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Il servizio di clowncare viene svolto due volte alla settimana presso i reparti di Pediatria, Dialisi e Sala Prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (FI). Il progetto “M'illumino d'immenso” si propone il grande scopo, tramite l'insegnamento agli studenti delle tecniche di clowncare, di formare futuri medici consapevoli che il rapporto umano medico-paziente non sia un optional ma un elemento essenziale per il normale svolgimento della professione medica.


martedì 27 aprile 2010

Racconto di Pietro Cipollaro

Il grande Pietro, paziente-scrittore di dialisi, non nel senso che scrive pazientemente sulla dialisi ma che fa la dialisi e anche lo scrittore ogni tanto ci regala un suo racconto, a me sembra un bel modo di senrtirsi anche quando non ci incontriamo in dialisi e mi piacerebbe davvero che anche altri pazienti iniziassero a scrivere, anche per dare un senso nuovo e diverso a una giornata o un pomeriggio magari noioso...speriamo...e vediamo se ci riuscirà...intanto ecco a voi questo racconto di Pietro.
Buona lettura
Nuvola

L’ANGELO LADRO bozza di un racconto

C’era una volta un angelo un po’ birichino; non era colpa sua, era cleptomane a fin di bene. L’angelo, chiamiamolo Matteo, aveva un profondo senso della giustizia sociale; diciamo che era un angelo piuttosto di sinistra, pur senza arrivare all’estremo di considerare la proprietà un furto: si divertiva a rubare ai ricchi qualcosa del loro superfluo, per dare ai poveri scarsi del necesario. C’erano stati nella storia ed in luoghi lontani altri celebri personaggi con queste tendenze, come Alì Babà e Robin Hood; Matteo si piccava di essere un solitario, che agiva cristianamente; perché lui non faceva del male; lavorava in proprio, senza clamori, senza imprese spettacolari.
I ricchi si vedono, sono facili da trovare, perché in genere esibiscono la loro ricchezza, con quello che i sociologhi chiamano status symbol. Matteo era un ladro molto gentile; individuata la persona sola in casa, superato il problema di farsi aprire con una scusa, si presentava cortesemente e dopo frettolosi convenevoli alitava in faccia al malcapitato riccastro. Il quale veniva colto da improvviso torpore, si sedeva sulla prima sedia e si addormentava. Matteo aveva il tempo di rovistare tra studio e comò, prendeva solo contanti, perché evitava i contatti con i ricettatori; quando usciva, l’ignaro derubato si riprendeva dal torpore e non ricordava cosa fosse successo.
Stavolta invece Matteo lesse sul suo quotidiano, Il Corriere Angelico, la recensione di un libro, considerato perché aveva un titolo clamoroso, “Il sadismo della creazione”, ed affrontava un problema escatologico, un parolone per dire, che c’era un problema di fede, cioè di religione.
Matteo pensò, che un libro con quel titolo in un paese cattolico avrebbe fatto scalpore, sarebbe stato un best-seller e l’autore avrebbe incassato una barcata di quattrini, da derubare senza scrupoli.
Considerò anche l’autore persona non sciocca, che non apre la porta di casa ad uno sconosciuto; preparò quindi una messa in scena di assoluta veridicità per farsi aprire. Era un angelo ingegnoso, ricco di idee e di possibilità; volando afferrò un passerotto e lo andò a depositare sul balcone di cucina della casa dello scrittore, al quinto piano, lato cortile di un condominio. Poi volò lato strada e dal portone citofonò. La scusa era geniale: abitava accanto, era sul balcone a pulire ed a cambiare l’acqua nella gabbia, l’uccellino aveva approfittato di quell’attimo ed era fuggito, posandosi sul balcone dello scrittore; a cui chiese per favore di controllare. L’anziano andò a vedere: il passerotto c’era e difficilmente sarebbe fuggito: essendo il terrazzino guarnito da una fitta rete metallica, per scappare doveva volare quasi in verticale. L’anziano tornò al citofono, rispose che l’uccellino c’era ed aprì portone e porta allo sconosciuto.
L’angelo Matteo si presentò come un uomo alto, giovane, gentile,cortese; ringraziò molto, si scusò del disturbo, rimanendo interdetto di fronte ad un’anziano in carrozzina a rotelle, da cui fu indirizzato verso il balcone di cucina. Matteo continuò la commedia, aprì la porta finestra con cautela, avendo in mano la scatola da scarpe per catturare il fuggitivo; che però d’istinto aveva trovato la forza di volar via; verso ignote avventure, verso una sconosciuta libertà, lo consolò lo scrittore.
Matteo rientrò, mostrandosi dispiaciuto, e s’intrattenne con l’anziano autore; il quale gli indicò sotto il tavolo dell’ingresso 2 scatoloni contenenti 100 copie del libro, che per contratto il piccolo editore gli aveva imposto di acquistare; però, causa le sue difficoltà di locomozione e causa la recessione, ne aveva vendute pochissime. Si considerò che, in mancanza di un invito in un talk show televisivo dove si presentano i libri, privo di risonanza mediatica l’autore avrebbe avuto un bilancio in profondo rosso: si pubblicano tanti libri, ma pochi riescono ad avere buone vendite.
L’angelo Matteo era rimasto a disagio; si era reso conto di aver fallito completamente l’obiettivo: non aveva davanti un riccastro da derubare, ma uno scrittore di poco successo da consolare. Capì subito il da farsi: s’interessò all’argomento del libro, si scusò per essere uscito di corsa da casa senza portafoglio; ma assicurò, che sarebbe tornato con i soldi per acquistare il libro; si congedò con molta cortesia.

lunedì 26 aprile 2010

26 Aprile 2010

Sala prelievi: distribuiamo magliette quelli d'ì coumadin fino ad esaurimento scorte,scattando foto ai Coumadiani col trofeo.
Dialisi: Gino(il primo entrato a sinistra) ci racconta di come insegna al figlio di 7 anni ad andare in motorino (a 3 gli faceva guidare il trattore)Margherita, vispa quasi 91enne al mio 'come sta?' risponde 'benebenebene'. bene, dico, 'tanto a dì male un cambia miha nulla, tanto vale dì bene' replica lei. Bruna mi racconta di come si è diagnosticata un tumore allo stomaco da sola, perché se era per il dottore era già fritta, invece si è operata ed è uscita più tosta di prima: 'io 'un ho miha paura sai...'parliamo dei dvd; 'cosa vi interesserebbe?': thriller, polizieschi e porni, per ringalluzzire i dializzati più giù di morale.
Pediatria: famigliola brindisina dal bell'accento, bimbo (Andrea) che dice verde di tutto, stupenda famiglia di colore con piccolo pacioccoloso e sorella(Gloria) più grande un po' peste.come al solito esco intontito e sereno.

Zuppi

24 Aprile 2010

Eccoci al mio terzo report!
La scorsa volta non era andata molto bene, ma avevo avuto il tempo di pensarci su e capire che entrare in un mondo nuovo come quello dei clown in ospedale non è facile e che anche se a volte si sente di riuscire a dare poco agli altri, forse quel poco è meglio di niente.
In realtà in sala prelievi è andata più o meno come l'altra volta,ancora non mi riesce molto bene relazionarmi con tutte quelle persone e ho seguito Nuvola, per quello che ho potuto. Anche in dialisi non mi sono avventurata da sola, come avevo fatto l'altra volta, anche perchè era il mio primo turno pari e non conoscevo nessuno. Mi è piaciuto ascoltare le storie delle persone. Da ognuno si ha da imparare qualcosa di nuovo e interessante. C'è stato anche un episodio particolare: abbiamo assistito ad una sorta di litigio tra un paziente e un'infermiera. Nuvola, quando siamo usciti dalla dialisi, mi ha spiegato che per quel giorno non aveva volontariamente chiaccherato con quel signore perchè altrimenti, ascoltando la sua versione dei fatti, avremmo interferito nel rapporto tra paziente e infermiera e non ci compete schierarsi da una parte o dall'altra. Nuvola in questo modo mi ha dato non solo un insegnamento di umanità, ma mi ha anche insegnato un'importante norma di comportamento da tenere in ospedale.
I pediatria per la prima volta ho trovato dei bambini abbastanza piccoli. Abbiamo conosciuto Gloria, di 8 anni, una bambina molto simpatica oltre che molto bella che è rimasta affascinata dai trucchi di magia di Nuvola. E poi c'è stata per me una prova di coraggio inaspettata. Una bimba di 4 anni aveva paura di noi, allora Nuvola mi ha detto di provare a andare da lei da sola. Per un secondo il panico mi ha paralizzato, ma poi mi è tornato in mente che se ho deciso di fare il clown è perchè voglio interagire con le persone e non c'è spazio per le paure, soprattutto davanti ad una bimba dolce come Melissa.
Ed è andato tutto bene! Ci siamo messe insieme a giocare con dei libri, gli ho raccontato delle storielle e abbiamo passato un po' di tempo insieme.
Quando sono uscita da quella stanza mi sentivo tutto il corpo più leggero e questa sensazione non mi ha abbandonato per tutta la giornata.
Ringrazio Nuvola, sia per la prova di fiducia finale, sia perchè durante tutto il turno mi ha dato dei preziosi insegnamenti che serviranno a fare crescere un po' il mio clown.

Ricciolina

I lavori con le coppette biodegradabili in PLA dell'Alcas










mercoledì 21 aprile 2010

12 Aprile 2010

Occhi appiccicati, vento fastidioso ma noi siamo li....nel nostro amato parcheggio...Pan e Nuvola pronti per un'altra mattinata di lezioni di vita...si perchè per quanto mi riguarda ogni turno è un crescere, un imparare qualcosa da qualcuno.
Entriamo e saltiamo subito in sala prelievi dove ci programmiamo si starci poco oggi...sie come non detto...tra domande e risposte ci imbattiamo in una signora di cui non potrei mai esser il figlio...perchè?...perchè lei amava studiare....Mi son sentito come un cinese alla prima lezione di Arabo....un capivo nulla ma vedevo che lei sapeva tanto....Divina commendia, Inglese, italiano....io peggio di un encefaloramma piatto...Nuvola no.
La risposta che però mi è rimasta più impressa è stata quella che ha dato a Nuvola sulla domanda..."Cosa insegni a tuo figlio?"...e lei moto spontaneamente ha risposto....LA BONTA'.....lascio a voi l'interpretazione...
E' stato belle vedere poi una persona che ha ringraziato qesta signora per le parole e la compagnia....come abbiam detto con nuvola...è stato bello veder comunicare senza un rapporto diretto.
Salutiamo, e partiamo su in pediatria dove troviamo una sfortunatissima skaters..che al battesimo con la tavola se rotta il polso...e poi Ilenya, la sfortunata motociclista...eh si..perchè finire nel letto di un ospedale solo perchè con un dosso parti via da dietro la moto del tu ragazzo...questa si chiama sfortuna...Ma nonostante tutto è una ragazza forte, in gamba e piena di spirito...(speriamo un pigli foho...ok battuta triste).
Parliamo un po del piu' e del meno, mi racconta di lei e mi prende in giro quando gli dico che non avevo mai letto Dorian Gray...eh oh...
Un salto veloce in dialisi, un saluto a tutti i nostri amici e scivoliamo verso l'uscita...
Una giornata veloce ma piena...

Un abbraccio a tutti

Pan



lunedì 12 aprile 2010

10 e 11 Aprile 2010

Cari clauni buongiorno a voi, eccovi un doppio report, nel senso che per la prima volta il turno si è protratto per due giorni, strano ma lo abbiamo fatto, non siamo stati là due giorni interi ma è stato un turno doppio, spiego brevemente che siamo tornati a trovare una ragazzina che aveva bisogno di passare un poco di tempo perchè deve restare ferma 40 giorni quasi immobile e la noia la stava uccidendo mentalmente e allora, visto che era andata bene il sabato, abbiamo promesso di tornare solo per lei a fare un turno extra la domenica mattina e devo dire che giuggiola è stata preziosa pr due motivi, il primo è che ha deciso di tornare anche lei a darmi il cambio il giorno dopo e ha permesso alla ragaza di stare coi clauni non un paio d'ora ma tre o quattro visto che andato via io è venuta lei, poi ha fatto un bel lavoro e questo non è poco davvero...era solo als econdo turno ma è restata da sola e ha fatto una cosa proprio bella, un bell'esercizio di rilassamento e visualiùzazione che non è proprio una passegiata da fare al secondo turno ve lo assicuro ma lei è brava proprio, stamani poi sono tornato a trovare la ragazina e l'ho trovata proprio bene, avevo un poca di paura a dirle che non ci saremo rivisti perchè il mkio prossimo turno sarà il 24 ma lei ha detto solo, dammi il nome per facebok che poi ci risentiamo e mi insegni i palloncini, vuol dire che la paura di stare ferma è andata via e a quersto in parte abiamo contribuito anche noi ed è stato bello davvero...vi lascio al report di Giuggiola adesso, ciao a tutti
Nuvola

CHE TURNO cari clauni!!
tutto è cominciato un sabato mattina, il sole splendeva su firenze e una giuggiola si aggirava maldestra per la città a bordo della sua gippa scassata.. che agitazione! che fifa matta!! questo sarebbe stato il mio secondo turno, e mi sentivo terribilmente in grado di combinare solo disastri!!
con Nuvola andiamo a sistemarci in pediatria, lo vedo un po' in stile "temporale-tuoni e fulmini" così gli racconto una cosa buona per stemperare questo malumore mattutino: un'amica di mia mamma tempo fa era in sala prelievi e grazie alle bischerate che sparava Nuvola si è dimenticata di un suo problema, e la giornata si è fatta leggera-
Sala prelievi: CHE CASINO!! Nuvola gira qua e là come un matto, distribuisce le famose magliette per QUELLI DI' CUMADIN ed evita scrupolosamente signori muscolosi e un po' accigliati e ringhiosi!
io mi dedico ai bambini e alle loro famiglie: Melissa ha accompagnato la mamma a fare le analisi e soprattutto.. una fila di TRE ore!! ce la ridiamo col "nonno brontolone" tra barchette di carta, origami, il mio gigantesco martello di plastica che fa Piiiiiiiiiiiiiii
e tante bolle di sapone- poi raggiungo Elisa e Matteo.. aiuto la puntura!!! erano le loro prime analisi del sangue, che paura! allora tiro fuori il MEGAsiringone e ci soffio dentro a mo' di flauto.. potrei farci l'audizione al Comunale! un po' di animazione ed il momento fatidico è arrivato: GASP! dopo due minuti sono tutti e due fuori con un bel cane-palloncino, via a far colazione!! lasciamo la sala prelievi che è rimasta vuota e ci dirigiamo in dialisi.
Questa volta per me è stato diverso, meno pregnante.. forse perchè mi era gia familiare! Tito mi ha stretto la mano forte per un sacco di tempo, con Nuvola dicevamo che questo è il suo canale di comunicazione privilegiato-
e mentre la giuggiola si faceva coccolare da tutte le signore presenti, Nuvola si è fatto mandare ..A QUEL PAESE!!!! meravigliosa valvola di sfogo che sottovalutiamo spesso!!
Pediatria: dedichiamo tutto il nostro tempo ad una fanciulla di 16 anni che ha fatto un incidente in moto con il suo ragazzo (lui sta bene!), e adesso deve stare ferma a letto per 40 giorni per far guarire la schiena..
quando entriamo il clima è pesante, cupo, sofferente.. ci vuole un pochino di tempo per sciogliere la situazione!
nuvola racconta un po' di storie, e finalmente lei (e la mamma!) si lascia andare a qualche sorriso, finalmente si fida e ci ascolta. La disperazione pian pianino svanisce, ma ci vuole tempo.
Ci chiede di tornare il prima possibile, anche l'indomani: allora Nuvola si fa fare un patto-promessa: il giorno dopo torna a leggerle dei libri se lei tiene le zampe ferme in modo da non muovere la schiena!

UNA PROMESSA E' UNA PROMESSA.
Così il giorno dopo (domenica) Nuvola torna di primo mattino in ospedale e legge-recita qualche racconto tratto da Pinocchio, Achille Campanile, e tanti altri librini-
più tardi lo raggiungo io.
nel corridoio riecheggia una sola voce squillante che legge alla velocità della luce, e quando entro nella stanza.. un clima stemperato, LEGGERO, ALLEGRO!! è stato compiuto il miracolo.
La nostra dolce fanciulla sorride, ha cambiato umore e le è sparita dalla faccia la ruga del dolore!!
(anche se le zampe non stanno proprio al loro posto..)
Nuvola ci saluta, ora tocca a me! ci facciamo un po' di risate, poi avviene tutto con molta naturalezza.
Le faccio fare un ESERCIZIO DI RILASSAMENTO: ai fratelli maggiori basta una mia occhiata e ci lasciano sole, spengo le luci, lei sceglie una musica (rendiamo grazia all'iphone), NUVOLE di Ludovico Einaudi (NB. NUVOLE).
viaggiamo, ascoltiamo, sentiamo, ricordiamo, e soprattutto rilassiamo il corpo cerchiamo di sentirlo tutto.
Ci credete che per la successiva ora, da quando era finita l'esperienza mistica, non ha mosso mezza zampa? IMMOBILE!! (ed io mi sono sentita una maga!)
mentre eravamo sole si è data il permesso di piangere (nel senso “ha esplicitato il permesso di..”, ”si può piangere”, non ha pianto, ce lo dicevamo con un sorriso "profondo"), nonostante gli altri la vogliano forte e non piagnucolona.
Ci salutiamo con tante risate- io mi porto a casa una SODDISFAZIONE che sento esplodere dentro: bravo Nuvola, brava Giuggiola!! c'è stato un CAMBIAMENTO tangibile, è.. boh! è successo! come si fa a descrivere.. all'inizio era tutto cupo, quando ci siamo salutati era tutto colorato! si avvertiva la voglia di guarire, di riscatto!
UAU!! bel lavoro! e VIVA I CLAUNI!!

giuggiola

giovedì 8 aprile 2010

Biglietti vincenti lotteria del 07/04/2010

RISULTATI LOTTERIA 0-0 CLOWNTERAPIA O.N.L.U.S. DEL 07/04/2010

Chi risultasse possessore di uno dei biglietti vincenti deve mandare una mail al seguente indirizzo dandi.paolo@0-0onlus.org e, una volta accertato il possesso del biglietto, saranno date le istruzioni su come poter ritirare il premio vinto.

Vincono un soggiorno per 4 persone (5 primi premi)

1. 00092
2. 00551
3. 01002
4. 00749
5. 00603


Vincono una company club card valida per sconti sui soggiorni (15 secondi premi)

6. 00163
7. 00594
8. 00349
9. 00568
10. 00357
11. 00732
12. 00009
13. 00552
14. 00877
15. 00420
16. 00434
17. 00389
18. 00050
19. 00024
20. 00097


Vincono un set formato da 5 penne in eco-mais e due portachiavi (80 premi di consolazione)

21. 00418
22. 00436
23. 00769
24. 00345
25. 00861
26. 00045
27. 00052
28. 00498
29. 00524
30. 00387
31. 00269
32. 00004
33. 00161
34. 00784
35. 00200
36. 00055
37. 00257
38. 01022
39. 00770
40. 00279
41. 00461
42. 00527
43. 00775
44. 00810
45. 00534
46. 00804
47. 00866
48. 00507
49. 00968
50. 00105
51. 00533
52. 00961
53. 00727
54. 00361
55. 00020
56. 00842
57. 00738
58. 00197
59. 00318
60. 00043
61. 00171
62. 00138
63. 00706
64. 00247
65. 00703
66. 00693
67. 00683
68. 00867
69. 00133
70. 00070
71. 00209
72. 00600
73. 00030
74. 00671
75. 00399
76. 00049
77. 00005
78. 00653
79. 00062
80. 00466
81. 00069
82. 00560
83. 00723
84. 00203
85. 00378
86. 00397
87. 00251
88. 00391
89. 00547
90. 00642
91. 00077
92. 00128
93. 00016
94. 00154
95. 00060
96. 00351
97. 00499
98. 00265
99. 00532
100. 00511

05 Aprile 2010

Mi sveglio sereno e raffreddato, salgo sulla punto e raggiungo Nuvola al caffè dell'ospedale.
Visto che la sala prelievi è chiusa per pasquetta, ci avviamo in pediatria, piuttosto affollata (un bimbo di nome Napoleone con una mamma sudafricana che conosce quattro lingue e ci parla di Nelson Mandela; un babbo esattore delle tasse, un altro babbo con la faccia pacioccosissima), segue dialisi (i due gini, l'elenco dei ricchi pranzi pasquali dei più golosi dializzati, occhi vispi e felici di vedere Nuvola rinfrescare le lunghe ore di attesa). Chiacchieriamo poi con una ragazza ricoverata in psichiatria, la abbracciamo e visto che ci avanza un po' di tempo andiamo nella sala d'attesa del pronto soccorso, Nuvola scherza un po' parlando della morte, strappa sorrisi e parole.
L'altro turno che ho fatto sono stato più attivo, penso, specialmente in dialisi, oggi invece mi sorprendo incantato ad ascoltare e basta, incantato dalle facce e dalle parole di Nuvola e di tutti gli altri. Ogni turno è sorprendente, ed ogni persona, ogni storia mi imbambola: sto zitto e ascolto...

Zuppi

mercoledì 7 aprile 2010

03 Aprile 2010

Questo è stato un turno condotto da tre ragazze, ossia briciola, stellina e clorofilla, è la prima volta che sono sole senza nessuno che le accompagni e hanno perfettamente dimostrato che per fare il clown non serve fare cose straordinarie ma semplicemente dedicarsi col cuore agli altri in maniera responsabile e propositiva, brave ragazze, dopo qualche giorno poi ricevo da Clorofilla il suo report del turno a tre con briciola e stellina e ve lo posto, vorrei fare davvero i complimenti a tute e tre che, ognuna a modo suo e in mnaera diversa, hanno reso bello questo turno, lo si percepisce anche per noi che non c'eravamo dal loro racconto a sei mani, a sei piedi e probabilmente a una testa sola....il clown di solito è così, una testa in tre un cerbero al contrario e la bellzza sta soprattutto nel fatto che la testapensante la estraiamo a sorte oi volta per cui una volta di uno e una volta di un altro....l'importante però è che a chi tocca il turno della testa pensante non lo sappia in maniera da usarla il meno possibile

Nuvola

Ciao,
sono in ritardo, come sempre.
Scusatemi, tendo spesso a prendermi tempo per riflettere sulle cose, ma per i report forse è sarebbe meglio che evitassi: scrivere di getto,come ho fatto la prima volta, è la cosa giusta, sopratutto perchè quello che poi viene fuori è più spontaneo, meno costruito dai pensieri successivi.
Ancora ci devo un po'prendere la mano. Scusate ancora.

E'stato il mio secondo turno e ci sono arrivata piena di aspettative su di me e su come mi sarei comportata.
Non era la prima volta, il naso rosso me l'ero già provato, e doveva andar meglio, dovevo essere più naturale.

E infatti così è stato: non subito, ma dopo un po'.
Credo di aver percepito meno di Briciola e Stellina la mancanza di qualcuno "da seguire": io avevo loro, ed era abbastanza!!

In sala prelievi non sono riuscita a aprire bocca, mi sono un po'nascosta dietro un'armonica suonata male, e dietro le care e bravissime Briciola e Stellina, che sapevano cosa fare, dove andare e che mi hanno dato la giusta sicurezza.

In pediatria le cose sono iniziate a migliorare, mi sono sentita un po'più Clorofilla e meno Elisa, fino a che non ho ritrovato la tanto aspettata dialisi.
Ho conosciuto i signori del sabato e una signora carinissima con cui ho parlato molto.

Questo turno mi ha lasciato la voglia di farne un'altro, il desiderio di continuare ad ascoltare le storie che da un letto le persone hanno cercato di raccontare e che non smetterei di sentire.
E'stato, semplicemente, una ventata d'aria fresca.



Turno a tre mani, anzi sei
Le gambe fragili nel mio vestito di Briciola mi sento piccin piccina più del solito...
è un pò che non prendevo turni e percepisco di nuovo l'adrenalina della prima volta. sono contrenta di sentirmi così...aspetto Clorofilla con le persone che mi guardano per il mio abbigliamento, ma a me sembra tutto normale e questo mi fa sorridere. Raggiungiamo stellina. Ci prepariamo chiacchierando.
Ci facciamo forza a vicenda, siamo tutte e tre un po' intimorite. Stellina è molto professionale e mi dà sicurezza, Clorofilla ha un sorriso contagioso che sa davvero rasserenare...non potrei sentirmi più a casa. Cominciamo.
E' come tuffarsi nell'acqua fredda.
Ho parlato tanto. Mi ha colpito il racconto di un signore in dialisi. mi parlava di sua figlia, di come si renda conto di quanto è stato duro spesso nell'educarla. Lo diceva quasi piangendo e mi ha commosso molto. Sono parole spante le mie, non confuse ma mescolate. Quelle ore mi sono penetrate dentro la pelle e mi hanno fatto davvero tanto bene al cuore....vorrei dire tanto ma non mi escono le parole
Bri

Abbiamo fatto questa volta un bellissimo turno a tre senza Nuvola. Ci sentivamo un po' più deboli, soprattutto per il famoso "non saper fare" niente di speciale da un punto di vista claunesco. In realtà tutto è scivolato senza problemi, la sala prelievi era quasi vuota e in Pediatria c'erano soprattutto mamme. In dialisi penso che sia andata molto bene, soprattutto perché siamo riuscite a parlare a lungo con tutti. Sono contenta di aver trovato Patrizia così propositiva, veramente impegnata a migliorare qualcosa per lei, ma soprattutto per gli altri dializzati di cui può capire le problematiche ed è un bel risultato che l'abbia chiesto a noi (per chi non lo sapesse si tratta di avere dei lettori dvd per passare meglio il tempo in dialisi). E poi ho conosciuto Mario con il suo amore per gli animali e per il suo cane in particolare. E' come se stessi camminando lungo un sentiero ed ogni tanto riuscissi ad annusare il profumo di un fiore bellissimo, sfiorare l'umanità, stabilire un contatto profondo tramite un semplice naso rosso. Come mi succede quasi sempre le persone tendono a regalarmi una lacrima piuttosto che un sorriso, ma forse volte è un regalo più grande come mi ha fatto capire Nuvola diverso tempo fa. Spero di imparare un passo ulteriore, cercando di asciugarla quella lacrima e andare un po' oltre, di vivere al meglio ogni minuto come è stato un po' il percorso e l'insegnamento di Patrizia. Ringrazio Briciolina e anche Clorofilla, alla quale voglio fare i miei complimenti perché anche se era il suo secondo turno ha mostrato una rara sensibilità.
Baci a tutti!
Stellina

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domenica 4 aprile 2010

29 Marzo 2010

Lunedi, 29 marzo
...Parto da casa con uno stato d'animo buono,contenta di far questo turno e sperando dentro di me di trovare un pò d'energia...ultimamente vedo me stessa un po' cambiata,nel senso che alcune cose le vivo in un modo un po' passivo e speravo che il mio essere clown mi desse una vera scossa...che la kotelka aiutasse la ola a ritornare ,sinceramente questo lo speravo x far clownterapia a qualcuno all'ospedale e non a me stessa....(ormai ,anche se questa nuova ola non mi piace ,a forza di averne a che fare mi sto abituando)Ho sbagliato autobus(come se fosse la prima volta che andavo) e a Nuvola gli è toccato di aspettarmi un quarto d'ora all'parcheggio.Abbiamo iniziato ,saltando la sala prelievi, visto che Nuvola non stava tanto bene di salute.Sinceramente non lo so se mi è dispiaciuto...cioè aver saltato la sala prelievi...In pediatria c'era solo un bambino di tre anni che abbiamo visto però dopo la dialisi ,visto che dormiva.In dialisi gli unici che conoscevo erano Gino& Gino e Pietro.Forse perché ho sempre fatto i turni del sabato e qualche volta il mercoledi.C'era chi chiedeva:"ma te sei nuova?"...Gino mi raccontava del suo lavoro,da come ne parlava ,bastava guardarlo negli occhi e si capiva subito che il lavoro che aveva fatto gli era sempre piaciuto...L'altro Gino, che porta sempre 5 kg in più quando torna da giù,sempre attivo e a scherzare,ascoltava la musica e ogni tanto tirava qualche batuta.Pietro,ora è anche su fc,era rimasto male perché non gli avevano permesso di guidare,nonostante lui dice che ce la fa benissimo e che guidare gli piace assai.Le due signore nuove,(cioè nuove per me)avevano portato il pc e guardavano dei film,un bel modo che forse ti permette di vedere la dialisi non come 4 ore che non passano mai ma come 4 ore in qui ti curi e nel frattempo ti fai una cultura, vedi un film divertente,o comunque qualcosa che ti piace e che forse normalmente non avresti potuto trovare il tempo per guardare...Per questo bel motivo Nuvola ha avuto la bellissima idea di riuscire a portare in dialisi i dvd,in modo che tutti loro abbiano la possibilità di vedere qualcosa che vogliono e non di annoiarsi con le pubblicità della televisione.Poi se il film lo vuole vedere solo una persona,beh li le cuffie ci sono comunque...
Siamo tornati in pediatria dove c'era Giacomo,(si chiamava cosi,beh nuvola chiamavi una volta lui e quella dopo chiamavi sempre lui ma col nome di suo fratello...xD),proprio un bel bambino ,sorridente e tranquillo,con i suoi libri...si sdraiava,vedeva le figurine e chiedeva alla mamma di leggerli...Si è messo volentirei in gioco con noi...Nuvola gli ha fatto i giochini col topo e col gatto,con le palline rosse e coi conigli...Un turno abbastanza tranquillo,in cui mi dispiace se forse non ho dato tanto ma ho ricevuto tantissimo......