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Il servizio di clowncare viene svolto due volte alla settimana presso i reparti di Pediatria, Dialisi e Sala Prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (FI). Il progetto “M'illumino d'immenso” si propone il grande scopo, tramite l'insegnamento agli studenti delle tecniche di clowncare, di formare futuri medici consapevoli che il rapporto umano medico-paziente non sia un optional ma un elemento essenziale per il normale svolgimento della professione medica.


giovedì 31 maggio 2012

26 Maggio 2012

Turno tranquillo, fra tutte le persone che c'erano in sala prelievi mi sono soffermato soprattutto su una persona anziana che respirava con la bombola dell'ossigeno, una bella persona che ha affrontato e sta affrontando tutto questo con un grande spirito positivo, l'unica cosa che la rattrista molto, mi diceva, è che questo danno ai
polmoni non glielo ha procurato una malattia ma bensì una trasfusione sbagliata. .
Alle 9.30 Nuvola aveva l'appuntamento con Cristina per parlare di ospedalindo e altro...dopodiché ci dirigiamo direttamente in dialisi, e li praticamente dormivano quasi tutti, abbiamo fatto praticamente una visita lampo, siamo andati da Agostino, il ragazzo albanese, ma niente, ancora non si riesce ad entrare. Allora Nuvola ha
incominciato a parlare con l'infermiera instaurando un bel dialogo. Dopo andiamo a trovare Franco e devo dire l'ho trovato abbastanza bene. Finito in dialisi, sosta al bar e via in pediatria e qui a differenza degli altri due reparti ci siamo stati di più in quanto essendoci 3 bambini e 1 una ragazza di 16 anni con i rispettivi genitori ci siamo dilungati molto a parlare, come per esempio la ragazza di 16, ricoverata per un incidente al motorino, ci ha parlato del suo amore per gli animali, a casa ha un gatto cane e altre bestioline, difronte a lei nella stessa camera c'era una piccola creatura che era sta ricoverata per cellulite, quando la madre mi ha detto questo, mi stavo per mettere a ridere, invece mi diceva che si era svegliata con un occhio completamente chiuso e bolle in viso ,i medici la chiamano cellulite,s'impara sempre qualcosa di nuovo, dopo aver parlato con altre mamme ci dirigiamo verso gli armadietti...anche questo turno è giunto al termine, lasciamo l'ospedale che era l'una passata.

Un abbraccio a tutti

Spadino

21 Maggio 2012


Il turno di ieri è stato un turno veloce, Cignale non poteva venire con me e io era tutto raffreddato per cui ho fatto solamente la sala prelievi e la dialisi, in sala prelievi ho anche trovato una signora che si è aperta molto con me per dei problemi che aveva col figlio, ho provato ad aiutarla accompagnandola dall'assistente sociale che le ha dato qualche indicazione su come muoversi, ci siamo lasciati con la promessa che lei proverà a volersi un poco più bene e a farsi rispettare un poco di più, poi le ho lasciato i miei riferimenti chiedendole di chiamarmi se avesse bisogno di qualcosa, spero veramente che inizi a risolvere le sue problematiche perché mi è sembrata una gran brava persona con tante sofferenze e gradirei stesse meglio, in dialisi mattinata tranquilla, i Gini dormivano beatamente e così li ho lasciati tranquilli, ho salutato e scambiato due parole con gli altri pazienti e poi  sono andato a cambiarmi, uscendo dall'ospedale ho piantato altre 5 o 6 piantine grasse nel nostro giardino della rete di Indra che sta reggendo bene, a proposito del giardino, una nota carina, appena sono arrivato all'ospedale una infermiera che non conoscevo, ma probabilmente lei conosce noi, ci ha fatto i complimenti per il giardino, questo è bello perché significa che le persone stanno iniziando a notarlo, piano piano realizzeremo una gran bella cosa, un abraccio a tutti

Nuvola


12 Maggio 2012

 
Ciao a tutti, come al solito sono in estremo ritardo con il report  causa consegne per l’università.
Il turno di sabato 12 in realtà non è stato un turno convenzionale…E’ stato breve, di circa un’oretta, poiché l’ospedale, per fortuna, non era affollato. Dopo qualche chiacchierata in sala prelievi con i pochi disponibili a sopportarci, io e Gomitolo siamo passate prima in dialisi, dove i pazienti per la maggior parte dormivano. Ho rivisto di nuovo il ragazzo straniero (credo albanese) con cui mi ero messa a parlare a lungo durante il turno precedente…Ho provato a recuperare la sua  fiducia di allora; il fatto è che le cose per lui, in questi ultimi mesi, sono peggiorate: è sempre più cupo e si è ancor più crogiolato, nel frattempo, nella sua solitudine. Gli ho chiesto se avesse mantenuto la promessa a me fatta: se si fosse impegnato a socializzare, o almeno a provarci, a rompere quella barriera che si era volutamente costruito. Nulla. Un po’ sconfortata mi sono recata in pediatria. Lì c’erano due bambini, di due e quattro anni, e le rispettive famiglie: per fortuna Gomitolo si è trattenuta con queste ultime altrimenti io, ancora una volta, non avrei saputo cosa dire, dato che non so mai come rapportarmi con i genitori. Il passo successivo, quello che mi ha devastata alquanto, è stato aiutare Nuvola e Timmy con il giardino del pronto soccorso. Tagliato l’erba (in realtà l’addetto era Nuvola…Gomitolo c’ha provato ma la cosa è durata poco!!) ; rastrellato (tra uno starnuto e l’altro di Timmy allergica come non mai); piantato le piantine. Direi che possa bastare. Ah no…bellissimo giardino!!! ;)

Un bacio a tutti
Liliflora

martedì 8 maggio 2012

Resoconto "Ospedale aperto" del 6 Maggio 2012


Buongiorno a tutti, ecco a voi il resoconto della manifestazione “Ospedale aperto” realizzata ieri presso l'ospedale “Santa Maria Annunziata” di Ponte a Niccheri (FI).

Iniziamo con qualche numero e poi passiamo alle considerazioni.
Abbiamo realizzato 10 spettacoli in tutto il piano terra dell'ospedale, avevamo i seguenti spettacoli:

All'ingresso dell'ospedale:
Un laboratorio di pittura per grandi e piccini a cura della Dottoressa Rapassuntina

Sala davanti alla portineria dell'ospedale:
Uno spettacolo realizzato con un pannello con i fumetti del “Gatto Forchetta” (la mascotte del gattile di Empoli) basato sul rispetto degli animali e realizzato dalla Dottoressa Arancina

In sala prelievi:
Un concerto delle “Liete dissonanze”
Uno spettacolo di magia realizzato dal mago “Black Jack”
Un monologo teatrale sulla follia realizzato dal Dottor Nuvola

Salone davanti alla sala gessi:
Un concerto di Lorenzo Bianconi alla tastiera accompagnato da un chitarrista
Uno spettacolo di bolle di sapone realizzato dalla Dottoressa Gomitolo
Uno spettacolo di danza del ventre curato dalla Dottoressa Dora con l'aiuto di tre sue amiche

Davanti alla farmacia ospedaliera:
Un monologo scritto e recitato dal Dottor Zuppi

In sala di aspetto del pronto soccorso:
Un concerto improvvisato e non previsto a cura delle “Liete dissonanze”

Sono venute a vedere gli spettacoli oltre 100 persone, qualcuno è venuto al mattino ed è poi tornato anche nel pomeriggio, hanno assistito agli spettacoli anche 7 persone ricoverate, abbiamo raccolto 15 piante regalate dalle persone all'ospedale per realizzare il giardino “La rete di Indra” e altre 10 piante circa sono state promesse e saranno portate in ospedale nei prossimi giorni da chi ieri non ha potuto partecipare per vari motivi.

C'erano ben 10 clauni dell'associazione ad accogliere e ad accompagnare le persone nel giro spettacoli (oltre a quelli che si son o preoccupati di realizzare gli spettacoli).

Hanno collaborato con l'associazione dei clown altre due associazioni, ossia le “Liete dissonanze” ed l'”Associazione Aristogatti” che si occupa del gattile di Empoli

Realizzeremo nel prossimo mese una colonia felina protetta all'ospedale che ospiterà circa 20 gatti che gravitano nei presi dell'ospedale e che saranno così protetti, nutriti e curati come si deve.
Nella settimana che va dal lunedì 7 Maggio al alla domenica 13 Maggio taglieremo l'erba e inizieremo a piantare le piante e a realizzare il giardino in ospedale realizzando piano piano anche dei cartelli in legno con incise poesie.
Adesso alcune considerazioni: La giornata a mio avviso può essere definita un successo poiché abbiamo dialogato cuore a cuore con molte persone, abbiamo ampliato la rete di amicizie, abbiamo coinvolto l'ospedale in una cosa non molto comune per la concezione generale che le persone hanno dell'ospedale, abbiamo fatto passare il messaggio che l'ospedale è “Casa comune di tutti noi” e che è anche un luogo magico e straordinario in quanto è l'unico luogo al mondo che offre la possibilità di entrare malati ed uscirne sani, che non è poca cosa a mio parere.
Siamo riusciti, tutti insieme, a stare bene, in armonia tra diverse associazioni e con una gran voglia di collaborazione e penso proprio che le persone lo abbiano percepito.
Molto c'è ancora da fare e quindi adesso vi saluto, mi rimetto al lavoro per i prossimi impegni che saranno la realizzazione del giardino, dei cartelli poetici, della colonia felina e della giornata chiamata “Ospedalindo” durante la quale con tanti volontari e con i clauni ripuliremo tutta la zona esterna dell'ospedale, dai parcheggi ai giardini il tutto a costo zero, sia per noi che per l'ospedale, perché la cura parte anche da questo, dall'amore delle persone, degli animali e delle piante per tutto ciò che ci circonda realizzando progetti armonici, divertenti e straordinariamente curativi per le vite di tutti noi partecipanti.

Vi lascio con la frase che ha accompagnato questa manifestazione:

“Dovete fare la cosa giusta, può non essere in vostro potere e può essere che nel vostro tempo non vediate alcun frutto. Ma ciò non significa che dovete smettere di fare la cosa giusta. Non si può mai sapere quali risultati produrranno le proprie azioni. Ma se non fate niente non ci sarà alcun risultato.”

Mahatma Gandhi

Nuvola


lunedì 7 maggio 2012

5 Maggio 2012

Interroghiamo nuvola in letteratura:cos'è il 5 maggio??Comunque..Un bel turno ricco di bimbi (di cui 2 parecchio cresciuti!!)., Abbiamo fatto abbastanza rapidamente la sala prelievi distribuendo i volantini per domani e chiacchierando un po',c'era una bella bimba in attesa della mamma in attesa così abbiamo finito per discutere sui nomi da scegliere,a me Zorro sembrava bellissimo. In dialisi tanta gente dormiva,poi c'era una stanza dove uno s'incazza così non siamo entrati!dopo aver regalato un fiore a Nara ho chiacchierato con Franco e Flavio che domani si aspettano un numero burlesque da Nuvola. Si è fatta un a bella chiacchierata sul balcone con un'infermiera,poi ci hanno chiuso lì fuori perché s'eran dimenticati di noi (o non ci sopportavano più,una delle 2!).In pediatria c'erano due ragazzoni,uno incidentato e uno appendiciato,che invidio perché io ho paura dell'appendicite e lui invece ormai se l'è levata. Poveretto è stato operato il 1maggio e ancora non lo fanno mangiare,temevo ci allungasse un morso,così Nuvola gli ha raccontato di quando post operazione si è fatto portare un panino col lampredotto nel cuore della notte col favore delle tenebre. C'era una bella famigliona,con una bimba piccinissima di 6 mesi spettacolare molto gelosa dei suoi piedini e innamorata della renna di nuvola,poi papà tassista che ci racconta di una signora che si è messa in taxi a buco ritto perché s'era rifatta il sedere,mamma,zio,zia e cuginetto. Non stavano tutti male,era la piccetta che non si sentiva molto bene,però era vispa e amorosa. Un'altra bimba amorosissima l'abbiamo beccata davanti all'ascensore,e altri 2 dopo nel bar,insomma,mai visti tutti questi cuccioli in un turno solo!E domani i genitori hanno detto che li porteranno tutti a vedere le bolle di sapone!Terribile Nuvola oggi quando,aspettando l'ascensore,una gentile signora anziana ci dice sorridendo:"eh,voi siete venuti per i bimbi,avete sbagliato reparto" o una cosa simile, e lui le dice:"No a me fanno schifo i bimbi!"(vecchina scioccata)...che elemento! una schizzatina alle piante fuori e via,siamo rincasati.

PS:oggi tutti che mi parlavano di gatti,è destino,devo miciarmi!

Piffero


4 Maggio 2012

 
Arrivo un po' in ritardo  con il tram e vedo che il bagno è già aperto poi aspetto e scopro che Gomitolo è già partita allora vado in sala prelievi ma non la trovo; a quel punto  mi metto a parlare con le persone che prendono il coumadin; un signore mi spiega per bene della medicina che prende e dell'esistenza di un'altra medicina migliore per questo problema, ma ancora non disponibile.
 un signore si era fatto male all'ospedale, un magazziniere  che aveva il gesso al braccio perché si era slogato il polso.
poi ho parlato con Sara Mannucci una signora che mi ha detto di salutare Nuvola. Mi ha raccontato che Nuvola le ha regalato una maglietta con scritto Cumadin e l'ha inviata via posta. Sara Ha le stampelle ed era con suo marito, poi una signora mi ha raccontato che ha una malattia grave la fibrillazione ventricolare  ecc per cui ha un battito irregolare e per regolarlo le fanno l'elettroshock. solo che dopo l'intervento il suo cuore ritorna a non battere bene dopo 15 giorni. 
Io mi sono interessata alla malattia su cui ho continuato a interrogarla e poi è andata  dalla dottoressa.
C'era un'altra signora che prima non c'era perché doveva fare qualcosa prima che mi ha detto che quello che facciamo  dà gioia sopratutto ai bambini non che gli altri non siano contenti,ma secondo lei se siamo bravi a far divertire, i bambini sono quelli che  più sono contenti.........Io invece ho detto che secondo me non c'è questa differenza tra le persone in base all'età. Comunque ho aggiunto  e anche lei era d'accordo che anche a noi ci dà gioia e felicità.
Per andare in Dialisi ho chiesto informazioni ad un signore che si trovava vicino al corridoio per andare in pediatria e poi ad una infermiera di passaggio che mi ha indicato la strada. In Dialisi scopro che Gomitolo era già passata da lì, io saluto subito la Margherita e la Patrizia che sono nella stessa stanza poi ho detto rimango un po' e poi vado a trovare Gomitolo.
Non volevo lasciare subito la Marghe  perché mi fa molto piacere stare insieme a lei.
Noi ci siamo tenute per mano e poi abbiamo parlato della vita e della morte con molta tranquillità poi si è acceso un dibattito con le infermiere e gli altri su credere o non credere in  Dio. Comunque alla fine Gomitolo è apparsa e ci siamo consultate su quanto é successo. IO avrei dovuto cercarla subito invece che fare il turno da sola e lei poveretta che mi telefonava.
Almeno adesso non farò più lo stesso errore dell'altra volta.
Siamo state ancora un po' a parlare con Patrizia ecc. e poi siamo andate in Pediatria così io ho conosciuto una ragazza che aspettava le analisi per sapere se aveva l'appendicite con suo padre che lavora alla gelateria Conti e conosce il nostro sponsor l'Alcas, La ragazza è all'alberghiero e fa pallavolo a livello agonistico.
Nella stessa stanza c'era un ragazzo con l'appendicite e sua madre che gli leggeva un libro sui fiori. In una sala c'erano due neo-mamme:  una aveva avuto un parto difficilissimo e lunghissimo perché il bambino aveva il cordone ombelicale attorno al collo e la testa rivolta all'interno invece che all'esterno. Il medico non ha voluto fare il taglio cesareo, comunque il bambino dormiva beatamente. L'altra mamma aveva una bambina di nome Melissa.  

Fragola








giovedì 3 maggio 2012

30 Aprile 2012


Buongiorno cari clauni e amici, lunedì scorso era destino che facessi il turno in solitaria, Pan non poteva esserci per motivi di lavoro e così l’ha sostituito Fragola, che la mattina si è alzata tardi e allora le ho consigliato di non venire visto che sarebbe arrivata quasi a fine turno. Un turno particolare, ricco di tanta roba, ho iniziato fuori dall’ospedale che ancora dovevo cambiarmi, ho trovato sulle panchine fuori dall’ospedale un signore col cane che vedo spesso, così l’ho salutato, ho fatto due carezze al cane e lui si è magicamente aperto, mi ha raccontato tante cose personali, problemi coi figli, con le dipendenze, con i tumori e chi più ne ha più ne metta, sono rimasto inebetito per qualche minuto, poi ho pensato come fare per aiutarlo, ma siccome la situazione era davvero complessa ho fatto quello che faccio sempre in questi casi, mi sono detto disponibile all’aiuto fisico se fosse servito e l’ho abbracciato, mi sono seduto accanto a lui per comunicargli che il dolore era grande ma io potevo stargli accanto senza paura del suo dolore, che con me poteva parlare tranquillamente per quanto tempo voleva e che avremmo parlato prossimamente visto che ci incontriamo spesso, lui ha apprezzato, la mia sensazione è stata quella di apparente inutilità, ma probabilmente non potevo fare di più, solo che a volte ci sentiamo davvero impotenti davanti a tante cose tutte insieme, la prossima volta proverò ad approfondire ulteriormente, probabilmente ci vorrà qualche mese prima di trovare una risposta che abbia un senso.

Sono poi andato a cambiarmi e sono partito con la sala prelievi, stranamente affollata anche se sotto un sacco di feste, poi sono stato in dialisi, ho parlato con i Gini, con Bruno, Patrizia e gli altri. Sono quindi passato davanti alla farmacia per andare in pediatria e là ho trovato altre due situazioni difficili, ho provato a incoraggiarle e stavolta è andata un poco meglio, avevo più energia vitale dopo aver fatto la dialisi rispetto all’inizio del turno preso a freddo. Pediatria quasi vuota, solo una ragazza grande con la quale abbiamo parlato a lungo di scuola, lavoro e vita in generale, poi ho trovato due genitori stranieri, rumeni, con il bimbo piccolo ricoverato, niente di grave, era solo molto stanco e loro erano preoccupati per l’altro bimbo di 6 anni a casa coi nonni e che voleva la mamma che era in ospedale col fratellino malato, stavo per uscire quando abbiamo affrontato il discorso sul razzismo e sull’integrazione, abbiamo parlato per oltre un ora insieme a cuore aperto, ho provato a trasmettere loro tutto l’amore che avevo, erano parecchio provati da alcune situazioni poco piacevoli sopportate negli anni, erano senza un lavoro stabile e con una casa da pagare, non sapevano se andarsene dall’Italia o se restare ancora, insomma in quell’ora ho diviso in due il mio intervento, la prima mezz’ora a scusarmi a nome degli italiani per i trattamenti subiti e l’altra mezz’ora a spiegare loro che avremmo bisogno di persone straniere che riescano a sopportarci per vedere se alla fine si cambia un poco questo cavolo di paese, ho puntato tutto l’intervento sul fatto di far loro capire che loro sono dei pionieri come stranieri in Italia e che dovrebbero provare a restare, a vedere se c’è possibilità di far crescere qua i loro figli, cosa che vorrebbero fare davvero, sperando che tra 15 o 20 anni quando tanti stranieri saranno figli nati in Italia noi possiamo rapportarci con loro in maniera migliore di adesso, l’integrazione è cosa lenta e dolorosa a volte, ho recitato loro il rapporto americano degli anni trenta sugli immigrati italiani per fargli capire che non è poi molto diverso da oggi e che ciò che stanno passando loro lo abbiamo passato anche noi., solo che oramai non lo ricordiamo più e siamo passati dall’latra parte della barricata, ho deciso che questo rapporto da oggi mi accompagnerà ad ogni turno, vediamo se serve, e visto che ci sono ve lo incollo qua sotto cosicché possiate ben capire i cosa sto parlando, giuro che il rapporto è vero, reale e parla del nostro caro amato popolo italico che tanto ha fatto per l’America, sia roba buona che cattiva (ricordiamo che Al capone era italo-americano e non era proprio un giglio).

Nuvola

1912 – CONGRESSO DEGLI STATI UNITI – Rapporto sugli immigrati italiani

“Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano anche perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno e alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi o petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti fra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare fra coloro che entrano nel nostro Paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali. Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell’Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione ”.

28 Aprile 2012


Turno tranquillissimo.
Sala prelievi quasi deserta,scambio qualche parola con due future mamme, dopodiché, come potete immaginare si è finito presto,  io e Nuvola ne abbiamo approfittato per annaffiare le piante, con triste sorpresa scopriamo che non c'è acqua nel tubo per annaffiarle,  il motivo è un ordinanza del comune per non sprecare acqua. Allora grazie a un'infermiera  abbiamo usato dei contenitori che usano in sala prelievi, abbiamo annaffiato in tre, io Nuvola e l'infermiera, si è dovuto fare diversi viaggi alla fine le piantine si sono annaffiate tutte e stanno benone. L'entrata dell'ospedale sta diventando un chicca....!!!
Dopodiché cicchino per Nuvola e caffè poi...andiamo in dialisi..dove gli infermieri ci accolgono molto bene......Qui per la maggior parte dormivano quasi tutti, io m'intrattengo con una signora che ora mi sfugge il nome, sempre molto solare, mi ha raccontato tutta emozionata che sta preparando a sorpresa la festa di compleanno di suo marito, è stato bellissimo ascoltarla,  trasmetteva tutto l'amore che aveva per lui...nel letto di fronte c'è Nara che si era risvegliata dal sonno e aveva ricominciato a piangere ininterrottamente, sono stato li per  per cercare di calmarla ma è stata un impresa difficile infatti poi quando siamo andati via io e Nuvola,  piangeva ancora. Altra sosta al bar e poi in pediatria, qui c'era ricoverata una ragazza di 18 anni per un incidente, qui ci siamo intrattenuti molto, ci ha un po’ parlato della sua vita delle sue aspirazioni, ci ha detto che fa la scuola alberghiera....l'idea di andare all'estero per lavorare...
Anche questo turno è giunto a termine...è stato molto bello...e bello soprattutto constatare che stanno migliorando a vista d'occhio i rapporti col personale paramedico.
Un abbraccio

Spadino