Cerca nel blog

Visitate il nostro sito internet....

http://clowncare.weebly.com


È anche possibile per tutti far giungere un piccolo (o grande...) ma vitale aiuto affinché “M’illumino d’immenso” possa svilupparsi e durare a lungo.


Per devolvere il 5 per mille

alla nostra associazione basta inserire il nostro codice fiscale nell'apposito spazio sulla vostra dichiarazione. Il codice fiscale è 91037630489


A voi non costa niente ma per noi è molto importante


Potete anche fare un versamento di erogazione liberale sul conto corrente postale N° 001005033939 intestato a "Clowncare m'illumino d'immenso onlus"

I versamenti liberali sono detraibili dalle tasse nella dichiarazione dei redditi.


Il servizio di clowncare viene svolto due volte alla settimana presso i reparti di Pediatria, Dialisi e Sala Prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (FI). Il progetto “M'illumino d'immenso” si propone il grande scopo, tramite l'insegnamento agli studenti delle tecniche di clowncare, di formare futuri medici consapevoli che il rapporto umano medico-paziente non sia un optional ma un elemento essenziale per il normale svolgimento della professione medica.


venerdì 30 ottobre 2009

24 Ottobre 2009

Carissimi clauni e amici buongiorno, chiedo scusa del ritardo nel mandarvi il report ma è un periodo in cui fare tutto e farlo anche nei tempi giusti è complicato, sabato scorso ho fatto il turno da solo poiché Sole ancora non era del tutto guarita. Sono arrivato e ho iniziato dalla sala prelievi, c’era diversa gente e mi sono trattenuto abbastanza a chiacchierare con loro, mi sono poi diretto in dialisi e, a parte alcune persone che dormivano, ho parlato abbastanza a lungo con qualcuno, in particolar modo con Franco che ha perso anche le dita dell’altro piede ed era abbastanza arrabbiato poiché dice che non riesce a uscire da casa da solo, allora ho fissato con lui che sarei andato a trovarlo a casa e saremmo usciti a fare una passeggiata insieme, almeno prova a muoversi con la sua protesi, ed oggi pomeriggio sarò con lui a spasso per San Casciano. Ho poi parlato con le altre persone e tutto è scorso in maniera tranquilla. In pediatria sabato non ho trovato molto, a parte qualche bimbo e molti piccolini, ho parlato con le neo mamme e le ho incoraggiate a sopportare qualche giorno in più in ospedale. Ho poi palrato a lungo con una figlia e una moglie trovate fuori dal reparto di pediatria che avevano il marito in rianimazione e che doveva operarsi a breve, la cosa bella è che non solo hanno parlato con me ma che all’improvviso è uscita dalla pediatria una neo mamma che aveva sofferto molto durante il parto, si è messa a raccontare le sue cose, la figlia che aspettava aveva da poco partorito, hanno trovato interessi comuni e io le ho lasciate che ancora parlavano, mi ha stupito il fatto che a volte basta davvero poco, se io non ero a parlare con quelle due persone magari l’altra neanche si sarebbe avvicinata e non avrebbero mai parlato insieme così bene, uscendo poi dal turno in pediatria ho portato alle due donne in attesa un paio di bottiglie di acqua e le ho viste più serene, mi hanno ringraziato per l’acqua e sono andato via, la sensazione è che è stato un bell’incontro nato per caso. Saluti a tutti voi e ciao alla prossima
Nuvola

venerdì 23 ottobre 2009

22 Ottobre 2009


Era una giornata uggiosa....
Comincerebbe così il racconto sul turno mio e di Coccinella di questa mattina...perché causa la pioggia, l'inevitabile traffico che ha trattenuto Coccinella, e i degenti un tanticchio assonnati, abbiamo avuto un po' di difficoltà a ingranare la marcia. Non posso nascondere che Coccinella, venutami a cercare nell'atrio, non mi ha trovata e ha chiesto di me in giro senza risultati, ed io che pure ero lì non l'ho proprio vista(e dire che è difficile non notare il suo cappello coccinelloso). C'è anche da dire che il mio spirito non era dei migliori e per questo che non me la sentivo di prendere turni, poi però mi sono ricordata delle parole di Nuvola, secondo cui nei momenti di stallo è bene lanciarsi piuttosto che rannicchiarsi in un angolino...e così mi sono lanciata, anche se non in piena forma.
Invece i dubbi sono andati lentamente sciogliendosi, non tanto in pediatria(dove abbiamo trovato un'atmosfera troppo cupa per diradarla intorno a due gemellini nati prematuri) , quanto in dialisi, dove qualcuno in vena di chiacchiere c'era, soprattutto una signora bionda di nome Sabrina con cui ho discorso a lungo e che mi ha dato degli ottimi consigli sul costume da clown!
E' stato il mio primo turno con Coccinella e mi sono trovata benissimo, molto a mio agio. Abbiamo trovato il nome al mio orsacchiotto e inoltre mi ha insegnato la respirazione necessaria per suonare l'armonica, che bello! Quando l'ha tirata fuori per suonarla ad un bimbo è stato troppo dolce. Tutto sommato direi che è stata una giornata istruttiva, non pare anche a voi?
grazie dell'ascolto e al prossimo turno!

Giallo d'uovo

mercoledì 21 ottobre 2009

21 ottobre 2009

Sei ore filate di buon sonno (non mi riusciva da tempo...) hanno preceduto il turno di stamattina, che avrei dovuto affrontare da solo, data l’indisposizione di Sole. Mi sono alzato bene e sono partito di buonora.
Viaggio tranquillo
Musica
Un po’ di chiacchiere radiofoniche
Il completamento della vestizione nel parcheggio dell’ospedale...
Speravo fortemente di non avere molto da fare in allergologia, per poter dedicare agli amici della Dialisi quel tempo che meritano e che da settimane non trovavo.
Gradita conferma: i pazienti che devono sottoporsi ai test allergologici sono tutti pressoché adolescenti... benissimo! Un piacevole passaggio nelle camere di Pediatria, nessun caso particolarmente complicato, l’incontro con dei giovani genitori conosciuti la settimana scorsa e poi via! Due belle ore piene da dedicare ai carissimi amici che ci aspettano al primo piano...
La sensazione è stata quella di un abbraccio. Tanto affetto, tante cose da raccontarsi reciprocamente. L’ironia di Gino & Gino, che contagia Gianmarco (loro nuovo compagno di camera)... la cordialità di Bruno... la fraterna confidenza di Francesco... E poi il dolore fisico e lo scoramento di Pietro, di Bruna, di Giorgio e di altri, che evidentemente non stanno vivendo giorni facili. Nei loro occhi quella disperazione piena di dignità, davanti alla quale rimani senza parole e loro se ne accorgono che stai condividendo la loro sofferenza e per non farti stare troppo male è come se si scuotessero. E lì hai l’impressione che la tua presenza, accanto ai loro letti, non è poi inutile come temevi.
Mi ha fatto bene questo turno solitario, perché non avevo la scusa della “spalla” dietro cui nascondere l’attuale pochezza della mia umanità.

Bachi e abbacchi a tutti

Formag

P.S.: un abbacchio speciale a Luna, che spero torni presto in piena salute...

19 Ottobre 2009

Erano ormai quasi tre mesi che non ne prendevo un turno e per strada sentivo un qualcosa dentro che neanche ora riesco a spiegare,mi sentivo...strana..."nuova",ho interagito poco ed alla fine ho avuto l'impressione di aver dato pochissimo,ma nello stesso tempo sentivo il clown dentro di me ,o a volte mi sentivo più Ola che Kotelka...non lo so… sinceramente (in più avevo pure mandato il camice da una sarta per aggiustarmelo e non ho potuto riprenderlo,c'era chi mi diceva: ah ma tu sei nuova??-E io: eh..si e no. Nonostante ciò sento che il progetto mi regala tantissimo,forse sta volta sono entrata un po’ vuota,con pochi pensieri oppure tanti messi insieme in un modo disordinatissimo...ma alla fine sono uscita con tanto in più...La sala prelievi era piena,c'erano tante coppie di quasi,45-50 anni di matrimonio alle quali si è chiesto di dirci qual era la cosa più importante da imparare ad un figlio:c'è chi diceva l'amore,chi il rispetto...comunque tutte molto interessanti e di un valore inestimabile. Nuvola ha interagito quasi con tutti,pure con una signora un po’ acida e arrabbiata... alla fine ha rubato dei sorrisi anche a lei. Abbiamo perso la valigetta di Nuvola due o più volte,si vedeva che in sala prelievi c'era voglia di giocare e scherzare. Una 14- enne ,era terrorizzata dall'idea di far il prelievo,Nuvola ha chiesto all'infermiera se la poteva far prima in modo di esserci anche noi. La collaborazione ed il buon senso ha dato i propri frutti. In dialisi seguivo come una bambina i passi di Nuvola...A parte con Francesco ,Bruno e qualche altra persona anche lì mi sentivo "nuova"...Pietro invece non c'è l'ho fatta a salutarlo,meno male però che Nuvola se ne è accorto prima consigliandomi di uscirne,cosi Pietro non se ne è accorto nemmeno della mia presenza. In pediatria è andato tutto bene. C'era una bimba bellissima,troppo timida che con noi ha interagito solo tramite la sua mamma,un altro di 3 anni che alla fine si è messo un po’ giocare con me(probabilmente stava gia preparando le valige,teneva le chiavi in mano una volta me li dava ,quella dopo li riprendeva). Poi la cosa più carina...l'incontro con il sig.(ora non ricordo il nome),il rappresentante della associazione Onlus. Speriamo con tutto il cuore che questa qui sia la volta buona,quella che questo progetto merita veramente. Ringrazio tanto Nuvola,il progetto e tutti voi per tutto quello che mi date. Un forte abbraccio a tutti,vi voglio tanto bene.

domenica 18 ottobre 2009

14 ottobre 2009

Cari Clauni,
ho incontrato Maria* sull'autobus stamani, mi sono avvicinata e abbiamo parlato, non credo mi abbia riconosciuta subito. Riusciamo a parlare normalmente,mi sento sul suo stesso piano, penso come a volte mi capita di non riuscire a farlo con chi è come me, con chi dice di essere parte della cultura "normale".
Formaggino e io ci siamo dedicati totalmente ai bambini**, era tanto che non lo facevo e mi ha dato soddisfazione passare tutto quel tempo e concentrarmi su poche persone per volta, cercando con ogni bambino di ricominciare ogni volta, una volta un po' più facile e l'altra un po' più difficile. Martina non ne voleva sapere di niente, gridava e basta. Abbiamo rispettato i suoi spazi tuffandoci nei momenti liberi che ci dava. L'abbiamo fatta uscire dalla stanza e prendere respiro, le abbiamo strappato*** un sorriso. Il Dott Pellis ci ha subito chiesto aiuto e questo ci ha permesso di fare il nostro lavoro per bene. I genitori, noi e lui, eravamo un tutt'uno, ad un certo punto mi sono anche messa a sedere al suo posto, i bambini seguivano noi durante la visita,e, soprattutto con Robert, il bambino con il quale Formaggino mi ha lasciato per andare in Dialisi a fare un saluto, mi sono sentita proprio da un'altra parte. Io e lui avevamo intavolato un gioco fatto di dinosauri, e tutto ciò che succedeva intorno a lui era in secondo piano, malgrado ciò che succedeva intorno Robert aveva sempre la sua sincera sincerità! Abbiamo migliorato l'ambiente di una stanza dell' ospedale che si cura poche volte della nostra presenza, ma che stiamo provando a cambiare. Mi rendo conto della potenza di questa parola e penso a quanto negli ambienti intorno a me c'è da cambiare.E come le parole lo possono fare, saperle mettere l'una accanto all'altra, illuminare con esse... Ho osservato come Formaggino l'ha fatto con una mamma, che aveva il neonato in braccio e lo sguardo un po' perso... come le parole giuste in un momento si sono composte, questa è magia che a volte succede, e che parte dal vestito che portiamo, che ci fa ascoltare quello che siamo e osservare quel che facciamo.

Giraffina

Note di Formag:

* Maria è una delle giovani Rom che incontriamo sempre davanti all’ingresso dell’ospedale, con le quali ognuno di noi ha costruito comunque un dialogo.

** Il mercoledì mattina, così come il martedì pomeriggio, in Pediatria ci sono le prove allergologiche, spesso effetuate dal dottor Gianni Pellis.

*** Io sarei per limitare questa espressione, che sa quasi di sfida, di scommessa (come se un clauno dovesse estorcere il buonumore...). Ma capisco che la dolce Giraffa l’ha usata istintivamente. In realtà, a bambine tese e diffidenti come Martina in quel momento si mostrava, noi proviamo ad offrire delle “isole” di serene risate, quando è possibile, magari intervallate da strilli e pianti. Il dato di fatto è che Martina, al termine degli esami, è uscita – mano nella mano con il suo simpatico papà e la sua tenera mamma – ridendo e chiacchierando con noi, come uscendo da una pasticceria...

venerdì 16 ottobre 2009

16 Ottobre 2009

Sono sincera. Questa notte non ho dormito. Mi sono ritrovata con in mano un paio di occhiali buffi e il mio nuovo naso da clown cercando di inventarmi giochi, battute che mi permettessero di cavarmela il meglio possibile una volta arrivata in ospedale la mattina dopo. Ma stamattina è arrivata come tutte le altre mattine. Con la stanchezza del giorno prima e la solita ansia che accompagna ogni nuova avventura. Mi affaccio al camper di Cocci Nella e il suo sorriso così raggiante mi fa dimenticare per un attimo di tutta la negatività che avevo accumulato durante il viaggio. Mi libero del mio nome per prenderne un altro, più consono al mio lavoro e alla mia persona: Io sono Arcobaleno. Piacere. Entro in sala prelievi e mi accorgo che tutti quei bambini urlanti che mi aspettavo sono cresciuti da un po’ e sono anziani che aspettano un po’ annoiati il loro turno. E nel mio silenzioso imbarazzo mi accorgo di quanto semplice sia alle volte regalare un sorriso a chi ti sta intorno. Basta qualche vecchia canzone,un paio di palloncini e due chiacchiere sul tempo per far dimenticare avvolte una "brutta bestia": La noia e la stanchezza. Per adesso mi sento più osservatrice che parte attiva ma non un peso perché so che comunque lì dentro sono importante anche solo come figura. E osservatrice rimarrò anche in pediatria dove troviamo Martina e il suo broncio. Non è stato facile avvicinarla ma ancora una volta le capacità di Cocci Nella hanno fatto centro e per la prima volta anche io partecipo concretamente con un piccolo gioco che a Martina sembra piacere. Si avvicina il momento di andare in Dialisi e inizio a sentirmi un po’ a disagio. Forse per il primo Reale contatto. Con le persone. E con la malattia. E invece tutto mi viene più semplice di quello che credevo e grazie a Francesco esco fuori dal mio guscio e inizio a interagire. Le parole vengono fuori con un po’ di fatica ma sono tante e sono sincere. Mi sento bene e cerco di farlo vedere. Esco da dialisi soddisfatta della mia mattinata e con qualcosa in più. La consapevolezza forse che basta un sorriso, un po’ di attenzioni e affetto e,come diceva Mary Poppins, La pillola va giù..
Un abbraccio e al prossimo Report

Arcobaleno

lunedì 12 ottobre 2009

10 Ottobre 2009


Ed ecco l'inizio di un avventura, di un esperienza o quello che sarà...A esser sinceri stamani mattina al pensiero del mio primo turno ero abbastanza nervosetto..ma conoscendomi sapevo che era appunto l'ansia del debutto..un pò come una prima a teatro...Ed eccomi qua davanti l'entrata dell'ospedale....caffeino e via in sala prelievi...L'idea di sentirsi gli occhi puntati addosso da tutti non mi scombussola più di tanto...oddio..chi è che non noterebbe due individui col naso rosso che ti entrano in reparto?..ma come ho gia detto quello è il meno...quello che mi blocca un po di più è la paura di dire qualcosa di sbagliato...non sapendo chi sono, cosa fanno li e perchè per ora guardo Nuvola..(il mio leader maximo per oggi) e faccio un po il comico alla charlie chaplin....MUTO!!!...come gentilmente una signora mi ha fatto notare...ma è il debutto e un pò d'emozione ci vuole...la prossima volta andrà meglio. Passata una mezz'ora in sala prelievi saliamo le scale e.....e ci siamo..e mi sono dimenticato la cartellina di nuvola al piano di sotto....riparto ed eccoci...Dialisi...sinceramente come parola fino a poco fa mi giungeva quasi nuova...ma mi sentivo pronto e son entrato....c'è silenzio, privacy...e spinto da un senso di curiosità forse ma allo stesso tempo di voglia di alleviare l'attesa dei giovani li sdraiati sui lettini.."scendo dalle nuvole/a" e parto a parlare con alcuni di loro....forse proprio questo faccia a faccia mi ha dato la sicurezza di partire, andare, parlare e li trovo il padrone di Zampa, una bretonina attaccatissima al suo padrone..che solo a parlarne gli lacrimavano gli occhi, trovo il mangiabiscotti..di cui non ricordo il nome...ma in un bicchiere di latte e caffè c'ha inzuppato tipo 26 biscotti...signore infreddolite e arzilli vecchietti che all'inizio sembrava tentassero la fuga dal letto arrivo a...Filippo? (nota di nuvola: in realtà sarebbe Franco)..mi pare...non ho buona memoria sui nomi...un signore vivo nel vero senso della parola, gioioso, "grullo" nel senso buono...un uomo che guarda avanti..mi parla di suoi figli, di sua moglie e di chi era e di chi è...della sua voglia implacabile di fumare e di quanto sia bello andare avanti...e pensare che non ha una gamba....Da li..dopo esser stato in quell'ambiente che mi ha rilassato, sarà l'effetto nonno...andiamo in pediatria....e li è stata una sensazione che non so descrivere....preso dalla gioia di vedere queste briciole li nei lettini ma allo stesso tempo sentire il cuore che ti si stringe appena senti le loro storie...piu' o meno gravi....un po come rovesciare in una vasca acqua bollente e poi del ghiaccio...un po questo contrario di emozioni...sto zitto..ascolto Nuvola...non sapendo cos'avessero penso sia stata la cosa più giusta potessi fare...salutiamo tutti e chiamati da un infermiera cerchiamo di andar a calmare Francesco..un bimbo che non era tanto d'accordo con l'idea di doversi fare l'Aereosol.....pianti,lacrime,pianti,lacrime,pianti....addormentato....In quel caso mi son sentito un po' impotente..vederlo piangere e vedere che nulla lo faceva calmare..un po ti spiazza...ma mi hanno saputo dare dei giusti consigli oggi.... E bè..questa è stata la prima giornata...spero di cuore che ce ne siano altre dove sicuramente cercherò e mi sentirò piu' libero e sciolto.