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Il servizio di clowncare viene svolto due volte alla settimana presso i reparti di Pediatria, Dialisi e Sala Prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (FI). Il progetto “M'illumino d'immenso” si propone il grande scopo, tramite l'insegnamento agli studenti delle tecniche di clowncare, di formare futuri medici consapevoli che il rapporto umano medico-paziente non sia un optional ma un elemento essenziale per il normale svolgimento della professione medica.


sabato 20 agosto 2011

19 Agosto 2011

Allora eccoci...occome potea andare ipprimo turno dopo le ferie e per giunta con Giraffina?? Che discorsi ...bbene!!!! Sala prelievi stamani in difficolta', meno infermieri a disposizione per i prelievi....cappa di preoccupazione visibile a prora!!! Navighiamo in mezzo al cospicuo numero di persone salutandole..chiedo chille' l'ultimo...aggancio una signora scambiamo due parole sul fatto che sia lei che anche il signore sedutole accanto avevano strategicamente scelto la giornata di oggi colla speranza di non trovarci molte persone...oh oh.. Giraffina ha beccato l'unica deliziosa picci che vedo in quel momento
della sala quindi mi appropinquo anch'io!! La mamma della picci ha voglia di conversare un po', sta' aspettando un'altra bimba... Di seguito adocchiamo una nonna che ha l'ardire di riprendermi perché la picci non mi aveva sorriso..pare che le sue nipoti una ridesse se lei ballava con la mimma in collo e l'altra invece se lei cantava....ha domandato cosa si faceva in pediatria.. e' superfluo dire che le ho raccontato che cantiamo......... In seguito siamo state attirate distintamente da due persone che avevano proprio voglia di raccontarsi in tutti i sensi...Giraffina ha avuto modo di scambiarsi con una 41enne ed io ho avuto modo di conversare con una ultra90enne fenomenale che mi ha raccontato del suo nodulo tiroideo di come non glielo vogliano togliere , di tutta la sua famiglia e di come per stare dietro agli altri preferisca dimenticarsi di se'....ci siam confrontate su questo modo di pensare...Ha proprio un bel viso Lina e mi sono rimasti impressi i suoi occhi molto belli e tristi. Cazziamo la randa ed andiamo a bere un succhino e quindi si va in dialisi. Troviamo una zentile infermiera che ci apre la porta... Si parte per raggiungere la stanza dei Ginis ma sfrecciando ci vede la Patrizia alias Farfalla e l'andiamo a salutare, anche perché i suoi occhi dicevano testualmente :"..che fate 'nve fermate?????". Siamo state a lungo con Patrizia parlando di Santa Fiora, Bagni di S.Filippo ( della Balena Bianca..), della testa di serpe , che pare essere meta' testa di coccodrillo..a Selva del parco faunistico, indove che a mezzogiorno c'è un lupo che ha pattuito di farsi vedere a quell'ora...e di Castel del Piano ecc.. Giraffina ha suonato brani di Vasco e di Ligabue, la nonnina di fronte a Patrizia e' insorta pare gli si fosse rotto un po' le biglie.....Abbiamo tentato di fare du' bolle di sapone ma un si po'!!!! Visitato i Ginis, impareggiabili i Ginis con il racconto di Ginogross e del suo incontro con la moglie che rasenta il mito..ma che nonostante le difficolta' delle cose che avvengono ha ammesso di essere contento. Ginosec ha ribadito che i suoi dodici ed oltre chilometri col suo passo se li fa' e li continua a fare con determinazione....Anche l'infermiera mora yogurt era un po' più malleabile tudei. Ho chiesto a Carlo se c'erano novità per il trapianto..per ora no. Era presente un altro paziente trapiantato che era venuto per stare col suo compagno di stanza (che sia l'orefice????), che in questo momento non mi ricordo il nome..... A tarda ora siamo andate in pediatria ma c'erano solo dei piccinissimi colle mamme during l'allattament. Quivi abbiamo concluso un buon turno tranquillo!
Grazie Giraffina e grazie a voi!

Arancina

venerdì 19 agosto 2011

13 Agosto 2011

re POP rt (mi scuso prima che tu l'abbia letto)

Agosto, stesso naso stesso posto

giovane ingessato si salta il mare,
spippola fisso al cellulare
il suddetto fatto Nuvola scocciare
di questo passo dove andremo a parare

quest'altr'anno non cambiare
stesso identico ospedale!
ti veniamo, ad ingessare
certo, sentirai un po' male

mamma, karma positivo, bimbo partorito
stesso nome mio, 21 anni meno, precaria lei, precario il marito
precaria tutta la famiglia, quest'Italia un si ripiglia
Viola, sempre in gamba, Mario meglio, dormito bene
infermiera ganza, Nuvola racconta barzellette oscene

quest'altr'anno non cambiare
stesso identico ospedale!
ad Agosto, traslocare
forza Fede ce la puoi fare

mi scuso, è venuta veramente oscena, le intenzioni, ve lo dico io che so come erano, erano buone, ma il risultato è penoso, per essere cortesi nei confronti dell'autore, che sono io.
mi sto pecializzando in report osceni per vedere fino a che punto Nuvola mi sopporta

pace e brace, amore e more

Zuppi

martedì 9 agosto 2011

06 Agosto 2011

Che Zuppi sia pazzo completamente lo sapete oramai tutti voi...stavolta ha fatto un rap del turno...sabato prossimo sarò ancora in ospedale con lui...adesso penserò a cosa chiedergli per il prossimo report...zuppi inizia a tremare...

Nuvola


RAP-port

sabato fiacco di agosto
arrivo agli armadietti
mettiamo i nasi a posto
prelievi: si parla di topetti

e di trappole con richiamo sessuale
odore di topa che tira più di un carro di formaggio
non diversamente dagli uomini, ogni altro animale
salutiamo una precaria di passaggio

dormono in molti i dializzati
parliamo di ferie, e del dì prima della festa
ciao Franco, Eleonora, come giunti, siamo andati
in pediatria una mamma tenta di lavarci la testa

con cattolica conversione
racconta la favola del gigante egoista
si parla di rispetto e passione
salto in pronto soccorso: idraulicista

un montacarichi gli ha pestato il piede
stanco di essere carico su qualcun altro è montato
e così come giunti si andiede
discorrendo di buddismo a casa son tornato

Zuppi

04 Agosto 2011

Com'è strana la vita, quante sorprese ti può riservare e tu mica lo sai cosa ti aspetta dietro l'angolo!
Una mattina che a te sembra come tante ti alzi, piena di voglia di fare, ti dipingi un bel naso rosso sul viso e ti lanci in piazza. E' così che descriverei la sala prelievi. Quando ci entro cerco l'approccio spiritoso, la battuta...poi però mi ritrovo seduta sul pavimento a chiaccherare con una "signora del Coumadin". Ed è difficile cercare di convincerla che alla vita bisogna sorridere sempre, che non bisogna mai perdere la fiducia in lei, e che vale la pena viverla fino a che ci sarà ancora un ultimo respiro; è difficile perchè ho meno della metà dei suoi anni e la prospettiva di una lunga vita davanti, perchè capisco che nella sua di vita è entrata la malattia, di un figlio o una figlia forse. E lei si sente sola, anche se ha accanto suo marito da ben 55 anni, sente che al giorno d'oggi le persone sono più egoiste, chiuse nelle loro case, non c'è più la solidarietà e l'apertura verso gli altri che c'era tanti anni fa. Ha ragione, forse è proprio questa la chiave di tanti problemi che viviamo oggi, non siamo più disposti ad ascoltare e aiutare, a volte non c'è bisogno di spostare le montagne, basta fare uno sforzo minimo, di cui nemmeno ci accorgiamo, ma che per qualcun'altro può essere la salvezza. E allora oggi pomeriggio ho deciso di invitare a cena una persona che non vedo da un po', a me certo non costa niente, ma per lui sono sicura che vuol dire tanto.
E' strana la vita che ti fa conoscere Mario, e non puoi fare a meno di affezionarti a lui; e chissà cosa vorresti fare per sollevargli un po' il morale ora che è ricoverato e che pensa al suo Zampa solo a casa senza di lui. Vedo tanta saggezza nei suoi occhi...
Siamo tanti e diversi al mondo, buoni, cattivi, egoisti, altruisti e la malattia colpisce tutti alla stessa maniera; ma c'è una categoria particolare di persone, quella delle " belle anime", come quella di Mario, che non si lascia schiacciare dalla malattia, riesce a vedere del buono anche in lei; anime che lottano con caparbietà e che in fondo sono più forti di qualsiasi malattia, anche se poi sarà lei ad averla vinta.
Si, è proprio strana la vita, esci di casa pensando che passerà solo una mattinata qualunque e ci torni portandoti dietro anni di vita che altri hanno vissuto, ma che ora sono un po' anche tuoi, che fanno parte del tuo bagaglio di esperienze e come tali da oggi ti aiuteranno a vivere.
Sogni d'oro a tutti.

Primavera


Il turno di martedì con Primavera è slittato a giovedì per colpa mia. La sala prelievi era piena questa volta e quando me ne rendo conto vorrei davvero diventare come il nostro Nuvola, ma proprio non ci riesco e il tutto scorre parlando con una persona per volta, ma in fondo la gente ci ringrazia, a volte si commuove, scherza, smorzando un po' d'attesa, tensione e tristezza. Forse non è andata così male e anche questo serve. Primavera è
dolcissima e rassicurante, la osservo ogni tanto, tutti le vogliono bene da subito, impossibile il contrario! Andiamo in dialisi, dove Carlo ci racconta alcune delle sue avventure, ci dice di non volersi rassegnare affatto, che il giorno prima è andato al lago a prendere il sole e che bisogna godere della vita, gustarsela a pieno, fare più esperienze possibile, senza timori. Franchino ci fa sentire un po' di musica e tante persone ci regalano una parte delle loro vite e dei loro sguardi. Lara oggi sta meglio, ci ringrazia, ci dice che siamo proprio bravi (capito Spadino?), è tranquilla e senza dolori. Infine parliamo con Mario e usciamo entrambe commosse, che non riusciamo neanche a parlare...ma a volte non serve, come proprio Mario mi ha insegnato. In Pediatria facciamo tanti palloncini, ci sono diversi bimbi grandi, e poi Iacopo che si è ingurgitato la buona medicina della nonna(se fa bene a lei, farà bene anche a me!) e con cui giochiamo con tante spade e
bolle giganti. Grazie Spadino e grazie Primavera!



Vi saluto tutti e vi auguro una splendida estate.




Stellina




01 Agosto 2011

Oggi turno con primavera...intanto vi comunico che il nostro pannello-scultura Festina lente è stato messo in sala prelievi e fa una gran bella figura….Primavera è molto dolce e ci troviamo bene a lavorare, soprattutto in dialisi dove c’è bisogno di pace e amore distensivo,segnalo solo due o tre cose degne di merito, la prima è che ho trovato un signore che fa la dialisi a Villa Monna Tessa ma è da noi in prestito per qualche tempo, non lo conoscevo e non lo avevo mai visto, appena mi ci sono avvicinato ho percepito forte il bisogno di abbassarmi il naso in forma di rispetto, a volte lo faccio, non spesso ma a volte capita, non so bene spiegarvi questa azione ma a volte sento che hanno bisogno di parlare con Federico e non con Nuvola, sono la stessa cosa perché Nuvola non è una maschera ma il mio vero io, solo che a volte i pazienti non lo sentono chiaramente soprattutto all’inizio e allora abbasso il naso, mi sono avvicinato, mi sono inginocchiato, gli ho preso la mano e lui ha iniziato a piangere, allora ho tolto anche il cappello, gli ho preso un fazzoletto, gli ho asciugato le lacrime, il sudore e gli ho risistemato l’ossigeno, mi piace fare questi piccoli gesti…gesti che farebbe una moglie affettuosa, mettono tanto in contatto, lui ha pianto per quasi tutto il tempo, qualunque cosa dicessi lui piangeva, avrei bisogno di lavorare un poco con lui ma mi sa che non lo ritroveremo ancora e allora ho cercato di trasmettergli tutta l’essenza e la pace possibile in dieci minuti, spero serva, io ci credo, poi vedremo in seguito. L’altra cosa invece è davvero strana…parlando con Carlo gli ho chiesto cosa desiderasse e lui mi ha detto che voleva vedere il mare, siccome sono un cretino gli ho subito detto…la prossima volta te lo porto…che mare ti piacerebbe? E lui ha scelto il mare di Chia in Sardegna…bene gli ho detto…la prossima volta te lo porto in ospedale…ora devo trovare il modo di farlo…ma sarò imbecille a mettermi sempre in situazioni surreali?...un paio di idee le ho già avute e sviluppate poi con Primavera…ora resta solo da realizzarle…tanto c’avevo poco da fare in questo periodo…vabbè così imparo…su questo vi terrò aggiornati, ciao a tutti

Nuvola

30 Luglio 2011

Ecco il report di Stellina che inizia con delle cose che le ha detto Mario, Stellina mi ha anche scritto che non sapeva se era il caso di metterle, penso proprio che siano le cose che vanno assolutamente scritte e che è solo per queste cose che facciamo ciò che facciamo, sono d'accordo con Mario e ringrazio Stellina per averci riportato queste frasi, adesso Stellina è al mare, fai una buona vacanza, un abbraccio speciale a te che sei così straordinariamente semplice da saper tirare fuori queste cose dalle persone, mi sa che sono io che dovrei imparare da te e non il contrario, un giorno ci prendiamo un turno insieme e tu mi farai da tutor....a settembre o a ottobre...promesso...io sto ancora impazzendo per riuscire a portare il mare a Carlo in dialisi...ma ce la farò...poi vi racconto, concludo con una esperienza fatta stamani mattina prima del turno e che se non fossi clauno dentro invece di andare al turno sarei tornato a letto...l'esperienza contraria di Mario praticamente...stavo portando fuori Humphrey (il mio cagnolone pazzo) è passato un signore ottantenne in bici e Humphrey ha abbaiato (odia le biciclette)...il signore mi ha urlato...ammazzalo...alché gli ho chiesto se riteneva di essere normale a fare discorsi del genere e lui ha continuato a blaterare cose inconsulte...poi ha parcheggiato la bicicletta ed è entrato nel suo orto...mentre io gli ripetevo che dovrebbe vergognarsi...poi è andato a fare l'orto...ecco mi sono detto..ma uno che arriva a ottanta anni e che fa l'orto...ossia si occupa delle piante..probabilmente però non come esseri viventi...e pensa che un cane che abbaia vada ammazzato ma che cosa ha compreso profondamente della vita?...ecco perché un bambino che muore di tumore a sei o dieci anni e che cambia la sua vita prima di andarsene ha molto più valore di ottanta ani di vita spesi così..per questo a volte morire può avere un senso profondo e non è triste,...in fondo non conta a quanti anni si muore ma cosa si lascia...prego dentro di me per questo triste ottantenne sperando che capiti l'occasione di spiegargli qualcosa prima o poi o che trovi davvero il senso...magari sbarbando una patata o cogliendo una zucchina...che gli ortaggi abbiano pietà della sua triste anima

Vi abbraccio

Nuvola

Sai, io sarei una persona scorbutica, poco espansiva. Soprattutto lo ero dieci anni fa. Poi è venuto tutto...la malattia, la sofferenza... è morta mia moglie, te l'ho ho mai raccontato? In poco tempo se n'è andata e mi sono ammalato anch'io. Ho sofferto tanto. Prima non ero di quelli affettuosi con i propri figli, per esempio non ho mai abbracciato mio figlio, non gli avevo mai detto ti voglio bene o dato un bacio senza motivo. Da quando mi sono
ammalato, invece, è cambiato tutto e ho imparato a dirgli ti voglio bene e abbracciarlo: io, che ero scorbutico e lui che, come me, aveva difficoltà ad aprirsi e manifestare i propri sentimenti. Poi ci pensi che ero cacciatore e che ora quando vedo gli uccellini sul davanzale mi commuovo? Gli lascio anche le briciole! Porca miseria, come si cambia... Solo ora l'ho capito, la sofferenza è un dono...e non pensavo certo di poter mai dire una cosa così.

Mario

Questa è solo una parte di quello che Mario mi ha detto in questi due turni
ravvicinati. Ve l'ho scritto, perché so che a lui fa piacere, ma so anche che queste parole possono insegnarci tanto. Non è vero che la malattia non ci cambia e non deve cambiarci. Ci cambia, e tanto. Ma a volte, ci apre nuove prospettive, nuovi punti di vista. Un po' un ribaltamento del pensiero, come abbiamo tentato di fare ad alcune riunioni. Una cosa
altrettanto straordinaria, è il fatto che lui si trovi bene con tutti noi, che ci dica che con tutti noi riesce ad aprirsi e parlare c'è qualcosa di bello che ci unisce. Si tratta di umanità e della sua ricerca, come dicevamo con Spadino. Per il resto, ho fatto due bei turni. L'ultimo sabato di luglio con Spadino è passato con una strana sintonia, lui è una bellissima persona con tanto da dire e da trasmettere. E' stato due ore, fermo, in silenzio, tenendo Lara della dialisi per mano. Ho conosciuto Carlo, che mi ha stupita con la sua vita avventurosa e piena. Riesco, per la prima volta, ad avvicinarmi a quel signore che urla sempre, non ricordo il nome, e che non vuole mai parlare con nessuno, mi parla un po' della sua vita, ma ci ripensa, mi dice che si deve parlare del presente e del
futuro...mi stupisco, non sembra affatto una persona che si arrabbia col mondo perché vuole morire. In pediatria abbiamo fatto dei bei giochi, con bolle e palloncini, mentre la sala prelievi era piuttosto deserta. Il turno si è concluso con una bella colazione a mezzogiorno inoltrato.

Stellina

Ciao ragazzi!!!! Rieccomi qua, questo è il primo turno che faccio senza Nuvola....e devo dire che è stato un turno bellissimo, breve ma molto intenso e profondo, con Stellina mi sono trovato meravigliosamente bene, è una ragazza con un gran cuore e molto profonda e mi ci sono trovato subito a mio agio....Grande Stellina!!! Il turno, dicevo che è stato più breve delle altre volte in quanto la sala prelievi era completamente vuota, c'erano soltanto 2 persone, abbiamo scambiato 2 battute e siamo andata diretti in pediatria, dove anche qui c'era solo un bambino albanese di 7 anni ricoverato per vascolite, era di una vivacità
indescrivibile, stellina lo ha fatto giocare con i palloncini e io scambiavo battute con la mamma, che mi diceva che il problema è tenerlo fermo a casa, si, peché i medici gli hanno detto che se vuole guarire più in fretta deve stare più tranquillo possibile, così ci siamo congedati anche per non farlo agitare troppo ,siamo andati a scambiare 2 battute con le mamme dei neonati. Praticamente quando si è finito la pediatria erano appena le 9,30, e questo, a ripensarci è stato un bene, perché ci siamo potuti concentrare tutto sulla dialisi, qui siamo andati nella prima camera dove ho trovato Franchino in forma smagliante, l'ultima volta l'avevo trovato peggio, naturalmente mi ha raccontato tutti i suoi anedDoti, mi ha raccontato che la notte siccome non dorme, allora non vuol far dormire nemmeno la moglie, gli mette pirulini nel naso nelle orecchie pur di non farla dormire...è un arnese...poi mi ha raccontato tutta la storia come si sono conosciuti con sua moglie, è sempre un piacere dialogare con franchino, poi vado nel letto di fronte ,da Maria, è un spettacolo quella donna!!! sempre sorridente... nonostante che vive in un istituto e da quello che ho capito non ha più parenti..stretti, poi ci dirigiamo nella stanza accanto dove troviamo il grande Marione!!! Che a detta sua e dell'infermieri sta molto meglio e questo mi ha riempito di gioia e ancora di più mi ha dato gioia vedere l'amore che ci metteva Stellina nel dialogare con Mario, poi mi giro di spalle e vedo una signora straziata dalla disperazione che piangeva a dirotto, allora lascio Stellina e Mario e vado subito da quella signora, si chiama Nara, praticamente mi ha detto l'infermiere che è da 1 mese che fa la dialisi, ma non c'è venuta sempre perché la rifiutava e piangeva perché ha dei dolori allucinanti alle ossa, io le ho parlato e c'e' stato anche un momento che sono riuscito a farla sorridere ma è durato mezzo secondo, continuava a piangere, allora le ho preso la mano e l'ho accarezzata, praticamente gli accarezzavo la mano senza parlare, sperando che si addormentasse, sono stato quasi 2 ore ad accarezzargli la mano e il risultato si è visto, non si è addormentata ma si è completamente calmata e non ha più pianto. Alla fine vado a raggiungere Stellina che stava parlando con Carlo che ha fatto una vita avventurosa, di punto in bianco è partito dall'Italia per andare a mettere su un'attività di pesca, la sua grande passione....sono le 12 stanno staccando i macchinari e andiamo via, siamo stati in dialisi quasi 3 ore ma ne valeva veramente la pena. Per concludere in bellezza, siamo andati al bar e ci siamo mangiati 1 pasta a testa e un cappuccio io e un succo di frutta Stellina ,ci siamo scambiati le nostre impressioni sul turno, e parlato un po' della nostra vita...Anche questa è stata una mattina straordinaria.. ... un abbraccio a tutti


Spadino



29 Luglio 2011

Ho fatto il turno con Clementina, era pure il mio compleanno e Clementina mi ha anche portato un regalo da parte di Luna e uno da parte sua…ma non vi dico che cosa mi hanno regalato…ahahaha…comunque Clementina ha fatto il suo ultimo turno prima di partire alla volta di Parigi dove starà un anno a studiare, ogni volta che qualcuno di voi parte sento un piccolo dolore in fondo al cuore…poi penso che andrete a fare esperienze straordinarie e sono contento per voi…devo dire che in queste occasioni devo fare un poco di sforzo per non intristirmi ma voi siete così straordinari che alla fine restiamo in contatto via mail e sento meno il distacco, bene dopo questi discorsi da babbo apprensivo racconto il turno…è stato un bel turno, tranquillo perché abbiamo trovato la sala prelievi praticamente vuota e la pediatria anche, abbiamo lavorato bene in dialisi e abbiamo fatto anche una piccola puntata al pronto soccorso…poco affollato anche quello per fortuna, quindi abbiamo parlato un poco fra di noi, ci siamo cambiati e ho salutato con un forte in bocca al lupo Clementina…buon viaggio Adriana…tienici informata sulla tua esperienza francese…

Con affetto

Nuvola

23 Luglio 2011

2° turno, stavolta con nuvola. In sala prelievi c'erano poche persone, tra cui un bambino che piangeva perché aveva paura dei nostri nasi..., alcune future mamme e una ragazzina che si era impressionata tanto da svenire dopo il prelievo! nuvola si è messo a parlare a lungo con una signora che aveva davvero bisogno di essere ascoltata.
dialisi. Carlo, Franco, Mario che povero sta male, altre persone che non avevo mai visto di persona, un'ora strettamente a contatto con la sofferenza. a pediatria abbiamo incontrato un bambino di 3 anni e mezzo che era così contento di rivedere il suo babbo dopo una settimana, che era caduto da 3 metri pur di andare a salutarlo... poi abbiamo conosciuto dei nanetti appena nati, di 6 giorni... nati di 7 e 8 mesi... troppo piccoli!!!! le mamme erano contente, ma un po’preoccupate per questo nuovo lavoro! siccome avevamo fatto presto, c'è entrata una visitina anche al pronto soccorso! qualche acciacco qua e là, e i parenti che ci pregavano di andare a sentire come stavano le persone ricoverate, alcune anche dalla notte. nel complesso, bella esperienza. grazie ragazzi! a presto

Fiorella Toppa