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Il servizio di clowncare viene svolto due volte alla settimana presso i reparti di Pediatria, Dialisi e Sala Prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (FI). Il progetto “M'illumino d'immenso” si propone il grande scopo, tramite l'insegnamento agli studenti delle tecniche di clowncare, di formare futuri medici consapevoli che il rapporto umano medico-paziente non sia un optional ma un elemento essenziale per il normale svolgimento della professione medica.


martedì 28 dicembre 2010

27 Dicembre 2010

Ieri è stato un bel turno e Puffetta è stata davvero brava, infatti è riuscita a lavorare con una bimba con la quale io non riuscivo ad interagire, capita spesso che i piccoli si fidino più delle ragazze ed avervi con me mi aiuta molto, grazie Puffetta. Siccome poi questo è l'ultimo report dell'anno, infatti il prossimo turno sarà il 03 Gennaio, vorrei fare il punto della situazione sul nostro progetto clauno con tutti voi, solo poche cose ma che vorrei condividere con tutti voi. Inizio col dire che ieri ci hanno consegnato in pediatria un biglietto di auguri e di ringraziamento per la nostra attività da parte del direttore sanitario, il Dottor Gemmi, e mi ha fatto piacere, abbiamo poi in questo anno aumentato e solidificato i rapporti con le persone che lavorano in direzione sanitaria, sono belle persone e poter lavorare con loro mi rende felice, per quello che invece riguarda il nostro progetto abbiamo come sapete già avuto il rinnovo con il nostro sponsor, l’Alcas, per l’anno 2011 e di questo gliene sono enormemente grato perché ci permette di continuare il nostro lavoro in tutta serenità e con sempre maggior entusiasmo, questo secondo me è parecchio merito vostro che lavorate con coscienza, amore e passione e questa cosa si avverte anche a distanza e le persone lo apprezzano molto, grazie ancora di cuore a tutti voi, l’anno prossimo vorrei pensare ad allargare sempre più la cerchia di contatti, collaborazioni e amicizie con altre associazioni e con le persone che ci incontrano sulla loro strada, vorrei anche far sì di divulgare il manifesto dello schifo-clown attraverso il nostro sito e sul nostro gruppo facebook perché secondo me siamo adesso abbastanza forti, come riflettevamo con Stellina l’ultima volta che abbiamo lavorato insieme, per dire che essere clauni è importante ma che è anche importante esserlo senza barriere e aprendo il cuore e la porta a tutti coloro che vogliono sperimentare questa cosa senza selezionare, provinare, chiedere soldi o decidere chi ha o no la possibilità di farlo e di esserlo, questa vorrei fosse una delle cose importanti dell’anno prossimo perché troppo spesso ci troviamo di fronte al “clowning” come lo chiamo io, ossia la commistione di clown e marketing che sinceramente mi fa rivoltare parecchio lo stomaco, ma di questo parleremo alla prossima riunione tutti insieme e sempre tutti insieme troveremo la strategia d’amore da attuare per far si che questo messaggio possa volare lontano e accompagnare le nostre azioni per tutto l’anno prossimo senza offendere o contestare nessuno, senza mettere cause di odio intorno a noi, usando solo l’amore, che poi è la cosa che ci muove e che ci ha sempre aiutato in tutti questi anni di lavoro comune.
Adesso vi lascio al report di Puffetta e vi auguro di nuovo uno splendido 2011.

Nuvola

Questo era il mio secondo turno; in realtà si è rivelato essere uno "pseudo" primo turno avendo avuto la mia prima esperienza in un giorno di festa, quindi quando non c'erano i prelievi e in ospedale regnava una grande calma!!! Ho quindi avuto il mio primo incontro con la sala prelievi che sinceramente un po’ temevo. "L'entrata in scena" è un po’ difficile (ma seguendo Nuvola tutto si semplifica), comunque sono riuscita a rompere il ghiaccio ed ho sostenuto anche una lunga conversazione con una signora segnata dall' incontro con un chirurgo privo di tatto, ed anche di competenze, che ha reso molto più duro e sofferente l'ultimo periodo di vita di suo marito. In dialisi ho trovato grande disponibilità al dialogo, soprattutto a proposito di argomenti "leggeri" che hanno così portato alla possibilità di offrire più sorrisi!! In pediatria c'erano tanti nuovi arrivati che "hanno un po’ rotto le scatole" a nascere nel periodo di Natale (non si è potuto fare le grandi abbuffate!!!) ed ho avuto la possibilità di lavorare da sola con una bambina di circa un anno e mezzo che mi ha dato tanta soddisfazione!!! Mi ha subito dato confidenza e dimostrato fiducia permettendomi di giocare e scherzare con lei ma anche di rendere meno paurosa la visita di una dottoressa; è stato molto bello!!! Sono uscita più serena e soprattutto contenta di aver potuto dare qualcosa, anche se poco!!!
Bello il mio VERO primo turno!!

Puffetta

sabato 25 dicembre 2010

24 Dicembre 2010

Carissimi clauni ecco a voi intanto il report di Arancina, che stavolta l'ha scritto in tempo record, a breve vi invierò anche quello di Stellina. Quando Arancina dice che è stata interrotta da noi sinceramente ha ragione mentre stava parlando è stata interrotta una volta da Stellina, poi è stato il mio turno di dargli fastidio, ma siccome io non sbaglio mai una volta sola a breve distanza non solo l'ho interrotta un altra volta ma senza pensarci l'ho addirittura trascinata via da Patrizia per chiederle un consiglio su un altra paziente, onestamente si poteva fare meglio stavolta e credete quando dico che nè io nè Stellina lo abbiamo fatto apposta, sinceramente non ce ne siamo proprio accorti, mi dispiace, dopo le abbiamo chiesto scusa ma dovremo starci più attenti, l'ascolto fra di noi è molto importante e ovviamente è concesso di sbagliare, in un turno a tre dove si consegnano anche circa trecento regali di natale è parecchio facile fare questo errore perchè distratti da tante cose, in ogni caso chiedo ancora venia a Arancina e prometto più attenzione ai miei colleghi da ora in avanti,
buon Natale a tutti voi

Nuvola

Son partita alle 06.40 che ll'era ancora dimorto buio... Arrivo strategicamente puntuale ore 8.00. Chiamo Nuvola per avvertirlo e mi riponde :"Si' ci sono anch vdvmndv..aspettami alla reception.."Stamani un po' d'emozione sotto la festa un po' di sfregolio nell'aria... Vedo sfrecciare Nuvola all'interno della reception stessa...Lo raggiungo. All'interno della famosa ormai reception Nuvola, l'avevo detto che c'era sfregolio, ed io prepariamo i sacchi , no le scatole sòn brutte , nò mettiamo i biglietti in questo sacchetto , nò meglio in questo ..insomma Nuvola mostra un gioco di pretidigitazione con buste e scatole in preda all'agitazione mentre ad un certo punto gli comunico che stò 'n coma e non connetto.... Lasciamo il carrello ed andiamo a vestirsi dove troviamo Stellina. Ci prepariamo e partiamo dalla sala prelievi. Bello poter offrire questi pensieri e vedere sti sorrisi ai quali digiamocelo non siamo proprio abituati ne' a vederli ne' ad offrirli, parlo per me...Si va' ai'bbar doni piazzati ad evribady ..piuttosto sorpresi i piu', piacevolmente sorpresi. Dialisi - I Gini e il signore dopo i gini col volto dolcissimo sono stati i primi incontrati. E' stato trattato nuovament il dramma dell'invasione degli scoiattolini voraci... Il venerdi' 17 e' stata occasione per poter chiacchierare un po' e sfogarsi un po' oltre al tema che pare andare per la maggiore inequivocabilmente e cioe' "il Natale" quindi con chi lo passavamo cosa avremmo mangiato..e via e via... In ogni stanza abbiamo consegnato il pensiero..Ho parlato con la maria che m'e' riuscito distrarre dal forte dolore che ha al braccio sinistro e cosi' mi ha racontato della sua grande casa, del marito generoso che ha desiderato offrire la casa a tutti e due i figli ed ha realizzato questo suo desiderio e che purtroppo se ne e' andato sette anni fa'....Insomma chiacchieriamo un po' con tutti. ho chiesto a Carlo , visto che mi era rimasto impresso di un analisi che doveva fare fuori Firenze per poter rientrare in lista d'attesa per il trapianto a Torino e mi ha detto che sta' aspettando la risposta dell'analisi.POco prima Nuvola aveva fatto una battuta che ho trovato fuori luogo e me la sto'
ricordando adesso ma niente di insormontabile. Stamani sentivo intorno agitazione. Poi ho provato a parlare a Patrizia una serie di volte ma venivo interrotta dai miei compagni, lo so' che puo' succedere ma sinceramente perdevo il senso di cio' che stavamo facendo. Mi sono resa conto che tanto vuol dire l'ascolto della persona ma anche l'ascolto, l'attenzione di cio' che sta' avvenendo.Una cosa e' essere efficienti un'altra e' essere efficaci. Nuvola mi ha detto che devo essere piu' sciolta quando la cosa avviene e imparare a gestirmi queste dinamiche. Imparero'. Dopo una sosta ai'bbarre siamo andati in amministrazione e poi in pediatria. Erano presenti alcuni piccinissimi. Nuvola Stellina e d io ci siam fermati da due genitori ed un piccino stupendo e da una mamma con la piccina dolcissima che aveva avuto la febbre. Ho dimenticato di scriver dell'azione concreta costruttiva di cambiamento nei confronti degli edicolanti. Con Nuvola abbiamo consegnato il regalino, era presente solo uno dei due che purtroppo non riusciva neppure ad alzare lo sguardo, comunque sia azione effettuata! Un saluto un augurio di buona festa a tutti!

Arancina

Ciao e Buon Natale a tutti voi.
Il turno del 24 Dicembre, è un turno strano, perché in effetti nell'aria si respira un'atmosfera diversa e tutti lo percepiscono chi più, chi meno.La sala prelievi vuotina, le persone stupite del regalo, tanti sorrisi.La dialisi con le sue emozioni, cerco di tuffarmi nella vita di tutti.Probabilmente presa un po' dall'entusiasmo, dalla voglia di raccontare cose rimaste in sospeso ho anche interrotto, senza accorgermene per altro, Arancina, a cui chiedo ancora scusa.La pediatria con genitori pieni d'entusiasmo per i nuovi arrivati, nonostante il giorno prima di Natale siano lì...pace, è festa comunque!Con Fernando della dialisi parlavamo appunto del modo in cui si può vivere la vita con la propria malattia, quando essa non può distruggerla, ma ne diventa una parte ineliminabile e allora va rivisto tutto, ci si rimette in gioco, si cambia, si prova e si scopre qualcosa di nuovo.Il turno però non è finito qua, si è protratto nel pomeriggio con la visita a casa di Mario. Per me Mario è una persona fantastica, l'amore per Zampa, per gli animali in genere, il rispetto verso la vita, l'umiltà di quell'uomo mi sono entrati nell'anima fin dalla prima volta in cui l'ho conosciuto. Lui è stato davvero molto contento della nostra visita, non ci sperava e questo è indice probabilmente di quante volte promettiamo senza mantenere. Ci ha fatto conoscere il mitico Zampa, che è un canino pieno d'amore; ci ha mostrato la tomba che realizzato per il cane che aveva prima...è bellissima, io e Nuvola la vorremo così...nel giardino di casa, decorata con sassi grigi e colorati a formare dei disegni, con la lapide ed il nome. Chi conosce Mario può capire la forza e la bellezza di questo gesto. Parliamo tanto, conosciamo la sua bella famiglia, mangiamo un buonissimo panino con la soprassata artigianale, che mi sono proprio gustata.Ci lasciamo con una nuova promessa, con una fotografia (di Zampa ovviamente!) e con tutto l'effetto e gli auguri più sinceri.Siamo talmente contenti che sbagliamo strada al ritorno, ma questo ci permette di riflettere insieme un po' più a lungo sul nostro progetto, sul futuro e sui risultati che può avere...io sono convinta che saremo medici diversi e che porteremo qualcosa di nuovo. Voglio che sia così e ci credo. Sia io che Nuvola, abbiamo fatto tardi ed eravamo molto stanchi, ma pieni e soddisfatti, spero che di visite a casa possano essercene sempre di più, credo che siano indispensabili anzi e che non solo rendano più facile il lavoro in ospedale come dice Nuvola, ma anche che riescano a dare un senso ed un significato maggiori a tutto quanto.
Fiducia, legami, "corrispondenza d'amorosi sensi".Di nuovo auguri,

Francesca.

23 Dicembre 2010

Oggi turno in solitaria, sono curioso.consegnati i regali ai vari reparti mi dedico esclusivamente alla dialisi, dove tutti sono un po' assopiti.in particolare:-1 ora e mezzo ascolto Mario: mi faccio raccontare più o meno tutta la sua vita: la guerra, suo padre, le ragazzine che gli piacevano(mi prendo una sedia e lo interrogo e vengono fuori dei racconti bellissimi e mi domando perché spesso non sappiamo trovare le domande giuste, per aprire le miniere personali degli altri, mi compiaccio di aver trovato una chiave e Mario ride e si illumina mentre racconta e ogni tanto si ferma preoccupato di farmi perdere tempo)-un'altra mezz'ora parlo con un signore che spesso aveva la mascherina, che infatti non riconosco, e mi racconta della sua storia con una peruviana con cui parla e parla e si divertono. -infine Umberto, il mio argentiere acculturato con cui ci foghiamo a ribadire le nostre comuni credenze e poi mi parla di una cosa e si mette a piangere e gli manca la voce, poi mi promette un film di Kurosawa, me lo porterà, se gli dico quando torno. nei seminterrati: -buongiorno!-No, così mi commuovi. Ma voi siete bravi? perché se siete bravi vi cacceranno da quest'opedale prima o poi.-Posso darle un regalo?-No, così però tù mi fai piagere, già è un miracolo che qualcuno mi saluti in quest'ospedale...Il signore delle pulizie mi sorride con la sua bella faccia, lo saluto.
bel turno, nuovo, diverso, intenso.

Zuppi

domenica 19 dicembre 2010

Venerdì 17 Dicembre 2010...report di Sbirulina

Turno di VENERDI’ 17 dicembre… e da buon venerdì 17 non si è smentito!
Parto da Firenze alle 7:40 e vedo qualche fiocco di neve… chiamo Nuvola, nel dubbio, e gli chiedo “ma lì com’è la situazione?”.. Risposta “Qui, tutto bene, non nevica, situazione tranquilla, vai ci si vede dopo!”
Arrivo all’ospedale (con un po’ di ritardo perché l’autostrada era trafficatissima), mi cambio e alle 9:15 partiamo col turno in sala prelievi.
In sala prelievi troviamo gli “aficionados” (… gli affezionati!  Ovviamente non ricordo i nomi… in particolare c’era il caro amico ex marinaio e il suo amico con i loro racconti sulle navi… bellissimi come sempre… e lì vicino a loro un signore che raccontava che il figlio adesso è su una nave di cui stava parlando uno di loro) ma non c’era nessuno per il prelievo… mi metto sotto il braccio di una signora (che era lì col marito) e le dico “Allora? Come va? Che si fa a Natale?” Da lì “si aprono le porte del Paradiso” e inizia un turno un po’ speciale 
Mi racconta di essere sposata da 60 anni (in attesa quindi delle nozze di diamante), di essere una bravissima cuoca… è lì parte un interessantissimo dialogo culinario tra lei e Nuvola. Ci racconta che il marito era un carbonaio e così continuano i discorsi nei dettagli… di com’era la vita di un carbonaio… la baita d’appoggio nei boschi… le pile di legno sovrapposte fatte ardere a fuoco lento… e il tutto si sussegue finchè iniziano addirittura ad avvicinarsi alcuni paziente incuriositi dai nostri discorsi… il tutto si allarga, dal gruppo di sedie dopo la colonna (in cui eravamo a parlare) al gruppo prima, vicino alla porta d’ingresso! Con racconti di dolci, uova (se siete curiosi di sapere cos’è un uovo per la gallina chiedetelo a Nuvola.. Ahahahah! Io non lo dimenticherò mai più!)  e galline! Ad una signora scappa di dire “a me un giorno capitò un uovo che puzzava di naftalina! Di sicuro la gallina ne aveva beccata una pallina per terra!” Ribatte Nuvola (o io? Non ricordo..) e fa “Buono signora! Ci poteva fare una bella frittatina da mette’ nell’armadio!”… Al che tutta la sala scoppia in una fragorosa e infinita risata (tanto da far dire al dottore nella stanza, al cambio di visita, di abbassare un po’ i toni!).
Alle 10 saliamo su in dialisi… Nella prima stanza quasi tutti dormivano… nella seconda: Nuvola si mette a parlare con un signore, io con Pia che era un po’ “provata” (aveva anche voglia di rigettare ma poi l’ho distratta)… Ha anche pianto con me raccontandomi di sentirsi sola… Ma ho provato a farle capire, con molti dialoghi, che se si prende il buono delle cose, se si apprezza di più quello che si ha invece di concentrarsi su quel che si vorrebbe, automaticamente la vita assume un altro colore e diventa più bella! Mi ha detto “grazie signorina… le sue parole mi fanno sentire meglio”… E per me quel “grazie” è stato il grazie più ‘pieno’, più dolce… più sentito di un qualsiasi altro grazie potessi ricevere!
A un certo punto (non ricordo come) mi accorgo che era il compleanno dell’infermiera di turno in quella sala!!!  Nuvola voleva farle un palloncino in regalo… e lei, felice al sol pensiero, gli ha chiesto di insegnarle a fare un cagnolino!  E quindi trascorriamo insieme qualche minuto “arrotolando plastica gonfia d’aria”… che ha dato vita ad uno splendido cagnolino per l’infermiera (il suo però alla fine è scoppiato!)  eheheh…
Nella terza stanza troviamo la mitica Patrizia con cui parliamo di balli, di pesci, delle festività natalizie… E’ sempre un piacere trovare il suo sguardo pieno di forza e dolcezza! 
Nell’ultima… “Gino e Gino show”! E (per l’appunto!) Gino ci racconta di aver avuto un’invasione di scoiattoli in casa!!! Con grande stupore di Nuvola (“mica aveva un’invasione di api… o cavallette.., o di tarme! … DI SCOIATTOLI!”) Ahahahah  Bellissimiiii!!! Gli scoiattoliiii in casaaa che sgranano tuttoooo  ahahahah
Non so come, né perché… ma è stato un turno talmente carico di energia e si son fatte le 12 senza che nemmeno ce ne accorgessimo!!! Pausa caffè… e ci troviamo a parlare giù io e Nuvola, tra un cicchino e un altro, di discorsi generali su alcune ‘dimensioni’ importanti della vita… il tempo… l’organizzazione… le relazioni interpersonali… le priorità… insomma… un discorso molto ampio e interessante… Ragazzi (forse lo dico a voi per dirlo a me, e scusate questa piccola parentesi che sto per fare) non sembra… ma a volte, nel correre troppo, ci sfugge di mano LA VITA e le cose più importanti ad essa collegate!
Alle 12:30 inizia a nevicare e io e Nuvola pensiamo bene di iniziare a cambiarci per andare via prima che attacchi (quindi non siamo passati dalla pediatria). Usciamo in mezzo a una tormenta di neve… prendiamo le macchine… ma c’erano già 5 cm di neve ben attaccati! Proviamo a dirigerci verso la rotonda grande per prendere poi il raccordo autostradale… ma era tutto bloccato! Mi viene l’idea di girare a destra al bivio per Ponte a Ema e coinvolgo Nuvola in questo tentativo di sfuggire al caos… fortunatamente le nostre macchine camminano ancora in direzione Firenze ma… la Chiantigiana era chiusa… la mia macchina si impantana nella neve… la accostiamo (per fortuna io e Nuvola non ci siamo separati! Eravamo insieme… e sono così potuta salire in macchina sua –e fortunatamente lui aveva le gomme nuovissime di 1 settimana- al caldo... altrimenti, da sola, in quella situazione… boh… non avrei davvero saputo che fare) e proviamo ad andare avanti… finchè riusciamo ad arrivare al Q8 prima della rotonda… di nuovo blocco totale del traffico… Mi viene di nuovo l’idea di dire a Nuvola “aspettiamo a imbucarci nella coda, vediamo quanto scorre… così almeno qui abbiamo il Q8 vicino e, in emergenza acqua o cibo, qualcosa da sgranare troviamo” (ore 14… tutto fermo)… Scendo a vedere ma è chiuso. Fortunatamente Nuvola decide di portare la macchina nel Q8 e di aspettare… vediamo che ci sono altre persone intorno a noi.
Una signora, Francesca, mi chiede aiuto per montare le catene… vado da lei e provo ad aiutarla. Sono andata bene fino agli agganci finali… lì non ricordavo bene come si faceva. Accanto a noi c’era un ragazzo, Gabriele, che stava facendo la stessa cosa con la macchina di un’altra signora. Francesca va a chiedergli se gentilmente poteva aiutare anche noi… così… dopo il turno clown tra prelievi e dialisi… iniziamo a fare “i benzinai”!!! Ahahahah  Gabriele era riuscito ad arrivare a piedi lì dopo essere caduto (e fortunatamente senza farsi niente) dallo scooter, tornando a casa anche lui dal turno di lavoro al Niccheri. E così io, Nuvola e Gabriele diventiamo una squadra.
Alle 15 arrivano i proprietari del Q8 e scoppia un’applauso di tutte le persone (che nell’ora si erano accumulate lì davanti in attesa di un posto al caldo, di una bevanda calda, di cibo.. o di catene!).
Ferma con noi al Q8 prima dell’apertura c’era anche un’infermiera di Ponte a Niccheri che doveva urgentemente arrivare a casa per prendere dei farmaci salvavita! Così Nuvola ha cercato di aiutare lei e l’ambulanza che si è fermata anch’essa in attesa di poter riportare a casa un paziente che aveva fatto una visita all’ospedale. Un pandemonio!
La neve che continuava a venire giù forte e incessante, come una bufera… Non restava che aspettare… socializzare… e sostenere tutti i presenti, chi più chi meno disperato.
Conosciamo una bimba piccola (e i suoi genitori), con cui mi metto anche a fare a pallate di neve per distrarla dalla situazione  … cerchiamo di far desistere due signori dall’idea di andare a casa A PIEDI da Ponte a Ema fino a Scandicci ma purtroppo non ci riusciamo… Nuvola regala loro il suo ombrello ‘dell’Ikea’ con tanti auguri e, tra lo stupore di tutti, loro partono davvero! Il paziente dell’ambulanza viene portato al caldo, nel Q8, accanto al bancone della cassa… chiedo se è tutt’ok, se aveva mangiato (e non aveva mangiato, come tutti noi d’altronde…). La signora del Q8 gli offre un tè caldo e lui lo gradisce, avendo in quel momento molto freddo. Nuvola va in macchina, prende la coperta del suo cane e gliela regala (non sapevano in quale altro modo tenere il paziente un po’ più caldo). Tra il panico generale trovo anche un ragazzo che mi chiede se vado mai al Luxury (disco-pub vicino a Scandicci)… mah! Dico… fosse stato “il giorno del Giudizio”, il giorno de “l’Era Glaciale”… chiamatelo come vi pare… io l’avrei mai fatta questa domanda a una delle ultime facce che avessi visto? Credo proprio di no! Ari-mah… Comunque il mondo è bello perché è vario! 
Ok… siamo giunti alle 17 circa… bagno della Q8 guasto… ovviamente no problem per gli uomini che hanno giustamente “seminato” i loro bisogni sul retro del benzinaio… ehm… Ma inizio a sentire anche io l’esigenza del bagno. E ora? Che si fa? Nuvola non si perde d’animo… andiamo insieme a cercare qualche anima pia di Ponte a Ema che ci ospiti a casa per usufruire del bagno… e fortunatamente troviamo un gruppetto di ragazze colombiane sotto casa a far foto e giocare con la neve! Noi, faccia come il “di-dietro”, chiediamo loro di poterci ospitare e di farci usare il loro wc, e fortunatamente loro, carinissime, ci fanno entrare… Sono state davvero gentilissime!
Tutto questo a distanza di 5 minuti a piedi dal benzinaio, camminando sulla neve e sprofondando di 20 cm circa! E io con le scarpe più inadatte alla neve!!!
Torniamo al benzinaio e “la processione” continua… noi riusciamo a decidere di ripartire verso le 18-18:30, dopo aver cercato mille soluzioni alternative (raggiungere amici vicini con la macchina o a piedi e chiedere ospitalità per la notte, mille telefonate a/da parenti preoccupati… e tutte le linee erano intasate). La strada si era un po’ sbloccata. Quindi la squadra Nuvola, Gabriele, Sbirulina parte scegliendo di passare dalle Cinque Vie miracolosamente sgombre dal traffico ma piene di neve e, dopo molti altri aiuti dati per strada (a spostare macchine, a dare passaggi), riusciamo finalmente a raggiungere la casa di Gabriele (che gentilmente ci offre la cena per ringraziarci del pomeriggio insieme) e la casa della nonna di Nuvola.
Il mattino seguente Nuvola e Timmy (che fortunatamente era riuscita a raggiungere a piedi dalla tramvia casa della nonna di Federico) aiutano me. Mi accompagnano gentilmente a prendere le catene a casa (non so perché ma non erano in macchina mia!)… ci scambiamo un pensiero che io avevo preso loro al Paradiso delle Sorprese, per strada, prima di arrivare a casa,… e al ritorno trovo che anche loro avevano preso un pensiero per me a un negozio vicino alla macchina nell’attesa che tornassi (abbiamo avuto lo stesso pensiero! … Ma come potevo non farlo? Sono due persone STRAORDINARIE!)… e mi riportano a Ponte a Ema a recuperare la macchina! Mi aiutano a togliere la neve, ad alzare la macchina col cric… e a montare le catene alle ruote… Giuro che non avevo più forze, nemmeno per piangere, ma avrei pianto davvero, dalla gioia di aver passato 2 giorni incredibili, assurdi, quanto indimenticabili insieme a loro due e a tutte le persone straordinarie che ho incontrato in questi 2 giorni… Ancora avrei voglia di piangere dalla gioia (sono riuscita a tornare a casa alle 16 di oggi, sabato 18 dicembre); ora sono le 21… ma da quando ho messo piede in casa ho avuto solo la forza di farmi una doccia calda, mangiare qualcosa, scrivere tutto quello che mi sono ricordata fin’ora nel report (prima di dimenticarlo) e infilarmi a letto. Ancora non ci credo che tutto questo sia solo un ricordo di venerdì 17 e sabato 18 dicembre… ma è proprio così.
Mi sento davvero fortunata ad aver beccato questo turno. Sono stanca morta fisicamente, ma talmente felice e piena di gioia dentro… che rifarei altri 3 giorni pieni così! Mi hanno arricchita dentro di tante cose che avevo bisogno di ritrovare… e di scoprire di me…
Vi abbraccio tutti virtualmente e vi auguro un Felice e sereno Natale… e Buone Feste.

Sbirulina.

Venerdì 17 Dicembre 2010..report di Nuvola

Ecco intanto il mio report, a breve quello della mia compagna clauna Sbirulina

Carissimi clauni e amici, questo è un report abbastanza particolare, ne scriveremo due, uno io e uno Sbirulina, probabilmente diremo e racconteremo le stesse cose ma ognuno9 di noi ha la voglia di condividere con tutti voi la giornata di venerdì che è stata davvero particolare, vedrete la giornata da due punti di vista, a noi è servita molto e abbiamo imparato tanto, è diffcile scrivere questo report e vi avviso subito...sarà parecchio lungo, andiamo ad iniziare allora.
Mi sveglio la mattina di Venerdì alle 6 circa, mi alzo, porto fuori il cane e vedo i primi fiocchi di neve che però dopo 5 minuti cessano di scendere, per sicurezza metto le catene nuove nuove e mai aperte prima in macchina e parto, arrivo benissimo e senza problemi di traffico, alle 08.10 sono già in ospedale, mi chiama Sbirulina per sapere come è la situazione strade e le dico:”Tranquilla parti...non c'è neve e strade libere, ci vediamo in ospedale”. Iniziamo così il turno, sala prelievi poco affollata ma con bella gente, chiccchieriamo con tutti e stiamo bene, caffè e dialisi, anche là tutto bene, mfinita la dialisi ci mettiamo a parlare perchè Sbirulina voleva chiedermi delle cose e confrontarsi su altre, parliamo, parliamo, a un certyo punto guardiamo fuori dalla finestra e vediamo scendere un sacco di neve, decidiamo così di saltare la pediatria e di avviarci verso casa...sennò si rischia di non tornare...ahahahah...ora ci rido ripensandoci...si rischia di non tornare...come se poi fossimo tornati davvero...
Prendiamo le macchine e ci avviamo verso l'autostrada, dopo duecento metri capiamo che la scelta dell'autostrada forse non è intelligente, Sbirulina ha un lampo di genio (grazie ancora) e ci dirigiamo verso le strade interne che sembrano più libere, dopo trecento metri la macchina di Sbirulina è infognata nella neve e non si muove, non ha le catene, la mia macchina invece viaggia ancora senza le catene, parcheggiamo la sua macchina...parcheggiamo...insomma la buttiamo a destra..ovvero ci va da sola scivolando e sgommando, lei prende la sua roba, sale sulla mia e ce ne andiamo...ce ne andiamo...insomma facciamo 500 metri e qua Sbirulina ha un altro colpo di genio (se un c'era lei io ero ancora sotto la neve secondo me)...vede un Q8 e dice:”Proviamo avfermarci là e vediamo il traffico come scorre..male che vada si piglia un caffè”...ci fermiamo...porto la macchina al coperto al Q8 e vediamo che è pieno di persone in attesa, qualcuno lo conosciamo essedno dipendente dell'ospedale, troviamo un'ambulanza ferma senza catene e col malato a bordo che non sa come muoversi e tante altre persone, un ragazzo molto gentile sta montando le catene a tutti quelli che non sanno farlo...cioè tutti quelli fermi al Q8...il ragazzo si chiama Gabriele e fa il tirocinio al Niccheri come medico di emergenza, è caduto dal motorino, per fortuna non si è fatto niente ma sta là ad aspettare che qualcuno lo raccatti...ci guardiamo negli occhi tutti e tre e decidiamo che la giornata la vivremo insieme, che saremo noi a raccattarlo...non sappiamo quando ma ce ne abdremo insieme da là, in auto a piedi oppure saltellando su un alluce ma comnunque insieme, dopo mezz'ora apre il benzinaio, entrimao dentro, fa caldo, hanno la macchinetta del caffè e le patatine, decidiamo di prendere un caffè e mangiare qualcosa, intanto prolunghiamo il turno calmando le persone ferme e facendole ridere, analizziamo a voce alta la situazione e cerchiamo di far capire a tutti quanto siamo fortunati...abbiamo un medico di emergenza, poi arriva anche un cardiochirurgo impantanato con l'auto, abbiamo del caffè, cioccolata calda, tè, patatine, un posto caldo in cui stare senza dover tenere le auto accese per forza col rischio di finire la benzina...poi abbiamo la benzina essendo da un benzinaio e possiamo fare il pieno, il benzinaio ha le catene per quasi tutti in vendita, abbiamo un'ambulanza e tre militi pronti ad aiutare tutti, abbiamo il capo coperto stando sotto le pompe della benzina,. Le auto sono libere dalla neve, chi no sa emttere le catene ha a disposizione chi lo può aiutare e anche un cric professionale del benzinaio, unica cosa manca il bagno perchè hanno i tubi rotti ma davanti è pieno di case e qualcuno ciu farà entrare in caso di bisogno, il benzinaio vende anche scarponi da montagna...che vogliamo di più...siamo i più fortunati di tutti in quel venerdì 17...già è anche venerdì 17...io metto i soldi nella macchinetta del caffè e offro bevenade calde a tutti, le persone soridono, si calmano, Sbirulina raccatta una bambina e si mette a fare a pallate di neve, tuti restano là compatti...qualcuno inizia a riconoscermi come Dottor Nuvola, la moglie del benzinaio mi riconosce, ho lavorato con sua figlia ricoverata al Niccheri in pediatria appena due settimane fa, le ho regalato un bicchiere dell'alcas che si illlumina e la bimba da allora beve solo nel bicchiere del Dottor Nuvola, ci accolgono a bracdcia aperte, non solo me ma tutti noi, il benzinaio, sua figlia grande e la moglie, ci sentiamo a casa. Dopo tre ore siamo ancora là, oramai sono le 16.30 passate e le auto in fila davantio al benzinaio sono le stesse dell 13.30 ...nessuno si muove, noi restiamo là...i primi due grulli decidono di andare a piedi da là a soffiano, gli regalo il mio ombrello perchè nevica e gli dico di no andare, loro vogliono andare, via l'ombrello e via loro due amici...spero siano arrivati a casa...uno col furgone piantato vuole cyhe lo accompagni in Viale Europa con l'auto a comprare le catene del furgone che il benzinaio non ha...io gli faccio noatre che sono disponibile ma non imbecile...da là io non mi muovo, gli offro di venire con noi, a cena e dormire....lui dice che il furgone non lo vuole lasciare...io gli dico che tanto chi vuoi glielo prenda...una volta chiuso...ma lui è attaccato al furgone come alla su mamma...non lo lascerà solo, intanto il malato nell'ambulanza riwschia di morire di freddo, lo scendiamo emettiamo la barella al caldo nell'ufficio del Q8, l'ambulanza non ha coperte e io gli regalo quella di Humnphrey...il mio cane, che ho in macchina, lo copriamo e sta meglio...dopo un ora l'ambulanza decide di provare a partire, va via col malato, ci lasciail telefono per sapere come andranno le cose e partono con la copertina del cagnolone sopra il malato...parecchio igienico si...ma almeno un more di freddo...per informazione...l'ambulanza non ha le catene in dotazione e partono senza catene...speriamo a bene diciamo noi...
alle 18 Sbirulina deve andare in bagno...non c'è il bagno e allora decidiamo di suonare qualche campanello alle case davanti e chiedere il favore di usare il loro bagno, troviamo una sudamericana gentilissima che ci fa entrare a casa sua...alla fine se vogliamo e proprio rimanoamo là possiamo anche andare a cena e a dormire da lei, decidiamo di non approfittarsene ma fa bene sapere che qualunque cosa accada non dormiremo in auto...la gente al benzinaio si stupisce che qualcuno ci abbia aperto la casa, gli spieghiamo in breve che è normale, che loro magari non sono abituati ma io penso che la gente sia solidale...e vediamo che è una cosa alla quale neanche avevano pensato, siamo messi talmente male che qualcuno è addirittura sicuro che gli altri lo lascerebbero morire congelato in strada invece di aprire la porta, qualcuno dice...io no aprirei...io dico che aprirei...alla fine tutti aprirebbero, anche quelli che non erano convinti....speriamo se ne rammentino quando saranno loro a casa e qualcuno busserà alla loro porta...quello di Empoli col furgone intanto è disperato per il furgone...noi alle 19 decidiamo di partire, il benzinaio presta un cappello di lana a Sbirulina e insieme a Gabriele decidiamo di partire e provare ad arrivare a Scandicci dalla mia nonna e a casa sua per passare la notte al caldo almeno...invito a salire quello del furgone ma lui non lo lascerà quel cazzo di gurgone...gli vole bene come a un figliolo...che furgone fortunato...e che essere umano poco saggio....
Decidiamo di fare strade alternative, le 5 vie, galluzzo, la strada dove c'è il ristorante Bibe, tuta curve e salite sperando che nessuno ci si sia avventurato senza catene e di trfovare perciò la strada libera, la mia Punto con gomme e catene nove pare un gatto delle nevi...a tratti percepiamo anche che miagola da quanto gode a vedere i suv fermi e lei andare avanti, andare avanti...e i suv con 4 ruote motrici da 60.000 euri fermi agli angoli...pare dica....miaoooooooooooo...quest'altra volta vu spenderete meno e vu viaggerete meglio...ma tanto la prossima volta spenderano di più...perchè l'altra volta siamo rimasti fermi con quello da 60.000 euro...quest'anno compro quello da 100.000 e vedrai come vo...alla fine impantaneranno solo 40.000 euro in più...
la strada non solo è libera ma è meravigliosamente bella...intanto Sbirulina è due ore che ci fracassa i coglioni a tutti con il fare le fotografie...farà un report fotografico...ahahaha...dopo vi spiegherò perchè adesso rido...arriviamo bene al galluzzo, raccattiamo qualcuno per strada rimasto fermo, continuiamo, al galluzzo traffico tremendo, due ore per fare 100 metri, alla fine ariviamo sulla strada per scandicci, libera, viagiamo bene e continuiamo a raccattare gente per strada, arriviamo a casa della mia nona, ci scaldiamo, trovo Timmy che, grazie alla tramvia e ai suoi piedini è arrivata là sotto la neve da lavoro, decidiamo che ceneremo insieme a casa di Gabriele (tra l'altyro poi scopriamo che Gabriele è coinquilino di Panzanella, una ragazza clauna che era con noi qualche tempo fa)...mangiamo insieme e Sbirulina si accorge che tutte le fotografie fatte nel pomeriggio si sono magicamente cancellate dalla memoria della sua macchina fotografica...non le ritroverà mai più...ahahaha...dovrà ricordarsi la giornata a memoria...
andiamo a letto, io e Timy dalla nona e Sbirulina da Gabriele, la mattina dopo recuperiamo Sbirulina, troviamo le catene per la sua auto, torniamo a prendere la macchina e andiamo a casa, piano piano a 20 all'ora e continuando a raccattare gente per la strada fino a 1 chilometro da casa mia, l'emergenza è quasi passata e la gente è di nuovo tutta incazzata, suona, opffende, urla, strepita, tutta la solidarietà del giorno prima è andata a farsi fottere, la mia no sia chiaro, quando impareremo a stare normalemnte insieme come in emergenza senza l'emergenza?
A proposito...manca l'ltimo compito rimasto indietro perchè abbiamo trovato il benzinaio chiuso ieri è andare a portargli un regalo di Natale che gli ho comprato ieri mattina, cosa che farò il 24 subito dopo il turno in ospedale....così l'emozione durerà ancora per una settimana per me...mentre la gente tornerà a urlare io terrò nel cuore fino alla notte di Natale un regalo da dare a chi mi ha aiutato....
ciao a tutti voi

Nuvola

sabato 4 dicembre 2010

04 Dicembre 2010

Per me è stato il primo turno con Adriana, Clementina da adesso, devo dire che è stata molto brava, ha una buona energia, abbiamo rotto dei muri che erano alti da tanto tempo con alcune persone e questo mi ha fatto piacere, Clementina è carina, solare e gentile con le persone e tutte le volte che faccio il primo turno con un clauno nuovo vi assicuro che è una bella esperienza perchè si mischia una energia un pochetto ammuffita e quasi sempre simile a una nuova e curiosa ed escono cose straordinarie, lascio il turno con una idea da realizzare, un regalo da portare a un barista bravo anche se un poco provato dal lavoro e dal mal di schiena, nonostante questo con noi sorridente e aperto, non è poco davvero, una sola riflessione, ogni volta mi stupisco di quanto voi siate in grado di aprirvi con me senza nenache conoscermi come al rpimo turno, questo per me è un onore, un rpivilegio e una grande occasione, ringrazio davvero Clementina dal profondo del cuore e gli faccio un applauso con due mani rattrappite dall'artrosi, che però si muovono veloci grazie soprattutto a tutti voi.

Nuvola

Turno appena finito. Secondo turno. Guardo l’ospedale da fuori mentre aspetto l’autobus e penso a tutti i volti che ho incontrato oggi, le persone che ho conosciuto, le vite delle persone di cui ho fatto parte anche solo per un minuto. Donne e uomini con le proprie storie, le proprie emozioni e stati d’animo…le stesse persone che poi incontro per strada, al supermercato, in università, o proprio in ospedale. Ma pare proprio che il naso da clown “ti giustifichi” nel gridare buongiorno a tutti, nello scambiare sorrisi generosi e affatto timidi a qualsiasi sguardo incroci il tuo, nello scherzare e poco dopo nel parlare di argomenti profondi, di sentimenti, di pezzi di vita con persone che probabilmente non incontrerai mai più. E mi chiedo, quanto sia difficile fare ciò senza il naso da clown, viviamo tra le persone ma non viviamo le persone. Perché nella nostra quotidianità è cosi difficile instaurare relazioni, contatti umani?
Con queste riflessioni affronto e lascio la sala prelievi.

Dialisi: si comincia con un “non me ne può fregar di meno di voi” di un’infermiera. La schiettezza che ha piuttosto sorpreso e spiazzato me, invece è stata una palla da cogliere al balzo per Nuvola. Mi ha spiegato, dopo, che da tanto tempo questa signora manifestava la sua antipatia per noi clauni ma senza affermarlo esplicitamente, e proprio questa è stata un’ottima occasione per cercare di spiegare lo spirito con cui lavoriamo, con la ferma convinzione che può esserci sempre qualcuno che accoglie e che necessita della nostra attenzione e del nostro ascolto, con la capacità di capire e rispettare chi non vuol essere imposta la nostra presenza. Non credo che ora questa infermiera ci ami, ma ci ha ascoltato e forse questo è già tanto.
Altri mondi si aprono nelle varie sale della dialisi…carpisco, grazie a Nuvola, frammenti di questi mondi e non posso che sentirmi piccola, ma così piccola, di fronte a sofferenza, serenità, coraggio, energia, debolezza, reattività e rassegnazione. Che sono io di fronte a tutto ciò?

Pediatria. Continuerò sempre a pensare che non c’è nulla di più perfetto, più straordinario, più potente di un bambino….ed è stato cosi dolce vedere un piccolo esserino rannicchiato sulla pancia del proprio padre. Ne ho visti tanti di papà oggi….e tutti erano cosi fieri e felici delle proprie creature! Mi è piaciuto.

È stato un turno di riflessione…questo bagno di umanità è capace di smuoverti e rimescolarti dentro. Sono stanca ma felice.

Un ultima cosa…non c'entra molto col turno, ma è stato un episodio che mi ha tolto un pochetto della pienezza che mi ha lasciato la mattinata. Scesa dall’autobus in centro sono andata in cartoleria…non poteva accogliermi una signora più ostile di cosi. Mi ha trattato malissimo, solo perché non avevo già in mente il colore del cartoncino che le avevo chiesto e quindi le ho fatto perdere tempo (testuali parole) e perchè non voleva darmi un sacchetto per portarlo via….sono uscita arrabbiata, amareggiata, triste. Basta cosi poco per farti derubare dell’ottimismo e del buon umore che hai faticosamente conquistato. Per cercare di recuperare il danno al mio umore, ho pensato al ragazzo del bar dell’ospedale col mal di schiena, il lavoro che non gli piace e tutta la sua insoddisfazione e rabbia interiore…eppure non mi ha negato un sorriso e parole gentili. Meno triste, ma un po’ di amarezza mi è ancora rimasta…

Buona notte a tutti clauni!
Clementina


venerdì 3 dicembre 2010

29 Novembre 2010

Oggi è stato il mio secondo turno da clown (potrei dire che è stato come se fosse il primo dato che l'altro è stato mesi fa). Sono una ragazza abbastanza timida per cui la prima volta è sempre un po',come dire.. silenziosa, però è stata davvero carica di emozioni. Sono arrivata in ospedale con mezz'ora di anticipo e così ho avuto il tempo per agitarmi un po' mentre riflettevo e mi chiedevo come sarebbe andato questo turno. Quando sono arrivati nuvola e arancina e così abbiamo cominciato il turno.
In sala prelievi abbiamo incontrato una nonna di 88 anni che leggeva "La casta" e era colma di una saggezza e una cultura che mi ha lasciato senza parole, e poi alcune donne ci hanno confidato i loro problemi. In dialisi sono rimasta molto toccata da una signora che stava soffrendo davvero tanto, era così avvilita e aveva perso la speranza.. continuava a dire che non ne poteva più, non con rabbia, ma con gli occhi tristi e rassegnati. Vedere qualcuno soffrire così mi ha fatto sentire quanto sono minuscole le mie sofferenze, e ho pensato a quante volte mi lamento per niente. Mi ha commosso profondamente, così l'ho salutata, ma non sono riuscita a parlare, così ci siamo guardate e le ho sorriso. Ho cercato di trasmetterle un po' di forza, un po' di speranza, non è tanto, non è niente in confronto a quanto stava soffrendo, ma mi sono sentita utile, mi ha dato tanta gioia poter fare qualcosa per lei. Siamo andati anche in pediatria dove c'erano diversi bambini, tra cui una bimba che sgridava la sua mamma perchè si preoccupava troppo per lei. Poi ci siamo fermati da una coppia di giovani diventati genitori di due gemelline da cinque giorni, due bimbe veramente splendide. Erano talmente felici di essere diventati genitori che trasmettevano gioia con ogni loro gesto, erano davvero una coppia meravigliosa. Una cosa che in generale mi faceva sorridere ogni volta che succedeva era notare gli sguardi incuriositi, stupiti, nonchè i sorrisi e a volte le "bocche aperte" che c'erano quando passavamo nei corridoi o nelle sale..forse dopo un po' ci si fa l'abitudine..ma mi è sembrato così bello poter far sorridere le persone anche solo per un istante..a volte può davvero cambiare la giornata.
Bilancio: direi che è stata un'esperienza molto positiva, mi ha fatto sentire viva e sono tornata a casa con un grande sorriso sulle labbra, ma soprattutto nel cuore.

Rolli

27 Novembre 2010

sala prelievi
bimba assai spaventata>somministrati 1 Nuvola + 1 buon infermiere>il dramma del primo prelievo si risolve per il meglio

dialisi
MIRACOLO! incauto, l'iroso amico della seconda stanza principia una discussione civile col nemico clown(noi), argomento 'quando gioca la fiorentina?'(io e Nuvola ci guardiamo ignoranti)prestamente accortosi del cedimento alle infiltrazioni avversarie ritratta e ci congeda con mansueta rudezza
eppure, ci ha parlato
non solo, ci ha manifestato il suo disagio, la sua volontà di cambiare ospedale
chiedere aiuto, non esiste cosa più difficile
Nuvola annosamente consapevole delle resistenze dell'uomo avverte l'esponenzialità del miracolo, io sorrido e annuisco

pediatria
mamma con bimbetto, altri due a casa, sorride: io ne farei anche un quarto!
Nuvola stretto spalle al muro da tanto fulgido amore della vita e della numerosità della stessa si difende:
'voi donne avete una marcia in più, e lei signora c'ha una forza, che a trovarla!'
tessiamo duplici lodi alla mamma dai saldi valori affettuosi, se le merita, a giro si stanno estinguendo persone di umana foggia
la sana bella norma diviene eccezione e il mondo va allegramente a puttane
l'egoismo cresce figli unici sotto il tetto di claustrofobici-paranoici affetti genitoriali e la follia dilaga mentre l'uomo si incammina lontano da ogni cosa naturale e bella
verso il baratro dell'autodistruzione!
amen.
(oggi mi sentivo in vena di morali)
baciotti clauni

Zuppi

20 Novembre 2010

Ho un quadernino e una penna.
Sto aspettando Margherita all'ingresso dell'ospedale. Al caldo.
Oggi andata così cerco in borsa il libro e trovo carta e penna. Che fare? Scrivo.
Faccio il Report in itinere.

E' presto, stranamente, in anticipo.
Mi sono svegliata e pioveva.
Ho messo in moto la macchina e non lo faceva già più
Bene così
Decidiamo a tavolino, io e il mio pensiero positivo di stamani, di colorare questa giornata grigia.
Oggi mi voglio dare al turno.
Voglio ricevere l'energia che avrà con sè
Ci vado spoglia e spero di tornare con un vestito colorato.
Sono una tela bianca.
Speriamo che funzioni.
Così mi affido a lui, al turno, alla sua forza e allo spirito della gente.
La gente sfila, io li guardo.

Fine del Report in itinere!!

Così, arrivata Margherita e ho interrotto per continuare adesso, una volta a casa, a pomeriggio quasi finito.
Davvero bei colori sul quadro che prima era bianco.
Ho ritrovato il clown che riposava da un po' .Il trucco è stato partire senza aspettarsi niente, senza voler troppo da se stessi, dal turno, da chi si incontra e da quelli con cui ci si scontra.

Torniamo ai nasi disegnati male e alle scale, quelle giuste.

Si parte con la sala prelievi. Ed è come fare un bagno al mare: prima si entra, l'acqua è fredda. Poi dopo un po' ci si ambienta . E' un piacere stare in acqua. Il mare non è più freddo, ma è freddo fuori dall'acqua.

Sensazione condivisa con Margherita.
Si chiacchiera di medicina con una bella signora. Una ragazza boliviana ci parla di parchi, di coccodrilli allo stato brado e di laghi di sale.

Un signore ci decica tanti versi. Ma grazie!

La sala da piena si fa vuota. Peccato. Si stava bene.

Caffè¨ e dialisi.

Il solito amalgama di emozioni e di visi che insieme fanno un bel puzzle che mi stupisco di saper rimettere insieme, almeno oggi.

Conosco Eleonora, con cui non avevo mai parlato. Poi Maria. Poi Franco. La prossima volta sarò preparatissima sui Rolling Stone.

Poi Sabrina di buonissimo umore.Mi chiede un palloncino a fiorellino. Mi si rompono 2 palloncini in un nanosecondo. Mi tocca ripiegare su un cagnolino causa fine riserve di palloncini in tasca Sigh.
Digressione sulla frutta acerba con Bruno. Ci piacciono parecchio le mandorle. Buone le mandorle!

Armate di palloncini, di cui ci siamo rifornite dall'armadietto, possiamo affrontare i bimbi.
C'è un bimbo bello con le lacrimucce a fior di pelle, a cui portiamo libri. Non sembra apprezzare. Ma magari cambierà idea.

Poi saluti alle mamme e un "bambino" che era il doppio di me.

E così è andato. Molto bene. E così si ritrova il senso. Il senso dello scambio costruttivo di parolequanto più semplici, e del contatto.

Sta a noi star bene nell'abito del personaggio che per qualche ora diventiamo.
Un giorno qualcuno mi disse:"Io sto bene ovunque, il luogo non conta". Sul momento mi colpì e adesso mi torna in mente.
Oggi da Clorofilla sarei potuta essere da qualsiasi parte.

Un grazie a Marghe

Vi abbraccio forte, forte

Clorofilla

mercoledì 24 novembre 2010

13 Novembre 2010

Quinto turno. Arrivo stranamente puntuale come uno orologio svizzero, trovo Nuvola a parlare con la signora della cassa del parcheggio, con i capelli ritti, anzi con il ciuffo blu, ora biondo, ritto. Mentre ci avviamo verso gli armadietti ne capisco il motivo... iniziamo subito male, un saluto disinvolto come se nulla fosse successo e quindi non gradito da parte di una persona poco meritevole,anzi per niente. Con l'umore alterato ci avviamo verso la sala prelievi, stranamente poco affollata, qualche chiacchiera qua e là e poi vado subito da tre fratellini (2 femmine e 1 maschio) con genitori annessi tutti in fila per fare le analisi di sabato mattina. Vivono in una fattoria lì vicino con 20 cani ognuno con il proprio nome, una 20ina di gatti ( di cui una si chiama "Pallina"), galline, criceti, cavalli, pappagalli, quaglie, fagiano dorato... io e Nuvola ce ne spieghiamo il motivo solo più tardi quando capiamo che il padre è veterinario... I genitori dicono che hanno tutti questi animali perché ai loro bimbi piacciono e così "fanno loro compagnia".... Ci avviamo in dialisi, turno fiacco di pazienti, molti dormono o riposano, parlo con la signora G. poi con un altro signore esperto di parole crociate e grande lettore, di giochi da tavola, arriva Nuvola ed insieme cercano di spiegarmi come funziona Backgammon... Andiamo poi in pediatria, praticamente vuota, due chiacchiere con due neo-mamme e salutiamo.

Turno poco pieno di emozioni, arrivo a casa non stanca morta, priva di ogni forza ma piena di emozioni come al solito... ma lo stesso molto contenta di aver fatto lavorare il clown dentro di me, in modo da tenerlo sveglio e non farlo addormentare...


Pallina

sabato 13 novembre 2010

08 Novembre 2010

Carissimi clauni e amici, intanto mi scuso per il ritardo dell'invio del report ma l'ho tenuto due giorni a "posare" ed il motivo è che volevo aggiungere delle cose ma fino a che non le avevo fatte come facevo ad aggiungerle? Turno strano, abbastanza strano, prima leggete il report di Pan e dopo la mia aggiunta

Nuvola

Amore...ecco cosa mi viene in mente pensando all'ultimo turno...l'amore. Ento in sala prelievi e guardo tutte queste persone li...sedute...in attesa che il numero le chiami..come dietro un bancone di una gastronomia...Tra tutti ci sono due signori...lei alta, capelli corti bianchi. Lui alto, magro, con pochi denti e il viso segnato da un tumore...si..quel tumore che porta via una madre, quello che ti ruba gli amici, quello che fà partire un nonno..quel tumore che ti ruba la vita...quel tumore che spesso te l'abbona...ma fà parlare di lui...quel tumore che gli ha rubato i denti...Lo guardo, ha gli occhi lucidi...ci dice che prima di morire vorrebbe solo una cosa "voglio poter riavere i miei denti per mangiare come quando ero ragazzo"...la moglie lo accarezza, lui piange e la ringrazia perchè dopo 52 anni lei è sempre li....presente...lei piange.AMORE PURO...Accanto una donna sola, piange anche lei..ma lei lo fà perchè è sola..sua figlia non vuole sentirla, non le parla, gli nega di vedere i nipotini...piange...è distrutta...gli spieghiamo che a chi fà del male tutto gli torna indietro...a sorpresa ci risponde "no no vi prego, non voglio che succeda del male a mia figlia"...ecco cos'è una mamma....rimango senza parole.AMORE MALATO
Potrei andare avnti ma penso che oggi il turno per le emozioni e gli insegnamenti che mi ha dato puo' finire qui. Il male che gli uomini compiono si prolunga oltre la loro vita, mentre il bene viene spesso sepolto insieme alle loro ossa.
Un abbraccio

Pan

Aggiunta di Nuvola: La seconda signora di cui parla Pan si chiama Sara, mentre parlavamo in sala prelievi davanti a tutti (per lei non deve essere stato facile ma penso ne avesse bisogno, così bisogno che sembravamo io e lei soli in un bosco, gli altri ascoltavano ma nessuno ha interotto, nessuno guardava i numeri per capire se era il suo turno, insomma particolare come atmosfera per una sala affollata) mi dice che nessuno va mai a trovarla, ci penso un attimo, penso prima di parlare se avrò le forze di mantenere perchè non mi va di dire delle cose e poi non farle, e poi dico: "Vengo io a trovarla", di solito le persone a questo punto chiudono e si ritraggono Sara invece inizia a dirmi il suo numero di telefono e lo fa come lanciasse un sos, me lo apunto, poi segno l'indirizzo, lo metto in tasca e gli dico che andrò venerdì, la settimana passa, giovedì la chiamo e fissiamo per venerdì mattina alle 10.30 (ecco il ritardo del report...il turno di lunedì finisce venrdì mattina alle 11.30 in realtà quando lascio Sara a casa sua), venerdì mattina vado a casa sua, le porto dei cioccolatini, passiamo un ora insieme, a volte piange, a volte mi canta pezzi d'opera che ama molto, insomma la lascio tranquilla a fare le faccende, le lascio il mio telefono se avese un bisogno e le prometto che la richiamerò, la cosa che mi ha colpito di più è che quando sono arrivato lei non c'era perchè ero in anticipo, vado al bar vicino a fare colazione e dopo 10 minuti la vedo arrivare, era stata a prendere delle cose, spesa, medicine etc, incontra una signora che conosce e lei le chiede se poi quello che gli aveva promeso di andare a trovarla era poi andato, a quel punto le dico buongiorno e mi avvicino e la signora che glielo ha chiesto mi dice: C'ero anche io lunedì in sala prelievi....perchè mi colpisce? Perchè le persone si ricordano le cose che promettiamo loro e perchè sono contento di essere riuscito a mantenere una promessa, penso che quella persona volese capire se dicevamo le cose seriamente e dubitava che una promessa fatta in un momento del fgenere poi si potesse anche avverare, come se le persone promettesero di occuparsi degli altri e poi non lo facessero, riflettendo mi sa che ha ragione, non molti lo fanno ma noi clauni abbiamo la fortuna di comprendere quanto sia una cosa importante, non è essere bravi, è distinguere l'importante dal futile, sembra facile ma il mondo oggi ti macina il cervello e non sempre prestiamo attenzione ai bisogni delle persone, ecco, il grupo clauno a questo serve, è una specie di palestra in cui ci alleniamo a ricordarsi i bisogni delle persone, e questo mi piace molto.
P.S: io invece penso che sia il bene che il male che compiamo si protrae alla nostra vita, noi dobbiamo solo scegliere quale sensazione vogliamo ci sopravviva...io scelgo l'attenzione, dopo morto vorrei riuscire a lasciare tante persone che, grazie alle nostre avventure insieme nel mondo delle persone, possano continuare ad occuoparsi dei bisogni di chi incontreranno.

Con affetto Nuvola

martedì 9 novembre 2010

06 Novembre 2010

Un vero è proprio salto nel buio ieri pomeriggio…non conoscevo l’ospedale, non ero mai stata in una sala di dialisi, non conoscevo in che modo mi sarei sentita clown e tanto meno come dovevo interagire da clown con le persone che avrei incontrato…non immaginavo come la sofferenza dei pazienti mi avrebbe incontrato-scontrato, fino a che punto si sarebbe presentata e mi avrebbe coinvolto (consapevole che un camice da studente aspirante dottore spesso induce un comportamento e un’apertura emotiva da parte del paziente di tipo diverso da un camice aspirante clown) e di conseguenza ero terribilmente preoccupata che, dopo ormai tre anni di medicina, il mio essere aspirante dottore potesse aver inaridito il mio essere aspirante clown….con questi dubbi ho affrontato la prima sala !
Ho conosciuto Viola, una ragazza un po’ più piccola di me…è stato molto più facile rompere il ghiaccio con lei e mi ha “sintonizzato sulle mie frequenze”, non sono stata né aspirante dottore né aspirante clown, solo Adriana. Ed è così che ho affrontato il resto delle sale…
Quando Zuppi, che si è trattenuto a parlare con Viola, mi ha detto che potevo, se volevo, tranquillamente andare nelle altre stanze, credo di essermi esattamente sentita come una bambina al primo giorno di scuola che si aggrappa alla caviglia della mamma piagnucolando “non mi lasciareeeeee!!!!!” e avrei tanto desiderato che il corridoio che separa una stanza dall’altra fosse stato almeno due-tre miglia più lungo….ma è stato meglio cosi, anche solo due-tre metri più lungo mi avrebbe paralizzato e Zuppi mi avrebbe trovato mimetizzata con gli armadietti del corridoio!

Parlando con qualche vecchietto mi sono chiesta come sarebbe stato se io mi fossi avvicinata a loro vestita normalmente e non da clown, anche perché io avrei detto le stesse cose anche senza camice colorato…ma loro?

Il pomeriggio si è concluso davvero bene con il signor Pasquale, che ci ha raccontato tutta la sua vita e ci ha salutato con tanta gioia e tanta simpatia!
Però mi ha fatto pensare che è molto più semplice interagire con le persone come Pasquale che riescono, nonostante tutto, a essere sorridenti mentre ti parlano, che con le persone come il Signor Galliano della stanza precedente che mi ha esternato tutta la sua sofferenza e solitudine…davvero ti senti una cacca….

Bilancio? Positivo…soprattutto per me stessa…e grazie a Zuppi perché il passo in avanti che ho fatto è stato un pochettino più lungo di quello che avrei fatto se non mi avesse lasciato da sola!

Propositi? Ancora tanti timori ma tanta energia e voglia da investire!

A presto
Clementina

giovedì 4 novembre 2010

01 Novembre 2010

Il mio primo turno, la mia prima esperienza. La sera precedente e prima di arrivare all'ospedale avevo un pò di ansia e paura; anche se tutti voi e Nuvola mi avevate tranquilizzato dicendomi che tutto viene molto spontaneo,temevo di non essere capace o quantomeno di non riuscire a "buttarmi". Ed invece avevate perfettamente ragione!! Sicuramente per me è stato un inizio, diciamo, "soft"; essendo giorno di festa non c'erano i prelievi ed i corridoi erano piuttosto vuoti ma ho comunque avuto modo di rendermi conto abbastanza bene della situazione, di come le persone (sia personale che pazienti)vi conoscano e si fidino di voi!!! Questo è veramente bello!
La dialisi è veramente una fonte completa; si ha l'occasione di scherzare, di parlare del più e del meno (come di ricette di cucina, sagre e passeggiate alla ricerca di castagne, noci e funghi!!) e di poter ascoltare chi ha bisogno di sfogarsi perchè non sopporta più la propria condizione di salute che può essere accompagnata da problemi familiari.
La pediatria mi ha dato la sensazione, invece, di essere il luogo dove far divertire i bambini scherzando e giocando ma anche dove si sostiene i genitori o perlomeno li si intrattiene interessandosi a loro.
Sono uscita dall'ospedale contenta ed ottimista!! Sono felice di essere riuscita ad aprirmi ed a vincere paure e timori; è veramente tutto spontaneo, dici e fai quello che ti senti senza forzature nè per te nè per gli altri, cerchi di comunicare con chi vuoi e chi te lo permette senza rammaricarsi troppo se qualcuno non ha voglia di parlare.
Quindi un messaggio per i nuovi come me: inevitabilmente si ha paura e si teme di non essere in grado di sostenere il turno, ma questo stato d'animo svanisce non appena entri nella prima sala ed hai il primo contatto!! E comunque c'è sempre il tutor che può aiutarti in ogni situazione.
Sono contenta di essere entrata a far parte di questo gruppo, credo che imparerò tanto!!
Un saluto a tutti
Puffetta

30 Ottobre 2010

Oggi il mio Tutor mi ha gentilmente obbligato a scrivere il Report.Brutta cosa le gerarchie sociali. Ma, per assecondare il sistema, Obbedisco!Scherzo, ovviamente!!

Comunque vi narro quello che è stato un turno di cui ho, ahimè, ben poco da dire. Poco poco.In primis, non ero in vena.Mai stata così poco in vena dai tempi dei tempi della mia breve vita da clown.Sarà un momento. Sarà. Dicono che capiti. Lasciamolo capitare.Attendo in macchina, presa dal freddo, Zuppi che sfiora quasi la puntualità, senza riuscirci. Dopo aver perso il mio segnalibro viola e aver,per questo, maledetto tutti gli Dei, posso iniziare.Quindi in un attimo, un attimo, per così dire, siamo pronti. Chiedo umilmente perdono per la mia lentezza cronica.Ho serie difficoltà nel dipingermi il naso, brutta storia.Dopo aver accantonato l'esilarante idea di Zuppi di ballare un valzer e di trasformare la sala d'attesa in una sala da ballo, si procede tra la gente in attesa. Non dolce.Ci si imbatte in un vecchietto nostalgico del Fascio, di Mussolini e di "quando le cose andavano bene", frenato dalla moglie nei suoi impeti di esaltazione.Io ascolto stupita, forse tradendomi con lo sguardo. Zuppi accenna una provocazione tirando in ballo le leggi razziali. Ed è come se il vecchietto non ci sentisse.Continua il suo monologo, la sua vecchia storia. Gli occhi stufi della moglie svelano la noia di averla già sentita troppe volte.Questo è quello che ci ho visto io. Poi, chissà.Per il resto quasi niente. Saremo stati noi, sarà stata la casualità, tanto è vero che non c'è stato nessun incontro folgorante, nessun altro che avesse voglia di raccontare.Da lì dialisi. Ci arrivo convintissima di non conoscere la gente di quel turno. La mia memoria ha fatto fiasco. Menomale.C'è Mario con il thè, tanti spicchi di limone e il solito Zampa tra i pensieri.Maria mi parla di quando faceva la cuoca e mi racconta un episodio di cronaca nera che deve esserle rimasto fisso in testa per anni: due ragazze erano state investite dalla furia del traffico proprio vicino a dove lavorava lei.Pediatria. Sono in panne. Un maggiolino in panne.Mi dimentico di fare palloncini. Non li faccio e basta.Non mi va. E'come se questa volta gli occhietti furbi dei bambini mi mettessero più a disagio del solito.Meglio con le mamme, questo sempre.E' stato un turno strano. Un quasi non turno.Dopo due turni nella stessa settimana, uno più strano dell'altro, ce ne vuole un altro ancora, e ancora.

Clorofilla, gialla. Sarà l'autunno.

martedì 26 ottobre 2010

23 Ottobre 2010

Con i soliti 5 minuti di ritardo arrivo a Ponte a Niccheri, corro giù agli armadietti e lì trovo Nuvola, il quale mi informa che nella mattinata avremo l'onore di essere accompagnati dalla dott.ssa Oliviona (Oli) per gli amici e/o colleghi. Subito andiamo in sala prelievi dove, contro ogni mia previsione, mi sento a mio agio e "giusta", parlo con una signora che legge un giornale, con una mamma e una figlia della situazione tragica che investe l'università e l'istruzione in generale, conosciamo un orologiaio in pensione, mi intrometto a mezzo di una discussione intavolata da Nuvola (che prende di "bischero almeno un paio di volte) su cosa le donne mettono nelle borse e su come mai gli uomini non le portano (perchè "tanto c'è posto in quella di lei"), un saluto veloce agli infermieri e ce ne andiamo! Ecco che squilla il cellulare: è arrivata la Dott. Oliviona, pronta per visitare tutti i pazienti ma prima decidiamo di fare una pausa al bar dove ordiniamo non un thè qualsiasi ma un "thè per Gorky". Carica e positiva sono pronta per affrontare la dialisi, contenta di come stava andando il turno, ma succede una cosa che mi fa cambiare umore.... Andiamo su dai dializzati, con Oli in prima fila. Parlo con R., una signora dolcissima di cui mi ricordavo, con altri pazienti sempre con l'aiuto di Gorky che va da una stanza all'altra regalando lezioni di vita in tutto e per tutto quello che fa, si sente un vero dottore, anzi una vera dottoressa e questo lo rende maestro per tutti, lo rende clown al 100%, uno dei migliori credo... Velocemente andiamo in pediatria dove troviamo una mamma e una bimba di 3 anni appena ricoverata, con degli occhini pieni di lacrime, spaventata da tutto in quell'ambiente, anche da noi...Non spiccica parola, le parliamo ma non ne vuole proprio sapere. Nuvola allora le dà in custodia Ale Mai, il suo maiale, dato che lei non aveva nessun gioco portato da casa. Salutiamo e ci avviamo verso i piani bassi, mi sento piena stra-colma di sensazioni che come un aspirapolvere credo di aver preso.
Grazie Nuvola, grazie Oliviona.
Pallina

lunedì 18 ottobre 2010

15 Ottobre 2010

Questo è stato il mio secondo turno con Nuvola e il quarto in totale; ho vissuto questo turno un po’ in maniera passiva, forse mi sarei potuta attivare di più, ma è stato comunque un turno molto positivo, un turno più di osservazione attenta in cui ho imparato tanto, soprattutto dai discorsi di Nuvola ma anche dalle persone con cui ho parlato.
In sala trasfusioni Nuvola ha fatto un discorso molto bello e ben argomentato sull’importanza dell’affrontare con ironia la malattia, cosa che per me è di fondamentale importanza.
In pediatria mi è piaciuto il modo di Nuvola di relazionarsi con la madre di una bambina di 2 anni e con una ragazza di 16 anni, è riuscito a trovare il tipo di comunicazione adeguata per queste due situazioni , lasciando in entrambi casi il messaggio giusto.
In dialisi mi sono ritrovata tra facce nuove e facce conosciute e mi ha colpito la vitalità e la speranza di una signora che ha appena iniziato la dialisi (è la sorella di un’altra paziente della dialisi) e anche le parole di Nuvola. Ho parlato con Bruna e Margherita, un signore, Franco e i fantastici 2 Gini, ho notato che parlare con le persone di una certa età mi risulta più facile, mentre ho avuto paura a relazionarmi con le persone più giovani, certamente perché è più difficile confortarli.
Il mio prossimo turno sarà un turno più attivo dato che lo condurremo da sole io e Clorofilla, secondo me è molto utile alternare un turno più di osservazione con Nuvola e con un turno da soli, perché in questo modo osservo e poi metto subito in pratica.
Alla prossima!
Margherita Dolcevita

giovedì 14 ottobre 2010

09-11-12 Ottobre 2010

Carissimi clauni e amici buongiorno, stavolta vi mando ben tre report tutti condensati in uno perché io e Zuppi abbiamo fatto un turno insieme sabato scorso, poi Pan ha avuto dei problemi per fare il turno di lunedì ed è venuto di nuovo Zuppi, il quale poi aveva anche il suo turno tutor il martedì, insomma Zuppi tra poco prenderà la residenza in ospedale,abbiamo perciò deciso di concentrare in uno solo tutti e tre i report. Spiego solo una cosa che sennò rischiate di non capire la parte sui libri nel report di Zuppi ossia lo “scambio di copia”, questo infatti è il titolo che ha trovato Zuppi per una cosa che stiamo organizzando in ospedale, la cosa esisteva già ma era fatta in maniera casuale e non funzionava e allora proviamo a migliorarla, metteremo una specie di scrivania in ospedale davanti alla sala gessi dove sopra chiunque potrà lasciare un libro che altri potranno prendere, senza obbligo di restituirlo, per cui sarà un servizio fatto così…uno arriva in ospedale e prende un libro, oppure lo porta e chi lascia i libri potrà anche scrivere una dedica per chi lo prenderà, insomma uno scambio di libri, cosa che esiste da diverso tempo e che non abbiamo certo inventato noi, ma è una cosa che può dare bei frutti e allora proviamo ad incentivarla, spero di avervi spiegato la cosa in maniera comprensibile, stamani sono stanco e non so cosa ho scritto di preciso, vabbè…stamani ve la prendete così vai…..

Nuvola

Ecco un report condensato di un periodo fitto di turni. tanto fitto che la realtà prende il sopravvento e le parole scarseggiano. sabato, giornata di accanimento contro nuvola (tutti a infamarlo, giustamente) . lunedì coi racconti di Bruna e le nuove idee per lo 'Scambio di copia'.

Oggi con due gemellini parzialmente giapponesi Key e June. tante belle facce, fitte rughe e brutti acciacchi, tanta voglia di essere ascoltati che viene da domandarsi com'è che siamo finiti per diventare un mondo di sordi, dove ognuno a colazione mangia pane e cazzi suoi e la relazione è eccezionale quando dovrebbe essere la norma. Rosa, una signora rumena che scorta una vecchietta ci dice: 'Dio benedica il vostro lavoro per sempre, vi guardavo sorridere e vi ammiro' come al solito tutti ‘sti complimenti mi suonano sbagliati, perché spesso capita di essere stanchi, di avere momenti in cui ci alieniamo, presi da stanchezza, distrazione o magari perché risentiamo la stessa storia per la quarta volta. eppure sembra che anche quello che ci pare il nostro turno peggiore renda la giornata migliore a qualcuno, e magari anche se non riesco a capire tutte le parole che si perdono tra le gengive sdentate di Mario, anche se per un attimo perdo il filo e non ascolto più, anche se ripeto una domanda che ho già fatto sembra che il solo stare in piedi lì basti.
esserci. è stato bello fare questi tre turni ravvicinati e mi rendo conto che c'è sempre così tanto da migliorare e mi vengono sempre nuove idee. Mi sto anche facendo uno schema approssimativo dei dializzati dei due turni coi nomi e ciò che so su di loro, in modo da non chiedere sempre le stesse cose. Sono troppe le cose successe e nell'ingorgo non mi viene altro da aggiungere. Non vedo l'ora di fare un nuovo turno, sto diventando dipendente.

Un abbraccio a tutti

Zuppi

giovedì 7 ottobre 2010

04 Ottobre 2010

Che giornata! Stamani mi presento da Nuvola in ritardo, son proprio fuori ritmo e pesta. All'attivo c'ho un raffreddore da cavallo dolori dappertutto ed un ovaio che urla vendetta l'e' bbene che vadaai'tturno!!!! Essendonsi arrivata in ritardo andremo in pediatria ed in dialisi. In pediatria ci son due mimmi neonati ed uno un po' più grandicello deambulante con l'aiuto di mamma ma tutti pronti e speranzosi di uscire oggi. La prima neomamma ha questa frugolina con un po' di reflusso, viene da Montecatini e ci racconta che la sua pediatra ha preferito spedirla per scrupolo al Meyer, laddove non vi era posto e da lì l'hanno rinviata a Ponte a Niccheri, meno male non si tratta di cosa preoccuposa, e' una mamma molo gentile, 40enne e contenta di essere addoventata mamma a quest'eta'. Si chiacchiera di quest'argomento, più Nuvola, anche perché c'ho ‘na voce che paio un baritono, stamani piuttosto smorze'. La mimma in questione e' veramente tenerissima e la sua mamma le massaggia il pancino con due dita di numero, tre le sarebbero troppe!!!Si fa a tempo a conosce anche 'r babbo della nuova venuta. Si riesce a conoscere anche gli altri due neo genitori. Questi due gioiosi e c'hanno già all'attivo due figliole di 18 e 11 anni e questo frugolo tranquillo che ci avrà praticamente, Nuvola glielo fa presente quasi con lo scopo di prepararlo, tre mamme!!! Si va in dialisi. Stamani l'argomento con Gino 1 l'e' l'adozione…ne nasce una serie di riflessioni interessanti un colloquio piacevole, stamani niente offese all'indirizzo di Nuvola a parte sottolineare con una cera perfidia che era contento di aver rivisto Zuppi con un'altra clauna, che mi scuso non mi ricordo il nome.... L'altro Gino dorme.. Nella stanza c'e' quello che somiglia a Pasolini che si e' ricordato di un impegno con Nuvola e gli ha portato gli scacchi per insegnarli le caratteristiche delle varie figure, Nuvola gli ha promesso di studiare per poi poter fare delle vere e proprie partite!!! C'e' un nuovo infermiere molto accogliente e simpatico di "fuori Firenze" che non mi ricordo come si chiama il posto (Nota di Nuvola: sarebbe Loro Ciuffenna) che approfitta per proporsi come giocatore allorché c'ha un attimo di tempo e da il cambio a Nuvola. Nella stanza di P. l'apoteosi, col fatto che ci racconta di una prima lezione di Yoga con un istruttore che mi pare alquanto esaltato...con delle pretese discutibili........ma che sono occasione di risate. Le infermiere presenti sono proprio carine e stanno alle occasioni di battuta. Si parla anche di un libro che pare vada per la maggiore, una specie di libro dei segreti... e il consiglio riportatovi è di ripetersi la mattina di essere una calamita per i soldi per poter addoventare ricchi e' ennesima occasione di dissacrazione ma anche di risate...

Arancina

martedì 5 ottobre 2010

29 Settembre 2010

Il report non l'ho fatto subito, nella frenesia di quei giorni è passato il momento ma fare il report di colpo però è tutta un'altra cosa.Adesso mi trovo a ricercare tra i pensieri quello che è rimasto di un turno diverso e che sul momento mi ha dato una quantità di nuove sensazioni, che mi è dispiaciuto non aver messo subito su carta.

Arrivo, in anticipo. Attendo un'ora senza aver ricevuto il messaggio di Margherita sul suo ritardo: il mio telefono non funzione proprio quella mattina, maledetto!
Quindi aspetto. Margherita arriva, in un attimo siamo pronte: l'incertezza iniziale di entrambe si trasforma, scalino dopo scalino, mattonella dopo mattonella, in coraggio di fare, di sorridere e di parlare con questo e quello, stavolta un po' di più perché "costrette" dalla situazione. Lo scoglio della sala prelievi viene superato con meno difficoltà del previsto. Inizialmente è un trauma sentirsi gli occhi puntati addosso e dover essere i primi a rompere il ghiaccio. Poi la tensione si scioglie e ci prendiamo gusto.

Piacevole e lunga chiacchierata con uno del Coumandin su una quantità di cose: giovane dentro, si merita un cagnolino giallo.

Poi Pediatria. O meglio prima odissea alla ricerca di Pediatria: fra tutte e due sbagliamo un sacco di volte strada! Giunte a destinazione stiamo un bel po' con un bambino, simpaticissimo. Bolle di Margherita, bambino in estasi.

Poi la dialisi, il solito ritrovare persone grandi. Grazie mille a Margherita con cui c'è stata intesaci:ci siamo spronate a vicenda ed è stato un sorreggersi l'un l'altra. Da rifare!

Un abbraccio

Clorofilla

domenica 26 settembre 2010

24 Settembre 2010

Carissimi clauni e amici ecco a voi il primo report di Sbirulina, alias Daniela, che ha fatto il suo primo turno con me e la Dottoressa Oliviona (Oliviona vi manda a dire che è stato bene e che si è divertito), voglio solo fare due considerazioni su questo report di Sbirulina, la prima è che Sbirulina è stata davvero brava, non è semplice affrontare il primo turno e questa volta eravamo anche in tre, non sembra ma fra essere due o tre cambia parecchio nelle relazioni che si instaurano e a tre secondo me è più complicato perchè lei ha dovuto osservare e interagire con due persone, e poi Gorkji è una forza della natura e stargli dietro a volte è complicato...ma lui va da solo a ruota libera e c'è poco da fare, basta seguirlo a volte..., la seconda considerazione è che mi piace come Sbirulina ha concluso il report, salutyando gli amici clown...sembra banale ma sentirsi amici e parte di un gruppo senza aver conosciuto quasi nessuno è una gran cosa, significa che ogni volta che uno di noi lavora in ospedale ha dentro di sè l'energia di tutti gli altri e, permettetemi di dire che questa non è una cosa facile da ottenere e vortrei fare i complimenti a tutti voi per questo...ogni tanto farsi i complimenti da soli fa bene secondo me...
non aggiungo altro...solo voglio dare di nuovo il benvenuto a Sbirulina, ringraziarla di essere venuta con noi tutti e soprattutto farle sapere che ho apprezzato molto il suo modo di porsi....
Con affetto

Nuvola

Venerdì 24 settembre Dopo aver pensato per giorni al mio clown ma arriva l'illuminazione! La dolce Sandra ci lascia io: una svampitella, ridolina e burletta! E decido la mattina stessa che sarei stata Sbirulina! Ed eccomi pronta a correre incontro al mio primo turno… totalmente inconsapevole di tutto quello che mi attende! Un camice [UTF-8?]bianco… il naso rosso prestatomi da Nuvola e nient'altro! Nemmeno una sola idea di tutto quello che avrei fatto, detto o visto per la prima volta!
Alle 9 entriamo in sala prelievi e capisco subito CHI è Nuvola!! Non ha rotto il ghiaccio...: ha disintegrato il silenzio, colorato volti di bei sorrisi, abbattuto muri e levato il sonno di prima mattina!!! Ihihihih Ed io sono rimasta per un'ora totalmente attonita, inerte e in silenzio davanti a tutto quello che è riuscito a creare! Sono riuscita solo a scambiare due chiacchiere con una ragazza che vorrebbe collaborare con noi come clown e altre due chiacchiere quasi alla fine dell'ora con una signora che guardava un giornale con tour e prezzi di viaggi-vacanze ma giusto due battute
Io! Una chiacchierona, caciarona zitta e a bocca aperta per un'ora e con gli occhi estasiati!!! AHAHAHAHAH
Mi ha colpita molto il modo di scherzare di Nuvola con un ragazzo in carrozzina, credo che in sala prelievi sia importante l'arte del clown, che purtroppo ancora non conosco ma che spero di imparare presto Per arte del clown non intendo solo il gioco di prestigio o il palloncino, ma il saper dire la parola giusta nel modo giusto e al momento giusto, cosa che ritengo non banale. Alle 9:40 ci raggiunge la Dottoressa Oliviona e proseguiamo la mattinata tutti e 3 insieme.
Alle 10 entriamo nel reparto dialisi e, già da una prima occhiata ad una delle stanze, mi si gela il sangue credo che il mio report sia un po' atipico, ho letto qualcuno dei vostri, vedere sei persone per stanza attaccate ad una macchina è stato per me un forte impatto, non ero mai stata in ospedale, tanto meno nel reparto dialisi e non sono una studentessa in medicina. Ho cercato tutte le forze che avevo dentro e mi sono fatta coraggio, stanza per stanza, persona per persona, sono riuscita a scambiare 2 parole con molti dei presenti (di cui purtroppo non ricordo i nomi, non sono molto brava purtroppo a ricordarli) minuto dopo minuto le macchine scomparivano e vedevo solo volti, sorrisi, occhi stanchi, occhi curiosi, occhi sorridenti, occhi rassegnati, occhi pieni di voglia di vivere. Ovviamente il mio sorriso, la mia attenzione, il mio interesse non sono mai mancati nonostante dentro si muovessero mille pensieri e mille emozioni.
Devo dire inoltre che mi ha aiutata veramente tanto la presenza di Oliviona a momenti pronunciare qualsiasi tipo di parola mi sembrava quasi stupido e inutile, ed ecco che arrivava lei (LUI!!!) a rompere il ghiaccio, a dire una parola, a dare un consiglio, a fare un sorriso. Credo si sia silenziosamente e spontaneamente creata una sinergia tra di noi, un gruppo di lavoro attivo di cui praticamente non ne avevo più la percezione tanto ero assorbita dai racconti dei ragazzi sulla bilancia. Ricordo Pietro e le sue storie, ricordo la signora di 91 anni, Patrizia con cui ho parlato di pesci tropicali perché vuole creare l'acquario. A fine mattinata siamo saliti in pediatria in cui abbiamo trovato Francesco (arrivato da poco per attacco d'asma) con la mamma, con i quali Nuvola ha intrattenuto un lunghissimo e interessantissimo discorso su come addestrare i cani e Kevin (un bimbo piccolo di 3 anni, in uscita) con la mamma. Alle 13 non capivo più nulla!!! AHAHAHAHAH....Stanchissima e distrutta completamente assorbita ma davvero Felice!
Mi scuso, solitamente sono sintetica, ma una mattinata così non potevo, né volevo raccontarla con due righe... Spero di conoscere presto tutti voi Buona giornata amici clowni! ;)
Sbirulina

giovedì 23 settembre 2010

21 Settembre 2010

Ecco a voi il report di Milù...buona lettura

Nuvola

Ciao a tutti!!!! stamattina in tutta fretta ed emozionata mi sono svegliata,sono andata di corsa a fare il turno….era dal 2 AGOSTO CHE NON LO FACEVO...mi sono sentita un po' agitata e'un po' di tempo...mi sono portata un blocco di fogli bianchi con me...Mi sono incontrata con Zuppi e di corsa siamo volati a cambiarci...siamo entrati subito in empatia :) Arrivati in sala prelievo piena…come sempre, con GRANDE PAZIENZA le persone erano li ad aspettare…e io e Zuppi ci siamo avvicinati ad una coppia di anziani Gianfranco e Franca dandogli il buon giorno…e il marito ci ha detto ...IL POLLO????!!!! …ahahahah si ricordava di Nuvola…e da li e' partita la conversa...ci hanno messo proprio a nostro agio,la figlia era con loro trasferita dal Venezuela ci ha raccontato tutta la sua vita...tutte le difficoltà che si incontrano in quel paese. Adesso e' dovuta tornare a Firenze perché sua figlia non sta bene di salute e in quel paese la Sanità non aiuta... Gianfranco e Franca scherzavano con noi...allora non avevamo il pollo e gli ho regalato un disegno 2 pulcini per il loro 55° anniversario di matrimonio...Abbiamo conosciuto Adele, una signora con la figlia con un meraviglioso sorriso, del casentino…gli ho regalato un disegno con una farfalla …che bello...il tempo e' passato così veloce ho conosciuto anche Maura di 81 anni in compagnia del figlio…

Ci siamo presi una pausa e al bar c'era un bimbo marocchino gli ho lasciato un palloncino e sono tornata di corsa nella sala prelievi e l'ho dato anche a Gianfranco con la sua solita battuta SEI ANCORA QUI??? Via…Siamo arrivati nel reparto della dialisi dove ho conosciuto gli ospiti del martedì. Nella prima stanza Mario tenerissimo e Silvio ci hanno accolti con molta simpatia abbiamo iniziato a parlare con Zuppi di carne,rosticciana …ahahahah io sono Vegetariana!!!! …ahahahah. Nella seconda sala Giancarlo un signore che mi ha riempito il cuore di gioia mi ha detto che vorrebbe rivedermi…che si e' sentito meglio con il mio sorriso mi ha fatto tantoooo piacere...ma grazie a tutti loro!!!L'ultima sala c'era Franco che MITOOOOOO ascoltava Bob Marley, ci ha raccontato la sua storia e parlato dei suoi figli,dato che io non lo conoscevo TROPPO FORTE !!!! La mitica Maria così bendisposta mi diceva che si sentiva sola...ma era così sorridente mi stringeva forte la mano mi ha dato una carica...ci siamo ringraziate a vicenda!!L'ultimo giro in pediatria...c'era Mattia che non respirava bene...cosi' tenero gli abbiamo lasciato un palloncino e qualche bolla di sapone…anche a Kevin di 4 anni che era lì da domenica con la febbre...Che bella mattinata!!!! e' passata così in fretta neanche me ne sono accorta grazie anche alla gradevole compagnia di Zuppi,mi sento piena di emozioni, mi sento così carica e felice ....GRAZIE a tutti.

Milù

martedì 21 settembre 2010

17 Settembre 2010

Venerdì 17..entriamo in ospedale e una folla di zombie ci assale....ah no...ho sbagliato....Arrivo davanti l'ospedale e trovo li fuori Giovanni, un signore con un bel sorriso e tanta voglia di parlare....mi racconta di come una mina in Romania gli ha amputato le gambe....ma è forte...sorride!
Arriva Nuvola...entrambi stanchi mentalmente e fisicamente andiamo diretti in dialisi dove troviamo i sempre verdi G&G...Gino e Gino...sempre attivi e scherzosi...infatti li abbandoniamo stupefatti su una battuta il cui soggetto era un frutto...il fico! (a voi l'immaginazione)

Nella camera dopo trovo Bruno che mi parla di come la sua Fiorentina quest'anno stenta ad ingranare...e trovo anche una Patrizia un pò sfiduciata, un pò persa d'autostima...una Patrizia che fa tanto per lei e soprattutto per gli altri ma non trova il modo di veder questa cosa...come se le mancasse uno specchio per veder le cose belle che stà facendo....

Toccata e fuga e via nell'ultima stanza dove trovo un Pietro sempre attivo ma stanco...stanco della situazione, questo quello che mi è sembrato di vedere, quello che ho percepito.

Un Pietro a cui abbiamo chiesto di darci una mano a scrivere una lettera per chieder più assistenza al personale del reparto...Un reparto che pur se unito e attivo inizia a perder dei pezzi come il numero degli infermieri, che di camera in camera spesso sono solo due se non uno solo...ed altre cose che giorno giorno stanno mancando.

Salutiamo e andiamo giù verso gli armadietti...


Un abbraccio a tutti


Pan

mercoledì 15 settembre 2010

13 Settembre 2010

Turno tranquillo, quello di stamattina, il primo dopo le vacanze estive...mi sento molto più rilassata, arrivo in ospedale con un po' di anticipo e piena di entusiasmo! dopo la solita colazione,esco per aspettare Nuvola sulle panchine davanti all'ingresso e mi accorgo che sta per entrare una signora anziana, con le stampelle e con grosse difficoltà di movimento: procede con fatica, è vicina alla porta ed è chiaro che da sola non può tenerla aperta, ma nonostante ci sia un sacco di gente nei dintorni, nessuno si fa avanti per aiutarla. Apro la porta e aspetto che entri, lei avanza lentamente, mentre un signore passa sbuffando, stizzito per "l'intralcio" che lei sta creando. E' un episodio forse banale, ma mi ha dato davvero molto dispiacere e mi sono quasi commossa quando ho visto il calore con cui quella signora mi ha ringraziato, anche se non avevo fatto proprio niente...
poi si comincia...Indosso i miei nuovi abiti, un po' più "clowneschi", e accompagno nuvola in pediatria. Lì troviamo due "bambini" (entrambi più alti di me!!) e chiacchieriamo un po' con loro, discutendo di sogni e immaginazione...i nostri discorsi si prolungano per un bel po' e quindi, subito dopo, andiamo in dialisi, dove ci aspettano Gino&Gino! Gino (quello con gli occhiali, per intenderci) mi colpisce sempre, perchè all'inizio sembra quasi non voler parlare, poi però si mostra molto socievole, anzi capisci che non vedeva l'ora che arrivassimo per discutere di caccia, animali e tutto ciò su cui ha un'opinione diversa da Nuvola...perchè finisce sempre così!!! e con lui, tutta la stanza si anima...il turno continua tranquillo, come al solito la dialisi consente un contatto molto più spontaneo con le persone e quindi mi fermo volentieri a scambiare due parole con alcuni di loro...infine si arriva al mitico Pietro, che ancora una volta dà prova della sua straordinaria forza d'animo...chi, dopo l'amputazione di un arto, direbbe di ritenersi fortunato perchè ha l'artrosi in un piede solo??? :) all'uscita dalla dialisi una signora ci rimprovera bonariamente perchè non siamo passati da lei e così capisco, ancora una volta, che per i pazienti della dialisi, come per tutti gli altri, il nostro lavoro è importante...e questa, credo, è la ricompensa più bella...

Fiorella

11 Settembre 2010

Un sabatino particolare, oserei dire che non risplendevo di vitalità però non vedevo l'ora di arrivare.... La sala prelievi pullulava di persone...meno male che Nuvola riesce sempre a trovare il modo per rompere il , non posso dire ghiaccio, le persone si sono rivelate disponibili e c'era chi sorrideva e chi rideva di gusto per scaricare la tensione magari.. C'e' chi ci ha raccontato del lavoro ad Arezzo.. chi della pelliccia fatta sicuramente dalle codine degli animali..... però ho percepito disponibilità alla conversazione...E' faticoso di sicuro gestire il dialogo diretto con le persone, per ora la strategia che mi rendo conto di applicare e' di fare da spalla a Nuvola e così riesco a mediare con il timore dell'impatto con le numerose persone presenti... Altro discorso e' stato incontrare madre e figlia, quest'ultima doveva fare le analisi ed in numero cospicuo, impauritissime tutte e due!! L'infermiere era bravo e determinato tanto che poi e' riuscito nell'intento io ho fatto in modo di restare ad ascoltare la mamma e scambiare qualche parola con questa figlia impauritissima. Era stata una vecchia esperienza negativa che le e' capitata da piccola che ha visto un ago di siringa esplorarle il braccio in modo barbaro che pare le abbia causato ciò e mamma sua l'ha "rassicurata" che quando avrà i figlioli le passerà tutto!!! Nuvola si e' allontanato ma dov'e' ??? TIMOR PANICO!!! Accompagno mamma e figlia che finalmente son giunte al termine del prelievo. Esco per un salutino a casa....pfiuu eccolo Nuvola ! Ci fermiamo un po' questo incontro ai prelievi e' stato , diciamolo ,
sfiancante.. Si riparte per la pediatria. Chiacchieriamo un po' con una mamma san (ossia giapponese) con un piccino delizioso che stava piangendo ma poi fortunatamente si distrae e gioca con il canino -palloncino che Nuvola gli ha preparato. Poi abbiamo occasione di conoscere un ragazzo 15enne che ha la febbre ma non stanno scovando la causa...Appare insofferente ed un po' preoccupato ma ha fatto l'esame proprio lì all'ospedale. E' molto in gamba il ragazzo , molto sensibile ci racconta anche di alcuni suoi pensieri particolari che ci lasciano un po' perplessi e ci fanno pensare quasi ad un messaggio, una proiezione di disagio..!? Oggi abbiamo terminato qui. Grazie per questa ennesima occasione.

Arancina

06 Settembre 2010

Al report di Zuppi aggiungo due cose sennò lo capisco solo io che c’ero quello che ha scritto…la prima cosa è quella della sala prelievi, abbiamo trovato quest’uomo particolare che ha dichiarato che lui quando esce di casa nella borsa ci mette sempre la morte…m’è parsa una bella risposta…la dialisi invece vedete riportato pari pari l’incontro con Gino e Gino…bello devo dire…si…sulla mia stupidità a conclusione invece devo dire che magari zuppi c’ha ragione ma io son proprio un bischero…un capirete nulla di questa cosa ma l’è uguale…ogni tanto una roba che un si capisce ci piace mettercela dentro

Nuvola

sala atteso-dissanguamento: un signore con una borsa, cosa ci porta là dentro?, tutta la mia vita, una cosa in particolare a cui tiene?, la morte.

reparto purificazione(repulist sanguigno): 'e l'è uguale, che sia un uccellino o un vithello e l'è la stessa hosa, ùn'è siccome l'uccellino l'è piccino poerino. e voglian vìve tutteddue...'
dissertescions abaut responsabiliti in de chilling ov enimols and razzismo interspecies 'e sò creature della natura tuttedue, neanche il maiale vole morire...perché dovrebbe essè giusto uccìde un pollo, ghe poveraccio lo gostringi pure a vìve in un capannone pigiato, pè poi tiraggli il collo, e un uccellino o un cinghiale ghe mi distrugge la vigna...lui poverino? e l'è razzismo.''chez Gini's' l'arringa et la dissertatio son di casa: dai topi che cadono nei pentoloni nelle fabbriche di formaggi('un ttu lli mangi più, la rigotta, la mozzarella, dopo aver visto gome le fanno...') a giustizia VS gola ('ghe poi la mangia anche nuvola, perché l'è bona la bistecca...dice dice, ma poi la mangia....')

pediatria:vuota

chiudiamo con una breve riflessione sulla stupidità di Nuvola, che si dimentica sempre di vivere in un mondo densamente popolato di gente di merda e persiste ingenuamente nella sua sincerità e nella sua bontà. meno male, in realtà, secondo me.