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Il servizio di clowncare viene svolto due volte alla settimana presso i reparti di Pediatria, Dialisi e Sala Prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (FI). Il progetto “M'illumino d'immenso” si propone il grande scopo, tramite l'insegnamento agli studenti delle tecniche di clowncare, di formare futuri medici consapevoli che il rapporto umano medico-paziente non sia un optional ma un elemento essenziale per il normale svolgimento della professione medica.
martedì 27 gennaio 2015
17 Gennaio 2015
16 Gennaio 2015
Iniziamo come sempre dalla sala prelievi, che per fortuna non è affollata, toccando un argomento molto delicato in quei giorni essendo passati pochi giorni dai massacri di Parigi. Le persone interagiscono alla grande con noi non nascondendo un po' di paura in quello che è accaduto ma tutti d'accordo sul fatto che la religione non c'entra niente con questa situazione. Ci fermiamo a parlare davanti la sala d'attesa di cardiologia a parlare con un signore che ha avuto la bellezza di tre infarti negli ultimi anni e nonostante tutto sorride alla vita come pochi (forse pure troppo). In dialisi dormono tutti tranne la mitica Patrizia che come al solito ci accoglie.con il sorriso. Infine arriviamo in psichiatria. Appena dentro l'infermiera ci informa subito che una stanza é meglio lasciarla perdere in quanto c'è un ragazzo arrivato la sera prima abbastanza agitato. Ci imbattiamo in L. contrarissimo alla tecnologia ( ci dice di essere stato intercettato per ben 15 anni da una cabina telefonica da dove lui cercava di chiamare un suo amico) e molto propenso a provarci con RED ( il fascino dell'imbianchino non tramonta mai). Io un pensierino ce l'avrei fatto!!!. Torniamo agli armadietti fieri di quello che facciamo!!!
Per concludere la giornata pranzo da SARCICCIA con il mio muratore preferito. Ciao a tutti e scusate il ritardo del report.
A PRESTISSIMO DR SARCICCIA.
10 Gennaio 2015
09 Gennaio 2015
Nuvola
02 Gennaio 2015
29 Dicembre 2014
Piacevole mattinata trascorsa con Nuvola...che non si ferma mai!!!! Meraviglioso!!!!
Ho riflettuto sui volti visti questa mattina...ho le immagini fotografate dentro, persone di tutte le età ma soprattutto gli anziani..ho assaporato i loro occhi e i loro sorrisi nel parlare con noi e ho pensato: Quante persone si ricordano che anche loro sono stati giovani, giovanissimi, pieni di sogni, amori e speranze..quante volte invece non vengono considerati perché, ormai, anziani dimenticando la loro saggezza e le loro meravigliose storie da raccontare e tramandare di generazione in generazione. La signora della sala prelievi di 93 anni ne é la prova...tanti racconti di vita concludendo con la preoccupazione di essere di peso al figlio che la accudisce al bisogno (come lei ha specificato dal momento che vive sola). Tanti anziani in sala prelievi super disposti a fare due chiacchere con noi....una signora mi ha raccontato che studia pianoforte da tanti anni ma non riesce ad esibirsi con i nipoti perché l'assale l'emozione e non riesce più a suonare niente....é stata molto tenera perché questa cosa le dispiace molto ma é più forte di lei...
In psichiatria sembrava non potessimo entrare perché non era mattinata poi ci ha accolto la caposala spiegando l'accaduto dei giorni precedenti....il ragazzo che immaginate ha dato i numeri e con le gambe dei tavolini della mensa ha spaccato quasi tutte le porte...morale, sono stati qualche giorno con i carabinieri a piantonarlo..adesso sembrava tranquillo...
Due parole ma proprio due le abbiamo scambiate con G.grande sapienza su ogni campo. La psichiatria si é conclusa con una bella chiacchierata con la caposala molto gentile e disponibile piena di entusiasmo per i nuovi progetti da portare avanti con noi....in dialisi c'era una signora nuova, calabrese, in vacanza dal nipote...signora molto carina che ha piacevolmente dialogato con Nuvola mentre io mi sono spostata da P.che mi ha chiamata...rispetto alle prime volte che ci parlavo lo trovo diverso....meno ombroso e più disponibile a parlare di tante cose....questo li trovo un buon segnale perché più le persone ti conoscono più si fidano e più si lasciano andare accogliendoti sempre di più...
Abbiamo concluso il turno andando a salutare la dirigenza sanitaria e parlando di quelli che potrebbero essere i progetti futuri....tante cose da fare, pianificare, organizzare....quindi mi raccomando, iniziamo l'anno nuovo tutti uniti e belli carichi .... Avanti tutta!!!! Abbraccissimo da Caramella
22 Dicembre 2014
Non credo che io debba aggiunger altro al suo report..
Buona lettura..
Pan
Report turno 22 Dicembre:
Turno natalizio, mio quinto turno con m'illumino e primo con il doctor Pan. E' stata una mattinata all'insegna della consegna dei regalini clowni. Pan è arrivato con sacchettate di doni che - dopo esserci vestiti da clown - abbiamo gioiosamente iniziato a distribuire. Hanno gradito tutti, dall'edicolante ai baristi, dalla portiera alla direzione sanitaria. Sono molto soddisfatta di questi piccoli presenti e del loro grande significato. Atmosfera natalizia a parte il turno è stato molto breve, ma non per questo meno “illuminante”. Ci ha accolti una sala prelievi sorridente ma piuttosto silenziosa, mi ha fatto specie un omino che, appena mi ha vista arrivare tutta travestita e piena di regalini ha messo le mani avanti dicendomi: << “ No No io non sono malato, aspetto solo mia moglie! ” >>. E l'ha detto con aria un po' saccente, come se avere accanto un clown per lui significasse essere malato o fosse comunque segno di debolezza. Presa alla sprovvista gli ho solo augurato di rimanere in buono stato di salute per altri cent'anni - le battute migliori mi vengono solo a posteriori (!) - ma alle volte mi piacerebbe davvero tanto trasmettere il reale significato della parola salute, far comprendere quello che anche io sto iniziando ad abbracciare dopo anni di studio della Psicologia umana. Essere in salute non significa affatto non avere malattie organiche, essere in salute è una condizione assolutamente irraggiungibile, che richiede un completo stato di benessere bio-psico-sociale. La salute va quindi intesa come risorsa per la vita quotidiana, è un obiettivo sociale ed ha bisogno del coinvolgimento della gente. Ecco cosa avrei voluto dire a quel buon uomo, ed ecco il messaggio che vorrei propagare il più lontano possibile: se chi non ha malattie organiche non alimenta anche la sfera psichica e sociale, non può definirsi in salute tanto quanto non lo può fare chi ha una grave malattia a prognosi infausta. C'è molto altro oltre ad un corpo sano o malato che sia, e dietro a questa considerazione – a mio avviso- si cela il senso del care, del prendersi cura, con o senza il prefisso clown. I gesti di cura sono trasversali al concetto di salute, ecco infatti perché prestiamo servizio in posti che vanno dalla sala d'attesa al servizio psichiatrico di diagnosi e cura, passando per la dialisi. Si può sempre sperare in uno stato di salute dignitoso, questa frase mi è tornata in mente quando il dott. Panno ed io abbiamo fatto tappa in dialisi, qui ci ha accolti un reparto avvolto da uno stato di sopore misto a melanconia, alcuni pazienti ed operatori erano ancora sconvolti per quanto accaduto al povero Gino. Io non ho avuto il piacere di conoscerlo, così mi sono limitata ad assaporare il ricordo di lui dai racconti di un'infermiera. Era la prima volta che incontravo questa simpatica donna; si è fermata a parlare con noi inizialmente di Gino, raccontando ora episodi buffi e divertenti, ora la tristezza di dover inserire i suoi ultimi dati nel database del reparto, per poi raccontarci le sue esperienze come operatrice sanitaria ed infine posarsi sul racconto molto intimo degli ultimi istanti vissuti con il marito ed il triste periodo della sua morte. “Si può sempre sperare in uno stato di salute dignitoso” è questo il fil rouge che ho colto nelle sue parole e nei suoi racconti, ed è stato bello vedere un'infermiera a cui brillano gli occhi quando parla dei suoi pazienti, ed è stato bello sentirle dire che molte volte si siede accanto ai loro letti parlando di qualsiasi cosa o semplicemente rimanendo in silenzio, in altre parole: prendendosene cura. Io dico sempre che non voglio meravigliarmi di questo, non voglio meravigliarmi delle cose belle, della bontà, dell'onestà.. vorrei meravigliarmi delle cose brutte, della scortesia, dell'arroganza e della cattiveria. Ma mi accorgo di vivere in una società in cui la maleducazione la fa da padrone quando, facendo tappa nel giardino della rete di Indra, non mi meraviglio delle cartacce sporche gettate per terra ma inizio a raccoglierle e riporle nel cestino, e mi accorgo che anche il povero Pan è un pezzo avanti come me, quando lo colgo con braccia avambraccia e mani completamente immerse nel gelido acquitrino per ripulirlo da altre zozzerie. Sostanzialmente il turno si è concluso con una corsa di Pan al pronto soccorso per via dei geloni – scherzo (!) - la mattinata si è conclusa con una fugace tappa in psichiatria, ma affacciandoci alla finestrella della porta abbiamo notato le gambe di un tavolo spezzato e udito altri rumori poco invitanti, un'infermiera del reparto ci ha poi riferito che c'era un tizio molto agitato e che non era il caso di entrare. Messaggio recepito alla grande dai sottoscritti che in un battibaleno erano già agli armadietti a cambiarsi d'abito! Insomma: una piacevolissima mattinata divertente e con una bella atmosfera natalizia, un tutor clown estremamente in gamba e pieno di trucchi nel borsone e dei significati molto intensi che ho portato via con me. Vi lascio con una poesia di uno dei più grandi attivisti nonviolenti del panorama italiano, una poesia che racchiude in sé il significato del concetto rivoluzionario di salute e del prendersi cura, che ho colto nella teoria dei miei corsi universitari e nella pratica delle nostre attività di clowncare. Con l'augurio che m'illumino possa farsi portavoce di questa rivoluzione.
Chi si spaventa quando sente dire
«rivoluzione»
forse non ha capito.
Non è una rivoluzione tirare una sassata in testa a uno sbirro,
sputare addosso a un poveraccio
che ha messo una divisa non sapendo
come mangiare:
non è incendiare il
o le carte in catasto
per andare da stupidi in galera
rinforzando il nemico di pretesti.
Quando ci si agita per giungere
al potere e non si arriva
non è una rivoluzione, si è mancata;
se si giunge al potere e la sostanza
dei rapporti rimane come prima,
rivoluzione tradita.
Rivoluzione è distinguere il buono
già vivente, sapendolo godere,
sani, senza rimorsi,
amore, riconoscersi con gioia.
Rivoluzione è curare il curabile
profondamente e presto,
è rendere ciascuno responsabile.
Rivoluzione
è incontrarsi con sapiente pazienza
assumendo rapporti essenziali
tra terra, cielo e uomini: ostie sì,
quando necessita, sfruttati no,
i dispersi atomi umani divengano
nuovi organismi e lottino nettando
via ogni marcio, ogni mafia.
Danilo Dolci .
Ciao ciao, Tarant.