..ascolto Nuvola...non sapendo cos'avessero penso sia stata la cosa più giusta potessi fare...salutiamo tutti e chiamati da un infermiera cerchiamo di andar a calmare Francesco..un bimbo che non era tanto d'accordo con l'idea di doversi fare l'Aereosol.....pianti,lacrime,pianti,lacrime,pianti....addormentato....In quel caso mi son sentito un po' impotente..vederlo piangere e vedere che nulla lo faceva calmare..un po ti spiazza...ma mi hanno saputo dare dei giusti consigli oggi.... E bè..questa è stata la prima giornata...spero di cuore che ce ne siano altre dove sicuramente cercherò e mi sentirò piu' libero e sciolto.

mercoledì 23 settembre 2009

22 settembre 2009

Senza parole...

Formag

Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere...

Ti muovi tra la fretta e la frenetica ricerca della felicità. Siamo tutti
mossi da questa forza che anima anche i periodi più brutti, la voglia di
tornare a fluire, a sentirsi vivi, utili. E si cerca chissà dove questa
forza che dovrebbe spingerci anche quando ci svegliamo con il grigio fuori
dalla finestra e il lavoro o i doveri che ci pesano appena alzati...e poi ti
ricordi in un turno di quello che sei, un uomo, e tutte le volte io mi
stupisco di quanto siamo tutti uguali, di quanto leggere negli occhi delle
persone la vita mi fa sentire a casa, di quanto vedere il dolore e la
sofferenza mi fa capire che questa è anche la vita e non va passivamente
accettata, va domata e accompagnata anche se amara....
Avevo proprio voglia di un turno. L'ultima settimana è stata densa di eventi
e avevo voglia di briciola, volevo sentirla di nuovo viva e positiva.
Formaggino mi ha accolto con un sorriso gigante e tutto il turno è stato un
bel sorriso a bocca spalancata...due bambini erano alle prese con il primo
prelievo, tra giochi di indovina qual è il nome (e io sono davvero
imbattibile mentre Formaggino proprio non ci siamo!) e palloncini, siamo
alla fine riusciti a distrarli entrambi. La peditatria è stata un bel
dialogo, soprattutto ci siamo messi a progettare il futuro di un provetto
cuoco ascoltando gli aneddoti di vita del buon vecchio Formaggino....e poi
la dialisi che in questo turno ho vissuto sicuramente con una consapevolezza
diversa, mi sono sentita davvero dentro quelle vite, ho percepito il "a casa
cosa resta", la stanchezza dei giorni che passano, l'idea di
quell'appuntamento che non può in alcun modo essere saltato...

Non ho molte parole per descrivere "cosa" vorrei solo dirvi "come" e credo
che questo sia importante...ho trovato tanta forza ed equilibrio in questo
turno, Formaggino è stato come sempre una guida saggia e
attenta....m'illumino d'immenso, ed è proprio una fortuna infinita poter
ricevere questa luce, ad anche se sono incapace di portarla sempre con me
questa luce che mi viene ogni volta donata voglio custodirla e cercare di
non perderla...
Buona vita
Briciola

martedì 22 settembre 2009

21 Settembre 2009

Vi invio qua sotto il report di Stellina del turno di ieri, io era veramente parecchio che non facevo un turno, tra ferie e malattie varie è passato un mese e mezzo circa, è dal giugno 2007 che non avevo uno stacco così grande da un turno all'altro, è stato strano e mi sentivo unmpoco a disagio, il disagio è durato quei 10 minuti ma è stata una sensazione strana, come un ricominciare daccapo tutto, in ogni caso il turno è stato senza infamia e senza lode, sono successe un paio di cosette che affronteremo alla riunione tutti insieme e abbiamo poi parlato con la direzione sanitaria per chiedere il rinnovo dell'impegno per l'anno prossimo e anche di questo parleremo alla riunione, vi lascio al report di Stellina. Ho finalmente rivisto Pietro, ed era la prima volta che lo vedevo dopo l'amputazione, abbiamo parlato a lungo del suo libro che ho letto questa estate, della sensazione dell'arto fantasma, questa roba strana che quando si alza gli fa male il piede che non ha più, abbiamo poi addirittura potuto giocare sul fatto che da quando gli hanno tagliato la gamba quando arriva in dialisi porta meno peso, insomma Pietro è un grande, davvero, ho parlato poi con una signora un poco triste che ha pianto un poco e abbiamo cercato di tirarla su e penso che alla fine ci siamo riusciti davvero.
ciao a tutti

Nuvola

Mi sento un po' come se avessi preso delle valigie pesanti a delle persone che non ce la facevano più a portarle... non sono sicura che il peso che portano si sia alleggerito, ma adesso sono io a durare un po' di fatica. Eh già..spesso torno da un turno energica e "piena", invece oggi ho un carico grande su di me: sarà stato lo sconfortante parlare con la direzione sanitaria
o sarà semplicemente che la vita non è facile, che raramente è giusta ed ascoltare una persona è la cosa più semplice del mondo ma anche la più difficile, specie se non riesci, proprio non ce la fai o probabilmente non vuoi, a dividere ciò che senti da te.

Ho qualche nota pratica da aggiungere: in Pediatria, come è già capitato, non ci è stato detto precisamente quali problemi c'erano nelle varie stanze e per un attimo abbiamo avuto il timore di aver giocato con una bimba con la meningite. Non è tanto lo stare o no con una persona che abbia una malattia infettiva, ma sarebbe necessario almeno poterlo decidere liberamente e con
coscienza essendone informati.

Infine abbiamo parlato con la direzione sanitaria, ve ne parlerà meglio Nuvola alla riunione, ma vi posso dire che la mia sensazione è stata di sconforto, davvero.
Saluti a tutti

Stellina

mercoledì 9 settembre 2009

08 settembre 2009

Ecco a voi il report di Schiettina. Io non ero in gran forma. Sì, lo so che un condottiero non dovrebbe mai mostrare la propria fragilità, ma io penso di non essere un condottiero, per cui eccomi a voi così come mi sento. In queste settimane sto sentendo forte la frustrazione per l’agonia di “M’illumino” e la rabbia che ne deriva ha un doppio, magnifico effetto: mi toglie energie e a volte mi rende noioso come un vecchio bisbetico. Insomma, fare i turni con me è davvero uno spasso! Meno male che Schiettina (così come Filo d’erba, Stringa e tutte le altre che l’hanno preceduta) ha sviluppato la straordinaria e insolita capacità di essere “l’ombra”... di un’ombra.
Comunque, in dialisi è stato bello, soprattutto conoscere e parlare con un nuovo paziente, uno splendido signore originario del Bahrain, con un sorriso che... altro che clauno!
Vi voglio bene.
Formag

Era un po’ che non facevo un turno, ero anche un po’ preoccupata, ma quello succede sempre, forse perché non sai cosa ti aspetta e perché sai già che ogni turno è diverso dall'altro. Come sempre il viaggio in autobus verso l'ospedale è stato culla di tutti questi pensieri su come sarebbe andata, per fortuna mi sono risvegliata dal letargo pensieristico appena in tempo per vedere che l'autobus era già fermo alla mia fermata e Formaggino era già lì ad aspettarmi, direi per fortuna perché in questo turno ho avuto bisogno di diventare la sua ombra. L'ospedale di pomeriggio era come sempre molto tranquillo. La prima tappa è stata la pediatria dove c'era solo qualche neomamma e un bambino tutto appallottolato in braccio al papà, poi abbiamo saltellato subito in dialisi. Lì abbiamo chiacchierato un po’ con tutti in ogni stanza, alla fine mi sembrava di essere passata a prendere un caffè da un amico e sono tornata a casa quasi rilassata, dico quasi perché in questo turno si è concretizzata l'idea che forse da dicembre non ci sarà più la possibilità di illuminarci d'immenso tutti insieme. Non so se è una sensazione solo mia ma ogni volta che entro in quell'ospedale mi sembra di entrarci accompagnata da tutti voi.
Un bacio col naso rosso a tutti voi splendidi clauni
Schiettina

sabato 22 agosto 2009

21 agosto 2009

Ogni volta dopo un turno mi sento come se avessi lasciato una cosa a metà.Troppo poco, mi dico. Come se queste mattine fossero un'accelerata senza aver ingranato la marcia. Resto ferma dove sono.
E invece ieri è cambiato qualcosa: Gino (dei 2 il + anziano) mi ha riconosciuta; si ricordava molto bene di me e di tutto quello che gli avevo raccontato ormai un mese fa (!). Addirittura mi ha chiesto di mio padre. gli avevo detto che stette male qualche anno fa di questo periodo, così mi ha chiesto di lui... E' stato bello perché ho sentito sbocciare l'amicizia, che è il bello della dialisi, quello che secondo me purtroppo manca in sala prelievi. Mi ha ricordato tante persone che ho conosciuto quest'estate per altre vie, con cui ho stretto legami inscindibili. Stavolta sono tornata a casa felice. C’è stata più di un'occasione in cui ho guardato a Formaggino come a un maestro. Quando il piccolo Yuri piangeva e lui è entrato in camera con uno sketch riuscitissimo, e anche se lui è rimasto triste perché voleva tornare a casa, in quel momento è scoppiato a ridere felice. Oppure quando la signora in dialisi (Maria) ci è scoppiata a piangere sotto il naso! Che si chiedeva perché tutto questo, perché non morire prima! sarebbe stato meglio... e Formaggino ha esclamato: "Ma è tutto pieno lassù non c'è posto!! Non ci vogliono far salire! C'è la fila"... qualcosa del genere...e lei è scoppiata in una risata fra le lacrime... Oppure quando parlando di farsi bruciare invece di avere un funerale, Formagg ha notato che se lo facessero per lui mandrerebbe avanti una stufa russa per tre anni!!! haha!
Non è facile farsi venire queste uscite geniali che non cancellano il dolore ma portano in dono come un fiore che rimane lì accanto al letto a rischiarare le ore. Non è questione di imparare ma di lasciarsi andare. Prima di andare in pediatria, Formagg si è fermato a discutere con Fabio (l’OSS che fa su e giù per l’ospedale con le provette di sangue) sui finanziamenti che non esistono e sui problemi di mandare avanti questo progetto; poi lui ci ha salutati con l'incoraggiamento a non disperare.
Così in pediatria, oltre a incontrare Giada, una piccoletta tutto pepe che mi ha trascinata di corsa avanti e indietro nonostante avesse febbrone e una tosse da far paura, una mamma ci ha rincorsi per infilare in tasca a Formagg un "pensierino" per tutti noi...la speranza è sempre l'ultima a morire!

filo d'erba


Nota di Formag:

Sì, la mamma di Bianca, una ragazzina ganzissima che stava per essere dimessa, ha voluto dimostrarci la sua riconoscenza (aveva incontrato CocciNella e Giraffa il giorno prima... insomma, tanta roba!) con un’offerta a “M’illumino”, cosa che se tutti facessero come lei, andremmo avanti serenamente per dieci anni. Ma così non è. Quando ho depositato la banconota nella cassa, quella mi ha domandato se per caso non si trattasse di una cassa... da morto! Abbiamo riso insieme, poi abbiamo pianto in modo desolato. Poi la banconota ha smesso di piangere e si è data fuoco come un bonzo del Bhutan ed io ho continuato a piangere. Poi ho pensato a filo d’erba e allora... mi sono tornate in mente le sue parole, che lei guardava a me come a un maestro e così... ho cominciato a piangere più forte, perché io guardo a me stesso come a un bidello (ma di quelli di una volta, che stavano sempre a leggere la Gazzetta dello sport) e invece filo d’erba è una di quelle alunne che rendono la scuola un posto migliore.

18 agosto 2009

Dire che oggi è stato un turno tranquillo è un eufemismo! Il turno del pomeriggio, per chi non lo avesse mai sperimentato, è ben diverso da quello della mattina, niente sala prelievi, poca gente in corridoio e al bar, fuori (sarà stato anche per il caldo di questa rovente giornata d'agosto ? :P ). Ammetto che il tutto mi è mancato un po' per darmi la carica, devo ammettere che a me più di tutto piace la sala prelievi, forse proprio per questo motivo. Comunque, dopo una pediatria quasi desolata (solo due "ragnetti" molto carini che son da poco venuti a farci compagnia su questo mondo), abbiamo con calma affrontato una dialisi vivace, calma, che aveva voglia di raccontarsi un po'. Sarà il caldo, ma secondo me è più dovuta all'ora della tarde come dicono in espana, ma sembrano tutti un po' più rilassati, forse perché sciala un po' quell'adrenalina di dover ancora affrontare una giornata, tipica del turno del mattino. E' stato interessante vedere, ascoltare persone che, malgrado un pregiudizio di cattivo gusto riguardante la loro età avanzata che purtroppo ogni tanto attraversa la mente, hanno ancora voglia di raccontarsi con un po' di allegria.
il momento saliente, c'è da dirlo, è stato alla fine, il gran finale che ci ha visto coinvolti nel racconto di una delle due ragazze rom davanti all'ospedale, la quale se la passa peggio del normale e ha voluto condividere con noi un po' di sé. Senza tanti buonismi, è stato interessante vedere un pezzetto della loro vita, poi le domande che ti saltano alla gola sono talmente tante e confuse che se riesci a farne un paio che abbiano un senso è grasso che cola, quindi cerchi di accontentarti di quel poco che riesci a intravedere da qualche foto e una manciata di parole pronunciate senza troppa convinzione, e mentre ti allontani, senti che sarà difficile ora, placare questa nuova fonte di curiosità...


Stringa

Nota di Formag:
Ho il dovere di aggiungere che martedì scorso, Stringa il turno lo ha fatto con un mio ologramma. Io in pratica non c’ero. Anzi, peggio: il mio ologramma ha saputo solo emettere un’ininterrotta sequela di banalità per niente divertenti. Devo dire che una volta a casa, nel mio momento notturno della riflessione e dei bilanci, mi sono ammirato pochissimo. Chiedo sinceramente scusa a Stringa per il supporto inconsistente che le ho fornito nel turno di martedì.

martedì 4 agosto 2009

03 Agosto 2009

E arriva anche il momento di scrivere il report,beh in realtà non ho moltissimo da dire, era un po' che non prendevo un turno, e mi son proposta di andar là e vivermelo senza impormi alcun tipo di atteggiamento, cosa per me non così scontata dato la mia tendenza ad analizzare mentalmente praticamente TUTTO. Comunque, è andata bene, mi son sentita più naturale e più me stessa di qualsiasi altra volta, senza contare che ormai con Nuvola si è instaurata un'intesa che a parer mio funziona a pennello e credo che questo messaggio passi anche a chi ci vede fare il turno clownesco. Quindi un buon karma, per dirlo in 4 parole !! :)Tra prostate, facce immortalate e balaustre è scorso via un turno veloce ma a parer mio che ha funzionato, dialisi tranquilla, tanti dormivano, ma hanno riso un po' sotto i baffi. Mi sa che il caldo stronca tutti ma a volte arriva anche un'alitata di vento, che fa sempre piacere, e che è possibile apprezzare solo quando fa tanto tanto caldo, altrimenti manco la notiamo. In più credo che vederci di questi periodi solitamente festivi per il resto del mondo sia come fare 10 turni, le persone ci vedono là e ci chiedono perché non siamo in vacanza, mi sembra un buon segno... nel senso che magari non credono che il servizio vada avanti tutto l'anno quindi è bello poterli stupire.
Detto questo vi lascio, buone ferie a tutti, buon caldo :)

Stringa

sabato 1 agosto 2009

20 Luglio 2009

E’ la caldissima mattinata del 20 Luglio quando io e nuvola ci accingiamo per iniziare il turno!! Partiamo dalla sala prelievi, anzi, partiamo dalla porta d’ingresso dell’ospedale con Nuvola che, sempre attento ad ogni particolare, nota uno strano bastone di un paziente e lo rende oggetto della nostra attenzione e di tutti i presenti che si scuotono dal sonno dell’attesa e partecipano al nostro lavoro. Mi colpisce proprio il cambiamento negli occhi, nel volto della gente dopo il nostro arrivo, mi rendo conto e mi compiaccio dell’ondata di colore portata! Dalla sala prelievi ci direzioniamo verso la dialisi, incontriamo una ragazza di 34 anni vittima di un frontale il mese scorso, adesso con qualche problemuccio alla schiena e al cuore (lasciata dal ragazzo con cui conviveva e tutt’ora comprendiamo innamorata)…le stiamo accanto perché notiamo la sua solitudine e la sua voglia di parlare con noi… Nuvola riesce a strapparle continui sorrisi!! Entrata in dialisi mi metto a parlare con Francesco che mi ricorda l’invito per la domenica a casa sua in piscina, così capisco quanto quel reparto racchiuda NON singoli malati, ma una calda famiglia. La prima volta in dialisi, non so se ricordate, ma mi ero sentita spiazzata e mi ero fatta davvero piccola pensando che quei miei vestiti “di festa” lì non c’entrassero proprio niente; stavolta invece è stato ben diverso e mi sono completamente scordata di ciò che indossavo. Parlando ho scoperto che il nipote di Gino abita proprio vicino a me, che Pietro (se non sbaglio) ha la mia stessa concezione dei ragazzini di oggi un po’ allo stata brado…insomma mi sono sentita accolta e molto più vicina a loro! Siamo stati la gran parte del tempo in dialisi e prima di entrare in pediatria ci siamo fermati nella stessa sala d’attesa dove avevamo conosciuto la ragazza dell’incidente, e lì abbiamo parlato con una signora, Ione, di cui Nuvola ho visto vi ha già parlato in un’ e-mail, che ha mostrato ,nonostante il suo orgoglio, la sua grande solitudine e il suo disincanto nei riguardi della sanità e forse anche della gente in generale. Nuvola ha pensato bene di lasciarle il suo numero e quello di Mirco per qualsiasi problema e devo dire che, non appena quel foglietto si è posato sulle mani vissute di quella donna, i suoi occhi si sono fatti lucidi… magari non chiamerà mai, ferma nel suo orgoglio, abbastanza evincibile, però, come Nuvola ha detto, adesso lei ha la sicurezza che qualcuno nel buio che vede però c’è . Insomma soprattutto dopo questo incontro ho realizzato che una semplice mattinata può risultare una ricchezza per noi e per gli altri.



martedì 28 luglio 2009

24 Luglio 2009

Inizio questo report di Stellina rispondendo alle sue domande, io non penso che il nostro modo di lavorare sia limitato, in realtà non è neanche proprio spontaneo poiché io personalmente ci ho messo anni per riuscire a fare ciò che volevo, probabilmente sembra spontaneo ma io penso molto prima di dire o fare qualcosa, poi cerco di buttarlo come se fosse una improvvisazione ma molto poco di ciò che faccio è davvero improvvisato, parecchie cose e situazioni che creo sono già state fatte molte altre volte e so precisamente dove andremo a parare e dove arriveremo con il discorso, ovviamente siccome cambiano le persone con le quali interagisco non sempre è proprio uguale ma più o meno viene fuori ciò che desidero esca, e non penso sia limitato poiché le persone si aprono davvero e se uno lo fa con me che neanche mi conosce io penso di averlo superato il limite e non di averlo creato, per quello che riguarda il pianto invece ho una mia teoria personale, ossia se io riesco a far tirare fuori delle sensazioni dolorose alle persone queste sensazioni escono e poi dentro fanno meno male di prima, per me è un onore quando qualcuno si fida a piangere con me e sento che quella volta è andata davvero bene, penso sia cretino che il clown debba far solo ridere e penso anche che se in una situazione non c’è niente da ridere io non devo forzare il riso e sentirmi realizzato solo se ho fatto ridere, io personalmente tengo al pianto e alla risata nella stessa maniera ed entrambe mi dicono che il turno è riuscito bene e comunque per me fare questo lavoro vuol dire proprio condividere insieme delle sensazioni, qualsiasi esse siano, quando ti trovi davanti a una madre che ha perso un figlio da poco meno di due ore che cazzo c’è da ridere? Se io trovassi un clown che mi vuol far ridere gli tirerei un comodino sulla schiena….se invece trovassi un essere umano col naso rosso che magari lo abbassa un attimo come se fosse un rito fatto apposta per me e mi permettesse di parlare o di non parlare se non voglio ecco, là mi sentirei compreso….io raramente mi tolgo il naso ma quando lo faccio ha un senso profondo e penso proprio che si avverta, magari poi abbraccio una persona e sto là, fermo e zitto per 5 minuti, poi gli accarezzo la testa e me ne vado in silenzio, ogni volta che ho fatto questo le persone mi hanno ritrovato dopo anni, si sono ricordate di me e mi hanno ringraziato….ecco per questo non lo sento affatto limitato ma se qualcuno di voi lo sentisse limitato allora trovi qualcos’altro da fare che vada bene per lui o per lei, io però sono a posto così e non penso di cambiare il mio metodo che finora ha funzionato bene e senza darmi sensazioni di errore ma voi siete libere di sperimentare ciò che volete. Poi per quello che riguarda il discorso che questo lo potrebbe fare chiunque ho i miei dubbi, se per chiunque si intende un parente è ovvio che se uno sta male si sfoga con un parente ma ricordatevi sempre che sfogarsi con un parente non sempre è possibile e comunque è diverso che sfogarsi con un perfetto sconosciuto che poi non rimane coinvolto nel proprio dolore e che poi non va consolato a sua volta come si farebbe con uno zio o con un fratello, inoltre non penso che qualunque sconosciuto possa far sì che le persone parlino con lui, a me molto spesso le persone raccontano la loro vita e non penso lo farebbero con chiunque. Stellina poi si chiede come si fa a tirare fuori un sorriso quando la sofferenza e i problemi sono tanti, io rispondo invece con una domanda.....in queste situazioni siete assolutamente sicuri che un sorriso aiuti? Io lascio a voi la risposta, la mia la conosco bene.

Per finire questo lungo inciso devo dire che nell’ultimo turno fatto con Cherida abbiamo trovato una signora, Ione, che stava molto male, non camminava bene e si era fatta una operazione a proprie spese per la bellezza di 42.000 euro e che non ha nessuno che la aiuta per fare le commissioni, le ho dato il mio telefono e quello di Formaggino dicendole che se ad agosto aveva un problema poteva chiamare e che noi l’avremmo aiutata, per cui fino al sette agosto io ci sono ma dall’08 al 22 se chiama per favore aiutatela perché ha davvero bisogno, detto fra noi la signora Ione è molto orgogliosa e dubito chiamerà ma almeno sa che qualcuno c’è e pareva molto più tranquilla dopo la nostra chiacchierata, basta ciao a tutti.

Nuvola

Ho fatto il turno con Cocci Nella, devo dire che è stato un turno piacevole e rilassato. Abbiamo fatto un esercizio molto bello di Cocci per entrare in sintonia tra di noi (che potremmo fare anche alle riunioni tra l’altro), poi abbiamo saltato la sala prelievi e ci siamo dirette in pediatria dove però c’erano soltanto i piccolissimi Riccardo e Matteo con le loro mamme e le lampade per diventare abbronzati (in realtà per l’ittero ovviamente). Dunque è stato un turno praticamente dedicato per intero alla dialisi: stranamente non ha pianto nessuno con me!!! Incredibile! Questa cosa del “piangere” mi divide un po’....cioè: è una cosa positiva che le persone piangano col clown? Il clown in ospedale in fondo a cosa serve? Mi sto chiedendo un po’ questo: se si limitasse a far ridere e a tirare su il morale non sarebbe la filosofia di Patch Adams che stiamo seguendo, il clown-dottore deve sicuramente creare una empatia con il malato e caricarsi un po’ della sofferenza che grava su questo. Se si sfoga tramite il pianto, probabilmente non ha importanza e significa che era il bisogno di quella persona in quel momento, perché non sempre si ha voglia e necessità di ridere. Ma qual’è allora il senso? Se vado per portare un sorriso, un sollievo e si ha invece solo un pianto, una confidenza sincera sui propri dolori legati non solo alla malattia, ma alla vita in generale...ecco, in quel turno ho svolto il mio dovere? Perché è questo che mi capita spesso. Forse dopo il pianto ci dovrei riuscire a tirar fuori un sorriso! Ma come si fa a trovarlo quando la sofferenza ed i problemi sono tanti? Come si può fare a portargli qualcosa che sia di più del sentire, del condividere insieme? Perché a volte sento che questo non basta e lo potrebbe fare chiunque. Abbiamo parlato un po’ con Cocci e lei ha qualche idea, forse una piccola soluzione che sta nell’integrare il nostro modo di essere clown, spontaneo e sincero ma a volte limitato, con quello che è la sua esperienza precedente di clown in ospedale. Credo davvero che questa possa essere una ottima occasione e che mi, forse ci, potrebbe far migliorare. Un grazie e tanti complimenti a Cocci Nella, oltre ad un “Bentornata!!!” alla stoica Schiettina Saluti a tutti.
Stellina
Una piccola nota sulla festa da Francesco: grazie a tutti per questa meravigliosa giornata di cui avevo immensamente bisogno. E scusate se ho accidentalmente dimenticato il tappa-naso a casa!

domenica 19 luglio 2009

18 luglio 2009

Eeeeeeeeeh...
Pituffo è davvero in gamba! Si vede che Briciola l’ha tirata su bene!* Il turno con questa neofita sui generis (visto quante parole di un certo livello una dopo l’altra?!) è stato una vera passeggiata. Nella mia valigetta, ieri, ho riportato a casa una bella e profonda chiacchierata con un’infermiera della dialisi: le parole che ci siamo detti erano come una serenata a “M’illumino”, un sussurro d’amore a tutti noi.

(*) per chi non lo sapesse, Pituffo è Rossella, la mamma di Briciola...


Bachi e abbacchi a tutti.

Formag

Ed ecco il reporto di Pituffo...


E' stato - in assoluto - il mio primo turno: mi ha tenuto a "battesimo" Formaggino che ha la capacità di farti sentire subito a tuo agio, trasmettendoti tranquillità e leggerezza. Così tutti le mie domande, cosa avrei detto, cosa avrei fatto, chi mi sarei trovata di fronte .... non avevano senso: dovevo essere solo me stessa. Punto.
Niente sala prelivi. Siamo subito andati in Pediatria: lì abbiamo incontrato Giulia. Formaggino ha preso la situazione in mano e fra un discorso no-sense e l'altro ha cercato di alleggerire l'attesa della dimissione. Poi un tuffo fra i piccolissimi: indescrivibile la tenerezza provata.. Le infermiere poi mi hanno messo a mio agio sentendo che ero una new entry.
E poi in dialisi. Vi confesso che l'impatto è stato da pugno nello stomaco: chi dormiva, chi sonnecchiava, chi con gli occhi mandava messaggi. Tutti attaccati a quelle macchine che non ho volutamente guardato, mi sono concentrata su quegli occhi e così senza sapere neppure per quale strana alchimia mi sono ritrovata a parlare con Mario di carte, bocce e muri di pietra, o con Elisabetta, dei suoi nipoti che con il suo sorriso mi ha trasemsso tutta la saggezza di una vita passata nei campi. E ancora con Franco, con Leonardo, con Marcella. E ho incrociato gli occhi di Viola, una ragazza che potrebbe essere mia figlia: i suoi occhi di una profondità e di una luce che non ti dimentichi, e che mi hanno detto più di quanto - da sotto la maschera dell'ossigeno - ho potuto capire. A tutti ho lasciato un fiorellino di carta che sorride, pensavo fosse banale e un po’ infantile e invece ho visto che nel reparto alla fine spuntavano dai taschini delle uniformi tutti questi sorrisi.
Sono uscita "ubriaca di umanità", profondamente onorata di aver ricevuto sguardi, sorrisi, strette di mano. Spero di tornare presto a trovarli.
Grazie a Formaggino per l'incoraggiamento e la disponibilità
Pituffo

sabato 18 luglio 2009

17 Luglio 2009

Erano passati quasi due mesi dal mio ultimo turno ad ospedale...ed ero continuamente un po' in ansia di come mi sarei trovata e come avrei trovato il mio essere clown dopo l'abruzzo... Ultimamente mi stanno succedendo tante cose tutte insieme e un po' velocemente e cosi che personalmente mi sentivo stanca ed anche un po' giù quella mattinata.Nonostante tutto è stato un turno veramente molto interessante, incontrando diversa gente,parlando della loro e della nostra vità,ognuno con le proprie cose,il proprio lavoro ed i propri problemi...parlandone ti convinci ogni volta di più di come il tuo naso rosso ti aiuta nel entrare in diversi mondi in altretanti diversi modi e quantità... Capisci di come è strana la vita,com'è ingiusto di solito qst mondo...cerchi di capire il perché,cerchi di qua e di la ma non la trovi in nessun modo,da nessuna parte...Una signora ne spendeva ieri 88 candeline,un altra mi parlava di com 'era brutta la vecchiaia,stava sola con nessuno chè l'aiutava,aveveva un solo figliolo ma lui con il suo lavoro ed i sui problemi ...un altro signore di 80 anni ne viveva con la sua moglie anche lei anziana e con tanti disturbi,le ossa che lì regevanno di poco e lui in carrozzina...O dio ti senti veramente una piccolissima gocciolina inutile in questo enorme universo pieno di problemi... In dialisi abbiamo incontrato Gino&Gino,gino che giustamente ne era stuffo di tutti quelli esami che ne fa in continuo e di continuo li manda a pisa con la speranza che un giornio o l'altro entri anche lui in lista ..xrò...,il discorso poi è precipitato in Albania, nel mio paese, del quale gli stavo dicendo di come lì tutte queste apparecchiatture non esistono nemmeno,la dialisi c'è soltanto a Tirana.,di come fa schiffo la sanità lì...., Francesco l'ho trovato abbastanza bene,come sempre molto gentile, ci ha di nuovo invitati tutti nella sua casa,in piscina ...purtroppo non ci siamo fermati tanto perchè dovevamo parlare con il direttore della direzione sanitaria... Dell' incontro con lui ci voglio parlare,mi voglio fermare un attimo qui perché è stato veramente impressionante e...non lo so quando sentivo Nuvola ché lì parlava con tutto il cuore,io sinceramente tremavo ... "why all good things go to the end??????????????' Dio buono quando mai arriverà il momento che dirà basta alle ingiustizie,basta a tutte le cose che funzionano veramente al inontrario ,basta che tutta la gente disonnesta manda avanti questo mondo nel verso più sbagliato,chè quelli forti e potenti diventino sempre più forti,più potenti e sempre più crudeli calpestando chì è onesto,chì è piccolo e chi vive con il giusto,chi fa le cose col cuore e chi cerca di cambiare questo schiffo di mondo per bene... Nuvola stava cercando di spiegarli il perchè nessuno ci aiuta,di perchè tutti ci dicono " che belli,che belli ,che bella cosa ",,perchè tutti parlano cosi tanto e in realtà non fanno niente,in realtà non lì interessa niente se ci siamo oppure no,non gli interessa niente della gente che sta lì,di come una sofferenza può ridursi ,di come la giornata di una persona ad ospedale ,una persona in dialisi,un attesa può rendersi menno brutta,chissà magari anche un po' interessante,diversa...per lo meno si puo regalare un sorriso,una parola in più...perchè,perchèèèèèèèèèèèèèèèèèè????????????????????????????????nessuno fa qualcosa che questo proggetto non muoia????????????????? ma vi sembra giusto che Nuvola e Formaggino che stanno veramente dando il cuore a questa cosa,che stanno facendo un bellissimo lavoro ad ospedale,che stanno formando i "futuri medici senza chiederci niente,neanche un centesimo,anzì dandoci delle rimborse spese",quando in tutt'Italia questi futuri medici si formano pagando chissà qunto milla euro??? ...stanno dando tanto ad ospedale e stanno dando tantissimo pure a noi (gli studenti di medicina ed infiremeristica,il futuro del ospedale),ma non conta proprio niente di bello in questo mondo?????? Ringrazio tantissimo Nuvola e che sappiano sia lui che Formag.che noi siamo tutti con voi e che abbiamo tanta fiducia che questa cosa la troverà la soluzione che ne merita,che fino a poi lo capiranno che è proprio delle vere cose ,fatte onnestamente e col cuore che qst realtà ne ha bisogno. Un abbraccio fortissimo:
dott.ssa Kotelka.

martedì 14 luglio 2009

11 luglio 2009

Carissima congrega claunesca, ecco a voi il report di Vjeshta. Io dico solo che con lei mi sono trovato ancora una volta molto bene: ho potuto apprezzare la sua maturità e il suo carattere davvero brillante. Aggiungo solo che a dialisi abbiamo trovato un paziente nuovo, un ragazzo di circa 20 anni. Era al suo primo ciclo e appariva un po’ “sbattuto”. Ho fatto appena in tempo a scambiare con lui poche parole, perché lo stavano già staccando. Comunque, gli ho dato il mio “arrivederci” a sabato prossimo, spero che ci rivedrà volentieri...
Un affettuoso saluto a tutte e a tutti.

Formag.

Il mio terzo turno all'ospedale... Il numero 3 mi ha sempre portato fortuna... Sull'autobus, andando all'ospedale stavo pensando come sarebbe stato questo sabato... Mi sentivo un po' stanca e con la voglia di dormire ma poi tutto è passato molto presto perché seguivo il cammino per scendere alla fermata giusta.
Sono arrivata in anticipo ed ho aspettato Formaggino. Una volta arrivato, ci siamo preparati e siamo entrati all'ospedale...
Siamo andati prima in pediatria... Lì abbiamo incontrato Alessio, un bambino molto simpatico, che era insieme alla sua mamma... Ah,si... c'era anche il babbo, praticamente tutta la famiglia. Loro dovevano scendere alla sala prelievi perché il bambino doveva fare le analisi al sangue e noi abbiamo deciso di accompagnarli. Ecco, il nostro primo compito per quel giorno: distrarre un po' Alessio, cosi l'ago non gli avrebbe fatto troppa paura...
La sala di prelievi me è sembrata piu' tranquilla delle altre volte.... Abbiamo salutato la gente che stava aspettando il proprio turno e siamo entrati ad accompagnare Alessio e la sua mamma... Devo dire che Alessio si è dimostrato un bambino coraggioso... E anche noi, perché non e' svenuto nessuno (Nuvola ne sa qualcosa...).
Dopo abbiamo lasciato la sala prelievi per andare a dialisi, dove ci siamo fermati piu' a lungo. Ho incontrato la gente che sta li' ogni sabato: la signora molto gentile (non so il suo nome), il signore che nel mio primo turno mi ha stretto la mano, i piu' giovani, tra i quali anche la Viola. Lei stava leggendo il sesto libro della serie di Harry Potter, cosi come due vere fans di quel personaggio,ci siamo messe a ricordare i più bei momenti della sua storia.
E dopo aver salutato tutti, abbiamo lasciato l'ospedale per continuare ciascuno le sue attivita' di ogni giorno.
Ciao.
Dott.ssa Vjeshta

mercoledì 8 luglio 2009

03 Luglio 2009

Ciao a tutti, vi parlo del mio secondo turno all'ospedale. E' stato un piacere lavorare con Nuvola, anche se purtroppo non era sereno a causa dei recenti fatti, di cui io ho appreso sul posto direttamente da lui. Mi sono resa conto di quanto sia importante la collaborazione tra i due clown, il sostegno che essi devono darsi a vicenda. E' stato un turno molto intenso, non facile, ma che ricorderò con affetto. In sala prelievi c'era un bambino di soli quattro anni, accompagnato dalla nonna, al quale non trovavano la vena. Era un piccoletto con un bel sorriso, che aveva preso a chiamare Nuvola "Pinocchio"!! Mi hanno chiesto di portarlo a fare un giretto e abbiamo comprato un set giocattolo costituito da scudo e spade per affrontare la battaglia. Poiché aveva comunque paura per il prelievo ho provato a insegnargli una formula da ripetere, ma non è servito perché al momento del prelievo si è agitato piangendo. Che sorpresa però vederlo sorridere di sollievo alla fine! (Nota di Nuvola: Giallo d'uovo non l'ha scritto ma io ovviamente dopo dieci minuti sono uscito e sono svenuto a giro per l'ospedale, questa volta ho provato la comodissima poltrona dell'accettazione all'ingresso dell'ospedale e la povera Giallo d'uovo ha dovuto aspettare dieci minuti perchè potessi riprendermi, il resto è andato tutto bene). In dialisi abbiamo visitato tutte le persone che c'erano ed è stato molto divertente, perché erano quasi tutti di buon umore e felici di lasciarsi contagiare. Dico "quasi tutti" perché c'era il signore che ripete sempre di voler morire e al quale con Nuvola abbiamo applicato una "terapia d'urto"... Sulla strada per la pediatria ci siamo fermati da quelli che si erano infortunati a una gamba o a un piede e abbiamo eletto il caso di frattura più assurdo. Infine in pediatria ci siamo ritrovati in una camera con tre famiglie e si è discusso dei vari lavori assai particolari da loro svolti. Mi ha colpito come Nuvola sia stato in grado di coinvolgere più persone contemporaneAmente, il che è positivo perché ciascuno può dare il proprio contributo all'atmosfera e fare come da spalla al clown.
Io devo ancora lavorare sulla mia modalità di approccio alle persone, capire quella a me più congeniale. Ma mi sa che la cosa migliore è lasciarsi andare e buttarsi.
Un grazie a Nuvola, che lotta per non lasciarsi abbattere dalle avversità e cerca di reagire il più positivamente possibile alle difficoltà quando si tratta di aiutare le altre persone.

Dott.ssa Giallo d'uovo

martedì 30 giugno 2009

27 Giugno 2009

Quando mi sono svegliata,quel giorno,per prepararmi per andare all'ospedale,non vi potete immaginare quanto voglia avevo di restare ancora un po' sotto le coperte...(colpa del brutto tempo).Ma il dovere mi chiamava!!!Mi aspettava anche Nuvola,alle 8 e mezzo,al parcheggio davanti all'ospedale. Così mi sono detta:"Su Genta che i tuoi pazienti ti aspettano"...(A volte mi piace di pensare che sono già una dottoressa....)
Una volta arrivata, ho incontrato Nuvola e insieme ci siamo rivolti verso l'ospedale. Ci siamo fermati molto alla sala di attesa. C'era tanta gente...Mi sono divertita a seguire (spero bene) il gioco di Nuvola. Volevo percepire bene,soprattutto gli emozioni delle signore che stavano aspettando un bimbo o una bambina e che erano felicissime quando ci raccontavano i loro nomi ecc. Ho avuto la possibilità di parlare anche con una signora molto gentile.
Poi ,a dialisi ho visto persone che avevo conosciuto il mio primo turno:il signore che mi aveva stretto la mano,la signore che Entiola conosceva già...C'erano anche un ragazzo e una ragazza della mia età. La ragazza,Viola, festeggiava il suo compleanno ed io insieme ad una specializzante le abbiamo cantato "tanti auguri a te" in albanese....
A pediatria,tutto era tranquillo...abbiamo trovato soltanto genitori emozionati con i loro figli appena nati. Erano così teneri...C'era anche una coppia albanese...Così ho avuto il modo di parlare un po' anche nella mia lingua...
Quando siamo usciti dall'ospedale,ci siamo fermati un po' a parlare. Questa conversazione era la cosa giusta per concludere nel miglior modo possibile il mio secondo turno all'ospedale. Grazie di cuore Nuvola,perché mi hai fatto sentire veramente molto bene con le tue parole...E mi sono sentita veramente felice che ho avuto la possibilità di conoscere persone cosi speciali...(grazie a Entiola che mi ha parlato di voi).
Ciao.

Vjeshta

lunedì 29 giugno 2009

24 Giugno 2009

Buona sera a tutti! Ieri ho condiviso il mio secondo turno con la dolcissima Coccinella! E' stata una mattinata tranquilla; come al solito avevo un po' di strizza mentre arrivavo a Ponte a Niccheri, ma tutto è svanito perché oltre a confidarmi con cocci, abbiamo fatto il gioco dello specchio e non mi sono sentita più sola...alla fine sembrava proprio che fossimo una persona sola! Così abbiamo incontrato la ragazza che chiede l'elemosina che oggi avrebbe dovuto abortire; aveva paura e l'abbiamo un po' tranquillizzata;cocci le ha dato un piccolo portafortuna...chissà se oggi quegli abbracci l'hanno sorretta... Dopo che il cane all'entrata ha tentato di mandar via cocci a causa del suo caschetto, siamo arrivati in sala prelievi...atmosfera serena, avevano anche messo uno schermo per i fuochi della sera (bah), qualche palloncino e trucco ai più grandi e siamo passati in pediatria dove abbiamo trovato un quartetto agguerritissimo e molto unito; ci siamo divertite, abbiamo fatto foto qua e là;i ragazzi erano i clown, non noi... In dialisi ho finalmente conosciuto quasi tutti i presenti, abbiamo chiaccherato a lungo con le persone più varie, da uno dei due Gini, a Francesco (si chiama così quello della scorpacciata col cinghiale?), e a tutti gli altri e le altre...è stato bello perché ognuno aveva una propria storia da raccontare e nonostante fossero tutti molto stanchi poiché erano ormai a fine sono stati molto, molto gentili. Mi è piaciuto questo turno, ho parlato molto con cocci (che mi ha insegnato a fare il cagnolino col palloncino!!!) che come molti di voi non conoscevo e non vedo l'ora di sperimentare tutti i suoi giochi e le sue gag alle riunioni! Diciamo che il turno è stato il momento più sereno della giornata, dove forse il mio clown non si è rivelato granché...perché dal momento in cui sono salita in macchina fino a quando non sono andata a letto è stato tutto un susseguirsi di bravate: Cominciamo col rimanere un'ora e mezzo ferma al casello (prima del casello!!!) dell'autostrada perché mi ero scordata tutti i soldi a casa e non avevo nemmeno 40 cents per pagare il biglietto (e prima di entrare in autostrada avevo la testa troppo fra le nuvole per pensarci...) e ovviamente il cell non aveva più soldi, se non per 2 salvifici messaggi!Di cui uno mandato a mia madre che ovviamente non ha visto...se non fosse stato per il mio povero ragazzo a quest'ora sarei ancora lì... Poi ho passsato un pomeriggio relativamente tranquillo fino a che non ho rovesciato il vino sui pantaloni bianchi appena comprati e messi con tanto orgoglio di un mio amico... Oggi ho concluso col quasi accecare il mio ragazzo... Insomma, cosa dicevi Nuvola che io funzionavo come IMBRANATA????si, è proprio il mio!
Filo d'erba

19 Giugno 2009

Buongiorno a tutti vi chiedo scusa per il ritardo del report ma non ho avuto tempo di farlo prima, inizio col dire che è stato un turno molto bello ma parecchio strano, Gomitolo non mi ha potuto accompagnare per cui ero solo, ma questo sarebbe niente, appena arrivo al parcheggio sembrava tutto normale, entro e vedo che c’è un poco di confusione alla sala prelievi, praticamente si erano bloccati i computer nella nottata e alle otto e mezzo dovevano ancora iniziare a fare le accettazioni, era tutto fermo e la gente stava aspettando dalle sei e mezzo, parecchi erano già stati mandati via e quelli che c’erano erano abbastanza inquieti, ho deciso quindi di dare una mano e ho iniziato a stemperare l’atmosfera, stranamente tutti hanno risposto molto bene, si sono calmati e hanno iniziato a scherzare con me aspettando che tutto ripartisse, dopo un poco sembrava che niente sarebbe ripartito e ho iniziato allora a cercare di capire le emergenze, sono riuscito a far fare comunque un prelievo a un signore che ne aveva davvero bisogno per una malattia grave (e di questo devo ringraziare il personale che è straordinario in quanto a dedizione), alla fine siamo riusciti a ripartire e a fare una ventina di prelievi, io gestivo a quel punto i numeri (che si erano scombinati), le priorità e facevo entrare e uscire le persone in base alla gravità e al tempo a loro disposizione, tutti sono stati carini, hanno fatto addirittura passare avanti chi aveva da lavorare, in ogni caso sono stato in sala prelievi fino alle dieci e mezzo, sono uscito stremato ma felice, le persone avevano percepito l’unità mia e del personale e si rivolgevano a me non come a un clown ma come a uno che sta dando un servizio e non è poco. Sono arrivato in dialisi sperando che qualcuno dormisse poiché ero stanco….erano tutti sveglissimi e non aspettavano altro che me per parlare, anche chi di solito non mi rivolge la parola stavolta mi ha degnato e quindi alla fine (quasi a mezzogiorno) ho deciso di passare dalla pediatria per dirgli che quel giorno non avrei fatto quel reparto perché oramai stanco ogni oltre limite accettabile per dare un servizio decente, appena arrivo mi viene incontro Rosa e mi dice”:Meno male sei arrivato, abbiamo un day hospital che ha bisogno”, mi dico faccio questo e poi basta, la bimba era tranquilla, giochiamo e parliamo un poco e poi lei se ne va, vado dalle infermiere per salutare e mi dicono che ci sono due dodicenni in stanza arcobaleno che devono essere portati in sala operatorie per operarli ai piedi e mi chiedono di andare a trovarli…….va bene, arrivo in camera per starci dieci minuti ma poi arrivano genitori, nonni, parenti, due bimbi vispissimi e per niente spaventati dall’operazione, i parenti erano simpaticissimi, scherzosi e con tanta voglia di ridere………la faccio breve, ci sono stato un ora abbondante senza neanche accorgermene, sono uscito alle 13.00, sono arrivato a casa, ho mangiato un boccone e sono morto a letto fino all’ora di cena, ciao a presto.
Nuvola

16 Giugno 2009


Ciao a tutti eccomi finalmente a scrivere il report del turno del 16 giugno con Giraffina..è stato molto particolare era una giornata strana nella quale sembrava che tutto non ci facesse entrare in ospedale...mi spiego meglio...ci siamo trovate al parcheggio abbiamo imparato insieme un piccolo lazzo clown da usare quando ci sembra utile, abbiamo fatto il gioco dello specchio e siamo partite...dal parcheggio al mettere piede in ospedale è passata un po' più di un ora...troviamo prima maria la ragazza rumena che sta a fare l'elemosina alla cassa che viene da noi e ci dice che aspetta un figlio così ci guardiamo ed iniziamo piano piano a capire la situazione.giovedi prossimo quindi il 26 ha l'appuntamento per abortire...sta male tutto il giorno con nausea..e poi ci possiamo immaginare che vita fa nel campo rom all'osmannoro...cerchiamo di tranquillizarla e consolarla un po'...faccio due chiacchere con la signora heidi del casottino di legno e mi dice che legge sempre i nostri report è molto carina mi ha raccontato che non sono bei momenti per lei e vorrei mandarle un abbraccio grande da parte di tutti noi e ringraziarla per il grande favore che ci fanno...poi stiamo quasi per entrare e proprio sulla porta dopo aver parlato un po' con una signora volontaria dell'ant che vendeva le pesche all'entrata...giraffina si ferma mi guarda ed esclama"Cocci ci sarebbe un problema!" alchè la guardo e chiedo cosa succedesse...." mi sento di svenire"...io sono rimasta sbalordita dalle parole tranquille di giraffina che sembrava mi stesse raccontando cosa a mangiato ieri a colazione..così la prendo e la faccio accomodare su di una sedia a rotelle zampette alte acqua dolcetto e via allora ancora l'entrata non è stata possibile perchè arriva silvano un signore che ci racconta che gli è esplosa la tv e che deve abitare per qualche mese in ospizio per aspettare la ricostruzione di casa....in questo turno molto lavoro si è svolto molta all'esterno delle mura dell'ospedale... abbiamo varcato il confine che erano già le dieci a qual punto siamo andate dirette in dialisi, dove abbiamo trovato un aria strana e un po' scontrosa che poteva sembrare di dare fastidio..un'infermiera ci aveva detto che era una brutta giornata...abbiamo chiesto spiegazioni ma non sono arrivate solo nella ultima stanza, vedo giraffina che si ferma a parlare con gli infermieri e poi mi dice che è morto giorgio, ma non il giorgio che si copre la testa l'altro... quindi siamo state un po' ferme a digerire questa notizia...ci siamo spiegate il perchè dell'aria strana che sentivamo...giraffina si domandava se dover fare qualcosa come telefonare ai parenti o qualcosa e poi abbiamo pensato che come sempre è bene fare quello che ci sembra più spontaneo fare il base ai rapporti che ognuno di noi ha con lepersone che si incontrano in ospedale....poi in pediatria il dottore lungo lungo ci ha fatto un perfette resoconto di quelli che erano i casi clinici presenti in corsia...e abbiamo strizzato un po' le energie e abbiamo salutato i bambini...è sempre un piacere fare il turno con giraffina che porta con se un sacco di armonia...anche mentre sta per svenire... grazie
un abbracciccio a tutti voi

Cocci Nella

mercoledì 17 giugno 2009

Report Abruzzo di Prillo

Ciao Nuvola, non ho mai scritto nulla, ma visto che me lo chiedi, ci provo. Il mio turno va dal 9-6, e questa VOLTA LAVORO CON NUVOLA al campo di Pianola. E' la seconda volta che vengo qua, e benché la prima volta è stata dura, sono tornata più fiduciosa che mai, più viva che mai. Nuvola è un personaggio molto alternativo, ma straordinariamente magico. E' in missione con la consapevolezza che grazie al suo naso rosso (benché tanto lungo) ha modo di entrare nel cuore della gente. Niente palline, niente magie, nessuna esibizione, ma tanta voglia di lavorare bene insieme. Questo ha creato una perfetta sintonia.
La gente si ricordava bene di noi, chi di lui e chi di me, e questo ci ha dato l'occasione di vedere che ci accoglievano nelle proprie tende come fossimo di casa. Non c'era più la paura dell'abbandono, 5 giorni e via, ma la serenità che noi ci saremo comunque e più a lungo possibile. E' bello rivederli (da un lato), molti di loro non sono nelle tende, cercano di lavorare sulle proprie case, ma c'è una ragazza molto speciale che si ricorda di Nuvola e mentre facciamo colazione, si avvicina a noi. Si vede subito che è una ragazza fragile, che ha bisogno di attenzioni ma già da prima del brutto evento. Ci racconta che da lì a poco dovrà rientrare nella sua casa perché agibile (classe A). E' spaventata. Anche la sua famiglia è molto agitata. Già, dopo tutto, adesso c'è anche da fare i conti con questo, la paura che tutto si ripeta. Nella condivisione chiediamo consiglio a Serena, che ci rassicura dicendo: PERCHE' NON L'ACCOMPAGNATE VOI A CASA? !!! Presto detto, la mattina successiva non avevamo altro pensiero. La ragazza, sentita la proposta era felicissima, e in men che non si dica eravamo eravamo sulla strada di casa, i genitori erano già là a sistemare qualcosa. Io e Nuvola ci si prendeva in giro tirando in mezzo la ragazza, ma Nuvola è TROPPO BRUTTO e lei non ne voleva sapere. Ahi me, gli è andata di nuovo a buca. Quasi arrivati a casa, Nuvola ruba un paio di rose per noi (ma com'è carino), e lei tanto è contenta. E finalmente a casa; che bella, una vista meravigliosa, ci accoglie la madre a braccia aperte, ci fa entrare a casa e la ragazza con noi. Stanno imbiancando, e ci fanno vedere tutte le stanze, una più panoramica dell'altra, e lei sempre vicino a noi. Ci fermiamo a fare due chiacchiere con i genitori, scopriamo che hanno già vissuto un'altro terremoto nel 74, ma Nuvola con il suo magico tatto, chiede se per cortesia, la prossima volta che cambieranno residenza, cercassero di avvisarlo prima in modo che ci si sposti per tempo........ CHE MITO!!!! Poi si va a fare altre due chiacchiere in giardino. E' veramente un posto incantevole, questa ragazza è molto fortunata. Ci si avvia verso il campo con la ragazza, e per strada cominciamo ad intonare canzoni di De Andre, ossia io intono perchè Nuvola è veramente stonato, però siccome sa a mò di Bibbia tutto il repertorio, lui mi dice le parole e io gli faccio la melodia MA CHE STORIA, per tutta la strada a cantare tutti e tre, era così bello sentirla cantare, la ragazza del giorno prima spaventata, era riuscita ad entrare a casa e ora cantava con noi!!!! BRAVA!!!! Poi ci confessa che a lei piace "Sparagli Piero", e allora giù a cantare la sua canzone preferita, fino al campo.
Sappiamo benissimo che non è l'unico caso, ma tutti insieme ci rendono più grandi e migliori. Ho finito il mio turno, e come sempre mi dispiace andar via, ma sono stata così bene con Nuvola sempre attento alle qualità del suo collaboratore e alle difficoltà,e con tutta la squadra coordinata da Serena, tutti..tutti davvero speciali e, come dice Leonardo, CON TANTA UMILTA', CORAGGIO E IL NASO ROSSO SEMPRE CON NOI.
PS.: mi metto in coda a ciò che ha già detto Nuvola, non possiamo far finire la nostra missine adesso, mi sembra tanto di lasciarla a metà. E' adesso che c'è bisogno di noi non tra 2 o forse 3 mesi.........
UN GRAZIE A TUTTI PER QUELLO CHE SIETE

PRILLO

martedì 16 giugno 2009

Verità Abruzzesi

Buogniorno a tutti voi, stamani ho deciso di pubblicare sul nostro blog un poco di verità sull'Abruzzo che avevo censurato ad Aprile perchè pensavo che magari era una cosa transitoria ma siccome la situazione non è molto cambiata, le casette se le stanno pagando loro di tasca propria etc. ho deciso di pubblicare anche queste due o tre storie, le ho inoltre inviate al blog di Beppe Grillo sperando lui le pubblichi e se dovessero arrestarmi portatemi qualcosa da mangiare in carcere, ciao a tutti.

Nuvola

Vi racconto due o tre piccole storie che rendono bene l'idea dell'atteggiamento politico, l'ultimo giorno che ho lavorato a Piànola (un piccolo campo proprio sotto il Gran Sasso)è venuto in visita Berlusconi, appena siamo arrivati al mattino il campo era blindato, pieno di polizia e forze dell'ordine ma fino a qui tutto normale, alcune persone anziane e meno che vivono in quel campo la mattina vanno con la macchina a dare da mangiare agli animali rimasti nelle stalle tipo mucche, maiali, galline etc. e poi tornano prima di pranzo, quella mattina quando sono tornate hanno trovato il campo sbarrato, divieto di accesso alle macchine e un chilometro a piedi perché veniva Berlusconi (tanto il terremoto non gli bastava), poi appena si entrava nel campo avevano messo tre o quattro pancali di frutta e verdura (mele, patate, arance) in bella mostra, vi assicuro che l'unica cosa che non manca mai è il cibo e che normalmente sta nelle tende magazzino ma siccome veniva lui....tutto fuori per le telecamere e poi appena riparte tutto dentro i magazzini di nuovo, m'è parso di essere dentro uno dei filmati dell'istituto luce quando si vede Mussolini a giro per il paese o quando andava a mietere il grano. Inoltre la grande idea di Silviuccio è stata quella di arrivare all'ora di pranzo (quando il pranzo era già stato consegnato alla metà degli abitanti del campo) e di fare la conferenza stampa nella tenda refettorio passando vicino alle file per il pasto per cui chi lo aveva avuto bene e gli altri......interruzione della distribuzione per una mezz'ora (tanto non hanno da fare altro tutto il giorno). Fatta la conferenza ha preso in braccio una bimba, salutato un clown e poi è ripartito....che bello eh? Per non parlare degli aiuti umanitari, potremmo farci un bestiario, sono arrivate scarpe nuove col tacco del 12 (ideali per una campo di tende con la ghiaia a terra e il fango), è arrivato un pancale di scatolette senza etichetta né data di scadenza per cui faranno il toto-scatoletta, apri e non sai che ti tocca e poi annusi sperando che non sia andato a male, l'arma dei carabinieri ha mandato come aiuto ai terremotati quattro scatoloni di mouse (senza computer beninteso) per cui adesso volendo ognuno ha un mouse, basta che compri un gatto ed è a posto per il cibo (e poi si lamentano delle barzellette), sono arrivate sponde copriletto per gli anziani allettati (solo che là non ci sono più i letti ma le brande e le sponde ovviamente non ci stanno). Ovviamente le telecamere riprendono solo quello che vogliono e assistiamo a scene orribili come giornalisti che dicono :"Ci serve una mamma con bambino per l'intervista chi c'è?” nessuno risponde e allora aggiungono indicando due persone a caso :"Tu fai la mamma, tu il bambino" oppure dialoghi tra giornalisti e terremotati tipo:"Scusi può rimettersi la maglietta di ieri che dobbiamo rifare la scena perché non è venuta bene?" oppure tu sei vestito da clown che passeggi dopo una giornata di lavoro e senti alle tue spalle un rumore, ti giri e c'è una fotografa che ti sta fotografando....così……inutilmente e allora da bravo clown (che risponde sempre in maniera comica e mai offensiva pur dicendo tutto ciò che pensa) gli urlo:"vuole che mi sdraio su quel mucchio di macerie? Secondo me clown e macerie sono una bella foto" lei se ne va col capo basso.