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Il servizio di clowncare viene svolto due volte alla settimana presso i reparti di Pediatria, Dialisi e Sala Prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (FI). Il progetto “M'illumino d'immenso” si propone il grande scopo, tramite l'insegnamento agli studenti delle tecniche di clowncare, di formare futuri medici consapevoli che il rapporto umano medico-paziente non sia un optional ma un elemento essenziale per il normale svolgimento della professione medica.


venerdì 30 gennaio 2009

30 Gennaio 2009

Cari clauni oggi è stato un bel turno, ricco di cose, di cose che volevo raccontarvi........finchè non è arrivato il report di Briciola che penso non meriti aggiunte che potrebbero sciuparlo e basta per cui lascio a lei la descrizione poetica del turno. Grazie Briciola.....di cuore

Nuvola

Ho scritto due righe in autobus mentre tornavo a casa, le ho scritte su scontrini vecchi, avevo bisogno di fermare quello che sentivo...non è un report tradizionale
M'illumino d'immenso al cielo denso di nuvole bianche benevole,
nell'attesa, gustando il calore di un sole di gennaio venuto a riscaldare
M'illumino d'immenso negli occhi azzurro innocente di una bimba
dai capelli biondo grano d'estate mentre stringe tra le mani un bassotto tutto rosa
M'illumino d'immenso nei racconti di vita,
nella dedica su un libro dalla copertina al contrario
M'illumino d'immenso nel vedere il rispetto di Nuvola nell'accarezzare una testa dormiente
di etereo dolore, nella vita nuova che si afferma, nella gioia genuina di un padre,
nel rammarico per l'ennesimo letto vuoto della dialisi
M'illumino d'immenso nel riso cristallino di adolescente,
nella paura di operarsi, nelle braccia che sostengono il futuro
M'illumino d'immenso per un abbraccio forte di Nuvola,
nel naso rosso che mi sono dimenticata appesa al collo,
nell'autobus atteso.
Vivere, soffrire, ridere, morire,
sono il sapore di questi attimi che messi in fila chiamiamo vita.
Briciola

giovedì 29 gennaio 2009

29 Gennaio 2009

Cari clauni e amici ricevo da Formaggino una mail in cui esprime un poca di amarezza, normalmente non mando mail del genere poiché crediamo che lavorare sia più bello che parlare ma ogni tanto una piccola deroga non ammazza nessuno, non siamo e non saremo comunque in linea col mondo circostante comunque e chi ci conosce personalmente lo sa per cui vi offro queste righe in tutta sincerità e adesso le infilo anche nel nostro blog alla faccia del "politicamente corretto" che ogni tanto infrangiamo, non preoccupatevi per il progetto quando leggerete le righe sottostanti, noi stiamo ritti e reggeremo, e il progetto continuerà in ogni caso poiché io personalmente non avrei il coraggio di smettere nonostante tutto e inoltre queste considerazioni non riguardano il discorso che facevo qualche giorno fa sul coprire o meno i turni, questa mail riguarda proprio il nostro atteggiamento davanti ad un impegno serio che ci siamo presi e che porteremo avanti, una semplice condivisione di idee, mettiamola così,dopo......discussione aperta per chiunque voglia partecipare.

Con affetto

Nuvola

A te, che stai leggendo queste semplici pagine, qualunque sia il tuo ruolo – dentro o fuori da “M’illumino...” – a te... vorrei dire tante cose. Ma in una drammatica alternanza di audacia e smarrimento, la mia mente dice “ora parlo!” e subito dopo risponde a se stessa “ma che parlo a fare?!”. Ora, il destino claunoso di questo foglio fa sì che questo sia il momento dell’ORA PARLO. E allora parlo. Anzi, scrivo. Mi sono accorto che io e Nuvola siamo quantomeno fool. Il che è giusto, dato il ruolo che la vita ci ha assegnato, ovvero quello dei clauni, naturali discendenti dei fools. Ma la nostra follia, che con il tempo ha coinvolto alcuni e soprattutto alcune di voi, è la follia della NORMALITÀ: di chi dice davvero quello che pensa, di chi prende un impegno e poi si farebbe tagliare un braccio, pur di riuscire a rispettarlo, di chi crede nel dialogo (ben al di là delle parole, che spesso sono di pura circostanza). Ma in questo tutti noi siamo soli. Nel “magico mondo” dei nasi rossi (che comprende tante associazioni diverse tra loro) – e qui mi riferisco in particolare a Firenze, che è la realtà in cui lavoriamo – siamo come in un bel negozio con una grande vetrina: da fuori si vedono sorrisi felici, ostentata allegria, tanto “volemose bbene” e ogni cosa al suo posto. Ma chi entra trova managers in doppio petto, scrivanie e abili cassieri, e anche tanto disordine. Ma soprattutto parecchio calcolo e assenza di sincero sentimento. Chi ci ha conosciuti e ha usufruito del nostro umile servizio, può a buon titolo dire se quello che scrivo viene da una mente onesta. Gli altri si risparmino considerazioni stereotipate. Perché qui ci stiamo dannando l’anima, stiamo dando un servizio serio e davvero professionale, ma “M’illumino d’immenso” sta rischiando di chiudere per mancanza di fondi perché non siamo bravi a fare la vetrina. Ci occupiamo solo del negozio, cerchiamo di mantenerlo in ordine, pulito. Facciamo di tutto perché chi ci lavora stia bene. Che i clienti escano soddisfatti, perché serviti con rispetto. E la cassa è una, piccina piccina, di quelle giocattolo. Così se chiudiamo il negozio, la cassa giocattolo la regaliamo al reparto di pediatria, che ci farà giocare i piccoli pazienti. Ah, il turno di martedì è stato bellissimo.

Formag

23 Gennaio 2009

Ciao a tutti faccio fatica a stare a passo con i report perché ho un momento di sconquasso con la tecnologia e ci provo.. Il 23 ero nel turno con Nuvola è stato un turno piacevole, nel limite di applicazione di questa parola e “NELLO SPECIFICO” (Nota di Nuvola: questo ovviamente è un piccolo omaggio a Formaggino e io aggiungo “NONCHE’ PREGNANTE” in modo che sia davvero felice di leggere il report) ambiente ospedaliero. In pediatria ci siamo trovati (come anche discusso durante la già vissuta riunione del 25 ai vivai) a dover interagire in maniera un po’ discrasica con il personale ospedaliero, ma da questa difficoltà è emerso una importante conclusione…..ovvero che le prossime volte che andremo in pediatria prima di fare alcun intervento nella stanze andremo con pazienza a cercare la caposala e le domanderemo se possiamo entrare in tutte le stanze, se ci sono situazioni particolari che dovremmo conoscere.scusate la scrittura creativa di oggi.
Grazie

besitos para todos

Cocci Nella

mercoledì 28 gennaio 2009

20 gennaio 2009

Il 20 gennaio, io e Gomitolo abbiamo conosciuto, in pediatria, una giovane coppia il cui bambino era nato con serie difficoltà. Pochi giorni dopo. abbiamo saputo che quel bambino non ce l'ha fatta. Gomitolo ha scritto qualcosa per lui.

Formag


"ALFABETO DELL'AMORE"
A è un anatroccolo che non sa volare
B è una banana ancora da sbucciare
C è una chitarra suonata con amore
D è un desiderio che nasce in fondo al cuore
E è un 'emozione per un bel regalo
F è una farfalla che vola sopra un fiore
G è un gelato sapore di vaniglia
H non lo so, non so a chi assomiglia
I è un isolotto sperduto in mezzo al mare
L è un libro ancora da sfogliare
M è il momento in cui mi sei vicino
N è mi ricorda il naso di un bambino
O è l'orsacchiotto per giocare insieme
P è la pianta che cresce dopo il seme
Q è il quadrifoglio trovato per la via
R è la rosa più bella che ci sia
S è il sogno che ti piace fare
T è il tesoro che ognuno vuol trovare
U è l'ulivo colore dell'argento
V che cos'è, cos'è se non il vento ultima fra tante ne rimane una e di tante quante è la più importante
Z come zucchero per il bimbo mio zucchero è l'Amore che ci voglio io.

"A Nello" dovunque tu sia abbracciaci tutti ne abbiamo bisogno.

gomitolo

sabato 17 gennaio 2009

13 gennaio 2009

Ragazzi, un abbraccio a tutti, ho 3 flash da narrarvi, sono stati dei g di rabbia,un po' di tristezza per questa guerra.. ero di uno stato d'animo molto riflessivo,ma le cose mi sono entrate piano piano dentro e hanno portato tanto sollievo. Martedì siamo riusciti a fare alzare una ragazza dal letto di Pediatria operata di appendicite, l'abbiamo portata a spasso per il corridoio del reparto! era ancora dolorante ma l'infermiera non ce la faceva più a chiederle di alzarsi così ci ha chiesto aiuto; Alice ci ha visto entrare con la carrozzina dove Formaggio mi spingeva e c'è voluto tanto poco per convincerla...è stato bello, e ringrazio anche l'infermiera che ci ha comunicato così spontaneamente il suo disagio! In questo mi ha aiutato molto essere con Forma, abbiamo osato, ci siamo contrapposti alla debolezza di Alice.. Ho osservato come il rapporto con la dottoressa (non mi ricordo il nome, è sempre molto gentile) che visitava Alice e l'altra ragazza della stanza che ci ha subito salutati con calore perchè conosceva Nuvola, sia stato importante, abbiamo scherzato insieme, anche mentre faceva la visita. Poi l'infermiera che ci ha avvisato (Patrizia), Rosa con cui abbiamo scherzato... I rapporti che A FATICA abbiamo e soprattutto AVETE costruito sono sorprendenti.Parlando di rapporti mi sposto in Dialisi: Matteo, Lionello, Franco, ormai è qualcosa di più che un far passare il tempo, lo sentite anche voi? Riccardo mi ha chiesto di Nuvola come un suo amico, mi ha chiesto come stavo e un signore con il quale parlo sempre mi ha stretto la mano forte forte, si è svegliato per parlare con me... Poi all'uscita ci siamo fermati a parlare con Gino, che era con la moglie e doveva prendere la sua pratica.. ce l'ha presentata, abbiamo riso...
Riguardo alla fatica, non è facile tutti i giorni portare il sorriso,e alimentare i rapporti umani in condizioni di delicata sofferenza.. per questo sento il bisogno di ringraziare tutti voi e Formaggino e Nuvola, per la vostra costanza e caparbietà nel fare questo lavoro sempre al massimo di voi stessi.Prima di andare via ho sentito un bambino piangere e gli ho fatto un palloncino.Scusate il ritardo del report, ho provato a scriverlo e mi sembrava sempre sbagliato..
p.s.: BENVENUTA COCCINELLA!

Giraffina


Grazie, Giraffa, sei sempre una sorpresa. Non ho davvero nulla da aggiungere. Anzi, una cosa l’avrei: il nostro amico Gino (parte del noto duo Gino & Gino di Dialisi) mi ha detto che presto la sua bambina festeggerà il compleanno e ho capito che sarebbe felice se qualcuno di noi andasse a farle una “sorpresa”. Quando saprò la data esatta ve la comunicherò e magari vediamo se ci si organizza, per fare un bel gruppo e per regalare un momento indimenticabile a questa famiglia che tanto bene ci vuole!


Formag