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Il servizio di clowncare viene svolto due volte alla settimana presso i reparti di Pediatria, Dialisi e Sala Prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (FI). Il progetto “M'illumino d'immenso” si propone il grande scopo, tramite l'insegnamento agli studenti delle tecniche di clowncare, di formare futuri medici consapevoli che il rapporto umano medico-paziente non sia un optional ma un elemento essenziale per il normale svolgimento della professione medica.


lunedì 31 dicembre 2007

28 DICEMBRE 2007





Per ragioni di ingombro, ho momentaneamente spostato la meravigliosa opera creata da Bomboloncammello in occasione del nostro turno in data 28 dicembre. Chi volesse rileggersi il poema (poesia e prosa alternate), lo richieda tranquillamente a me (formaggini@castellinaria.prato.it)
Formag

giovedì 27 dicembre 2007

24 Dicembre 2007

Immaginate una magia e più precisamente la magia del Natale..... Chiudete gli occhi ed immaginatevi tra le mani una palla di Natale di quelle con la neve dentro....e voi che prendete la palla e la fate girare e rigirare tra le mani per veder la neve che scende.........la gioia, la felicità, la contentezza che esprime la palla è la stessa che ho provato io lunedi nel fare il turno in ospedale.......... E questa magia è quella che oggi mi accompagna nello scrivere questo report che non sarà solamente fatto di nomi e avventure bensì sensazioni e stati d'animo.........quelle che noi ( io nuvola e Timmy) abbiamo provato nel distribuire doni, sorrisi, stelle,conforto, lacrime,risate... lunedi all'ospedale........ E' stata una mattinata magica per tutti........... per il reparto di Medicina C che mi ha visto alle 8 vestita da renna a fare il prelievo del sangue, per il bar che mi ha visto sempre vestita da renna a fare colazione, per il centro prelievi che ha visto la squadra al gran completo ( Nuvola - babbo Natale, Timmy -Elfo Gomitolo- Renna) intenta a "lanciare" i regali di Natale, per il reparto di Pediatria che ci ha visto distribuire i regali e non solo ( grandi abbracci alle mamme che avevano i giovani ragazzi appena nati con qualche difficoltà), per il reparto di Dialisi che è stato letteralmente invaso da noi con i nostri sacchi e le nostre risate, per la Direzione Sanitaria che ci ha visto protagonisti con il nostro entusiasmo, per il bar dove abbiamo portato un pò di allegria e risate, per il giornalaio che, un pò stordito, si è visto l'edicola riempita con la nostra allegria e la nostra felicità e infine il reparto di Medicina C che per un giorno è stato allietato dalla nostra risata e dalla nostra voglia di fare............. Tanti sono stati i sorrisi che ci hanno accompagnato durante la giornata.. tante sono state le mani tese che, non volevano solo un regalo, ma volevano manifestare la gioia, la riconoscenza, o semplicemente volevano dirci grazie per il lavoro svolto......... Tanti sono stati i momenti di sconfronto in cui mi sono sentita un pò in difficoltà ( Matteo della dialisi come sempre ci ha dato una grande lezione di vita....; le due sorelle in terapia intensiva a cui Nuvola ha lasciato degli insegnamenti e delle speranze molto forti)... ma anche questi fanno parte della nostra vita che può essere apatica, o eccitante, amara o avvincente , stronza o meravigliosa, ma è pur sempre la vita, la nostra, e il resto viene dopo...... Io penso che la vita sia un continuo evolversi di avvenimenti che si susseguono nella scena che ci vede presenti; alcuni sono lieti e danno senso alla nostra esistenza, altri un pò meno e ci danno dolore, ma allo stesso tempo sono intrisi di insegnamenti , più o meno fondamentali, che ci serviranno prima o poi, quando sarà il momento...... Sapete clowns, tante volte con le parole non si riesce ad esprimere in modo chiaro e totale tutto ciò che si ha dentro. E allora non rimane altro che restare in silenzio, lasciando che siano i nostri occhi e il nostro cuore ed esprimere agli altri la commozione e l'amore che portiamo in noi.... Ed è così che voglio fare con voi.....; a voce o per scritto non credo di essere capace di comunicare quanto io sia felice dell'esperienza che sto passando......... Non credo che le cose avvengano per caso...... non credo che sia un caso che io abbia incontrato Nuvola, Formaggino e voi......... Grazie per avermi dato la possibiltà di mettermi in gioco....... Grazie a voi ora respiro meglio........

vi amo

Dott.ssa Gomitolo


Nota di Nuvola: cosa aggiungere? E' stato un bel turno, il giorno prima con Timmy abbiamo passato tutto il pomeriggio a fare piccoli pacchetti da portare in ospedale e siccome non sapevamo a chi andassero mi sentivo proprio come babbo natale che fa i pacchetti per tutti anche se non li conosce personalmente, non so come spiegarmi meglio ma non è come fare il pacchetto per il babbo, la mamma o un amico dà una sensazione diversa ma molto bella, per il resto ha detto tutto Gomitolo-renna per cui vi saluto e vi auguro un 2008 splendido a tutti voi.
Nuvola

domenica 23 dicembre 2007

22 Dicembre 2007

Ecco a voi il report della Dott.ssa Rimba che (degna del suo nome) è quasi svenuta durante il suo primo turno in ospedale....Ma procediamo per gradi...
Mi sveglio alle sette piena di carica (strano visto che ho dormito 5 ore..) e indosso la mia nuova divisa da clown. Partendo di casa alle 7 e 45 dovrei arrivare,più o meno,alle8 e 15al parcheggio dell'ospedale...odio arrivare in ritardo,quindi cerco sempre di arrivare in anticipo! purtroppo,però,non ho considerato che l'esodo natalizio cominciava proprio ieri mattina...arrivo al parcheggio alle 8 e 45 (stendiamo un velo pietoso:)) dove trovo Nuvola.sono talmente rimbambita (...) da quell'ora passata dentro la macchina,che non riesco a realizzare che sto per vivere la mia prima esperienza clownesca...meglio così,mi sono lasciata alle spalle la "paura" che avevo per questa mattinata...cominciamo a prepararci per entrare e, appena dentro all'ospedale, troviamo un bimbo con i genitori, ci fermiamo e scambiamo due chiacchiere…ho tirato fuori le bolle di sapone e al bambino si sono subito illuminati gli occhi!!!è bellissimo vedere che i bimbi si divertono con così poco!!!scappiamo subito in pediatria dove incontriamo due o tre infermiere molto gentili che ci salutano... è tutto abbastanza deserto..troviamo un neo papà ed una neo mamma che tre giorni fa ha subìto un parto cesareo dal quale sono nati due gemellini,un maschietto che stava bene, e una femminuccia che, siccome è nata troppo piccola, era nell'incubatrice...abbiamo parlato con i due genitori che,tutto sommato,erano abbastanza tranquilli....la gioia provata per la nascita dei gemellini prevaleva su tutto!!ad un certo punto arriva un bambino di 10 anni,di nome Pietro se non ricordo male,con la nonna e la mamma...Nuvola comincia a scherzare con lui mentre io rimango a guardare e ridere come una scema!!non sono riuscita a dire nulla,non so perchè...insomma,Nuvola ha fatto qualche gioco di prestigio,dopo di che,entriamo in una stanza dove troviamo un ragazzino di 14 anni,Alessio,che è stato operato alla gamba in seguito ad una frattura alla tibia e al perone..chissà che dolore!!! insomma...gli hanno messo,per fermargli la frattura, un aggeggio di metallo sulla gamba che non faceva molta impressione visto che sembrava appoggiato lì sopra...ma quando ho realizzato che stava un po' dentro e un po' fuori...ho cominciato a sentirmi male...non ridete!!!io non sono un quasi dottorecome voi!!!:ho detto a nuvola che uscivo un attimo...mi sono messa a sedere e ho aspettato che passasse...sono rientrata dopo 2 minuti sperando di reggere,ma ho ricominciato a stare male...sono uscita d nuovo ed ho incontrato altri due neo genitori con Riccardo,un bellissimo frugoletto di appena 10 giorni. ho cominciato a parlare un po' con loro cercando di reprimere il mio malessere,ma per la seconda volta non ci sono riuscita...mi sono seduta e la mamma di Riccardo è andata a chiamare Nuvola che è arrivato subito. è stato molto gentile,soprattutto perchè mi ha consolato..in quel momento mi sono sentita in colpa per non essere riuscita a sostenere la situazione ma lui mi ha ricordato che sono cose che succedono,soprattutto a chi non è abituato!insomma,appena mi sono ripresa,Nuvola è tornato da Alessio,mentre io mi sono trattenuta (fuori) con la sua mamma...dopo averli salutati e dopo essermi scusata sia con Alessio che con i suoi genitori,abbiamo augurato buon Natale e siamo partiti alla volta della sala prelievi...qui,io e Nuvola,ci siamo divisi, tant'è che ad un certo punto non so dove fosse finito...non sentivo più la sua voce nemmeno in lontananza...mah!!!ho incontrato Sofia,una bambina dolcissima che appena ha visto il mio (in realtà di Nuvola) naso rosso,mi ha piantato un sorrisone al quale non ho saputo resistere!abbiamo cominciato a giocare,prima con le bolle di sapone,poi con un piccolo canestro più pallina che avevo con me...ci siamo divertite un casino!!ho parlato anche un po' con i nonni che sono stati davvero molto carini! intanto è ricomparso Nuvola che scherzava con i pazienti causando l'ilarità generale!!
ci siamo quindi incamminati verso la dialisi...ho cominciato ad avere un po' di paura..relazionarsi con i bambini è relativamente semplice,si accontentano di cose semplici,ma parlare con adulti, anziani….la cosa si complica, diventa più delicata….non ho avuto altri svenimenti...però ero veramente tanto in imbarazzo!
Ho cercato di vincerlo,mi avvicinavo ai letti presentandomi,visto che ero "nuova del mestiere", e cercando di instaurare una conversazione….mi ha colpito molto Bruna,una anziana signora,che, per salutarci ci ha fatto un sorrisone meraviglioso!è stato davvero bellissimo! Nuvola,mentre io annaspavo nella mia imbranataggine,si destreggiava tra un paziente e l'altro facendo palloncini e regalando sorrisi:). finita la visita in dialisi,siamo tornati in pediatria a salutare Pietro visto che lo stavano per dimettere e stavolta sono stata più naturale e sono riuscita a dire qualche parola….abbiamo poi incontrato Matteo,un miciotto con delle eruzioni cutanee al quale Nuvola ha fatto due cagnolini con i palloncini...la nostra visita era agli sgoccioli. abbiamo salutato e siamo usciti dall'ospedale...Che dire?la mattinata mi è volata,mi ha riempito...è stata un'esperienza meravigliosa!è bello vedere le persone che sorridono appena ti vedono,che ti ringraziano semplicemente perchè le stai ad ascoltare o perchè i loro bambini ridono e giocano in un luogo in cui di solito di allegro c'è ben poco! quindi,anche io vorrei ringraziarvi: grazie per questo meraviglioso progetto che ci fa capire quanto sia importante vivere sempre con il sorriso sulle labbra e quanto sia bello vedere la gente che sorride..
Auguro un buon Natale e un felice anno nuovo a tutti!!!

un abbraccioDott.ssa Rimba

Nota di Nuvola: Devo dire che Rimba è veramente carina, ha affrontato anche lo svenimento con molta dignità (d’altra parte sono svenuto anche io poco tempo fa e ho capito molto bene l’imbarazzo che si prova ma davanti a queste cose dobbiamo ridere, d’altra parte siamo clown ed essere un poco scemi ne fa parte, viva chi sviene….abbasso i chirurghi). A me ha colpito molto una signor in dialisi che ci ha fatto vedere le foto del marito che purtroppo è venuto a mancare tre anni or sono, dopo 48 anni di matrimonio e 5 di fidanzamento lei ha sempre in borsa le foto del marito ma non le foto piccoline come chiunque, proprio un album grande che prende tutta la borsa, con una ventina di foto sue e del marito, mi è parsa proprio una bella cosa…….complimenti a Rimba che mi è piaciuta molto e mi aggiungo a lei per gli auguri di Buon natale e splendido inizio del 2008

Con affetto e stima

Nuvola

sabato 22 dicembre 2007

17 Dicembre 2007

INNANZITUTTO CIAO A TUTTI!
Il 17, lunedi, ho fatto il mio primo turno con Formaggino e, vista l'energia che mi porto ancora dietro da questa così intensa esperienza, sono sicura che ne seguiranno molti altri (sempre se Formaggino mi vorrà ancora dopo che gli fatto scoppiare una bolla di sapone in bocca e ho ritardato di 4 gg il report!).
Ma passiamo a raccontare il tutto. Mi sveglio alle sette, è una mattina fredda, fuori c'è la brina la neve ed eolo..sono i miei cani, si chiamano cosi. Mi vesto veloce: calze a righe rosa, calzini sulle calze (azzurro in un piede, verde nell'altro, rosso nell'altro), pantaloni a righe rosa, maglione rosa, gilet quadrettato marrone. Capelli verdi, cappello, guance rossissime, questo dal di fuori mentre dal di dentro si mescolano emozioni, agitazione, voglia di giocare e di mettermi in gioco, paura di fare tardi o sbagliare strada ma soprattutto, comunque andrà, sento la gioia di entrare col sorriso in un contesto che può essere doloroso, di conoscere persone a cui posso essere d'aiuto e che, sicuramente, saranno di aiuto a me, perchè io possa affrontare il giorno con occhi nuovi... ma bando alle ciance, esco nel freddo, monto in macchina e mi dirigo verso l'autostrada..porca miseria!la benzina..accosto al primo distributore e solo quando mi si avvicina il ragazzo del distributore ridacchiante mi ricordo della mia parrucca verde. "sono naturali?"mi fa lui col sorrisino "certo" e ripartita faccio allora caso alla reazione della gente, qualcuno sgrana gli occhi, tanti non mi vedono, qualcuno si diverte e saluta con la mano…che bello!proprio un buon giorno..
ARRIVO FINALMENTE all'appuntamento, la cartoleria prima dell'ospedale...sono qualche minuto in anticipo (cosa inaudita). Scendo ad aspettare Formaggino mentre dall'altro lato della strada,alla fermata dell'autobus tanti bimbi mi salutano e fanno ciao. Aspetto e mentre aspetto sgrano gli occhi….e loro ridono!...aspetto e il vento mi fa cadere il capello, colgo l'occasione! lo raccatto e mentre mi piego muovo il culone (posticcio n.d.r.)..e sento che ridono!..me la rido anch'io, basta proprio poco... Ecco che arriva Formaggino. Raccolgo tutte le mie carabattole, monto sulla sua macchina, facciamo cento metri e siamo al parcheggio dell'ospedale. Formaggino si prepara e intanto mi ragguaglia un pò sulla situazione, sui medici le infermiere le prove allergiche del lunedi.. Chiudiamo la macchina e ci incamminiamo verso l'ospedale, chiacchierando tra i sorrisi e i buongiorno della gente.
GIUNGIAMO IN PEDIATRIA, conosco le infermiere, qualche dottore. incrociamo nel corridoio due bambini che ci guardano sorpresi, a bocca letteralmente aperta. Formaggino li saluta promettendo che torneremo subito e infatti....andiamo a spogliarci di cappotti sciarpe borse e siamo di nuovo da loro. Sono due fratellini, il minore ha circa due anni e deve fare il prelievo, è in collo alla mamma un pò sospettoso….il grande sta trafficando con dei giochi sul tavolo, ma quando Formaggino comincia a chiacchierare lo segue attento e l'attenzione dei due è del tutto conquistata quando Formaggino comincia a fare i palloncini, poi le bolle di sapone….ed entro anch'io nel gioco con un pupazzetto a guanto che per l'occasione battezzo Temistocle. mi viene naturale, al di là di ogni mia aspettativa…faccio muovere Temistocle, lo faccio parlare col vocione e con la vocina,i bambini sono curiosi e divertiti, ed io sono contenta.. piano piano si costruisce una buffa storia intorno a Temistocle, si' pare sia figlio di un'elefantessa e di un topo insomma è un elefantopo, e poi mangia le bolle! cosi Formaggino fa le bolle e Temistocle le mangia scoppiandole tra le risate dei bimbi. poi anche il bimbo più grande comincia a scoppiare le bolle saltellando..bellissimo!
E' ora di entrare a fare il prelievo, andiamo tutti: mamma, bimbo LORENZO, bimbo LEONARDO, formaggino, io, Temistocle. Formaggino tira fuori l'armonica e comincia a suonare mentre Temistocle danza davanti agli occhi del bambino più piccolo a cui scoprono il braccio, lo disinfettano, cercano la vena..ma lui è distratto, non si accorge di nulla, sta seguendo il pupazzo e la musica! quando entra l'ago però si accorge e comincia a piangere..ma è un attimo, poi tutto torna come prima, e forse non ne avrà solo un ricordo spiacevole.. e quando tutti insieme usciamo di nuovo in sala d'aspetto, c'è un'altra gnometta curiosa di nome Martina che,già a guardarci, sorride. Salutiamo i due bimbi e la mamma che se ne vanno e ci avviciniamo a MARTINA. ha quattro anni. con lei è subito facile giocare, si affeziona immediatamente a Temistocle e anche con lei il gioco delle bolle riscuote un successone. deve fare le prove allergiche, entriamo con lei e la mamma, Temistocle è sulla spalla della mamma e parla, Martina ride.
Formaggino fa un bellissimo cigno-palloncino a Martina che se ne innamora, mentre chiacchiera con lei e la distrae. ma quando la dott.ssa segna col pennarello il braccio della piccolina per fare la prova allergica lo sguardo di Martina passa da noi al braccio. povera, piange un sacco quando cominciano a farle piccoli buchini sulla pelle..io sono nel pallone non so proprio che fare, tentare di distrarla non serve più a nulla e mi sento impotente..non c'è da fare i tragici lo so, ma questa è stato quello che ho provato.. comunque finita la prova Martina si scorda presto delle punture e torna a giocare con noi le bolle i peluche della sala d'aspetto, finchè ci saluta e se ne va.
Arriva un altro bambino di forse tre anni, MARCO, stesse prove allergiche. lui è più timido e io non riesco proprio a divertirlo..Formaggino gli chiacchiera, fa i palloncini che sembrano interessarlo,anche se Marco da proprio l'idea di sapere che lo aspetta la fregatura..e infatti piantino anche per lui!
Ultimo bambino che troviamo è ANTONELLO, sta tafferugliando con i giochi e non ci lancia che uno sguardo furtivo, è un pò imbronciato..Formaggino lo saluta e poi va da un ragazzino di 14 anni che è in un'altra stanza. siamo un pò in ritardo dobbiamo dividerci (mi sento persa!)e cosi' io rimango con Antonello. mi faccio coraggio, riprendo Temistocle e, con mia grande sorpresa , riesco a giocare e anche a far sorridere Antonello che si scioglie, comincia a chiacchierellare. prova allergica anche per lui, entriamo..mi cimento in un paio di palloncini, gli piacciono! oh ecco che torna Formaggino, e assistiamo insieme facendo un pò i buffoni alla prova di Antonello che non dice un Ahi che è un ahi, è bravissimo!! Salutiamo infine Antonello e andiamo a fare una puntatina in dialisi, conosco un pò di vecchini e vecchine belline che salutano calorosamente Formaggino e fanno commenti sui miei capelli. Ci chiacchieramo del più e del meno, mi piacerebbe fare per loro qualcosa di divertente ma non so bene cosa..
tengo la mano a una signora mentre parliamo, Formaggino va da una camera all'altra, sta un pò con tutti. viene a riprendermi perchè GINO e GINO, dice, mi vogliono conoscere. cosi' conosco anche loro, stanno finendo e sono contenti di tornarsene a casa... abbiamo finito anche noi, torniamo alla macchina, facciamo una bella chiacchierata e che dire.. è stato veramente bello..
Mi viene solo UN GRAZIE GRANDE GRANDE, un grazie a tutti (anche alla Maria) perché fate si' che questo sia possibile, un grazie perché il conoscervi e il conoscere questo modo divertente serio e dolce di affrontare ogni giorno mi sta riempiendo la vita. AUGURI E COMPLIMENTI E COMPLEMENTI COMPLETAMENTE COMPLETI A TUTTI!!!
Serenella ( Rapa, raperonzolololo)

P.S.: Da parte mia, ancora una volta, ho poco da aggiungere. Rapa è stata talmente brava da non sembrare affatto un’esordiente: io ero fermamente convinto che avesse già fatto un turno con Nuvola! Per me non era una giornata facilissima, non stavo (e tuttora non sto) splendidamente, sia fisicamente, sia eccetera eccetera… Non so quanto io sia stato capace di supportare Serena come lei meritava, ma spero di fare meglio nelle prossime occasioni. Io voglio ancora ringraziarvi per la serietà e il cuore che state mettendo in questa storia. Vi auguro di passare delle feste grandiose e di essere avvolti da tanto amore, che si fonda con quello che ogni giorno spandete intorno a voi.

Formag

giovedì 13 dicembre 2007

10 Dicembre 2007

Lunedì è stata una giornata che ci voleva...avevo bisogno di tornare in ospedale e prima di Natale è stato bellissimo!!!ho messo il cappello di babbo Natale,ero contenta!!!Siamo subito andati all'attacco io e Nuvola,io con il ritardo del bus e lui con la carica di sempre. Pediatria era gremita di bimbi e genitori in sala d'aspetto per le prove allergiche e per i controlli ai neonati...entrati iniziavano gli sketch,i palloncini alle mamme e ai bambini,i giochi di prestigio!Erano tutti piacevolmente colpiti,avevano un dialogo schietto ed è stato bello riuscire ad intavolare discorsi molto lunghi e piacevoli...dicevo quello che mi veniva in mente e Nuvola riusciva sempre a ricavarci una battuta...sulla mia altezza...sulle mie frasi a volte, anzi spesso, svampite...come si fa a non prendermi in giro???:-)) e sulle farfalle che avevo al collo-chiamate da lui catenella del cesso- è stato veramente bello riuscire a far ridere...e Nuvola mi ha davvero dato un grande aiuto...Il ridere si alternava alle parole di tenerezza dette alle mamme,è vero che la cosa più bella che si può fare è prendersi in giro...fa sentire gli altri a proprio agio e aiuta il rapporto!! Devo dire che anche le battute che Nuvola faceva su di me mettevano a mio agio anche me,ridevo a mia volta,ed ero positiva sulle cose!! abbiamo fatto un salto in dialisi, siamo stati nella stanza di GinoeGino,Gino2 era un po'indolenzito con il braccio,aveva molti aghi e si vedeva che non ce la faceva più!!! Nuvola ha iniziato a scherzare su cosa aveva fatto con quella mano,mi ha chiesto di raccontare una barzelletta... che non sapevo tanto bene!!! insomma siamo caduti sul ridicolo!! Nell'altra sala erano tutti un po' addormentati,il signore del telefono però si è messo a fare due parole,Nuvola gli ha proposto di rubargli il cellulare dove non pagava le chiamate,e dopo il pollulare...insomma ha un po' scherzato sul telefonino!!! lui è stato allo scherzo,sicuramente è stata un impresa farlo sbloccare ma siamo giunti ad un buon punto!!! tutti gli altri dormivano,una signora era sveglia e ci ha salutato con calore...si annoiava... Nuvola le ha proposto di guardare un po' di tv,ed eccola accontentata,era felice _Grazie graziegrazie diceva...che bello..donna resa felice:-))))
L'ultima bambina con cui abbiamo avuto a che fare in pediatria l’abbiamo curata di attenzioni per un bel po' di tempo...era ricoverata (2 anni d'età) per dissenteria e non riusciva a prendere la medicina che le aveva prescritto il medico...certo a 2 anni bere quelle schifezze non è mica normale!!!!!!!!!!!!! La madre stava male però,era preoccupata,la bambina voleva uscire dalla stanza e anche la nonna che era lì accanto era preoccupata allo stesso modo!! Nuvola entrato ha fatto subito colpo,le ha fatto,topo cane e spada e io ho tirato fuori le bolle di sapone,che venivano male perchè fatte col detersivo,ma che venivano per questo motivo più grandiiiiiiiii!!!!!!!!!! la bambina che aveva le lacrime ha incominciato a ridere!!! per il problema del bere,Nuvola ha provato a darle il bicchiere dell’Alcas,ma purtroppo la bambina soffiava e non aspirava il liquido...nulla da fare... dopo aver giocato un po' siamo andati in dialisi ma tornati dalla dialisi abbiamo sentito degli strilli..era lei al prelievo...le siamo corsi incontro...non c’era verso,l’infermiera non le trovava la vena e lei sentiva dolore!!!-entra e suona!_ mi ha detto Nuvola!! col flauto ha smesso per qualche secondo,poi ha riiniziato,ma era bello comunque suonare..cercare di allietare...lei piangeva forte e la mamma era terrorizzata e anche un pò incavolata con l'infermiera...tornati nella camera,c'è voluto cinque minuti di bolle e palloncini per tirarla su ma era come se non fosse successo niente...la madre era giù,e Nuvola ha parlato con lei e la nonna,le ha molto tranquillizzate,le ha dato consigli,ha fatto un bella cosa con loro...ha spiegato loro la reazione della bambina e cosa potevano fare..dopo un quarto d'ora siamo andati via e la nonna ci ha salutati dicendo_GRAZIE DI QUELLO CHE FATE è UN LAVORO PREZIOSO-...che carina....Grazie Nuvola,essere forti e ironici come tu sei non è facile!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
All'uscita si è fermata una del personale dell'ospedale a parlare e ha praticamente detto
-perchè non venite in altri reparti??? trovatevi i soldi!!!- Ho visto Nuvola un po' stranito...Io come "allieva" di questo progetto mi sento per prima cosa ferita dal fatto che non venga data importanza morale a quello che siamo,e soprattutto a ciò che fanno Mirko e Fede e famiglia!!!Non è da tutti e costa lavoro e fatica...sono uscita ripensando che questo mondo andrebbe meglio se tutti si accorgessero che non vale sparare sulla "croce rossa"!!!!
buon nataleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee di cuoreeeeeeeeeee!!!
ps:scusate la furia ma ho un esame venerdi!!!!!!!!!

Dott.ssa Giraffina

08 Dicembre

Robobob & Bobiroby!!!

Buongiorno a tutti!

Bislacche sono le emozioni, le motivazioni, e le intenzioni:
bislacco il modo in cui vediamo il mondo!
A seconda del punto di vista, dell'approccio che usiamo, tutto cambia: le emozioni che sentiamo quando vediamo una cosa, le motivazioni che ne ricaviamo, le intenzioni che quindi maturiamo nella mente e le azioni che infine ne derivano: il risultato, il mondo stesso cambia a seconda del modo che abbiamo di percepirlo, si potrebbe quasi addirittura azzardare......
"bislacco il mondo in cui vediamo il modo"!!!

Oggi sono tornato in ospedale dopo tanto tempo e adesso sono qui a redigere il buon vecchio consueto report e mi chiedo: il mio approccio a questa meravigliosa occasione quale è stato? Ho davvero vissuto al meglio quello che questa giornata mi ha donato?
E io non credo di averlo vissuto al meglio.
Ciononostante, signori, sono lieto di presentarvi questa nostra GRANDE giornata!!
Anche se mai avessi potuto fare di più di quello che ho fatto gli abitanti dell'ospedale hanno sorriso e riso e si sono svagati, e sicuramente almeno un po' di quel mondo che avevamo attorno l'hanno potuto vedere da un punto di vista decisamente meno arrugginito e noioso!
ma procediamo con ordine.

Si era io e Formaggino, e arriviamo in ospedale.
La pediatria (grazie a Dio) era desolatamente vuota, decidiamo perciò di andare subito in dialisi (devo far notare che Formaggino è stato molto accorto e premuroso con me, chiedendomi se me la sentissi di partire dalla nefrologia, e se per me non era un problema dato che a volte alcuni prefersiscono andarci già "caricati" da altri reparti).
Dopo un rapidissimo salto nella sala d'aspetto della maternità, in cui una bambina inspiegabilmente preferiva soffocare nel flatulento effluvio della boschiva pettorale del suo sicuramente fetentissimo padre piuttosto che guardarmi in faccia (oddio devo essere davvero orribile!!!), giungiamo nel reparto dei reni infranti.
Quivi scopro con piacere che le persone erano molto ben disposte.
Davvero credo di essere capitato in un terreno molto addolcito dal profondo lavoro che i clàùSn prima di me hanno colì svolto... credo proprio che abbiate fatto un lavoro imbarazzantemente buono!
I degenti ci hanno perlopiù accolti col sorriso, nondimeno anche le infermiere hanno fatto altrettanto, ora però non voglio dare tutto il merito a voi perché io e quel panzone del Formaggino un po' del nostro ce lo abbiamo anche messo: non è che per nulla dopo una strimpellata a voce alta col coro delle infermiere che ci accompagnava (o meglio del coro mio e del Formaggio accompagnante loro) i degenti della stanza successiva ci accoglievano con un sorriso così!
Eh insomma un po' ganzi siamo stati ancho noi!
E difatti devo dire che il merito di tanto ma proprio tanto è stato proprio della chitarra, perché cantare una cosa come "la canzone del sole" funziona, c'è poco da fare funziona, fa ambiente per così dire, e così tutto il restante reparto a sentire quegli strepitii non vedeva l'ora che fosse il suo turno di cantare e di non pensare a quegli ammassi meccanici che svolgono (e solo in parte e solo parzialmente bene) il lavoro di quei miracoli che sono i nostri reni, e questo ci ha decisamente aiutati!..
Il resto delle cose vorrei non passasse come un elenco, ma cercherò comunque di essere conciso, dunque farò un elenco:
- non ho disdegnato di presentarmi semplicemente come Sandro, raramente e senza convinzione mi son fatto avanti come bomboloncammello;
- Formaggino ha proposto di creare filastrocche assieme agli allettati e alle infermiere: l'idea secondo me è perfetta, perfetta vi giuro! la trovo assolutamente pertinentissima ed efficacissima, ma che vi avevo detto poc'anzi? che non sentivo di aver accolto questa giornata nel migliore dei modi e quindi... non ce l'ho fatta ad accompagnare ciccio-Mirko! ... Quindi scusami Mirko, sento in questo di non averti dato quello che tu ti meritavi e quello che a tutti e 2 ci sarebbe piaciuto fare. Mi dispiace.
- Abbiamo incontrato decisamente diverse persone, e ci abbiamo parlato. Per esempio:
°un uomo mi ha raccontato della Grande Guerra, che ha combattuto; degli Americani che erano venuti a liberare l'Italia e che per poco per errore non hanno sparato in testa a lui e a suo padre (e poi non gli hanno nemmeno chiesto scusa); della legge Basaglia, che ha visto approvare quando lavorava in manicomio e di cui mi ha descritto il grosso pregio dell'aver umanizzato i "matti" ed il grosso difetto dell'averne lasciati per strada tanti; della gamba che pochi mesi fa gli hanno dovuto mozzare, perché il sangue aveva deciso che non ci sarebbe arrivato più..
° mi è entrato in testa lo sguardo e il sorriso del giovane Matteo, sedicenne attaccato ad un rene di ferro, strano ammennicolo per un ragazzo di quella età, Matteo dallo sguardo sorridente e dalla vita toccata , mi viene da dire, toccata da un dito troppo metallico per risultare caldo, Matteo che dormiva quando siamo andati via, a cui abbiamo lasciato un bigliettino di saluto, per farlo non svegliarlo, per farlo dormire ancora, all'ombra di quel grottesco cassone di ferro e rumore..
° le infermiere che cantavano di gusto "bocca di rosa" e altre canzoni che non ci importava di riuscire a finire, che tanto bastava la giovialità!..
° quella meravigliosa - meravigliosa vi dico! - e anziana donna che teneva una mascherina a ossigeno (non credo fosse a marijuana (quella se l'era già fottuta Formaggino)) e che è stato un onore scambiarci qualche parola per 5 minuti: il suo scioccante modo di prendersi addosso quel dolore lancinante, le sue risate spezzate da lamenti giustificati, con quel fiato che manca e quelle spalle che dolgono, e dolgono..
° la signora Occhiali-Ciccia, con le gambe ingessate e credo portanti una qualche malformazione o che semplicemente non la reggevano più, e che di solito mi hanno detto è scorbutica ma questa volta ci ha sorriso ad almeno 69 denti ma che dico 69: cin cquantadue!, e conosceva tutte le canzoni, o perlomeno tutte quelle che non conoscevo io,
° ci era poi l'insegnante di golf, uomo che conosce i ricchi ed ha visto il razzismo, dallo sguardo consapevole e la parola pensata, con diversi paesi alle spalle e una coscienza pesata: è stato un piacere parlarci da uomini, è stato un piacere conoscerlo e parlare di problemi e speranza..
° quello che preferiva la televisione a me e a Formaggino.. (ah ma alla fine però l'ho fatto sorridere e parlare... RAGAZZI NON E' VERO CHE NON VUOLE PARLARE: SI DIFENDE! avvicinatelo delicatamente, senza pretesa di risposta, semplicemente magari sfiorandogli una mano, allontanandovi se dà segno di non volervi tra i piedi, andando via con un tenue e caloroso "ciao", perché magari c'ha i suoi cazzi, e allora i cazzi degli altri magari non è che a me piaccia molto farmeli, magari Formaggino non lo so magari lui è più esperto dei cazzi, degli altri, ma magari io no)
° come non ricordare... (ehm)... come si chiamava? Lucilla? comunque Occhiali-Taciturna: lei preferiva ascoltare, era timida, introversa anzi, le sono andato vicino prima di uscire dalla stanza e ci ho scambiato una parola, che non avevamo parlato tanto io e lei, ma a lei andava bene così, le piaceva ascoltare, ascoltare.. NON DIMENTICHIAMOLA DA UNA PARTE RAGAZZI!!! MI DA' L'IDEA DI ESSERE UNA CHE E' STATA DIMENTICATA MOLTE VOLTE!
° C'era Franco, meraviglioso omaccione dalla barba fluente e la lacrima facile, meraviglioso Franco dai figli di nome Isacco e Zaccheo: ci teneva a specificare che era la moglie che sceglieva i nomi, e a parlare bene dei suoi ragazzi... meraviglioso, ruvido Franco! che ama Guccini e la Canzone Italiana, e gli si bagnano gli occhi se solo gli suoni "Generale"... meraviglioso Franco..
° c'era un signore che a me all'inizio pareva una signora, epperò era un signore e col volto incazzato per giunta, e che comunque chiacchierandoci si è scazzato, ma che poi schiacchierandoci si è riincazzato, ma che cmq una signora non ci è mai tuttosommato ridiventato, che le puppe non ce le aveva più grosse di Formaggino, dopotutto
° Tutti quelli i cui volti e le impressioni non sono descrivibili in un reporto, e che perciò non vi reporto.

... A conti fatti (non i professori Conti Antonio e Marcellino, o comunque si chiami il figliolo del Conti senior), non sono stato affatto conciso. Bene così.


Per finire siamo in pediatria: 10 minuti non di più!
E' qui che abbiamo incontrato una situzione davvero interessante... SILVIA! Favolosa Silvia dallo stress alle stelle, con quell'esserino che si poteva provare a metterlo al volante di una micromachine, partorito prematuro di non ricordo quante settimane, ma mammamia quanto piacere mi ha fatto conoscere Silvia (non nel senso che Silvia si è prestata a giochini erotici di particolare efficacia, nel senso che sono contento di aver conosciuto Silvia!), e quanto bisogno aveva di svagarsi, capperi, da 2 settimane all'ospedale e con pure la possibilità del Natale prenotato,... e quel suo primo figlio, un esserino grande così, che beve latte artificiale (della Nestlè per giunta!) perché la mamma non ne aveva, e secondo me si sentiva in colpa, per averlo fatto prematuro, e per non avere il latte, povera, meravigliosa donna, che ancora non si rendeva ben conto che cosa vuol dire essere mamma..!

Mi pare che quei momenti in quella stanza siano stati PIENI, i momenti che più di ogni altro mi abbiano visto davvero partecipe di quello che ero a fare, al di là dei dubbi e delle paure...
(Piccola chicca finale, su quell'altro lettino c'era un neo-babbo che lo si pigliava in giro perché pareva che stesse allattando al seno il su' frugoletto, ah ah ah ah ah!!! Si è riso tutti io lui Formaggino e Silvia che gli chiedeva se ne dava un pochino anche alla sua bambina ah ah ah!)

Ora, le faccende più o meno finiscono qui, spero di aver reso almeno un poco l'idea di quella che è stata la realtà, per la verità questo che ho scritto non corrisponde del tutto al vero, anzi forse solo poco, è solo il mio racconto, e come tale,
pixel neri su sfondo bianco,
niente di più
il resto mettetecelo voi
grazie:)

martedì 4 dicembre 2007

03 Dicembre 2007

Ciao a tutti ,
oggi come sapete avevo il turno con Nuvola,direi che è andato abbastanza bene se non fosse che ero stordita più del solito … arrivo puntuale,anzi un po’ in anticipo ,giusto per mantenermi fedele..quindi procediamo verso la pediatria,lì facciamo la conoscenza di Emma ,una bambina di sei anni che si era rotta il braccio e di Cristina,ragazzina di 14 anni, ricoverata per un mal di pancia(forse gastrite);si inizia ridendo,chiacchierando e scherzando con anche i genitori,quindi mentre Nuvola si concentra su Cristina, io improvviso dei giochi collettivi con Emma e i suoi genitori:gonfio tre palloncini contemporaneamente,uno mi scoppia letteralmente in faccia facendomi un po’ male ma provocando grasse risate da parte della bambina,quindi si incomincia il gioco:tutti devono tirare calci e schiaffi ai palloncini senza mai farli cadere;il gioco dura un po’ perché sembra funzionare. Quindi è la volta di Nuvola e le sue magie:fa la magia delle tre palline e poi quella degli stuzzicadenti che si aprono con l’acqua(che però lui vende per liquido magico e tutti ci credono!!!anzi la mamma di Cristina vuole anche comprarglielo!!!favoloso!!!)..a questo punto entra in gioco la Coccinella stordita,sulla scia delle magie improvviso un altro gioco:ossia ogni volta che Emma diceva le parole magiche io scomparivo(uscivo dalla stanza) e riapparivo facendo finta di essere stata trasformata in una rana una volta,un asino un’altra e così via .Il punto è che io ero talmente rimbombata che non mi ero accorta che c’erano altre persone in fondo al corridoio e anche alcuni dottori e ignara di tutto facevo finta di essere un animale urlando nel corridoio finchè un dottore ridendo e scherzando si avvicina e chiede a Nuvola se devo essere sedata..e io presa alla sprovvista gli dico”O BUONASERA SIGNOR DOTTORE!” primo perché buonasera???secondo che appellativo è signor dottore???..vabbè..si va avanti e intratteniamo i bambini in attesa delle prove allergiche,gli spieghiamo come funziona e per far questo Nuvola mi manda a prendere le palettine che pungono..e di nuovo che entra in gioco Coccinella stordita..entro nella sala delle prove e chiedo alla dottoressa se posso prendere delle palettine,lei dice di sì ma io che non avevo capito che erano tante unite insieme ne prendo dieci sotto lo sguardo incredulo della dottoressa perché a quanto pare costano un monte..e poi si chiedono perché la sanità non funziona…
Proseguiamo in dialisi … devo dire che mi sono trovata in difficoltà questa volta,Nuvola ovviamente con le storie delle mille e una notte e di Campanile ha riscosso molto successo,al contrario di me che non sapevo bene cosa fare e come entrare in relazione con le persone;purtroppo il muro da abbattere per me non è piccolo,e in realtà stavo pensando se potessero funzionare degli sketch ben preparati anche in più di due..però sono solo idee..
Infine il ritorno a casa e di nuovo che do il meglio di me perché entro in autostrada senza bigliettino,o meglio al casello la sbarra è alzata e a me non mi passa neanche per l’anticamera che bisogna pigiare il pulsantone rosso e quindi arrivo all’uscita prato est senza bigliettino con tanto di casellante che ride a squarciagola …per fortuna mi ha fatto pagare solo la tratta effettiva…tutto sommato è stata una mattinata divertente
Bacione a tutti

Piccola aggiunta di Nuvola: Coccinella è stata brava, è molto divertente fare i turni con lei e il dottore che voleva sedarla si è molto divertito, a me pare invece che in dialisi abbia interagito bene con diverse signore ma se lei dice che si sente un poco in difficoltà sarà vero anche se a vederla non pare….per il biglietto all’autostrada io ero con la mia macchina dietro di lei e mi son chiesto come avesse fatto a entrare così veloce, poi ho pensato che ci fosse sciopero dal momento che l’ho vista entrare di corsa senza prendere il biglietto ma poi io l’ho preso…..a quanto pare lei no!

Nuvola

01 Dicembre 2007

Buondì cari claUNI!
Vista la richiesta di Pasticcina, sabato mattina son andata io in turno con Little Cheese. Ci siamo ritrovati come di consueto ad Agliana (è impressionante, son sempre in anticipo, eppure quando mi devo trovare con lui ritardo sempre!) e siamo partiti per Ponte a Niccheri. Ci siamo infilati i camici nel parcheggio, ma siccome faceva davvero freddo non ce l'abbiamo fatta ad abbandonare i piumini.
Io, come mi aveva chiesto Formaggino, ho portato il flauto, ma ho deciso a sua insaputa di lasciarlo in macchina...era una tappa di avvicinamento, alla prossima lo porterò con me.
Giunti in reparto siamo subito stati accolti dall'allegria di Rosa, che ci ha fatto il quadro della situazione: c'erano 5 neonati con le madri, ed un ragazzo di 17 anni che aveva subito un operazione all'anca.
Ci siamo diretti subito da lui, Timothy, e lo abbiamo trovato intento ad ascoltare i Police! Ci ha accolti con una inusuale curiosità (soprattutto verso la valigetta di Formaggino...) e abbiamo respirato dall'inizio un'atmosfera del tutto nuova: non era il bambino impaurito e frenato dalla nostra presenza, nè l'adolescente scettico e refrattario al dialogo, ci accoglieva pienamente e incondizionatamente inondandoci di allegria e complicità. Il suo spasticismo gli ha donato il modo di rapportarsi agli altri più autentico e diretto possibile, privo di tutte le maschere che fin da neonati impariamo a indossare.
Abbiamo iniziato a parlare con lui di musica e films, della sua operazione e della sua famiglia, ma ci ha fatto capire chiaramente che il suo interesse era uno solo: cosa c'è nella valigetta. L'abbiamo pian piano svuotata mostrandogli tutti gli oggetti che conteneva e improvvisando gags sulla loro funzione.
A quel punto son arrivate, oltre al compagno di sua madre che era già presente, la mamma e la sorella, che ci hanno raccontato della loro famiglia e delle loro vite, finchè non è arrivata la dottoressa per visitare Timmy. Lo abbiamo salutato, promettendogli di tornare più tardi e lui si è raccomandato di salutargli tutti in dialisi.
A quel punto abbiamo fatto delle rapide visite (dato che il tempo era trascorso già troppo in fretta!) alle mamme con i neonati, che fortunatamente erano tranquille e serene.
Il tragitto verso la dialisi è stato privo di incontri...certo, hanno tutti di meglio da fare che andare in ospedale il sabato mattina!
Giunti in reparto abbiamo salutato tutti e ci siamo confrontati con le persone di quel turno, che non conoscevamo.
Abbiamo incontrato un po' di resistenze, più del solito direi, perchè c'erano un paio di persone che non stavano realmente bene, oltre alle note signore che stanno già “sedute sulla fossa”. Siamo comunque riusciti ad interagire con tutti, con l'escamotage (ma come si scrive???) delle poesie di Withman. Abbiamo chiesto a tutti il proprio nome e il loro numero preferito, leggendo loro la poesia che si trovava alla pagina corrispondente.
Purtroppo non abbiamo potuto interagire con Sabrina perchè l'infermiere ce lo ha sconsigliato date le sue condizioni di salute.
Come al solito anche i più refrattari porgevano l'orecchio alla voce di Formaggino e un signore siciliano in trasferta (era stupendo nel suo impeccabile completo blu!) ci ha chiesto come mai non eravamo dai bambini...
...ottimo pretesto per intavolare con lui una bella conversazione.
Alla fine io e Formaggino ci siamo guardati, felici per esser riusciti a coinvolgere più o meno tutti, ma un po' provati dalla cosa. Prima che ripartissimo per fare ritorno in pediatria ci ha fermato un medico della dialisi proponendosi di portarci un libro di poesie scritte da suo padre, che noi abbiamo accettato di buon grado.
Prima di raccattare i nostri coccini e far ritorno a casa, ci siamo fermati come promesso da Timmy, riferendogli che avevamo addirittura trovato un signore che lo conosceva e lo salutava! (Franco, tranquillo e felice, che durante la dialisi ascoltava musica – Bob Marley! – e ballettava sul letto!)
Parlando con la madre è venuto fuori che ha fondato un'associazione chiamata A.B.C., per la ricerca sulla sindrome genetica del "cri du chat", dalla quale è affetto suo figlio; mi ha sorpreso dicendo che aveva visitato il nostro sito e che ci terrebbe alla nostra presenza durante uno dei prossimi incontri nazionali che organizzerà!
...come dimenticare l'inaspettato lungo abbraccio di Timmy a Formaggino e i due lunghi abbracci che ci ha dato per salutarci?
Beh, è stata senz'altro una mattinata densa e faticosa, ma piena di amore e di novità, come ognuna delle 6 che ho vissuto fino ad ora: nessuna deludente, tutte uniche!
Grazie dell'attenzione cari claUNI, grazie agli esami di Pasticcina (eh, eh...) e a domenica!
Dott.ssa Melina, davvero felice!


Niente da aggiungere. Tutti voi siete sempre più preziosi e adorabili. Flauto o non flauto.

Brava Melina. A domenica.

Formag.

martedì 27 novembre 2007

24 Novembre 2007


cari clowni buonasera, sabato sono stato in ospedale con la Dott.ssa Panzanella (Donata) che veniva in reparto per la prima volta, aveva un bel costume con tanto di rosmarino nel taschino, orecchini con peperoncini e una bella cipolla al collo come collana, è stata brava, ha parlato molto con un ragazzo in dialisi che normalmente dorme ed era la prima volta (a parte una breve chiacchierata con me due mesi fa) che interagiva con noi ed ha fatto tutto lei, sono contento di questo.Ha inoltre letto il giornale a un paio di persone...insomma si è data da fare e poi fa anche i palloncini per cui non ha fatto poco, quando nel report leggerete di me che la mando via dalla
stanza in realtà non l'ho buttata fuori l'ho solo mandata a fare un palloncino fuori dalla porta perchè c'era una mamma che dormiva e non volevo svegliarla, per adesso vi saluto. Ciao e buona lettura del report.
Nuvola

Parto alla volta di ponte a Niccheri con il mio bolide giallo, ore 8.00, strade deserte,naso rosso, camice in volo e puzzo di cipolla e rosmarino che mi portavo attaccata al collo. Parcheggio il mezzo e il mio sguardo incontra una macchietta azzurra, era lui, Nuvola. Lo seguo, mi attacco come un cane che ha paura ad allontanarsi dal padrone, così era, un misto tra l’emozione di fare una cosa nuova e la paura di non aver nulla da dire o da fare. Nuvola fa le sue cose mi da due dritte ed entriamo.
Bolgia alla sala prelievi, qualcuno allunga già lo sguardo ma per ora passiamo oltre. Pediatria diretti, senza sbagliare.. deserto, deserto, saluti alle infermiere, al dottore (veramente gentile)e via..Passiamo alle stanze, incontriamo Joyce(?), un colosso di bambino di 9 anni, era più grosso di me e Nuvola messi insieme (ok va bene, ci vuole poco), di origini venezuelane,ci racconta dell’incidente e che lo dimetteranno in giornata. Tra magie e palloncini scambiamo due parole anche con la nonna, forse è proprio lì la parte più difficile, arrivare a stabilire un contatto anche
con chi si sente forte. Usciamo dalla stanza Nuvola va in bagno,io lo aspetto nel corridoio e vedo risbucare Joyce, gli dico due cavolate e poi gli faccio "che c’è? Avevi bisogno di qualcosa?" Lui: "no, volevo darvi un abbraccio!" e lì mi stavo per mette a piangere…
Passiamo a salutare Elisa, nata mercoledì e riesco pure a fare casino nel gonfiare i palloncini… Nuvola mi butta fuori con Joyce . Prossima fermata,Valentina, una creaturina che non arrivava ai due chili, la mamma molto impaurita, per il parto del giorno precedente, per la preoccupazione della bambina e compagnia bella, mi ha veramente un po’ scosso , deve essere proprio una bella botta sia di gioia che di preoccupazione.. poi tra una lacrimuccia e un sorriso abbiamo lasciato il
posto al dott..quello vero. Giro in sala prelievi, Nuvola prende in giro quello, sfotte quell’altro.. scambi di numeri,fissa con una vecchina per portarle le camicie a stirare e io sto lì, me la rido di brutto, ma è forse il posto dove mi sono sentita più fuori luogo, avrei preferito non essere vestita, ho avuto paura che la gente "pretendesse", passatemi il termine,qualcosa da me.
La dialisi, il reparto più temuto e da cui ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. Un sacco di persone interessanti, con tanto da raccontarti. Lettura di un racconto di "Le mille e una notte" a una signora che secondo me ha apprezzato molto, per passare ad un altro signore, alle sue lezioni di golf e ai racconti dei suoi viaggi nelle riserve indiane, stavo li come un bambino ascolta le favole, fantastico.Giriamo il culo, seconda stanza, lettura de La Nazione e avevamo rimosso quanto fosse esilarante tale giornale, grasse risate .Qui l’elemento più resistente, una vecchina che proprio non ne ha voluto sapere, l’abbiamo lasciata fare, e sinceramente non mi sono neanche sentita rifiutata o trattata male, secondo me ancora non abbiamo trovato la strada per arrivare a lei, anche se comunque sia qualcosa ti arriva…
Ultima stanza, gran divertimento, rilettura del giornale. Parlo con Matteo , 18 anni, da sei mesi in dialisi (così all’improvviso) ma è stato proprio bello,ci ha raccontato di tutto: amici famiglia ragazza ecc.. e soprattutto di un positivo che ti lascia basito. Intanto Nuvola prende ripetizioni di
letteratura Greca, con lettura de I Persiani di Eschilo (la sua intenzione iniziale era addirittura di cantarla…ma lasciamo fare..). Usciamo, mi sento piena… di storie, di volti, di saluti, di calore. Finisco lasciandovi l’ultima perla, con Nuvola che tentando di tornare in pediatria, sbaglia piano, va in ostetricia e pensando di essere al secondo piano cerca l’entrata laterale,rischiando la musata sul muro, solo un genio può farle ‘ste cose..
Che altro dirvi, a parte lo stare bene, mi son proprio spisciata dalle risate. Poi ti rilassi, non è difficile, credo sia importante stare a guardare, ad ascoltare, perché fra l’altro si imparano un sacco di cose… Certo non son stati pochi i momenti , che poi ti sembrano delle eternità ,in cui ti senti un paletto vestito da pagliaccio piantato in mezzo alla stanza, ma anche quello secondo me non è fuori luogo, ti rende vulnerabile agli occhi della gente, ed è importante, è come dirgli "guardami, sono un bischero come te!". Basta, quanto son prolissa…
Grazie a tutti,ancora una volta, perché è vero che quando si va in reparto anche se fisicamente siamo due in realtà siamo tutti.
Buona settimana e non correte.

Dott.ssa Panzanella

mercoledì 21 novembre 2007

19 Novembre 2007

Cari Clowns,
innanzitutto grazie per domenica...è sempre più bello e familiare stare con voi e parlare e creare sempre nuove cose!!! alle improvvisazioni il mio cervello strabordava di quante cose e collegamenti mi venivano in mente da ogni azione...Valeria accerterà la mia pazzia!!!
Lunedì è stata la mia quarta mattina in ospedale...e come hanno detto alcuni di voi.. c'è stata la stessa emozione di sempre! il camioncino giallo di Formaggino è stata la prima visione!Ormai l'ambiente è ogni volta più familiare!!! quasi tutti ci accolgono con sorrisi e anche quelli che non lo fanno non lasciano traccia dentro di noi essendo grande la soddisfazione per quelli che rispondono ai nostri gesti!! è bello sentirsi familiari,e grazie a Nuvola e Formaggino quando vado sento sempre più protezione sento d’essere me stessa nella spontaneità. In pediatria appena siamo entrati abbiamo subito incontrato una bambina di 3 anni...aveva pianto dai visibili occhi lucidi,ma alla vista di Formaggino le si sono subito illuminati gli occhi...Formaggino ha iniziato a fare un cigno con i palloncini (voglio farlo anche io prima o poi anche se per ora verrebbe fuori solo un cane storpio!!!!) e avrebbe proprio avuto bisogno di supporto alle prove allergiche! avanti per il corridoio,abbiamo poggiato la roba e saputo che c'era solo una ragazza ricoverata..e le prove allergiche!!! diretti in sala di aspetto ci siamo fermati alla vista di un bambino che era a controllo post partum...erano due gemelli!!!!mi sono messa a fare le bolle che mi scoppiavano in faccia perchè le avevo corrette col detersivo.....Sandro e Formaggino le avevano usate a mo' di birra finta in un'improvvisazione domenica:-)))))))))!!!!! il bambino sorrideva giusto vedendoci e io mi sono un po' fermata con i due gemelli mentre Formaggino si era avviato dai bambini delle prove allergiche!!! il tempo non passava mai,era così bello giocare!! ed era così bello scambiarsi sorrisi e gesti anche senza comunicare niente a parole!! bè devo dire fra parentesi grazie a questo progetto perchè mi dà tanta possibilità di giocare nel vero e sano senso della parola,di riscoprire le cose semplici che però ti fanno stare bene!riflettendo sulle prove allergiche,Formaggino e io come assistente ci siamo dedicati più che altro ad una bambina,è stato molto bello quando Formaggino le ha preso la mano insieme alla mamma e ha iniziato a spiegarle CHE COSA erano le prove allergiche,è stato detto piu' volte,lo so, ma voglio risottolineare come mi è sembrata rassicurata la bambina... sapere perchè si fa una cosa,sapere che anche se si sentirà un po' male è per un motivo preciso dà molto sollievo,e credo che in questo caso la presenza di Formaggino abbia fatto tanto!!!La ragazza ricoverata stava abbastanza bene,aveva 16 anni..Formaggino ha dato sorrisi e parole e palloncini anche a lei,e ad una bambina nuova venuta!!! festa e accoglienza !!!!! anche in ospedale!!!!
Corriamo in dialisi!!!!!!!!!!!
Il turno era lo stesso del mio turno del mese scorso!!!!
Ho ritrovato una signora che si ricordava di me ma le avevano cambiato stanza,abbiamo un po' parlato mentre Formaggino si rivolgeva ad una signora che aveva avuto un'operazione per un trapianto che poi non le avevano potuto fare...che situazione...io penso che davvero ragazzi lì ci sia un grosso bisogno di noi!!!è molto bello dare calore a chi non ha neanche magari più la forza per recepirlo...eppure sorride ai tuoi sorrisi..certo c'era sempre il signore del telefono,chi dormiva etc. ma dal mese scorso ho visto la situazione molto più rilassata e spontanea,...ragazzi mi sembra che ci vogliano bene,che abbiano bisogno di noi!!!!!!!!!!!!!!! Vi dico l'ultima cosa e poi finisco il sermone!!!!!!!!
Nella sala di Gino e Gino Formaggino si è messo a leggere una lettura che parlava di Casanova di Achille Campanile...é stato veramente bravissimo,la recitativa ha fatto sorridere e stare attenti i Gini e l'infermiera,e immaginandomi la noia che loro possono avere lì,penso sia il metodo giusto!é stato come un mini-spettacolo personale!!! poi,nella sala dove sta Ernestina mi ha affidato il compito di leggere al ragazzo fisioterapista( ormai lo chiamo così) la stessa lettura comica...lui era contento di sentire e rideva con me e mi seguiva...è stato molto bello,voglio ancora provar a fare qualche lettura...mi ricorda quelle che mi faceva mia madre da piccola!!!Grazie Formaggino della pazienza e dell'aiuto!!! graaaazie a tuutti per domenica!!!! Fine-Sermone:Giraffa!!!!!!!!!!!

P.S. di Formaggino: non vi amerò mai abbastanza!

martedì 20 novembre 2007

Riunione 18 Novembre 2007

Quello che più mi ricordo della riunione è l’enorme fatica, questa volta è stata più dura del solito per tutti noi, abbiamo lavorato molto e su molte cose, abbiamo discusso di cose importanti e abbiamo organizzato gli interventi alla fiera di Rimini che si terrà dal 26 al 30 Gennaio, siamo riusciti perfettamente a coprire tutti i turni di Dicembre in ospedale e avremo una folta e bella partecipazione alla fiera, siamo riusciti ad essere ben 9 per il sabato e la domenica e 6 dal lunedì al mercoledì e sono sicuro che verrà una bella cosa, divertente e umanamente appagante per tutti noi e per chi ci troverà sulla sua strada.
Abbiamo inoltre iniziato a lavorare sui giochi di prestigio e sui palloncini anche se dovremo lavorarci ancora parecchio e lo faremo senz’altro alla prossima riunione il 9 di Dicembre e vi porterò anche delle fotocopie con scritto i giochi da poter fare.
Le improvvisazioni sono iniziate a rilento e un poco scoordinate ma dopo un poco che ci lavoravamo su sono decollate e son venute fuori cose degne di rispetto. Devo purtroppo dire che ancora pochi del gruppo preparano pezzi da fare alla riunione che farebbero decollare le improvvisazioni in maniera più veloce e vi rinnovo l’invito a preparare delle piccole cose a tema sulla pioggia, l’amore e il mare (che a Rimini possono sempre tornare utili). Devo anche aggiungere che sono arrivate tre splendide ragazze nuove Giulia, Serena e Margherita che sono state catapultate in una stanza piena di matti che non conoscevano o conoscevano poco ma si sono difese benissimo, due di loro hanno già preso un turno in ospedale (Serena e Margherita) e l’altra sarà a Rimini (Giulia) che dire? Ogni volta che arriva qualcuno nuovo e dà fiducia al nostro progetto mi riempie di gioia e mi domando quanto straordinario sia il fatto che ragazzi e ragazze così giovani e pieni di cose da fare decidano di dedicare il loro tempo a questa cosa, non considero mai tutto questo normale ma straordinario poiché realmente lo è e le vorrei ringraziare veramente di cuore per il tempo che ci hanno dedicato, spero si siano trovate bene e che possano continuare.
Ogni volta che si conclude una riunione mi rimane addosso una sensazione di gioia persistente che dura un paio di giorni….questa volta siamo a tre e deve ancora andar via, grazie a tutti voi splendidi clowni che così tanto ci sostenete.

Con enorme stima e affetto per tutti voi (compresi gli assenti)

Nuvola

sabato 17 novembre 2007

17 Novembre 2007

Ciao a tutti voi, amici clowni!
Oggi sono stata nuovamente in ospedale con Nuvola e devo ammettere che anche ‘stavolta ero emozionata, se non come la prima volta quasi!!! Quando sono arrivata diciamo che faceva assolutamente freddissimo e nel parcheggio io e Nuvola abbiamo rischiato di assiderarci nei nostri camici leggerissimi, mentre lui rimetteva tutti gli aggeggetti favolosi a posto nei due miliardi di tasche che c’ha...
Finalmente entrati in ospedale ho notato di nuovo come la gente ci accoglie con felicità… a me proprio ‘sta cosa mi piace un monte e non posso fare a meno di sorprendermene ogni volta!! Insomma, a parte questo, siamo subito saliti in pediatria dove ci hanno accolti un bambino di due anni ed il suo babbo. Questo bimbo aveva avuto ieri sera le convulsioni ed era un po’ tanto arrabbiato e timido quindi si è subito accollato al suo papà e non ci ha considerati per niente, nemmeno quando nuvola gli ha regalato un cane-palloncino viola...
Via, nulla da fare con questo piccolino entriamo in una stanza dove c’era una famigliola con un piccoletto di soli 10 giorni, la mamma e il papà. Stavano tutti bene e Nuvola ed io ci siamo fermati a chiacchierare con loro per una decina di minuti, poi via, verso la sala d’aspetto ! Qui nulla, il vuoto più totale. Abbiamo incontrato due gemellini minuscoli in una saletta con un’infermiera, abbiamo constatato che non c’era effettivamente molto da fare ed abbiamo abbandonato il reparto di pediatria, visto che non c’era effettivamente quasi niente da fare!
A questo punto per evitare di dirigerci subito in dialisi abbiamo fatto un salto al CUP dove le ragazze (e il ragazzo) al bancone ci hanno fatto un po’ di feste ma dove comunque non c’era nessuno (nessuno!!!! Che impressione, a confronto con l’altra volta quando era super pienissimo). Quindi optiamo per il centro prelievi dove c’era effettivamente un casino terribile. Un monte di gente che aspettava il suo turno prima per l’accettazione e poi per il prelievo vero e proprio ed un monte di gente che aspettava che i parenti finissero le suddette cose per potersene andare a casa. E qui Nuvola mi è quasi sembrato avesse ingranato una marcia in più… È partito a razzo ed ha intrattenuto tutti tra risate e racconti per un po’. Io invece mi sono completamente bloccata, a stare lì così al centro dell’attenzione di fronte a tutta quella gente, e non sapevo che cosa fare e che cosa dire… perciò mi sono ammutolita e mi sono limitata a seguire Nuvola silenziosamente… mi rendo conto che su questo devo lavorare un po’ perché lì per lì non avevo proprio idea di cosa potessi fare… boh, sarà che io tutte le volte che devo ricominciare un turno faccio tipo un passetto indietro rispetto a tutti i progressi fatti negli ultimi mesi e ho bisogno di sentirmi più sicura prima di ripartire. Probabilmente oggi non mi sentivo molto sicura quando siamo arrivati al centro prelievi (era presto e non avevamo fatto quasi niente in pediatria) e per acquistare sicurezza una stanza piena di 70 persone che ti guardano non è il massimo, per me… :D
Perciò vabbè, ho scambiato due chiacchiere con quelle persone che mi rivolgevano un sorrisone (oh a me i sorrisoni mi sciolgono, che ci posso fare?? :D). Ho anche incontrato un fan di Patch Adams!!!!!!!!!!!! Grandeeeeeee! Gli ho detto che l’avevamo portato pure a Firenze e lui era tutto contento, che ganzo. Insomma, abbiamo fatto il giro di tutta la sala d’attesa e anche delle salette per i prelievi (e le infermiere sono state carinissime e contente di vederci!) e tra uno scherzo e l’altro si erano fatte le 10. quindi abbiamo deciso di spostarci in dialisi ma c’è stato…. IL FURTO DELLA VALIGETTA DI NUVOLA. Ovvero, un’infermiera aveva sequestrato la valigetta che era stata mollata nella sala e l’aveva data alle due ragazze che stanno al baracchino all’ingresso, quello subito a destra. (non so come si chiama!!) Quindi facciamo per andare via e Nuvola si accorge che la valigetta non c’è più… si da la caccia a questa valigetta (ben inteso, all’inizio credevo di sapere dove fosse ma poi sono andata a controllare e non c’era più!!!) con tutte le persone che si facevano delle grasse risate finché non abbiamo intercettato l’infermiera che aveva effettuato il “furto”. Una volta capito dove l’aveva lasciata abbiamo dovuto pagare un “salatissimo” (:P) prezzo per il riscatto: due palloncini a testa per le due infermiere lì all’ingresso, per i loro nipoti.
Riottenuta la valigia siamo andati in dialisi e, fissata la riunione per il contratto con il caporeparto, siamo finalmente entrati nella prima stanza. Devo ammettere che all’inizio ero un po’ spaventata per tutti i racconti che avevo letto, invece… appena sono entrata c’è stato un attimo solo in cui non sapevo che cosa fare, ma mi sono subito accorta che tanti vecchini mi stavano osservando (se non apertamente di sottecchi) e mi sono gettata su di uno, chiacchierando del più e del meno, di me, di cosa faccio, di lui, di come stava oggi, di che lavoro faceva, dei suoi nipoti e dei suoi figlioli. Insomma, delle questioni di tutti i giorni. E anche se guardavano la tv io mi presentavo dandogli la mano e chiedendo se davo fastidio e quando mi rispondevano di no (perché mi rispondevano di no) gli chiedevo che cosa c’era in tv ed ho avuto l’occasione di constatare che non c’era ASSOLUTAMENTE niente da vedere. Poverini, tutto quel tempo senza nulla da fare… a qualcuno ho chiesto se avevano niente da leggere ma principalmente mi hanno detto che non riuscivano a sfogliare le pagine con una mano sola e che quindi avevano rinunciato. Perciò ragionandoci mi pare che anche un approccio di questo genere (letture varie) non possa essere male, anzi (per quelli che sono interessati). Ho parlato in questo modo con quasi tutte le persone che c’erano, alternandomi a Nuvola che nel frattempo è riuscito a raccogliere diverse richieste su che cosa si può fare (ad esempio due signori hanno proposto che gli si legga il giornale, un altro delle tragedie greche, per un altro vecchino ed una signora abbiamo proposto le mille e una notte)… abbiamo così girato le tre stanze, ho incontrato un tipo che conosce la mia coinquilina (aaaah com’è piccolo il mondo, si diceva con Nuvola)… però insomma, non mi è sembrato nulla di particolarmente traumatizzante anzi, oserei dire che mi sono trovata bene! Mi sono imbambolata dieci mila volte di più al centro prelievi che lì in dialisi! In fondo se uno non si fa condizionare dal fatto che queste persone sono ferme 4 ore ogni 2 giorni su un lettino senza nulla da fare ma ci va semplicemente per far passare loro un po’ il tempo allora alla fine basta poco. Magari poi oggi sono stata fortunata io che non c’erano tantissime persone super-depresse e magari sta facendo effetto il lavoro che stiamo facendo tutti noi a lungo tempo (anzi, indubbiamente. Perché sono sicura che fosse tutta un’altra cosa quando abbiamo cominciato in questo reparto!)… però quello che ho fatto io è stato di non bloccarmi davanti alla malattia, al fatto che la gente soffriva, ma ho quasi cercato di commentarla casualmente del tipo “come va oggi, sta un po’ meglio?”. Insomma, ho cercato di vedere la gente che era lì come persone che hanno hobby, avevano-hanno un lavoro, degli interessi, ecc e su questo alla fine abbiamo chiacchierato un sacco…
Piano piano col tempo uno poi riesce a tirare fuori anche gli interessi “speciali” (come quello per le tragedie di quel tipo che non mi ricordo) e a quel punto il nostro lavoro diventa più facile perché si conoscono un po’ meglio i dializzati (? Ma si dice?) e si sa che cosa piace loro…
Ah, una nota che ho riscontrato, oggi mi sono accorta che in dialisi diverse persone ci stavano aspettando!!!!!!!!!!!!!! Belloooo. Cioè, una vecchina mi ha chiesto se ero Coccinella, che le era sembrato di leggere quel nome sul foglio appeso all’entrata, ad esempio! Poi in tanti mi hanno chiesto dov’era il pollo (pan) (ahahahahah avrei voluto vederlo! Ma non ci sono foto???) e questo è successo anche al centro prelievi diverse volte…
Aaaaah bello. Bello bello bello. Sono proprio entusiasta di far parte di questo splendido progetto e sono contentissima che ci rivedremo quasi tutti alla riunione domani!!
Un bacione grande grande,
Lucilla

Nota di Nuvola: Il fatto che Lucilla si sia bloccata ai prelievi è abbastanza normale considerando il fatto che praticamente abbiamo iniziato il lavoro davanti a 70/80 persone che non conoscevamo. Sono invece lieto che si sia trovata bene in dialisi, è un reparto al quale tengo molto, se riusciamo a stabilire buoni legami con le persone che sono più difficili da coinvolgere è un bene per loro e per tutti noi, devo dire che Lucilla è stata fenomenale (uno mi ha anche detto che la preferiva al pollo e che era più carina….come dargli torto?) a interagire con le persone, non si è fatta fermare dalla malattia e ha fatto uno splendido lavoro e tutti le sorridevano, non tutti devono essere a duemila, contano molto anche le piccole cose fatte una persona alla volta, anzi, alla fine saranno quelle che vi rimarranno più impresse e vi aiuteranno a trovare la vostra vera natura di clown, sono molto felice di aver trovato tutti voi, siete stati veramente un bel regalo dopo anni di lavoro quasi solitario e in sordina coi miei colleghi e ci date tanto, tutti voi…nessuno escluso….nemmeno il pollo”!

12 Novembre 2007

Ciao a tutti sono la dott.ssa Gomitolo e il 12 novembre sono stata all'ospedale con il dott. Formaggino e sono ancora una volta molto entusiasta dell'esperienza... Cinque minuti di ritardo canonico (da parte mia), un breve scambio di saluti, convenevoli, scarico del famoso ( e aggiungo bellissimo) carretto- musicale e poi via... verso un'altra fantastica giornata... Ero curiosissima di vedere il carretto- musicale ( così ribattezzato da me medesima) che quando Formaggino ha aperto lo sportello posteriore dell'auto non credevo ai miei occhi... una sensazione strana mi ha invaso.. come quando ad un bambino piccolo viene regalato il balocco che tanto desiderava.. Formaggino infila dentro la radio una cassetta di musica classica e poi via verso la nostra avventura... Entriamo in ospedale e ci dirigiamo verso pediatria; dopo aver salutato le infermiere, la caposala e qualche dottore ci avviamo verso la stanza delle prove allergiche. Nella stanza c'era una ragazzina di 14 anni che stava ultimando le prove, ci intratteniamo con lei parlando di vari argomenti ( scuola...etc) e soprattutto scherzando sui risultati delle allergie ( il colmo: essere allergica alle graminacee e all'ulivo e abitare a Reggello!!!). Siccome non c'erano altri appuntamenti abbiamo fatto una tappa nella sala d'attesa di pediatria dove abbiamo trovato due mamme con i loro relativi bambini ( una di 2 mesi e una di 1 mese), siamo stati un pò a chiaccherare; da bravi genitori ( sia io che Formaggino) siamo stati letteralmete rapiti dai due esserini piccini piccini e ci siamo completamente dimenticati del tempo che passava... Quando siamo usciti dalla sala d'aspetto ho chiesto a Formaggino di farmi delle ripetizioni veloci sui palloncini ( bellissimi il barboncino e il bassotto). Dopo siamo andati in dialisi, avevamo dei compiti ben precisi... continuare a comporre filastrocche, leggere delle novelle tratte da " 1001 notte " a Francesco, leggere delle novelle a Giorgio e poi portare un pò di sollievo e serenità agli altri... Siamo entrati nella prima stanza dove l'infermiera subito ci ha detto che una signora ( di cui non ricordo il nome) era un pò giù perchè nel pomeriggio si sarebbe svolto il funerale del marito. In questa stanza abbiamo parlato di attualità con un signore molto gentile del Friuli , abbiamo composto una filistrocca molto bella sul cinema ( Charlot) con Alvaro, poi siamo andati a salutare Giorgina che ci ha raccontato un'altra filastrocca di quando era bambina ( capra satolla (?) ), poi siamo andati a portare un pò di conforto alla signora che aveva perso il marito ( momenti di umanità molto forti). Altro giro altra stanza dove troviamo sia Francesco che la mitica Ernestina che dormono.. ( Francesco verrà svegliato in modo brusco dall'infermiera* e immaginatevi la scena di lui che si sveglia con noi davanti... ci sarebbe voluto la telecamera per riprenderlo ). Abbiamo parlato con la signora che stava accanto a Francesco, dopo Formaggino ha letto una fiaba tratta dalle 1001 notte ( se non mi ricordo male la 3 o la 4)a Francesco che sembrava molto entusiasta, poi siamo andati a svegliare molto dolcemente Ernestina che come sempre era molto contenta di vederci.. Ultima stanza.. la stanza di Gino e Gino .. che risate, in più c'era anche una signora (la contessa, così battezzata da Formaggino) che di solito viene nel pomeriggio . Grandi risate, scherzi, battute e poi via con il nostro carretto musicale di nuovo verso pediatria. Quando arriviamo a pediatria rimaniamo un pò delusi, infatti c'erano state due prove allergiche con due fratelli e non ce l'avevamo detto... **Ci fermiamo a scherzare con i due fratelli e Formaggino sfoggia una maestria spettacolare nel fare 1 palloncino-motocicletta e 2 palloncini-cigni. Dopo torniamo in sala d'aspetto dove c'erano altre mamme con i loro bambini.. giro di bolle, battute ; poi siamo tornati dalle infermiere che volevano farci delle foto con i bambini.. Ho trovato in sala d'aspetto un bambino di nome Vittorio ( che già conoscevo quest'estate ai giardini) e l'ho convinto ( mica poi tanto...) a fare le foto con noi.. questa la disposizione: io a fare le bolle pseudo giganti, Vittorio nel mezzo, dietro il carretto-musicale e poi Formaggino che tentava di giocare con le bolle, le foto che ci hanno fatto vedere sono venute molto bene ( Formaggino la prossima volta ricordati di scaricare le foto) Dopo siamo ripartiti alla volta di casa.. nel parcheggio breve scambio di opinioni ( c'è molto dispiaciuto il fatto che siamo arrivati tardi a praticamente tutte le prove allergiche; non c'è stata sinergia nonostante noi ce l'abbiamo messa tutta). Anche questa volta sono state colpite delle corde molto importanti e anche questa volta i silenzi ci sono stati, ma penso e spero di essermi resa utile; ho cercato di buttarmi di più, di essere più partecipe, non solo spettatore... e se devo essere sincera questa avventura mi piace sempre di più... un abbraccio gomitoloso.. Gomitolo
p.s. non vedo l'ora di conoscervi alla riunione.

(*) INVOLONTARIAMENTE: le era caduto rumorosamente il telefono!!
(**) Nota di Formaggino: a proposito di questo, vorrei che domenica ne parlassimo. Io sono sempre più dell’idea che far convivere nello stesso turno i due reparti di pediatria e dialisi sia difficoltoso. Noi avevamo chiesto alla dottoressa di chiamarci, quando i bambini fossero arrivati, ma ciò non è stato fatto, probabilmente non per cattiva volontà della dottoressa. Inoltre, mi sono accorto che i pazienti di dialisi hanno bisogno che noi stiamo più a lungo con loro (almeno 2 ore, in quel reparto, sono necessarie!).
Il dibattito aperto.

05 Novembre 2007

Cari clauni, mi scuso immensemente per l'irresponsabilità dimostrata in questa occasione, nonostante sia motivata da eventi molto spiacevoli che mi son accaduti.Avverto adesso Nuvola e Formaggino che domani non potrò essere dei vostri per le medesime circostanze.Quello che a questo punto posso fare è aggiungere al report di Nuvola le mie impressioni.Per la prima volta a lavorare con lui, ma mi son trovata benissimo ed ho avuto modo di esperire un modo diverso di agire in reparto.In particolare mi ha colpito la nuova sfida della dialisi, che mi incuteva un po' di timore sulle prime. Probabilmente il terreno era già stato preparato dalle precedenti visite dei clauni.a sortito un effetto stupendo l'idea di Nuvola di fingere un'estrema unzione ai pazienti più ritrosi, ma anche ad altri utenti dell'ospedale nelle sale d'aspetto.Anche nella sala d'aspetto della maternità c'è stato un bellissimo momento di interattività in cui, oltre che regalare palloncini, Nuvola ha catturato tutti con il "gioco dei numeri" nella varie lingue. Spero mi perdonerete per la mancanza.Vi auguro un'ottima giornata per domani e prometto che se ne avrò la possibilità cercherò di venire, altrimenti vi sarò vicina spiritualmente. Melina

Il 5 di Novembre sono andato in ospedale con Melina, in pediatria non c’era molto da fare per cui siamo stati un poco al CUP e agli ambulatori di diabetologia dove abbiamo scherzato con le persone presenti che dovevano fare le visite, poi siamo stati al centro prelievi e anche là è andato tutto bene, abbiamo allentato un poco le tensioni delle persone che stavano aspettando di togliersi il sangue e fare esami vari, queste visite nelle sale d’aspetto stanno diventando veramente una cosa molto divertente. Poi ci siamo diretti in dialisi dove avevo l’idea di stravolgere un poco i ritmi e le abitudini delle persone, in questo reparto molti si sentono stanchi, depressi e annoiati, hanno inoltre poca voglia di vivere e lo manifestano continuamente deprimendo anche gli altri e l’ambiente e io stavolta ho deciso di fare un azione forte e di rottura alla quale mi ero preparato psicologicamente il sabato e la domenica precedenti e ho spiegato brevemente a Melina cosa doveva fare e siamo partiti. Praticamente abbiamo iniziato dalle persone più stanche e depresse e da quelle che oramai da due o tre volte dicevano che volevano morire, ci siamo presentati al capezzale del letto, io avevo portato un uovo per fare il tè (avete presente quegli ovetti di metallo tutti bucati dove si mette il tè o i fiori di camomilla e poi si lasciano in infusione? Bene uno di quelli) solitamente questi ovetti hanno anche una piccola catenella che permette di alzarli e muoverli senza ustionarsi una volta che sono caldi, bene agitando l’ovetto avanti e indietro sembra proprio un brucia incenso da chiesa (quelli che usano ai funerali…scusate se sembra blasfemo ma in realtà non lo era), Melina teneva l’ovetto e lo spargeva sulle persone e io con una piccola boccetta d’acqua le benedivo dicendo : “sa…siete malati….chissà se la prossima vi ritroveremo ancora vivi…intanto vi benediciamo non si sa mai….” e le persone che reagivano chi toccandosi, chi dicendo che non voleva morire davvero ma stava solo scherzando e uno ci ha anche chiesto di leggergli delle storie perchè non voleva sembrare morto (e di solito lui porta una mascherina sugli occhi e neanche ci guarda)….insomma la terapia d’urto è servita molto più che stare là a compatirli e piangere con loro sulle varie disgrazie…molti si sono riscossi dal torpore….ovviamente non si può fare spesso ma se dovessero decidere di morire ancora ecco che io gli porterò due ceri ai lati del letto e starò a vedere le reazioni, non dico che l’operazione non presentava dei rischi ma alla fine ha avuto ottimi risultati che poi ha apprezzato Formaggino la volta dopo che è andato in ospedale poiché ha potuto lavorare meglio…..a proposito anche quelli che erano costretti a sopportare la depressione degli altri nella loro camera si son messi a ridere e nessuno si è offeso, anzi….che aggiungere? Diciamo che il mio report non è precisissimo su tutti i particolari poiché scritto con forte ritardo e tutto tutto non mi ricordo ma visto che Melina ha avuto problemi col computer o altro ho deciso di scrivere io il report per stavolta…..buona giornata a tutti voi.

Nuvola

giovedì 8 novembre 2007

Report 3 Novembre 2007

Mesi or sono:

Per l'otto maggio scorso avevo da animare una festa assieme a degli amici e stanco delle solite cose come karaoke e giochi col pubblico mi venne l'assurda idea di vestirmi da gallina e fare il cretino con il costume; al che i miei amici mi dissero:"fai fai" convinti che avessi detto una bischerata, tanto per dire una cosa stupida...
Ordinai il costume.
Poi la festa venne annullata, mi dispiacque molto non aver dato luogo a quella stramba idea.
A giugno fu organizzata, sempre quassù nel mio paesello, una cena all'aperto...mi sembrò l'occasione giusta per riproporre la mia idea pazza.
Riordinai il costume.
Un caldo atroce alle 9.00 di sera, io che ballettavo su e giù come un demente, facevo versi strani col fischietto che comprai al Pistoia blues, davo allegramente fastidio ai commensali e mi improvvisavo un inglese con degli ospiti ucraini, polacchi, tedeschi e francesi (mi spiego: non è che ci fossero persone che avessero contemporaneamente 4 nazionalità, ma c'erano persone provenienti da 4 nazioni diverse).
Mi divertii "un monte".
Questo per spiegarvi un poco da dove nasce questa idea di andare al Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri con Federico Magherini in arte Nuvola come tutti quanti sapete vestito da gallina.

Sabato scorso:

Arrivo con quei 7 minuti di ritardo (scusa Nuvola) e mi metto il costume nel parcheggio, avrei voluto guidare col costume ma era troppo ingombrante e avrei rischiato di andare all'ospedale come paziente e non è che ci avessi poi tanta voglia.
Mi metto ance il becco giallo costruito da me la sera prima con una scatola di cartone, un elastico, le matite gialle del mio fratello, lo scotch, la colla, della carta e le forbici. (Nota di Giovanni Muciaccia: ma con la punta arrotondata) non sarà opera di Filistrucchi ma me lo sono fatto da solo, volete mettere!
In pediatria non c'è un gran da fare e quel poco non è stato un successo per gallinaPan, non ha fatto miracoli (e forse neanche doveva farli), ci si sposta al CUP dove si intrattiene i tranquilli e poco impegnati addetti alle prenotazioni, ganzo il giochino con la carta stagnola (chissà poi perché si chiama carta stagnola, io so che è alluminio e non stagno..forse mi sbaglio?!). (Nota di Nuvola: solo perché dire carta allumignola veniva male)
Poi si intrattiene i pazienti che aspettano la visita diabetologica, li mi diverto tanto, su delle bischerate vengon fuori degli sketch divertentissimi! Già con gli adulti il mio costume ha un altro effetto, spiazza di più, la gente non se lo aspetta. Una vecchina inizia a farci i complimenti "ma quanto siete belli. ma quanto siete belli" secondo me...vabbè lasciam perdere!
In dialisilogia (?!) è prestino e allora si va in sala d'attesa prelievi...c'è tanta gente ma tanta e lì con la folla il costume rende ancor più anche li mi son divertito e non è che dovessi fare niente di che solo esserci, si entra anche in sala prelievi mentre fanno i prelievi (che strano eh!) e ci si sta abbastanza e gli agopuntori o meglio agoinfilzatori parevano contenti, così come gli infilzati, (Nota di Nuvola :per non parlare poi delle siringhe che ridevano a crepapelle) della nostra presenza e del brio che è entrato nella stanza…..una di loro aveva attaccato al muro le foto dei cavalli che aveva allevato e mi diceva che in casa teneva pappagalli da un metro (tanto così per la cronaca)..ok tanti complimenti e sorrisi e ringraziamenti e...era tempo di andare in dialisilogia.
Nuvola discute con l'infermiere capo (credo) e io mi guardo un po' intorno mentre quelli intorno a me mi guardano.
E si parte.
Prima stanza, seconda e poi terza e poi quarta..questo, mi spiegava Nuvola, era l'altro turno e neppure lui li conosceva bene. La metà non ci ha neanche considerati alcuni perché dormivano e altri perché probabilmente non ne avevano voglia oppure anche per altri motivi più che validi. Con i più ricettivi e con le infermiere c'era un bel contatto, molto produttivo e anche soddisfacente secondo me, ma con alcuni invece no.
Mentre Nuvola inondava di magie strane le stanze io mi son messo a parlare con la signora Rina che non stava un granché bene..dopo i convenevoli e qualche scambio di parola le ho posto una domanda "di cosa ha bisogno?" pensando che mi rispondesse qualcosa tipo un libro, della musica, una foto, non so. Invece mi chiede se potevo andarle a prendere le medicine, ganzo!
Sicché vo a prendere le medicine, in nonchalance scendo giù e chiedo alla gente dov'è la farmacia in modo normalissimo e ciò stonava col mio assurdo costume tanto da produrre sorrisi e risposte gentili...dentro la farmacia una scena bellissima, scusate se dilungo ma provo a riportarla in parola scritta.
La farmacista a testa bassa con dei fogli su cui scrive senza neanche alzar lo sguardo avverte la mia entrata e mi dice "aspetti un minuto" al che io "ok". passan due minuti in cui io la fisso aspettando che lei alzi lo sguardo. Mi vede rimane quei 3/4 di secondo bloccata come un statua senza respirare e poi dice "oddio". Del tutto sorpresa! Divertentissimo, non se l'aspettava di certo (l'ha presa bene eh) diciamo che l'ho piacevolmente scossa. No via a raccontarla non rende.
Tornato su con le medicine per Rina, ci si sposta nell'altra stanza dove più o meno c'è la stessa situazione, prima ci si mette a chiacchiera con una donna e poi mi avvicino come ho fatto prima ad un l'atra paziente (mi pare Tatiana). Era lucidissima rispetto agli altri ma ormai rassegnata...ho provato a dire qualcosa di confortante ma rispondeva negativamente anzi un po' ci si arroccava pure su questa rassegnazione, c'ho parlato venti minuti (Nuvola infatti aveva cambiato stanza mentre io ero ancora a parlare con lei) credo forse qualcosa meno. Mi ha raccontato un po' di cose, che faceva dialisi da ormai 25 anni che quando era arriva in questo ospedale neanche esisteva la nefrologia, che si sentiva un peso per la famiglia sia come tempo perso che economicamente, che da quando aveva perso il marito aveva perso tutto. Aveva accettato la sua situazione era lucidissima mentre diceva tutto ciò, calma non disperata, non cercava un qualche conforto ma solo uno sfogo con me (lei me lo ha detto) perché sapeva che se avrebbe parlato così ai suoi figli si sarebbero dispiaciuti e non voleva dargli altri dispiaceri.
Non è stata una situazione molto diversa da una casa di riposo.
Poi siam tornati su a salutare i pediatrologi, riprendere un cane che Nuvola aveva lasciato in custodia e intrattenere una giovane madre con marito e amici.

Ok, conclusioni: positivo il costume ma molto stancante però più di quel che mi aspettavo. L'ho provato son contento ma al momento probabilmente non lo rifarei, in effetti potrebbe essere superfluo ma comunque divertente per me, per Nuvola (no?) e per la popolazione ospedaliera. Insomma vedremo il destino di quel costume con dentro me più avanti. Altra nota positiva: un’ infermiera della dialisi ha richiesto di persona a Nuvola degli interventi anche il pomeriggio, la nota positiva sta nel fatto che mi pare proprio un attestato di apprezzamento nel lavoro che è stato fatto e che si sta facendo.

P.S. grazie a Nuvola, Timmy e i loro gatti per l'ospitalità e il pranzo.
PPS. magari la prossima volta sarò più breve prometto

Note conclusive di Nuvola: spero si sia capita la “citazione colta” di Giovanni Muciaccia, sennò pace, per quello che riguarda invece le sensazioni di lavorare con una gallina, che dire….non le posso mettere sul blog per decenza, ma ho le foto di Pan gnudo nel parcheggio in bilico sulle scarpe che tenta di infilarsi il costume a circa 8-9 gradi sopra zero (che mostrerò alla riunione del 18), grazie del sacrificio e dell’impegno che tutti voi state mettendo in questo progetto, per quello che riguarda invece le reazioni delle persone sono state divertenti, tenete conto che passavamo per i corridoi io avanti urlando Pio..pio…pio come quando si dà il becchime alle galline e dopo arrivava una gallina di un metro e ottanta tutta gialla e con la faccia stranissima come a dire:ma chi me l’ha fatto fare? Ad onor del vero devo aggiungere anche che passare dagli otto gradi del parcheggio ai quasi 35 dell’ospedale vestito con un costume di pelliccia ecologica non dev’essere facile, inoltre bella la gag delle uova, ogni volta che vedevamo una sedia io ci mettevo su tre uova e Pan si precipitava alla cova (tre uova di legno da rammenda calzini dipinte di bianco) che anche quelle sotto al sedere non dovevano essere molto comode….praticamente non ho lavorato con un clown ma con un fachiro!!!!!

martedì 6 novembre 2007

31 ottobre 2007

Anche se in ritardo di quasi una settimana….alla fine è arrivato anche il mio primo report!!!!!
Mi piacerebbe potervi comunicare le mie sensazioni con la stessa capacità di emozionare che ha avuto il Dott. Pungolo……ma non credo di essere altrettanto brava…….il mio scopo comunque non è quello di fare un mero resoconto della mattinata, ma di farvi percepire le belle emozioni che ho provato….spero di riuscirci!
Allora, comincio subito con il farvi conoscere un po’ quello che sono le mie caratteristiche peculiari….o meglio, i miei “piccoli difettucci”….primo tra tutti il RITARDO in tutto quello che faccio (vedi data report)! Come qualcuno di voi già saprà, non avevo ancora un costume da clown all’ultima riunione, né un nome, né la più pallida idea di quale sarebbe stato …..ma per fortuna ho avuto un piccolo aiuto da un “ospite occasionale” che qualcuno di voi ha conosciuto come “cavallo”……ed ecco che sono diventata Dott.Pennellina….o Dott. Stella Pennella per Formaggino…inutile sottolineare che la preparazione è stata ultimata alle 1: 30 di martedì notte, con un risultato tutto sommato soddisfacente....
Appuntamento fissato con Formaggino alle 8:00....e io arrivo, ovviamente, intorno alle 8:30...non è colpa mia se mi si è staccata la tavolozza da pittrice che avevo attaccato sul camice e aveva iniziato a volteggiare nell'aria...e io a cercare di rincorrerla....ecco la mia prima performance da clown (in realtà non richiesta)!
Ci incamminiamo verso l'ospedale, un traffico indescrivibile, ma siamo riusciti a chiacchierare tanto da non accorgerci troppo del viaggio interminabile!
Allora, da qui in poi comincerebbe il racconto delle varie azioni della giornata...il punto è che non ho voglia che il mio report sia così, quindi, preferisco sacrificare qualche particolare di telecronaca cercando di soffermarmi un po' di più sulle sensazioni che ho provato.......ma non è così semplice...e ora vi spiego meglio: chi di voi mi conosce già bene, sa che ho una spiccata incapacità a manifestare le mie emozioni, e soprattutto a descriverle a parole...quindi suggerisco di amplificare quello che dico almeno un pochettino....giusto del 100% ed ecco che avrete la percezione reale delle mie sensazioni!
Iniziamo dalla neonatologia.....Formaggino mi presenta alle infermiere, tutte carine e simpatiche..ma una ha qualcosa che attira la mia attenzione...un fringuellino meraviglioso di appena 1 ora di vita....non riuscivo a smettere di fissarlo...e senza accorgermene avevo gli occhi lucidi lucidi.....poi vediamo un po' a chi andare a rompere le scatole e troviamo una ragazzina di 14 anni operata di appendicite ormai in fase di dimissione, quindi andiamo da lei e Formaggino inizia un po' a scherzare, parlando del suo pigiama, dei suoi genitori, della scuola, ...momento di imbecillità assoluta......tranquillo non mi riferisco a te Formaggino, parlo di me....non avevo la più pallida idea di come comportarmi, cosa fare, cosa dire, ero giusto un po' impanicata..........ma tutto sommato, credevo peggio! Superato un attimo di panico quindi, non è che mi sia sciolta poi più di tanto, ma c'è stato un piccolo miglioramento, quantomeno non mi sono limitata esclusivamente a ridere delle battute di formaggino come se fossi stata io quella operata di appendicite e non Melissa!
E cercando di aiutare Formaggino (che però bocciava senza tante carinerie tutte le mie idee effettivamente penose) abbiamo scritto una filastrocca!
Cmq ad essere sincera avevo messo in conto la possibilità di paralizzarmi completamente in questa situazione e quindi, tutto sommato è andata meglio delle più floree* previsioni!
Nel nostro girovagare per la neonatologia siamo poi andati a fare visita ad un neo-mamma che aveva partorito da 3 giorni una bimba che aveva una piccola infezione, ma niente di preoccupante...secondo me doveva più che altro riprendersi da un travaglio che a sentire la povera mamma era stato infinito! E lì abbiamo più che altro chiacchierato con lei e la sua mamma che ci hanno un po' chiesto del progetto, finchè non è arrivato il papà....il papà...vorrei sottolineare che la cosa che più mi commuove di tutte in questi momenti è il totale rincxxxxxnimento dei papà davanti a quel fagottino di 3 kg!
E dopo aver incontrato altri piccoli mimmi per il corridoio ci incamminiamo per la dialisi, sapendo però di poter passare a fare solo un saluto veloce causa contrattempi per pratiche burocratiche. E ad essere sincera mi è dispiaciuto starci così poco, era il reparto che mi spaventava di più pensandoci, ma poi, quando mi ci sono trovata non mi sono sentita affatto a disagio....molto secondo me dipende dal fatto che ora è già un po' di tempo che i pazienti (che presto vorrei chiamare solo per nome) conoscono il gruppo clown e forse spesso aspettano che qualcuno arrivi a far scorrere in modo un po' più veloce il tempo per la dialisi...infatti qualcuno di loro secondo me era dispiaciuto che non potessimo trattenerci di più!
Cmq ho avuto modo di conoscere la ormai celeberrima Ernestina, Gino e Gino, la ragazza giovane di cui non ricordo il nome,.....
E poi via a cercare la signora Pecorini della direzione sanitaria...che però non abbiamo trovato...peccato per il tempo tolto alla dialisi.....ma pace...sarà per la prossima volta.........................che per me è già venerdi! non vedo l'ora!
Facendo una breve valutazione della mia prima uscita, vorrei ringraziare Formaggino per essere riuscito a non farmi sembrare completamente idiota ma solo un po'...............vorrei ringraziare voi per essere arrivati fino a qui a leggere il mio pallosissimo report, e poi vorrei dire che secondo me la bellezza di questo progetto non è nel progetto stesso, nei suoi scopi, nell'idea, nei bei propositi che si propone, in realtà il bello di questo progetto è che non se ne vedono i confini....io voglio sottolineare che quello che mi piace di più è che mi ha permesso di conoscere delle persone davvero belle, di vedere che anche nel nostro ambiente ci sono tanti ragazzi che riescono a distinguersi dalla massa dei "piccoli medici strafottenti crescono" ............ma per quanto mi riguarda in modo più stretto, questo progetto mi sta permettendo di superare tanti piccoli blocchi che ho di carattere, è una sfida per me e ho voglia di accoglierla, soprattutto per la bella sensazione che ti dà lo sguardo sereno di queste persone quando ti vedono lì per loro!

Stella

(*) Nota di Formaggino: meraviglioso neologismo claunesco (un incrocio tra “floride” e “rosee”) coniato – involontariamente? – dalla nostra Pennella. Siamo tutti invitati ad imitarla senza freno.

Nota 2 di Formaggino:
chiedo scusa alla cara Pennella per le “stroncature”, che in realtà fanno parte del gioco comico del finto intelligente e del finto imbranato. Se poi Stella era imbranata vera e io deficiente autentico, al pubblico non va che bene…
Aggiungo solo che Pennella è partita con il piede giusto (il terzo) e sono contento di aver avuto l’onore di essere io a “battezzarla”.

Smarp! (via di mezzo tra un bacio e una leccata sulla guancia)