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mercoledì 11 dicembre 2013

REPORT DI UNA MISSIONE CLAUNA IN RUSSIA CON PATCH

REPORT LUNGO MA LO CONSIGLIO UGUALMENTE, IL TEMPO A VOLTE PREMIA, IO CE LA SPENDEREI UNA VENTINA DI MINUTI DI VITA A LEGGERE QUESTO, GRAZIE ALBERTO, DI CUORE E DI NASO

Cari clauni e amici questo è un report molto molto lungo e molto molto particolare ma vi prego di avere la pazienza di leggerlo, è il racconto di Alberto, un amico clown di facebook, che è appena tornato da una missione clown con Patch in Russia e ha fatto, su mia richiesta specifica, un racconto molto bello, particolareggiato e ben fatto della missione, insomma un diario prezioso davvero, questo è un bel regalo inaspettato che ci è piovuto dal cielo e io ho preso la palla al balzo

un abbraccio

Nuvola


Ciao Federico,
innanzitutto ti ringrazio di cuore per la richiesta e soprattutto per l'interesse e spero, ma ne sono sicuro dato il semplice "pensare che possa essere utile", che anche solo una piccola emozione o un piccolo aneddoto venga custodito da qualcuno. 
Penso che la presentazione sia d'obbligo per capire che, chi sta aprendo la porta dei ricordi della sua esperienza appena passata, non è ne un clown professionista ne tantomeno un clown dottore datato.
Il mio ingresso in Vip Italia, associazione nazionale molto nota ed ampia (ne parlerò in seguito), risale solo a novembre 2012. Questo non vuol dire che il mio interesse in materia è così acerbo, ma la "scesa in campo" vera e propria ha poco più di un anno di vita.
Premetto che il motivo per cui ho deciso di entrare nelle stanze degli ospedali tentando di sovvertire gli schemi classici di terapia è duplice ; il primo è un motivo personale, il secondo ha un nome : Patch Adams.
Entrando in associazione, dopo alcuni mesi di euforia dettata dalla novità, ho iniziato a sentire la mancanza di un qualcosa che non era ben definito. Eravamo tutte persone molto dedite a ciò che facevamo...prepariamo il camice, naso e poco altro, mettiamo tutto in uno zainetto e varchiamo la soglia delle strutture settimanalmente. Dopo poco ho sentito che gli schemi e l'abitudine per molti avevano preso il sopravvento. Intendo, si entra in una stanza , si esordisce con una frase del tipo "siamo venuti per donare un sorriso", si copiano ed incollano alcune gag e si saluta con un palloncino. "Mio Dio" ho iniziato a pensare, "ma era questo il fuoco che andavo cercando?Se fossi io il paziente come reagirei a queste visite?I pazienti sono tutti uguali?Come mai non possiamo abbracciare e avere un contatto più intimo, se è il paziente a richiederlo?" Beh mi rendevo conto sempre più che lo schema e la formazione, necessaria peraltro, aveva però prodotti tanti clownini tutti uguali e poco inclini ai cambiamenti e agli "azzardi".
Allora ho preso la palla al balzo e ho guardato dentro me per cercare il tassello mancante di questa mia nuova esperienza.
Cercato e cercato ho voluto osare. Ho sentito il bisogno di conoscere ciò che ancora non si conosce (cosa che consiglio vivamente a chiunque) per migliorarmi e per tentare di migliorare. Patch era la risposta.
Quante volte ho visto il film e quante volte ho pianto (penso di non essere stato l'unico) per quella passione, quel fuoco appunto che percepivo dal suo messaggio. Ma per capire dov'era il limite della Hollywood patinata e la realtà ho voluto toccare con mano.
Quindi sono andato sul sito del Gesundheit, ho controllato quali fossero le missioni clown umanitarie in programma e ho mandato la mail di richiesta. Tutto molto semplice ragazzi, le uniche incognite e forse ostacoli sono il prezzo (ma il volo, il vitto e l'alloggio si pagherebbero in ogni caso e in ogni missione) e le ferie. Per fortuna ho rinunciato alle "ferie" estive e ciò mi ha permesso di poter realizzare questo sogno.
Non mi dilungo più in questa premessa, però doverosa, e passo al dunque.
Email dal Gesundheit : cari clown, non ci sono e non ci devono essere "regole" per fare quello che faremo, l'unica cosa che vogliamo consigliarvi è di indossare i vostri vestiti clown da quando lascerete casa vostra per l'aeroporto a quando sarete di ritorno. Wow!
Curioso passare dalla dogana con naso, chitarra e giubbotto colorato ... Passi una volta e suona.. Dicono "magari qualche moneta"... Mmm no! "Togliti la giacca" ... Di nuovo quel tintinnio!! Ahahahah "il sorrisetto di doganieri in combutta quasi infantile che ti fa capire " pirla togliti le bretelle"
Occhi che ti guardano , non sei abituato ... Ti ritrovi , dopo una via lattea di discorsi e di visi che mi piacerebbe ascoltare e conoscere uno ad uno, sul pulmino che ti porta all'aereo...e taaaac... Primo contatto !! Giochi di sguardi con un piccolino che ho pensato si chiamasse Alan ...chissà ... che Figo .. Avrei potuto impiegare il tempo a pensare ai ritardi, alle coincidenze di voli, alla crisi economica...e invece gioco ...
Arrivato a destino.
Morrighan ... arriva lei prima degli altri... Il suo sorriso catalizza subito gli sguardi ed inizia a clownare un pò con tutti. Forse da subito non ha capito che sono dei "loro" ma, come darle torto, non sono un clown! Ho solo il naso rosso!
Poi arrivano tutti gli altri... Mi giro e vedo Bowen, un omone tipico americano, ma di una taglia superiore...si gira e vedo un sedere finto e sporgentissimo...!!!! Wow!!!!!! Glielo tocco subito !!!! Come potrei fare altrimenti?? Poi arrivano Guillaume e Alex!!Giovani, splendenti, in un secondo capisco che tra loro c'è intesa... Forse amici?? Sono una spanna avanti agli altri e lo si percepisce..due secondi e siamo per terra .. Come mio solito, ma in fondo solo per difendermi da ciò che non conosco, sto al gioco e anzi tento di attirare l'attenzione della gente... Si va in pullman... Mille pensieri, tutto corre così veloce, le immagini della città che scorrono, le parole (non ho ancora pigiato il pulsante dello switch, non mi rendo conto ancora che per due settimane parlerò solo inglese ) ...
Dinner time!!! Scendiamo ed è un'esplosione di colori... Vestiti bellissimi, gente sorridente...sembra una famiglia... Arrivò e c'è lui..Patch ..
Cavoli...decine di volte ho visto la sua vita in tv grazie al film che tanto mi ha cambiato e fatto piangere e me lo trovo lì... Di primo acchito mi guarda e , non conoscendomi, continua a scherzare con altri...mi siedo al tavolo...mi siedo vicino ad Alex che mi ha tenuto il posto! Iniziamo a parlare anglo francese quebequois ... ..mi siedo e da dietro mi sento toccare..."Alberrrto...is it this Seat free?" Era Patch! Noooooo, no che non è occupato pirla di un Patch...c'mon siediti!!!! Arriva Ginevra e gli da delle foto... Il suo ultimo viaggio tra i rifugiati in Giordania.., inizia a parlarne, scorgo i suoi occhi lucidi...parla di un bambino in special modo...Lo fa vedere a tutti con tutto l'amore di un padre, cercando nei nostri occhi compassione. Questo bambino ha perso tutta la famiglia e se ne sta prendendo cura un uomo.. Il quale lo ha affidato a Patch per tutta la settimana.. Al rientro lo riconsegna al tutore... In quell'esatto momento capisce dallo sguardo del piccolo che non l'ha lasciato in buone mani..piange all'idea di non poterselo portare a casa con sè...
Beh.. Capisco subito due cose... Ho davanti non un'icona da copertina , ma uno che è al suo 178esimo viaggio umanitario...ha visto ogni cosa..eccome se lo percepisci. Sono stranito perchè è trattato esattamente come uno di noi.. Non ci sono foto o video ricordo da postare su facebook...bisogna vivere le emozioni..
Si alza Morrighan e fa il suo annuncio..."domani sveglia tardi .Alle 11 si parte per l'istituto oncologico infantile, bambini in fin di vita..."per chi non ha ancora avuto la varicella si consiglia di non venire..possibilità di contagio"
O mio dio .. Subito così... Partenza a mille ??? Ma si cavolo! Siam qui per ballare e si balla!!!!
Si alza Patch e annuncia "Ragazzi, dopo cena facciamo una piccola condivisione per chi non ha mai fatto clown in ospedale, per chi ha dubbi, per chi non ne ha!!"
Ci penso un attimo e mi dico...si, sono già stato in ospedale ma... Quando mi ricapita l'occasione di sentire Patch parlare di tutto questo??
Intanto parlo un sacco con Larry e Bowen...
Inizia la condivisione...Patch dice che Quando metti avanti a tutto il cuore , non sbaglierai mai... Non siamo qui per mettere una stelletta e dire...sono stato in oncologia... Quando siamo clown tutto è concesso ma, a dispetto di quanto pensano molti, lui dice che bisogna "sentire" l'altro..magari avolte in silenzio.. A volte ballando, a volte giocando sui propri difetti...a volte scoreggiando ahahahah... Iniziano le domande e tutto è molto interessante ... Guillaume, più esperto di tutti ... Dice... Se uno di noi sta creando un contatto con un bambino...non intromettersi... Non disturbare...e vai !!!!
Poi arriva il mio turno... Patch , cosa mi dici in merito al contatto con il paziente?? Lui mi guarda stranito e mi dice... Beh se sei andato prima in bagno , il paziente non vorrà toccarti di certo ...se non ti sei lavato bene !!
Patch 1 Alberto 0
So che gliene devo riparlare dopo
Gli chiedo ... Può capitare che rimaniamo soli in una stanza ?
Lui mi dice, beh quando sei in bagno si!! È tutti a ridere
Non la capiva proprio
È poi aggiunge... Entri in una stanza con una decina di letti .. Non sarai mai solo..
Io intendevo altro ma secondo me ha capito...
Provo a spiegargli il problema del contatto col paziente nella mia associazione e lui in modo molto semplice mi risponde che quello è un mondo che non gli appartiene ...
Mi alzo. Il primo breafing è concluso.

Sveglia nr. 1 :
Ci si sveglia tardi e pare non esserci agitazione e così decido di metterla in un taschino. Mi sveglio e la prima cosa che vedo è il mio costume da mucca.
Si parte per l'ospedale di oncologia pediatrica. cavoli, non sono spaventato ma semplicemente curioso ! È normale? Non dovrebbe essere così, dovrei essere terrorizzato. Beh arriviamo nella struttura. Come mai cosi lussuosa?In fondo la Russia é pienadi contrasti. Nella hall ci cambiamo, io rimango in mutande senza pudore. Mi vesto da mucca. si fanno i gruppi per i reparti e noi , intendo io Alex e Omer, si parte alla grande.
Appena arriviamo in reparto, dopo diversi passaggi quasi simili ad un labirinto, mi rendo conto di essere entrato in un reparto mai visto. bambini con un bavaglio? Bambini con delle cicatrici in testa o attaccati ad un tubo ? Mio dio e che faccio? Beh , entra Alberto! entra e ascolta .Si inizia con delle facce buffe, si riesce a dare il primo abbraccio fino ad arrivare a Prendere la chitarra... Primo consiglio. Non portare cose dentro che non vorresti perdere al tuo ritorno. Alexi, questo è il suo nome, forse sará il nome dell'intero giorno. Piccolina, fragile , indubbiamente tanto malata. Ha bisogno di noi eppure è così aggressivo. Tenta di rubarmi sempre qualcosa, cavolo. Prende la mia pompa, mi fa coricare, sembra calma, fa arrivare un suo amico che mi ferma così lei può tentare di colpirmi. Cavoli se mi fa male!!
Indimenticabili gli occhi dei miei compagni, uno canadese ed uno americano, chiaramente mai visti prima. Nonostante questo sanno che mi devono soccorrere, o meglio lo spero. iniziano a distrarlo, mi libero ma non mi do per vinto. Nel frattempo per tranquillizzarlo mi faccio insegnare dalla madre la parola adatta , che è acurate. Provo e sembra funzionare. Al rientro prendo la chitarra e cantiamo, senza troppi fronzoli "paca paca" (arrivederci) sulle note di Bob Dylan. Figata unica.
Sveglia nr. 2 :
Il terzo giorno si visita un istituto per senzatetto ed un orfanotrofio..
Tra le esperienze fatte forse per me è la meno interessante, forse per il reparto un po' ostico e distaccato, forse perché mi è parso comunque di essere in un istituto simile ad una casa Di riposo.
La cosa divertente invece è stato l'arrivo a questo istituto. In ritardo atomico, in mezzo al traffico di Mosca, l'organizzazione decide di far scendere 30 clown compreso Patch per strada, in mezzo alle macchine , alla gente..pura vita. Questo è il primo assaggio di Patch, omone di due metri con i pantaloni giganti tirati su fino a metà coscia, scarpe da clown immense, una gallina in testa, un pesce finto in mano e un paio di mutande giganti da "offrire" ai passanti come casa sicura in cui entrare. Non tanti fronzoli, semplicemente un bambinone cresciuto ancora molto infantile : questo è il suo clown.
Puro divertimento improvvisato senza limiti.
Si gira per le strade col traffico .. Lui con quel pesce..
Io e Alex, il mio amico canadese, si sale in una macchina a caso e si fa almeno un km con i due omoni che la guidavano. Mio Dio , che adrenalina! ..grande incontro..
È ora di andare al nostro primo orfanotrofio ... Prime raccomandazioni..non portate questo, quello .. Ma giusto perché, anche se negli ultimi anni hanno fatto pulizia di persone violente , è possibile entrare con una borsa e uscirne senza ..
Ci aspettano in una grande palestra e iniziamo a giocare a basket ...prima diffondenti , poi curiosi ed infine ... È festa... Forse mi immaginavo di entrare in camerate chilometriche ma... Meglio così ...
Alcuni aggressivi in cerca di regali e altri incredibilmente bisognosi di tanto affetto.. Senza nessun filtro ti abbracciano più forte che possono ...senti un calore forse mai provato.. Senti che ora, questo momento, tu lo DEVI dedicare a lui...lo devi per lui è per te stesso
La cena è fantastica perché iniziamo a cantare "perché è un bravo ragazzo...ecc. "
Che Teneri i miei amici italiani ... Scimmiottano le parole giusto per far capire agli altri che ci provano ,.. Parlo con Case e Marleen.. Due pazzi olandesi che già amo.. Voglio rubargli l'idea del pollo ma solo loro mi potranno dare il pollo certificato , mi possono chickenizzare solo loro!
La sera è passata nella lobby dell'albergo a chiacchierare e dare lezioni di italiano. Al mio amico Alexander.
Sveglia nr. 3 :
si parte per un centro di disabili che è la prima volta , anche per patch, in cui si va..
Inizia lo show..mai avrei immaginato di entrare in una stanza con almeno 100 persone ad aspettarci.. La maggior parte di loro mi accorgo sia o affetti dalla sindrome di Down.. Più o meno so come comportarmi ...
È un ballare frenetico ... È uno scambio di sguardi, di contatto e affetto... Gelosie istantanee e di nuovo affetto.. Incredibile come non esista n linguaggio per la compassione se non ... Il cuore...
Si va a pranzo e riconosco si stia entrando in centro di Mosca ... Mi accorgo che non interessa a nessuno.. No foto, solo concentrati ad essere felici..sempre
Foto stupide, di gruppo e non, cori, altro... Mi piace sedermi a parlare e  conoscere sempre una persona diversa...non posso permettermi di dimenticare qualcuno ...
Esco e subito vengo chiamato da Marina, la clown di San Pietroburgo, e mi dice "sei invitato a casa di due miei grandi amici, stasera..sarete in pochi, ci sarà anche Patch"... come dire di no...grazie, grazie di cuore..
Beh ... Serata I N D I M E N T I C A B I L E, abbiamo parlato di noi, di filosofia, abbiamo riso, pianto, sentito il calore nei confronti di Maria, bevuto Vodka e salutato Nils, parlato di filosofia e della mia prima scoreggia involontaria in reparto, del cancro sconfitto da una persona presente e suonato e cantato canzoni svizzere e italiane, sentito Patch recitare il suo poema sull'amore a memoria...insomma, ero con la mia icona e pareva fossimo amici da una vita..beh proprio la vita è una cosa stupenda anche per questi incontri...

Sveglia nr. 4 :
Entrato in autobus ho solo voglia di dormire ma...non posso, non voglio sprecare tempo... Arriviamo in un ospedale infantile e come al solito ci dividono in gruppi ... Subito L'impressione è che qui le patologie siano davvero gravi... Malformazioni molto dure per bambini così piccoli...mi rendo però subito conto anche del fatto che non li guardo in maniera diversa ....sono tutti uguali.. Il mio compito è davvero far sentire che ci prendiamo cura di loro, anche solo per un minuto, cinque o mezz'ora.. Alex è Guillaume partono subito a improvvisare come dei pazzi... Tutti e due sono due clown sbadati ... Inciampano su finte banane, urtano porte ...c'è feeling tra di loro.. Non parlano ma mimano solamente i gesti che fanno o quello che voglio cercare di esprimere con vocettine stupide...sono grandi..ci facciamo penso 6 reparti...io mi riscopro avere qualcosa di mio , di personale ... Che la gente, i clown, e i bambini riconoscono, non sono di sicuro timido, non parlo ma fisicamente ci sono tanto, mi muovo e guardo, guardo e abbraccio e bacio... Il nome del mio bambino qui è Nikita...verso il pranzo, che sarà nella mensa dell'ospedale, Guillaume mi dice, abbracciandomi "hey, hai detto che non sei n clown ma ti ho guardato e sei fantastico !!"... Li mi rendo conto che i servizi in Italia fatti mi hanno insegnato qualcosa ...
Finito lo spettacolo veniamo presi io è Susana e portati da Bella, la ragazza russa che vive in Italia col suo fidanzato, a casa di una sua amica..la serata parte i. Sordina, forse perché stanchi... Ma mi rendo conto che la lingua non mi ferma e voglio parlare , far ridere , insomma ...
Mi rendo Conto che c'è feeling tra noi clown.. Vedo Susana andare in bagno e tornare con gli occhi lucidi.. Capisco subito che è un momento Mikantino...
La serata prende il volo e si parla di cibo, di viaggi, di speranze. È paure, infine le regaliamo, oltre al piccolo pupazzino comprato prima ... Anche 3 canzoni...suonate da me e cantate da Susana..imagine, let it be e knockin on heaven's door.
Ci salutiamo e al ritorno io Susana abbiamo capito che anche quello che abbiamo fatto in quella casa è stato "clowning"
Che bella giornata

Sveglia nr. 5 :
Entriamo in una sala n cui ci dobbiamo cambiare, come al solito ci dividono in gruppi.. Stavolta capitiamo io Alex e Guillaume..è una classe, si entra e tutti sono li seduti...ad aspettarci.. Immediatamente , fingendo semplicemente di sbattere contro la porta, iniziano a ridere tutti.. Le loro emozioni sembrano moltiplicarsi ed avere un'enfasi enorme... Bisogna gestire il tutto con calma..inizialmente si prova a fare gli stupidi , a fare gag e un pallone. Enorme ma subito le infermiere ci riprendono , perché i computer costosi si possono rompere... Mah... Si punta di più su giochi propedeutici, e questo funziona, si calmano... Finché 3 scalmanati mi aggirano e cominciano a chiedermi di fare cose che ovviamente non capisco...l dopo è fatto di abbracci, si vera riconoscenza...

Sveglia nr. 6 :
Oggi è una giornata speciale, primo perché la sveglia è alle 7.00 , secondo perché andremo in un orfanotrofio di bambini ciechi e sordi..
Sono 4 aspetti che non possono collimare tra loro..
bus mezzo vuoto, che succede? Molti hanno gettato la spugna..
Dormiamo tutti e arrivati capisco la fortuna del saper suonare la chitarra...
Prima stanza io è Alex ... Il suo nome é Gyma...punto
Il nome della giornata é Gyma. È lui perché appena entrato probabilmente il cuore non mi avrebbe permesso di continuare, vedere quei piccoli scriccioli muoversi con movimenti che non avevo mai visto. Piccole creature destinate a arrangiarsi tutta la vita, a chiedere aiuto, a non vedere, a tentare di capire e di essere capiti. Vedo Alex che nel silenzio più assoluto si siede in una palla di gomma e prende in braccio il suo bambino, Anton. È un abbraccio mai visto, un bisogno di affetto immediato non descrivibile , una canzone già scritta da tempo ma mai ascoltata prima. Io capisco che non posso non calarmi in questa situazione, non posso rimanere all'angolo, non posso non diventare loro. Provo a prendere la chitarra e fare due accordi...Gyma, piccolo mio, sta giocando con la sua manina con la griglia del termosifone e immediatamente si ferma. Si ferma perché sente, ha sentito e vuole avvicinarsi. Senza dir nulla ci sediamo , appoggio la chitarra orizzontale sulle mie ginocchia e iniziò solo a cambiare. Gli accordi. Lui, accovacciato prova prova e riprova fino a quando non trova il modo di suonare con me.. Con tutta la sua forza si da slancio con le nicchie per suonare e io , senza prepararlo prima , iniziò a cantare il suo nome... È uno dei momenti più toccanti della mia. Vita, io lo so ma Alex pure... Non ti dimenticherò mai Gyma...mai

Sveglia nr. 7 :

L'ultimo giorno mia cara Mosca.. So già che mi mancherai , so già che ti penserò tanto . Piena di contrasti, così crudele ma così viva. Tu sei due passi indietro, non puoi entrare , strillare e pensare che ti cosca già bene..non è così che vuoi. Vuoi che si entri in punta di piedi, vuoi che ti rispetti prima e ti coccoli dopo, così rigida in apparenza ma così generosa ed intima. Così come sei tu lo è la tua gente. Così facile farti ridere, così facile entrare nel tuo cuore.
Oggi ci dividono a gruppi per la home visit. Vivo due emozioni contrastanti per la scelta di mettere tutti gli italiani insieme. Da una parte stranito perché sembra ci vogliano emarginare, da una parte contento e felice perché oggi è l'ultimo giorno che posso passare con questa splendida famiglia ... Loro non ci seguiranno a San Pietroburgo .
Inizio ad avere i primi sentori di stanchezza ma non tali da farmi piegare.
Andremo in una famiglia Di rifugiati Afghani. Padre , madre e 9 figli. Penso subito che sarà difficile...più che altro perché sono l'unico clown..tutti gli altri vestiti in borghese, porteranno il loro sorriso sincero. Non la loro tecnica...
Valentin ci accompagnerà, è una persona molto aperta, sempre sorridente .
Ci addentriamo nel traffico del sabato di Mosca, incredibile. arriviamo già stanchi e non so sul serio se ce la faremo a portare a casa la giornata , in Fondo gestire 9 bambini non penso sia così facile.
Appena entrati in questo appartamento... (Edificio fatiscente ma immenso e immerso in un complesso infinito di edifici identici,Immagine postatomica) ci rendiamo subito conto che NON hanno mobili, ma la cosa che ci rapisce di più è il sorriso di tutti. I bambini appaiono subito educatissimi, non rifiutano mai un abbraccio o un bacio, sono obbedienti ed affettuosi, persino i più grandi.
Giochiamo e mi rendo conto subito che Vincenzo ha un modo di fare splendido...canta Girotondo a bambini afghani rifugiati in Russia (dovuto al l'uccisione del nonno dai talebani) e loro impazziscono.
Io mi fermò un po a parlare con il padre e capisco veramente che è un padre d'oro, lavora dalle 4 del mattino alle 22 tutti i giorni.
Ci offrono da mangiare e continuano a giocare... Come non averli nel cuore, come essere come siamo noi, come volere di più di quello che abbiamo..
S ritorna in hotel, passando prima allo studio di Maria a salutare tutti. Io non mangio nulla, sono disturbato di stomaco.
In hotel si deve portare giù i bagagli perché alle 00 si parte, ma prima ci sta il meeting. È una condivisione collettiva e splendida, ognuno parla della sua settimana, ci sono anche i ragazzi russi che vengono aiutati da un traduttore.
Il più toccante di tutti come al solito è Vincenzo, prova a parlare poverino in inglese , si sforza e c'è la fa. Non dice mai frasi ad effetto ma tocca tutti, parla emozionandosi che stamattina ha pensato per un momento, a casa della famiglia che ci ha ospitato, di ballare con la figlia che ha perso.
È tutto molto toccante, ognuno abbraccia l'altro, ci si massaggia , c'è molto contatto ... Io sono con Marleen, ho legato molto con lei, é una brava ragazza...penso il clown più divertente e credibile in questo viaggio ..
Il mio turno è molto presto , decido di partire subito con il mettere le mani avanti , dicendo "sorry for my english" ... La risposta, immediata , di Morrighan è "thanks for your english".. Parlo di me, del fatto che non avevo aspettative e che invece ho trovato amici ed emozioni..

Sveglia nr. 9 (ho saltato volutamente i giorni di passaggio tra Mosca e San Pietroburgo, days off)

Oggi sono stanco, fiacco, capisco che devo portare a casa la giornata e non aggredirla come finora...
Sento che sarà dura ma sicuramente non mi farò piegare!!
Il primo ospedale è una scoperta , nel senso che iniziò davvero a non dire parole ma a fare solo gemiti, come i clown che ricordavo da bambino...se faccio così mi calò in un personaggio che pare la gente ami, un po' distratto e goffo.. Uso molto la chitarra e lasciò che gli altri suonino per me...
Con Masha è una gran scoperta.. C'è feeling ed è estremamente divertente, ci si capisce al volo... Fingiamo il nostro matrimonio, poi finge di essere gelosa, beh mi sto facendo massaggiare da una paziente ...!!
Però un sacco di mamme con il telefonino per riprenderci, provo a coinvolgere anche loro ma vogliono solo foto e non contatto...
Dopo il pranzo vegetariano il gruppo si divide in due, io andrò nell'ospedale di bambini che hanno la tubercolosi alle ossa..
Qui succede che io , nonostante la stanchezza, decido di sperimentare il mio clown e funziona... Sono più naturale e per questo più goffo, mi credono sempre più ... Iniziò con Isabelle e mi diverto un sacco, dopo ci sarà lo spettacolo del balletto, improvvisato con Marleen poi è intesa e anche quello fa ridere. Come farà ridere il finto matrimonio fra Case e una bambina...
Qui le emozioni, sia in ospedale che tra di noi, sono una bomba ad orologeria..
C'è tanto in poco tempo, tutto molto intenso... Mi sale un po di. Malinconia... Fra poco. Finisce tutto...
Decido di stare solo, di camminare e non sentire nessuno...
È così che andrà ...

Sveglia nr. 10

Stamattina mi alzo un po più rilassato, forse perché ne avevo bisogno di stare un po' solo.
Dobbiamo andare all'ospedale infantile psico neurologico.
Credo che non mi sarei mai aspettato tanto amore, forse perché avevo bisogno di ricaricare le batterie. Stare qui 24 ore al giorno portando una maschera è difficile, fisicamente e mentalmente...ora capisco Rich quando mi ha detto "ritornerai a casa emotivamente esausto" ..
Ci dividono in gruppi, uno per i reparti con situazioni più gravi, io andrò in questo con Patch. Appena entrato mi rendo conto che le disabilità di questi scriccioli sono veramente gravi. La stanza è molto ampia, è il luogo adibito agli esercizi fisici. quindi molti tappeti , attrezzi, sedie a rotelle, piscine con palle colorate , puff...
Le disabilità sono tra le più varie, ma fondamentalmente sono tutti disabili sia mentalmente che fisicamente. Sono per forza di cose seguiti uno per uno da splendidi e giovani volontari. Sono tutti orfani , mio dio tutti ! M se non ci fossero delle persone così splendide cosa succederebbe a loro, cosa ne sarebbe delle loro vite? Inizialmente prendo la mia chitarra ma subito dopo vedo Tusha. Sento subito un'energia che mi attrae verso di lui. Ha dei capelli biondi e il viso dolcissimo...il momento in cui lo vedo è aiutato da una splendida e sorridente ragazza che mi apre subito a prendere confidenza con lui. Poggio la chitarra ed iniziò a guardarlo, ad osservare i suoi movimenti. Iniziamo a fare qualche bolla e "tac" il contatto è raggiunto. Capisco che ha bisogno di abbracci e baci, che non disdegna ma anzi cerca. Lo abbraccio e lo porto con me cullandomelo. Intanto Rich sta suonando le sue canzoni e attrae l'attenzione dei bambini, io mi avvicinò e iniziò a ballare con Tusha nelle mie braccia, sembra essere felice. Noto subito che ha le mano messe male e capisco il perché di li a poco. Usa mettersi tutta la mano in bocca e mordersela.stiamo un sacco di tempo insieme .
Dopo circa un'ora di abbracci ci sediamo ed arriva Case, iniziamo a suonare prima del blues e lui con il suo strumentino a fiato mi segue, poi iniziò Halleluja e la cantiamo tutti, io Case, Susana e le volontarie.
È un momento splendido.
Il pomeriggio si svolge nell'ospedale di bambini che hanno subito amputazioni o hanno malformazioni parecchio gravi.
Prima stanza primo rifiuto. In questa stanzona molto fatiscente vedo nel primo letto una bambina di chiare origini asiatiche con sua madre.
Appena si alza vedo che è senza una gamba. O mio dio non capisco nulla, non so come gestire la situazione . Lasciò la camera e Marleen mi riprende dicendo i che non è giusto abbandonare così presto la nave.
Io comunque lasciò e vado nella senza principale dove i centrerò il mio amore Veronika. Questa bimba bellissima, in sedia a rotelle, incapace di parlare, ha delle gambe minuscole, il busto e un braccio monco.
I miei compagni stanno suonando imagine e all'improvviso iniziò a cantarla.
C guardiamo negli occhi per tutta la canzone e a me sembra che solo con questo sguardo ci stia o dicendo le cose più intime del mondo.
Ad un certo punto tenta di pronunciare poverina la parola imagine, in quel momento non ce l'ho più fatta e il. Mio cuore ha iniziato a piangere.
Oggi è stata una giornata piena si incontri e di amore..

Ultimo giorno  : (ne ho saltati alcuni per non fare un romanzo)

Oggi è il giorno dell'addio... Ho aspettato tanto questo viaggio ed ho voluto talmente intensamente tutto questo che in realtà non ho mai pensato ad un addio...in fondo ci stiamo divertendo e stiamo facendo divertire, perché dovremmo smetterla. Ecco questo è un punto, una filosofia, che mi è entrata dentro e difficilmente la farò fuggire al mio ritorno. Voglio vivere sempre al massimo, e cercare di perseguire la felicità . Voglio eliminare dalla mia vita ciò che non mi rende felice e riempire quel vuoto di tutto ciò che mi rende tale.. Semplice ma allo stesso tempo complesso... Ma ci proverò ...
L'inizio della giornata sarà dedicata alla condivisione di gruppo, il resto del pomeriggio sarà libero fino alle 18, ora in cui partiremo per il Chaplin Club, locale che sarà completamente abitato da noi, in cui mangeremo è seguiremo lo spettacolo di veri clown.
La condivisione è molto intensa ma la mia impressione è che si abbia già dato tutto a Mosca. Tutte le parole ulteriori saranno superflue.
L'unica menzione degna di nota è che Pinion dichiara che questo sarà il suo ultimo viaggio. Lui è troppo solitario per poter ancora condividere con altri questi momenti per lui fondamentali..
Si va a pranzo e subito dopo si va in giro per gli ultimi negozi per shopping.
La sera al Chaplin sarà splendida. Il locale è piccolo ma proprio per questo si respira un'aria intima, confortevole ... Inizia lo spettacolo e , o mio Dio, le due clown mi puntano subito e io sto al gioco. Tutte e due fingono di conquistarmi, mi regalano una un fiore e l'altra (che nel baciarmi sulla guancia mi fa male) un vaso. Subito dopo verro di nuovo preso di mira e salirò sul palco. Mi rendo conto di non essere una comparsa ma di trovarmi a mio agio.
Il resto della serata è riempito di ballo, il nostro (honour your partner) .
Mi siedo e per la prima volta in vita mia vedo la vera felicità , amici, momenti...energia che si percepisce ... Mi rendo conto che devo vivere quel momento è non devo cercare di perdere tempo immortalandolo con l'iPhone ...
Partendo da questo penso che in fondo la vita è fatta di tanti piccoli momenti e abbiamo il dovere di succhiare il più possibile il succo della vita, non possiamo fare altrimenti ....
Mi commuovo molto ma. Sento per la prima volta che non mi sto lasciando andare alla malinconia di ciò che ho vissuto, ma al l'allegria di ciò devo ancora vivere....

La partenza
Oggi mi piace scrivere questa parola e non l'addio, la fine.
La prospettiva cambia il mondo, i piccoli dettagli , i secondi spesi a vivere e non a sognare di farlo. Partenza... Ma per dove Alberto? Che bello rispondersi "non ne ho la minima idea". Che bello non sapere, che bello è inseguire quello che si vuole fare , non da domani ma da oggi . Cosa ti rende felice ? Giocare a calcio? Prendi un pallone e gioca il più possibile. Scrivere libri? E forza prendi la tua penna preferita e inizia a buttar giù delle idee per il libro del tua vita.
Io non so, so solo che amo stare in mezzo ai bambini, mi piace suonare e prendermi cura degli altri, sono sensibile e mi piace il contatto , mi piace viaggiare ma anche sapere che in fondo una casa ce l'ho...devo solo mettere insieme queste cose da subito! Voglio però in questo momento farlo con la persona che mi rende più felice ....
Se mi ha lasciato una cosa questo viaggio è stato proprio questo ... Vivi e ama, senza limiti
Ci voleva questo per capirlo ? Beh forse si, e poi chissenefrega.
Chissenefrega di chi ti vuole far star male, non stargli più accanto , chissenefrega se dovrai lasciare delle strade, ne aprirai delle altre...
Chissenefrega Alberto, vivi e acchiappa la vita.

E' un vero e proprio diario Federico, prolisso e pieno di lungaggini forse inutili, ma è uno spunto....taglia ricuci e leggi, scegli quello che pensi sia interessante o quello che secondo te non lo è . Se vuoi scrivi ed io risponderò senza problema !

Ciao e un abbraccio!

martedì 10 dicembre 2013

06 Dicembre

Zuppi's back

Strano, tornare dopo tanto tempo.
Certe cose cambiate (es: i capelli di Nuvola sono migrati attorno alla sua bocca), altre uguali (es: è sempre un cretino).
I Gini sono sempre lì immortali e fulgidi, con le loro espressioni tipiche.

Psichiatria: una bella novità.
Una lunga chiacchierata con una signora che ha problemi di depressione da tanto tempo e non ha mai parlato con nessun psicoterapeuta, solo farmaci le sono stati prescritti.
Che risposta di aiuto è una risposta che quando viene meno perpetua la domanda.
Credo se ne possano trovare di migliori, credo si debba.
Dare strumenti affinché le risposte siano internamente tascabili, eternamente accessibili: accompagnare le persone in un'indagine nel loro cuore, aiutarle a chiedersi da dove vengono e perché hanno trovato quella soluzione che li fa stare male, aprire altre possibilità quando si credono in un vicolo cieco.

Non riesco a dir di no dice la signora.
è difficile per tutti credo, ma importante.
Ma poi mi dice che agli psichiatri quando i farmaci la inebetiscono glielo dice che non li prende più, che vuole dormire in maniera naturale e sentirsi sveglia quando è sveglia, e gli psichiatri dicono va bene.
Un no alla volta, ma che fatica non avere nessuno che ascolti la tua storia.
Io sto bene, ma credo mi deprimerei a stare là senza che nessuno mi parli.

Un saluto squadra!


 Rispondi Rispondi a tutti Inoltra

29 Novembre

Arrivare davanti il giardino dell'Ospedale e non aver il coraggio di scender per aiutare Nuvola e sistemare le piante, coprirle, finire il totem...fa frrrrrreddo!
Scendo...cerchiamo senza sensibilità nelle dita di montar il pannello al totem...copriamo tutte le piante e le prepariamo all'inverno...parcheggiamo le auto e ci infiliamo in ospedale.
Cololazione, camice, naso...e via...verso dialisi.
Ormai è una casa, una famiglia...Gino sempre in forma...sempre con la battuta pronta, Patrizia serena e sorridente come sempre... ma la gioia piu' grande è stata veder Bruno star mooolto meglio dell'altra volta.
La porta si chiude dietro di noi...e andiamo in psichiatria.
una barba bianca mi accoglie all'ingresso.... sorride, si presenta...lo vedo bene.
Molto meglio di "cappellino", a pelle gli avrei dato almeno 20 anni di piu'.... si perde...con Nuvola iniziamo un gioco...Descriviamoci in 5 aggettivi... la cosa che mi colpisce di lui son le ..." TROPPE PAROLE"...così dice lui... ci parla di cerchi chiusi, triangoli chiusi...con l'aiuto di Nuvola gli facciamo capire che da un cerchio chiuso si puo' uscire..dipende dai punti di vista.
Quindi gonfiamo un pallonciono e lo chiudiamo a cerchio...lo mettiamo a terra. Gli chiediamo di entrar dentro e di uscirne....
Poi prendiamo il palloncino e glielo infiliamo intorno al corpo...gli facciamo capire che da solo non puo levarselo ma con l'aiuto , in questo caso, mio e di Nuvola puo' uscirne...basta aver un aiuto giusto.
Con noi abbiamo " il giovane", e "l'affettuosa"...non so' lei quanti anni potesse avere...ma era agitata, mi voleva tener li con se, tenta di baciare "barbabianca" e l'allontaniamo...non era serena.
Scendiamo e ci fermiamo davanti alla sala gessi a parlar con una coppia di allegri sposi sulla cinquantina.
Due parole e torniamo ad essere Andrea e Federico


Un abbraccio a tutti

Pan

23 Novembre

era tanto che non facevo un turno.
sono arrivata agli armadietti e d'improvviso mi è sembrato che non fosse passato così tanto tempo, e che fossi stata lì anche ieri. mi sono cambiata velocemente e con nuvola ci siamo diretti subito in sala prelievi. abbastanza piena. abbiamo parlato con una signora incinta che stava facendo la curva glicemica e nonostante ciò non vedeva l'ora di mangiare una brioscia... del freddo che farà tra qualche giorno, della maratona di domani a Firenze con due volontari della protezione civile.. abbiamo poi incontrato due ragazzi giovani, lei incinta di un maschietto... e lì è iniziato il toto nomi. nuvola si è messo a raccontare delle sue esperienze con la fecondazione assistita e da quella coppia di ragazzi siamo passati ad un'altra coppia, molto più anziani ma pur sempre interessati all'argomento. la signora era orfana di guerra e appassionata di giardinaggio (aveva con sè il librino di sesto cajo baccelli...). saluti a destra e a manca e pausa al bar.
dialisi. abbiamo subito parlato con un'infermiera di quanto sia famoso nuvola in tv... prima della parte nel telefilm su sky ambientato in un ospedale all'isola d'elba, e poi delle glorie giovanili e del jet set degli anni novanta (con Gerry Scotti & co... alla ribalta a la sai l'ultima). roba da  farsi tatuare l'autografo!!!! un saluto ad un signore che non avevo mai visto prima, che ora fa dialisi a figline e che era lì perché di recente ha subìto un intervento di bypass. molto tranquillo a parlare della decisione di non rinnovare più la patente.
un signore ottantenne new entry, alla sua seconda volta in dialisi, atteggiamento super positivo e sorpreso per la nostra presenza.
Ugo, che mi ha attaccato una cialda assurda sui suoi lavoretti con il legno di quando era giovane... mitico. prima che venga il freddo birbone, dobbiamo pensare anche alle piante grasse... e dai di giardinaggio!!! ma il mio pollice verde (anzi nero... visto che ho l'unghia schiacciata...) è rimasto sempre lo stesso, inesistente!
infine psichiatria. per me era la prima volta in turno. siamo stati davvero poco, perchè ormai era tardi e stavano già iniziando a dare il pranzo. abbiamo parlato di amleto e dei film in bianco e nero con un signore che soffre di insonnia. l'aspetto che mi ha colpito maggiormente è stato vedere 2 ragazzi giovani completamente annientati sul loro letto. non si alzavano neppure per il pranzo.
spero che possano migliorare e riuscire il prima possibile a trovare la forza e la volontà di potersi alzare dal quel letto.
con questa speranza nel cuore, siamo venuti via.
Fiorella Toppa


15 Novembre

Finalmente dopo troppo tempo riscrivo un report...eccomi tornata in super forma dopo un periodo di super studi. La  mattinata inizia presto...parto da casa con un tempo tremendo...arrivata agli armadietti rivedo dopo tanto nuvola...baci e abbracci e si parte...sala prelievi tranquilla...signore in attesa di una visita mi hanno tenuto compagnia mentre nuvola si dedicava ad altre persone..caffe...e via in dialisi...con grandissimo piacere ho rivisto gino...sempre un gran pezzo di uomo,siamo stati con lui ci ha spiegato un Po tutte le problematiche che la sua famiglia,sta attraversando...saluti e baci a gino e via dalla super patrizia...e là prima  volta che abbiamo scambiato due chiacchere in più...anche lei un gran pezzo di donna!!!e poi...poi psichiatria...e stata la prima volta in assoluto per me e non vi nascondo che era un po' "preoccupata",ma avere accanto nuvola a me  tranquillizza sempre un po' quindi aperte le porte eccoli tutti...D....una ragazza che sarebbe stata dimessa oggi stesso...dolce come un kg di nutella...poi camminando tra le camere abbiamo incontrato G....un babbo natale in psichiatria..un barbone bianco e pancione a seguito che ci ha illustrato piacevolmente tutta la cultura italiana...che ha seguito un po' nuvola perché io non me intendo in granché...!mi sono sentita felice o perlomeno una sensazione molto simile quando da tre persone che eravamo in terrazza in pochissimo tempo eravamo raddoppiati...na meraviglia!!!vi strizzo tutti..

Giuggiola!!!

09 Novembre

Oggi è stato un turno di riavvicinamento dopo un pò di tempo che non vestivo i panni pifferi.Forte anche dell'incontro di un mesetto fa con Patch Adams,ho cercato di trasmettere quello che avevo ricevuto in quell'occasione.
La sala prelievi era bella piena,dopo qualche chiacchiera a giro siamo andati dritti dritti in dialisi dove qualcuno dormiva,qualcun'altro invece era ben disposto alla chiacchiera.Ugo  e la sua voce tranquilla come sempre sono un'isola di pace.Emozionata entro per la prima volta in Psichiatria(c'ero già stata ad ospedale aperto ma vabbè!) dove ci sono stati dei bellissimi scambi e qualche strana interazione,in particolare la lunga chiacchierata con una donna poco più grande di me sulla sua storia e il suo bimbo mi hanno toccata molto,oltre a farmi desiderare una scimmietta che lanci la cacca sul soffitto.Siamo passati anche in pediatria(ebbene si!) per salutare un'amica di Gomitolo e la sua bella bimba soprannominata Rospo,dove c'è stata occasione di conoscere anche una mamma e figlia egiziane e imparare un altro numero in arabo e di ciarlare a lungo di mercati,cani e gatti,anticorpi e olio al limone.
Stancamacarica.
Piffero

04 Novembre

Stamani io e Gomitolo abbiamo iniziato il nostro giro partendo come sempre dalla sala prelievi, abbiamo salutato le varie persone che erano li al momento e scambiato due chiacchiere con una signora in gravidanza, la cosa bella è stata che al momento che siamo venute via la madre della signora si è complimentata con noi per il lavoro che facciamo perché un sorriso vale tantissimo, da lì siamo passate in dialisi, le persone erano un po' più socievoli, abbiamo parlato di calcio con un signore molto carino, di punti dell'esselinga con una signora per la nipote e altre chiacchiere , da qui sono entrata per la prima volta in psichiatria, mi ha fatto uno strano effetto, avevo quasi timore a stare lì ma erano tutti credo sedati perché dormivano, ho lasciato un pezzo di cuore lì, poi abbiamo concluso la nostra giornata
Sbubbotta

martedì 29 ottobre 2013

26 Ottobre 2013

Carissimi clauni e maici, il turno di sabato scorso è stato un turno in solitaria perché Sarciccia non è potuto venire e quindi sono andato da solo. Turno tranquill, veloce ma anche parecchio bello, in sala prelievi non c'era molta gente, ho parlato e scherzato con le persone e con diverse mamme in attesa del secondo figlio. In dialisi ho parlato a lungo con tre persone, tre persone con le quali ho sempre parlato poco perché spesso dormono e alorqa non le disturbo ma oggi erano svegli e così ho cercato di incoraggiare un ragazzo giovane spiegandogli e trasmettendogli lo spirito di Patch Adams che ho visto a Monte San Giusto poche settimane fa, a una persona anziana ho dato dei compiti da fare a casa e ne riparleremo sabato prossimo, ho cercato di fargli capire che ci sono ancora tante cose che può fare per stare bene nonostante la dialisi, speriamo di avwer paerto una breccia. In psichiatria non ho praticamente fatto niente, erano due giorni e due notti che una siognora aveva delle forti crisi e urlava di continuo non facendo dormire nessuno, sabato mattina improvvisamente si era addormentata e allora tutti si sono messi a letto a recuperare il sonno perso quindi ho giudicato fosse meglio farli dormire e non disturbarli affatto e così sono venuto via piano piano senzxa disturbarli.
Un bacio

Nuvola

21 Ottobre 2013

Parto con la macchina alle 7:30 direzione Ospedale, ma sbaglio mezzo, avrei dovuto prendere il canotto a remi.... Per strada non vedo nemmeno dove vo, ma penso.... Prima o poi arrivo.. Difficile esercizio di non perdere la pazienza.. 8:45 in ospedale, mi cambio di volata e raggiungo Nuvola in sala prelievi! Incontro Franco, un signore del coumadin, che tutte le volte si sbraccia per salutarmi! Poi con una coppia di giovincelli da 47 anni insieme... Lui 93 e lei 88, in grande forma, che ci svelano la ricetta per riuscire a stare insieme tutta la vita: volersi bene ed essere ottimisti! Un salto al bar e poi in dialisi: Pat, bella raggiante, si chiacchiera parecchio con lei! Ci dirigiamo poi in psichiatria: non c'ero mai stata prima! Un reparto bellissimo con infermiere e dottori straordinari! S. voleva fortemente parlare con il parroco dell'ospedale, il quale é arrivato poco dopo ed abbiamo potuto anche conoscerlo! Che bella persona! Delle chiacchiere con F. Del suo cane e del gatto, del lavoro da giardiniere che fa! Ottima impressione, un reparto bellissimo, alla faccia di chi dice che i clown vanno dai bambini..... 

Pallina 

19 Ottobre 2013

Ecco a voi il report di Mica e Dolphin di sabato scorso, loro sono due persone di Mestre (Dolphin) e di Pordenone (Mica) che stanno cercando di far partire un progetto simile al nostro a Mestre all'ospedale civile di mestre, speriamo riescano a farlo, per adesso li ho affiancati su come creare e gestire una onlus e facendoli venire a fare un turno e una riunione con il nostro gruppo clauno, a voi i loro report, un bacio
Nuvola

  
Oggi, 19 ottobre 2013, Firenze. Sveglia alle 6...
Ma facciamo un passo indietro. Una notte fatta di coppie d'ore di sonno per la stanchezza e lo stress del lavoro, il viaggio con il timore dello sciopero in atto, il giro in centro a Firenze, l'attesa di conoscere la famiglia e i luoghi di Federico, ops, di Nuvola: questo personaggio mitologico un pò uomo, un pò bambino, un pò genio, un pò bischero, un pò! Ahahahah!!!! In realtà, probabilmente anzi, sicuramente, l'attesa era anche per la gioia di condividere queste due giornate fatte di attimi, di vita, in un contesto troppo a lungo immaginato e adesso, a portata di mano, quasi incredibilmente. Lorenzo e Ilaria ci conducono (dopo una buonanotte quasi veneziana) amabilmente in ospedale. Anche loro, in effetti, oggi devono andarci per un prelievo sanguigno. Io e Mica li vediamo un pò tesi (sarà la loro prima volta?) e per tranquillizzarli gli promettiamo che li andremo a trovare nella sala d'attesa prelievi... Ritroviamo Nuvola che ci conduce nei meandri fantasiosi dell'ospedale per cambiarci d'abito o meglio, per spogliarci dei nostri personaggi di facciata! Ecco che finalmente Nuvola riemerge al primo piano in compagnia di Mica e Dolphin... ma non c'è nemmeno il tempo di abituarsi al nuovo ambiente che ci si ritrova nella fatidica sala d'attesa della sala prelievi!
Due brevi contatti, con altrettante persone, poi una bimba ci impegna in sala prelievi. Viene messa a dura prova la capacità di convincimento del medico e anche la nostra: la bambina urla, piange, si avvinghia alla madre. Io e Mica ci facciamo un po' da parte per evitare che si senta circondata, sopraffatta. Nuvola e il medico lavorano in sinergia senza alcuna collaborazione della madre che sembra invece molto assente: il prelievo è fatto! Conosciamo un'altra coppia, un origami per Grazia (medico odontoiatra), Alfredo, un ometto molto interessante e, infine, i poveri Ilaria e Lorenzo che erano bianchi più per la paura che per il prelievo! Colazione, finalmente! Una brioche fantastica con cioccolato e pere, un caffè, e pronti per il reparto dialisi! Nuvola ci illustra brevemente e delicatamente come muoverci e che tipo di persone troveremo: è veramente incredibile! Un'esplosione di emozioni, di sensazioni, di sguardi e di parole non dette: Eleonora, Flavio, Rina, Romano, Agostino... Quante storie diverse, quanta pazienza, quanta umiltà nei confronti di una vita non proprio felice... E poi Ugo: due occhi che mi hanno subito catturato, un piccolo grande Uomo che ha davvero compreso la Vita!
Pausa caffè: ne abbiamo tutti bisogno.
Una brevissima sessione di Yoga della Risata tra Mica e la barista (incredula ma partecipe) e via, al day hospital psichiatrico. Una sola persona, S., con la quale i miei due compagni hanno amabilmente colloquiato.
Una vittima dei nostri tempi, della crisi voluta in cui ci hanno infilato, nostro malgrado, i ricchi e vuoti vampiri della nostra moderna società: un crudo esempio di come si possa stravolgere fino ai limiti più estremi, la vita di chiunque di noi... Li osservo, li ascolto: mi sento in esubero rispetto alla situazione e non faccio null'altro.
Va bene così. Benissimo. Si va via. Nuvola ci fa vedere tutto quel che hanno realizzato dentro e fuori dall'ospedale: la mostra fotografica “L'oblò e l'oblio”, i libri da scambiare “Scambio di Copia”, “Il giardino della rete di Indra” (curato e recuperato) e “Festina Lente”, l'affrettati lentamente! Finito. Ci si cambia e si va via. Mi sento spossato ma, finalmente appagato. Grazie Nuvola, grazie “M'illumino d'Immenso”!!!
Dolphin


Sono pienamente soddisfatta di questa giornata che mi ha permesso, attraverso l'incontro con Federico e l'associazione di cui fa parte, di vivere l'esperienza del volontariato in ospedale nella maniera in cui credo.
La cosa buffa è che, al di là del camice, per la prima volta non ho avuto il bisogno di truccare il mio viso né di usare nient'altro. Sono rimasta semplicemente me stessa.Per la prima volta, infatti, non ho distinto me dal mio personaggio, così come erroneamente ero stata indotta a fare finora.Questo, per me, è stato rivoluzionario!Chiunque, infatti, avrebbe potuto riconoscermi anche dopo ma ho sentito questo come una cosa assolutamente naturale, addirittura liberatoria! Anche i reparti vissuti erano nuovi per me (finora ero stata soltanto in pediatria e in casa di riposo), ma la sofferenza e la solitudine sono, come ben sappiamo, differentemente uguali dappertutto. Sono convinta di aver espletato oggi un buon servizio, fatto di ascolto, attenzione, comunione d'intenti. Il senso di questa giornata è dato da ciò che porterò a casa: la certezza che quello che ho deciso di fare ha un significato ben preciso, distinto...
Grazie!
Mica

7 Ottobre 2013

E dopo un po' di assenza Sarciccia torna per un altro turno.
Appuntamento alle 8 e 30 agli armadietti con la fantastica Gomitolo. Caffè rigorosamente pagato da Gomitolo. Ci avviamo verso una sala prelievi non troppo affollata per fortuna e andiamo subito da Mario l'infermiere a prepararlo visto che Sabato avrà l'onore di prelevare il sangue alla mitica Sarina (povero MARIO). Ci spostiamo verso la Dialisi non prima di aver accompagnato due splendide bambine in Pediatria a fare le analisi ma appena arrivati lì il problema è sempre lo stesso(non ci vogliono), quindi ritorniamo in reparti dove siamo super accettati e coccolati e dove incontri due personaggi mitici come i ''GINI'' che ti rallegrano la giornata nonostante le avversità. E finalmente la mia prima volta in Psichiatria. Entriamo e hanno appena finito di fare la riunione di gruppo. C'è poca gente e mi imbatto subito in L. che, visto che la tv non va, cerca di spiegare ad A. su un semplice foglietto di carta che con un grafico multimediale di sole curve concentriche il problema si potrebbe risolvere tranquillamente e tornare a vedere quei ''troiai'' che trasmettono in tv. Salutiamo L. che stasera esce e C. che ci saluta con un abbraccio veramente caloroso come vi saluto io per queste giornate bellissime che ho l'opportunità di passare con voi. Un abbraccio a tutti.
DR SARCICCIA.

5 e 6 ottobre clown e clown festival Monte San Giusto

Cari clauni, qua di seguito i racconti del clown e clown festival di Monte San Giusto tenutosi lo scorso fine settimana, ovviamente manca il report di  Arancina che non riesce mai a farlo nei tempi stabiliti ma le vogliamo bene anche per questo. Inizierò io a dire le  mie impressioni e poi lascerò spazio alle ragazze, la prima cosa bella è che il venerdì mattina, quando ancora Pluffa e Piffero dovevano sperdersi a giro per l’italia, abbiamo visto con arancina la proiezione del film Clown in kabul, e finalmente, siccome Ginevra Sanguigno di clown one italia era presente, ho potuto farle la domanda che sto aspettando di farle a quattr’occhi da svariati anni solo che non era mai capitata l’occasione, nel film documentario della loro missione a kabul si vede lei che interagisce con una bimba che è stata scorticata viva da una roba tipo mina e la stanno medicando mentre urla, Ginevra s’avvicina, interagisce con lei con dei suoni, poi alle sue spalle qualcuno suona il violino e la bimba paiano piano si calma un poco…la domanda era semplice: Ma come si fa? Dove si trova il coraggio di fare queste cose? E Ginevra, che è persona splendida, umile e straordinaria e conosce a fondo il nostro lavoro in ospedale, mi risponde semplicemente così: Quando si va in missione si prende tutto il pacchetto completo , non si può sapere cosa succederà, molti non sono riusciti neanche a partire, altri sono arrivati e ripartiti subito, ma se tu accetti accetti tutto il pacchetto…come voi che avete accettato tutto il pacchetto nel ostro ospedale, dai reparti al giardino, ai quadri alle feste e alle pulizie, avete preso tutto il pacchetto completo senza sapere cosa succederà. Io non sono più brava di voi, semplicemente come voi ho accettato tutto il pacchetto. Ecco cari clauni, queste sono risposte incoraggianti, da chi non si sente mai in cattedra rispetto agli altri ma si sente in un percorso comune a tutti gli altri, fa sentire il tuo essere clauno più forte e robusto di prima, ti incoraggia, proprio come quando vi dico che non siete allievi nei confronti dei tutor ma semplicemente siamo colleghi di lavoro alla pari, ognuno col suo bagaglio e la sua esperienza, nessuno vale più o meno, ognuno è prezioso e importante proprio per quello che è e esattamente per come è può portare avanti il sogno di m’illumino. Per chi non c’era ovviamente il 20 ottobre alla riunione vi rifarò tutto lo stage di Patch per cui vedete di venire numerosi. Ho poi conosciuto il ragazzo e la ragazza che stanno provando a far partire m’illumino a Mestre e ve li presenterò alla prossima riunione perché verranno a trovarci e faranno anche un turno con me in ospedale il sabato 19. Lo scopo per l’anno prossimo sarà di partecipare al festival tenendo un work shop di m’illumino sull’importanza della donna, visto che l’anno prossimo il festival sarà in rosa come idea siamo in linea. Non nascondo che ho visto anche clauni in cattedra, gente che fa corsi su corsi spillando soldi alle persone, ma sono stato bravo, sono stato zitto e non ho detto nulla…sono anche riuscito a baciare e abbracciare Leonardo Spina di ridere per vivere (lui però non era contento di vedermi ma l’ho abbracciato ugualmente) che poi sarebbe quel gran simpaticone che ci buttò fuori dalla missione in Abruzzo e che chiese scusa a nome mio senza nemmeno chiedermelo…non so se ricordate la storia, se non la ricordate gioite che c’avete guadagnato. 
Ringrazio infine Piffero e Pluffa per avermi fatto imparare tutte le strade delle Marche per andare a raccattarle con la macchina ogni giorno in posti diversi dove si perdevano continuamente…ma sono ragazze claune…cosa potevo aspettarmi? Sono davvero lieto siano venute, siano state bene e si siano sentite protette…se con la Timmy un ci danno un bambino in adozione entro un anno adotteremo Piffero e Pluffa

Nuvola



E' stata la prima volta che ho incontrato Patch e spero vivamente non sia l'ultima. Devo dire che la prima impressione che ho provato sentendolo parlare, lo dico senza umiltà, è stata un moto d'orgoglio nel sentire che il nostro gruppo abbraccia completamente la filosofia di Patch. Sentire i commenti sorpresi di molte persone presenti al workshop su esercizi che riguardano un modo di relazionarsi che dovrebbe essere naturale tra le persone, mi ha fatto sentire come a scuola quando ci si rende conto di essere tra i pochi ad aver capito a fondo una lezione. Allo stesso tempo è stato triste sentire qualche altro clown dire "ma a che serve tutto questo?" o prendere gli esercizi con superficialità. Tanti mi hanno chiesto se facevo il clown con i bambini. Ho risposto di no e solita solfa. Ovviamente gli esercizi erano emozionanti e difficili, ma credo che molti, come quello di dirsi "io mi voglio bene" allo specchio o ricordare le cose importanti per noi, o imparare a chiedere aiuto, andrebbero fatti tutti i giorni. Ho parlato con tanti ragazzi, molti erano dell'associazione VIP, uno era pure di Brescia! Un bel momento è stato quando, ripetendo "mi voglio bene" a una signora guardandola negli occhi, si è commossa. E' stato molto dolce. Alla fine l'atmosfera dentro la tenda era emozionante, perché tutti parlavano di sé con tutti. E' stata ovviamente una bellissima esperienza, anche perché è vero che ho sentito qualche commento poco piacevole da qualcuno, ma è anche vero che ho visto persone in gamba, molto stimolanti! Ma, come dice Patch, é facile parlare d'amore in contesti simili; aprirsi al mondo intero per cambiarlo è un'altra cosa...ma so che noi cercheremo di fare la nostra parte! Vedere Patch davanti a me che motivava noi ragazzi a una rivoluzione d'amore dava una carica elettrizzante! Per questa esperienza, insieme a tutte le risate e le persone che abbiamo conosciuto a Monte San Giusto, e per tutto quello che sto imparando, voglio ringraziare tutto il gruppo. Siete davvero una delle cose più belle che mi è capitata nella mia avventura fiorentina! Siete grandi! Grazie a tutti voi e soprattutto a Nuvola e Arancina, che in questi giorni hanno fatto da "genitori" alle due sbandatissime signorine P!!!! 
Un abbraccio
Pluffa


Intanto inizio con una pioggia di gratitudine per Nuvola e Arancina senza i quali io e Pluffa saremmo ancora disperse in qualche remoto angolo marchigiano con il nostro valigione arancione!L'esperienza del festival clownesco è stata una bella occasione di crescita e approfondimento del mio io clownesco(e non solo per tutti i bei costumi fonte di ispirazione che ho visto!).Ero particolarmente emozionata all'idea di conoscere Patch Adams e Ginevra Sanguigno,avendo basato la mia tesi soprattutto sui loro lavori,e sono rimasta affascinata dalla carica positiva che questi contatti mi hanno trasmesso. Mi ha emozionata molto la sintonia del nostro modo di vivere i panni del clown,soprattutto la determinazione a non smetterli a fine turno,quando riponiamo camici e nasi e ci caliamo nella vita di tutti i giorni. Patch è appena diventato nonno,e ci ha parlato del suo imbarazzo nell'accogliere il suo nipotino in un mondo come quello in cui viviamo:non si trattava tanto di una lamentela però,ma di un incentivo per cambiare le cose.Come ci ha ricordato Ginevra,noi facciamo questo per cambiare il mondo,e l'ospedale non è che il nostro piccolo catalizzatore attraverso il quale irraggiare tutta la nostra energia positiva!


Piffero

30 Settembre 2013

Riposato e rilassato monto in auto e mi metto a…..urlare nel traffico che mi fa arrivare tardi in ospedale!
Nuvola è già in sala prelievi che scambia due parole con dei ragazzi…
Arrivo io, ed il destino vuole, che anche oggi il nostro Nuvola Cuor di Leone, si deve far il prelievo!!! Auguro a tutti di godersi tale scena, io son già alla seconda!
Andiamo in dialisi…dove inizialmente ci dividiamo… parlo un po’ con Gino (quello piu’ serio diciamo)… e poi torno da Nuvola…
Saluto Patrizia, torniamo a salutar Gino 2!..e li parte la sagra della presa in giro a’ capelli di Nuvola! Con un Gino in forma strepitosa…da lacrime agli occhi.
Dalle risate però mi son ritrovato in una situazione che mai avevo trovato e provato prima…ovvero la necessità di scappare da una camera. Quella sensazione che ho sentito dentro nel vedere Bruno star male. Non so’ perché ma a Bruno mi ci sono affezionato in particolar modo… sempre sorridente, vivo, gioioso… e vederlo nel suo opposto mi ha davvero fatto star male.
Usciamo di camera  e scendiamo in psichiatria…prima pero’ andiamo  giù ad aspettare i ragazzi della Pet Therapy..
Scambiamo due chiacchiere con loro e andiamo in reparto dove.. scambiamo due parole con il “primario”, illustrandogli il progetto! Sembra preso…sembra!
Giriamo per le camera ma oggi scambiamo solo due parole con una ragazza che ci dice del suo amore per i cani… e con A. con la quale mi trovo ad un tratto a cantare le canzoni dei Righeira….
Le uniche 3 canzoni!

Salutiamo…ci salutiamo e ce ne andiamo…

Un abbraccio a Voi…Pan!

28 Settembre 2013

Buongiorno, questo è il report di sabato, siccome Fiorella Toppa doveva lavorare la sera all’animazione alla nave a rovezzano ed ero solo in turno allora è venuta quella poera donna della mi’ moglie a accompagnarmi in turno, ha ripreso le vesti della dottoressa Campanellina e mi ha accompagnato in turno, era tanto che non faceva un turno ma sopportando me tutti i giorni a casa diciamo che è ben allenata a sopportare per cui lei è andata una meraviglia, abbiamo fatto la sala prelievi dove ha provato a vendermi a qualcuno ma nessuno m’ha voluto comprare…e nemmeno prendermi pagando lei qualcosa, così mi ha seguito in dialisi e in psichiatria, in dialisi non tutti la conoscevano e tutti hanno fatto le condoglianze per aver sposato me…insomma una cosetta piacevole…a parte gli scherzi, i pazienti sono molto felici quando presento loro mia moglie, è come condividere un pezzetto di vita privata che ci unisce molto, anche quando faccio quelle rare visite a casa cerco sempre di fissare in orari in cui Timmy può accompagnarmi, non so ma funziona molto meglio, diventiamo una specie d’amici che si ritrovano e poi è anche vero che Timmy è una donna così straordinaria che trasmette gioia a conoscerla e quindi funziona molto bene con le persone. Siamo stati in psichiatria e qui lei si è sacrificata, siccome dovevo parlare con una persona e c’era la vicina di letto che parlava di continuo e ci seguiva alla fine Timmy ha parlato con lei e io con quest’altra persona, diciamo che Timmy più che parlare ha ascoltato ma tanto è abituata a me che sono logorroico e forse non ha neanche notato la differenza. Il turno è finito presto perché avevamo un  impegno nel primo pomeriggio e così ci siamo cambiati e siamo tornati a cas
Nuvola

mercoledì 25 settembre 2013

21 Settembre 2013



Buongiorno!!
Messer Nuvola mi aveva intimato che se alle 7.30 non ero fuor di casa per farmi "raccattare"(dico io )puntuale si sarebbe attaccato al campanello svegliando  così il mio consorte, marito, coinquilino, superbo cuoco...questo per dire che ero fuori puntualizzima:
Turno che ci ha visti (io ho recuperato conoscenza - .ma Nube di questo non se n'e' accorto..sono alla simulazione della veglia che sinceramente mi stupisco da me - solo dopo una manciata di minuti dall'essere entrati in sala prelievi......) entrare con Nuvola in Sala prelievi con la manifestazione dell'indivia di Nube per le persone alte....gliel'ho detto a Nuvola un giorno di questi beccherà un babbuccione e così ‘sta storia terminerà...Abbiamo chiacchierato con le persone in attesa come sempre. Ho agganciato una Sig.ra con la quale abbiamo chiacchierato e continuato a guardare il tabellone dei numeri, visto che Nuvola aveva detto che un c'era nessuno e lei aveva trentacinque persone davanti pareva d'aspettare il terno.....la chiacchierata si e' svolta tutta guardandosi poco in viso, ci sfuggivamo per così dire.....però di cose me ne ha raccontate...E' una precaria da molti anni, mamma di due figli che sta incoraggiando (hanno diciotto e tredici anni) ad allenarsi all'idea di costruire le proprie aspettative e sogni all'estero. l'avevo placcata mentre stava leggendo...Poi Nuvola e' venuto a dirle che se la importunavo glielo doveva dire....o qualcos'altro non ricordo...da perfido insomma. Avevamo in precedenza parlato con una Sig.ra anziana che aveva avuto una operazione "sbagliata" e quindi avrebbe dovuto ri-operarsi ed intanto ci raccontava di avere il fratello e cognata che l'aiutavano e sostenevano. L'ultime persone con cui abbiamo conversato erano una coppia di coniugi, lei del New Jersey(N.Y.) e un lui sinceramente pacifico anche perché unne' riuscito a dirci di dov'era lui....Si e' parlato di gioco d'azzardo, della nostra Onlus, dei reparti dove siamo presenti...e di come lei non ci avesse trovato in un reparto specifico ...

PAUSA - colazione con brioscino - cicchino- e via in psichiatria.... Oggi Nuvola ha portato una tastiera per L., un 45enne con la passione per il piano. L. era proprio contento ed invece ha avuto inizialmente l'intervento di S., che voleva assolutamente suonare da buon elemento di disturbo. Nube in seguito l'ha allontanata invitandola al rispetto dell'occasione creata appositamente per L. Ci ha fatto ascoltare dei brani dei Pink Floyd, Queen e poi i ha fato ascoltare alcuni brani da un suo cd. Oltre a S. che nella saletta della televisione tentava di togliersi lo smalto piangendo, Nuvola l'ha coccolata, io le ho levato lo smalto ed e' parsa calmarsi un po'. Oltre a loro era presente R. "mica mi piace tanto farmi chiamare R.", O. che mi ha fatto domande su chi eravamo e mi ha domandato se non sarebbe stato meglio essere più concreti nel dare aiuto alle persone piuttosto che stare a chiacchierare...le ho chiesto se le sembrava poco...dopo 40 minuti e dopo essersi allontanata e' tornata ridomandando come si fa ad entrare nella Onlus.
Infine son rimasta in terrazza tra un cicchino e l'altro con G. e L. che parlando hanno tirato fuori tante cose della loro vita, veramente molto...G.  mi ha raccontato di un abbozzo di progetto che gli e' stato proposto  dall'A.S. alle difficoltà della sua vita , del padre e così anche L.

Merci becoup

Arancina

16 Settembre 2013



Arrivo ore 8e30 armadietti , cambio e via da Gomitolo che prende il caffè.

Sala prelievi : Non molta gente , becco qualche personaggio spigoloso che non mi rende facile l'approccio , poi trovo una signora molto disponibile a parlare e teniamo una bella conversazione.

Psichiatria ( atto 1 )  : Passaggio veloce e saluto ad alcuni ricoverati prima del loro gruppo di incontro, entrando sento in sottofondo una versione al pianoforte di " Bohemian Rhapsody " , è L. , uno dei ricoverati , che ha inciso il disco.

Dialisi : In molti sono svegli , e possiamo parlare , nella seconda stanza un uomo nero , affaticato e stanco , cerco un contatto , piano piano , dopo qualche prima risposta pesante riusciamo ad avere una conversazione , si chiama Oumar , senegalese di 40 anni , laureato in Economia ( o qualcosa del genere ) , non può lavorare per via della dialisi che gli porta via tempo e forze. Scambiamo qualche parola in francese , lui c'è stato in Francia , prima dell' Italia , e dice che qui si sta meglio. Ci salutiamo.

Finito il giro è ancora presto , io ho voglia di tornare in Psichiatria (atto2 ) , Gomitolo deve andare via prima ma ancora è presto sicché andiamo.

Il gruppo sembra essere andato bene , una signora ci parla dei suoi figli , io parlo con L. il musicista , suona il piano e allora mi viene in mente il film " The Shine " , anche lui lo ha visto . Poi c'è una ragazza straniera arrivata da poco , molto triste e difficile da gestire in qualche modo riusciamo a parlare anche con lei , è molto confusa .

Mentre Gomitolo parla con la signora io entro nel mondo della musica con L. Mi consiglia un disco dei " Talkin Heads " , " Stop Making sense " l'ho ascoltato , è favoloso.

Gomitolo intanto va via , io resto ad ascoltare qualche canzone dell' album inciso da L. e poi lo saluto , " Allora siamo amici ? " mi dice prima di andare , " Certo " rispondo.


Cinghiale

giovedì 19 settembre 2013

13 Settembre 2013

Ciao a tutti, cari clown, ecco il report di venerdì scorso! In sala prelievi non ci siamo fermati molto, abbiamo parlato con un'estetista che però, dopo essere stata licenziata aveva cominciato a fare la barista, poi Nuvola ha tirato fuori le foto di Humphrey e quindi siamo passati all'argomento cani, di cui abbiamo parlato con due signori. In psichiatria invece siamo andati prima da una signora che ci ha presi subito in simpatia e insisteva molto per farci una piccola offerta monetaria... che ovviamente non abbiamo accettato, poi ci siamo soffermati molto con un signore che ci ha parlato di tutti i suoi problemi familiari, la separazione con la moglie che ha portato a una relazione difficile con i figli, e poi difficoltà sul lavoro ecc.. tutte cose che hanno portato a un tentativo di suicidio, ma per fortuna ha avuto la forza e il coraggio di fermarsi prima. Siamo anche andati al bar a prendere un caffè con lui, accompagnati anche da Pan. Tornati in psichiatria abbiamo parlato con L., che ci ha fatto ascoltare il suo cd con i brani suonati al pianoforte. Era un cd bellissimo, molto vario, c'erano diversi generi musicali, da Puccini ai Pink Floyd, e alla fine abbiamo stabilito con gli infermieri di portargli, durante i nostri turni, una pianola per suonare. A dialisi siamo andati nella stanza dei Gini, ma dormivano, quindi ho parlato con la sorella di Loretta, che è vegana, abbiamo parlato della caccia, di animali, alimentazione, e dello scandalo valsoya. Nel frattempo Nuvola era andato nell'altra stanza a parlare con la mia mamma, generalmente non vado a parlare con lei, perché non vuole essere "clownizzata" da me, ma stavolta sapevo che c'era aria di dibattito (per via della questione di Raul ePatrizia, mia mamma infatti ha deciso di continuare a aiutarli personalmente, io non sono ancora troppo sicura), e non ho potuto resistere. Ho parlato un po' con Margherita e poi mi sono unita alla discussione, che è andata avanti finché Nuvola non ha alzato un po' troppo la voce ed è stato ripreso da una signora che voleva dormire

E con questo si è concluso il turno, ciao a tutti, alla prossima riunione!

Onigiri

giovedì 5 settembre 2013

02 Settembre 2013



Carissimi clauni e amici, lunedì scorso ero da solo in turno, è stato un turno abbastanza tranquillo, la sala prelievi non era affollata e la maggioranza delle persone le conoscevo già per cui ci siamo aggiornati vicendevolmente sulle rispettive vite, ferie etc. sono poi passato alla dialisi, ho parlato con diverse persone, bruno che non stava tanto bene ultimamente si sta riprendendo piano piano e migliora sia nel fisico che nello spirito, i Gini ancora non sono riuscito a salutarli da quando sono tornato dalle ferie perché dormono sempre, la prossima volta però li sveglio per salutarli, per adesso ho mandato i miei saluti tramite l’infermiere di stanza. Sono poi passato in direzione sanitaria per vedere di organizzare la prima donazione di quadri dei miei suoceri all’ospedale e ci siamo organizzati per andare a vederli, sono felice possano andare all’ospedale dove tanta gente ha sempre bisogno di essere incoraggiata, qualche bel quadro può sempre rasserenare lo spirito. Siccome era già tardi in psichiatria sono passato solo per poco tempo perché stavano già a pranzo e non volevo dare fastidio, saluti a tutti voi.

Nuvola

30 Agosto 2013



CIAO a tutti!! Oggi  è stata una giornata come al solito molto positiva per me. In sala Prelievi ci sono molte persone simpatiche tre cui una coppia di anziani, una coppia con un bambino di un mese e altre signore e signori, siamo andati anche a salutare le persone all'interno delle sale.. Si parlava di libri, film interessanti come il novecento, il miglio verde ecc.
In sala dialisi ho familiarizzato con una ragazza che si trovava accanto a Patrizia che giocava ad un gioco al cellulare, oltre che con il signore della sala di Bruno con cui si parlava di vacanze e le terme.
In Psichiatria ho interagito con alcune signore, e  con i figli di una paziente che soffre di depressione. Un ragazzo che era là da un mese lo avevo incontrato già una volta alla fermata dell'autobus. 
Dopo andiamo allo scambio di copia e vediamo che c'era qualche gente li ad aspettare, io mi metto a parlare con una ragazza che conosco perché abbiamo fatto un progetto del comune  insieme.
La  nonna di questa ragazza era caduta dalle scale e aveva dei lividi numerosi su tutto un lato soprattutto sulla testa  inoltre si era rotto un braccio.  Uscita vado ad aspettare il tram e casualmente comincio una conversazione con una signora  e mentre le parlo le ho detto del motivo per cui ero andata all'ospedale e quando le spiego cosa facciamo li è interessata e mi ha chiesto se può entrare nel nostro gruppo quindi le ho lasciato i miei contatti. E' una signora molto socievole e ha detto che ha avuto esperienza di ospedali. 
Vi auguro un buon lavoro per i prossimi turni!!!
Bacioni
Fragola

26 Agosto 2013



Oggi dopo tanto mi ritrovo a far un turno con la Dottoressa Gomitolo. Quindi nasi alla mano...anzi nasi al naso e ci immergiamo in una sala prelievi bella pienotta...Scambiamo due chiacchiere con qualche signora e ne aiutiamo una che per colpa di una telefonata, arrivata nel momento sbagliato, ha fatto tardi e non sapeva come prender il numero per il prelievo! Ma ci siam riusciti!
Voliamo in psichiatria.... Troviamo bene o male tutto tranquillo... anche se qualcuno si lamentava prima perchè aveva perso la schedina... ed una volta ritrovata per averla persa con i risultati! Ci sediamo e ci mettiamo a parlare con il "dottore"... Mi perdo io a questo giro nelle sue parole, nelle storie e nei mille cognomi dei suoi colleghi di lavoro... Dobbiamo andare... salutiamo e scendiamo in dialisi. Molti dormono... un saluto a Patrizia che guardava un film di Totò... Scendiamo giù...un saluto veloce e via verso casa.

Dottor Pan

20 Agosto 2013




Oggi ho fatto il turno insieme alla Dott.ssa Gomitolo. Abbiamo iniziato il turno dalla saltando la sala prelievi dove non era presente nessuno dovuto sicuramente al periodo di fine Agosto. Dopo siamo andati in Psichiatria dove abbiamo portato il bustone di vestiti raccolti per il reparto come richiesto dalle infermiere. Abbiamo trovato un'atmosfera abbastanza tranquilla poiché il paziente più agitato lo hanno trasferito, non per questo abbiamo trovato pazienti in grosse difficoltà psichiche. Non ricordi i nomi delle persone in cura ma non ce n'erano molte sveglie. Un paziente attendeva il colloquio con il dottore per lasciare il reparto. Era un falegname che purtroppo per la crisi economica, aveva tentato il suicidio poiché la sua azienda non stava passando un bel momento. Abbiamo cercato di parlare con tutti i pazienti, ma non è assolutamente facile catturare la loro attenzione o farli abituare alla nostra presenza. Ci siamo intrattenuti di più con un ragazzo che volontariamente voleva fare il colloquio con il dottore poiché sentiva che c'era qualcosa in lui che non andava, o almeno non capiva perché nonostante il suo recente trascorso in carcere continuava a far casino per la città con il motorino e a fare il teppista, e lo raccontava e rideva e poi si faceva improvvisamente serio e arrabbiato perché si rendeva conto che tutto ciò che aveva fatto non andava bene per lui e non capiva perché continuava a farlo.
Lasciato il reparto, siamo andati nel reparto di dialisi ma tutti dormivano e quindi abbiamo concluso il nostro turno. 


Un abbraccio a tutti


Dott. Lucio Lupo