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martedì 13 luglio 2010

12 Luglio 2010

Carissimi clauni e amicI, mentre aspetto il report di Arancina inizio a dirvi qualcosa, il turno di ieri è stato davvero particolare, in effetti tutti e tre gli ultimi turni sono stati particolari….che si inizi a entrare davvero in una storia diversa? Siccome vorrei lasciare spazio a Pan e Arancina che mi accompagnavano spiegherò solo perché ieri il turno aveva un argomento, di solito non lo facciamo, ma ieri mattina parto da casa alle sette e mezzo e dopo dieci minuti mi arriva il messaggio di una mia amica che mi dice che stava per entrare in sala operatoria a Roma per il trapianto di reni, siccome Roma è lontana ho cercato un modo per starle vicino almeno col cuore. Dovete sapere che lei è la figlia di un grande scrittore della Maremma che ho conosciuto alcuni anni fa e che adesso non c’è più, dovete anche sapere che il motto di suo padre, che lei ha ripreso quando ha fondato l’associazione per ricordare il suo enorme lavoro, era “Da aspera ad astra” , un motto latino che significa raggiungere le stelle passando per le asperità, insomma quello che cerchiamo di trasmettere alle persone che incontriamo in ospedale, ossia che la malattia può anche essere una grande occasione di crescita e così le ho mandato un messaggio con scritto il motto e ho dato il titolo al turno, sono successe tante cose belle, diverse persone in sala prelievi ci hanno raccontato le loro malattie, come hanno superato il tumore, siamo arrivati ad augurare il tumore (ovviamente stavo scherzando ed era chiaro) a una mamma incinta per fare una bella esperienza di crescita…ma lo strano è che lei invece di offenderci e picchiarci ci ha ringraziato e si è messa a ridere, la differenza sta in come si dicono le cose e non in cosa si dice, dire buongiorno in maniera sgarbata a volte risulta più offensivo…la cosa che m’è piaciuta di più però è stata che dopo che una signora ci ha raccontato la sua malattia per la quale ha rischiato di morire e dopo averci detto che grazie a questo aveva imparato tanto io ho urlato…c’è qualcun altro che ha rischiato di morire e ce lo vuole raccontare?...un attimo di gelo…due secondo soli però…si è alzata una signora dall’ultima fila e ha urlato…io c’ho avuto un tumore raro…aspetta ve lo racconto…..questo ha decisamente cambiato l’atmosfera e l’atteggiamento di tutti…non è facile succeda ma quando succede mi verrebbe voglia di sdraiarmi davanti a tutti e non alzarmi più…mi piace quando la gente reagisce così…poi è arrivata anche Caterina, del taxi milano 25, a fare il
turno con noi e anche lei è straordinaria, grazie anche a lei è successo di tutto, per farvi rendere conto vi racconto l’ultima cosa, alla fine del turno scorso avevo trovato un musicista di strada che era ricoverato per operarsi a un piede, solo dopo che sono uscito mi è venuto i9n mente che potevo regalargli una piccola armonica a bocca che ho dietro e che non so suonare, magari a lui faceva piacere, pazienza…ieri al bar l’ho ritrovato e ho deciso di regalargliela, lui non solo ha ringraziato ma è corso in camera a prendere la sua chitarra e ha iniziato a cantare in pigiama al bar e nei corridoi insieme a noi davanti a tutti, la gente non capiva niente…vedeste le facce che
facevano…da ultimo l’abbiamo portato al centralino che è in cantina accanto ai nostri armadietti perché la abbiamo pensato che non vedono mai nessuno essendo in cantina e così gli abbiamo portato Fabio e la sua chitarra…erano felicissimi e cantavano tutti insieme…insomma è stato proprio bello

Nuvola

Stanco..direi stanchissimo...ecco come inizia oggi il mio turno...Arrivo nel parcheggio di Pontanniccheri, oggi con Righeira il mio cane immaginario, in condizioni disastrate...poi vedo Nuvola e penso che c’è chi sta peggio di me...Andiamo a prender un caffè aspettando Arancina e ci avviamo verso la sala prelievi con un tema per oggi prefissato, "Da aspera ad astra", ovvero come si può arrivare alle stelle attraverso le asperità....Tema non facile da affrontare…ma Nuvola ci riesce...inizialmente con un po’ di occhi torvi da parte delle persone...alcune l'hanno tenuti fino alla fine...ma la maggior parte dopo un po’ di titubanza, soprattutto sull'augurio di un tumore ad una
signora, si è sciolta, ha capito dove volevamo andar a battere....è stato bello veder che qualcuno si è alzato ed è venuto a parlar della propria esperienza personale...di come dalla sofferenza a ritrovato la forza di reagire e vivere...quella voglia che senza il dolore non avrebbe mai trovato.Parliamo e giriamo un po’ tra i vari ospiti della sala...facciamo compagnia a Carolina, una bimba intimorita dal famoso ago del prelievo....quando poi nonostante abbia trattenuto le lacrime si capiva benissimo che aveva più paura la finta mamma coraggiosa...Saltiamo in dialisi per salutare tutti al volo e avvertirli che torneremo con un ospite d'eccezione. Bimpatapimpumpam e scivoliamo in pediatria...oggi piena di bimbi.....................................................soprattutto affascinati dalle fantasmagoriche bolle di sapone....wooooooow....polmoniti,convulsioni e febbri...nel mentre arriva una fata in corsia...è Caterina, per chi non lo sapesse è colei che gira per Firenze con quel taxi multicolore per portar a giro i genitori dei bimbi ricoverati al Meyer e non solo...Ci presentiamo e ci dirigiamo verso una stanza magica, o almeno per me lo è stata...stanza piccola, aria condizionata(unica stanza dove funzionava), una radiosa ragazza sui 34 anni e nel letto sua figlia...15 anni ed una malattia che non le permette di mangiare se non con la sonda, non parla, non cammina. Una situazione difficile per una ragazza di 24 anni..questa l'età di quando Simona ha partorito, questo il nome della mamma, una situazione che spesso porta rabbia, porta dolore, porta voglia di arrendersi...Invece mi ritrovo davanti ad una mamma Rambo, mi trovo spiazzato, fermo , immobile, disarmato....ho davanti una supereroe, una mamma. Mi trovo di fronte ad una forza talmente grande che quasi mi mette a disagio ma allo stesso tempo sento che mi riempie il cuore, l'anima e lo spirito...non so se è ammirazione o cosa ma vedo che nel suo "problema" è felice...vedo che non è sola...ci parla di suo marito e dell'altra sua bimba di 5 anni..ci dice di quanto è forte anche lei..e di quanto ama la sua sorellona...Ho davanti a me la potenza innaturale che sprigiona una mamma...Io, Nuvola, Caterina ed Arancina siamo li..fermi ad ammirare tanta bellezza. Mi vergogno quasi a ripensare a quanto mi lamento spesso per le cose stupide quando poi c’è chi ha una carattere così davanti i veri problemi...Esco da quella stanza e mi sento pieno. Scendiamo giù... Siamo in fila al bar e troviamo Fabio...paziente ricoverato epr un operazione al piede...tira fuori l'armonica e corre a prender la chitarra... Ora io dico....ma chi si aspettava di finir il turno a cantar i Gipsy King con Nuvola, Caterina, Arancina e la Maria che batte le mani con il nostro paziente in pigiama davanti l'ospedale?!... Monto in auto felice...E ringrazio Caterina per le parole dette, ringrazio questo progetto e Nuvola per avermi dato l'opportunità di passar giornate come queste...per aiutarmi ad imparare.

Un abbraccio a tutti
Pan




Eccomi, eccomi!!!! Che tturno!! Si si con due t....L'occasione del tema dato " Per aspera ad astra "e' stata molto stimolante ma mi ha scatenato anche un determinato livello di timore....spezialmente nella fatidica sala prelievi!!!! Dopo aver sentito enunciare dallo scatenato Nuvola il tema ho azzardato un timido tentativo con una signora molto triste e sofferente ed allorché le ho riproposto il tema...mi ha liquidato dicendomi che non trovava proprio nulla di divertente...... e ghiaccio fu......ho cercato il volto di Pan e ci siamo guardati oserei dire con un manto di sconforto sul cuore al quale non ho potuto reagire..o ma la mi verve indolle'?? In seguito Nuvola mi ha dato un imput...ma in quel frangente non gliel'ho fatta.....Bene perché comunque le reazioni delle persone che hanno partecipato sono state ad onor del vero straordinarie!!!! Chi avrebbe il coraggio di tirar fuori in mezzo ad altre persone una lotta avuta in passato dolorosa come quella contro un tumore, parlandone poi e salutandoci con un sorriso come quello che ci ha regalato? Insomma una mattinata intensissima, faticosa ma ancora non eravamo nel clou...... Saluto rapido alla dialisi con una promessa di rivedersi più tardi , allorché doveva arrivare Caterina del Milano 25 (che per me gli e'un personaggio, l'ha a dire icche’ la vole ma pper me l'e' e rimane una fata!!!!). Allora si va' in pediatria e lì abbiamo trovato e parlato con tre mamme...una che aveva come la figlia un sorriso pacifico che non ha mai perduto per tutta la durata del nostro incontro, ma lo hanno mantenuto anche dopo..... Una mamma che col marito avevano nuovamente il piccino ricoverato ma che Nuvola aveva già incontrato. Questa mamma e' stata particolarmente disponibile allo scherzo. Si e' rivelata una madre che aveva desiderio di parlare e di aprirsi raccontando episodi di vita vissuta. Infatti e' stata capace di raccontarci che durante un cambio degli armadi presso la sua magione per una giornata intera aveva bevuto e basta 4 litri e mezzo di acqua...e menomale, ma senza alimentarsi e si era sentita male! Così ci ha permesso di agganciarci a questo episodio a dir poco curioso della sua vita per arrivare a confessare il ladrocinio di un pan cioc a scapito del figlio di sei anni, assolutamente ignaro del gesto discutibile di sua madre!!! Non avevo ancora mai visto ridere così di gusto una mamma sino ad oggi in un ospedale.....nel mentre Pan intratteneva con la sua infinita dolcezza i bambini armato delle bolle di sapone! Abbiamo poi aspettato un po' nell'atrio davanti a pediatria io e Pan che sovraggiungessero Nuvola e Caterina. Allorché si e' presentata l'occasione lì ci siamo dati da fare per intrattenere i bimbi che sfrecciavano e che magari erano insofferenti a quell'ora! Abbiamo ricevuto un invito dal Dott. B. A. che lavora al 5° piano per una festa... Oh finalmente arrivano sia Nuvola che Caterina, quest'ultima ci spiega che il Dott. B.A. lo conosce e media per lui spiegandoci di quale struttura si tratti e con quale finalità.....chiarito quello.. valuteremo.... Torniamo in pediatria dove abbiamo l'occasione di tornare, c'eravamo già andati con Nuvola in precedenza, con Caterina da questa mamma S. e da sua figlia di 15 anni di cui non ricordo il nome anche perché sono rimasta scataflesciata dalla mamma. Nuvola le conosce già...Questa mamma e' un sole ambulante, sprizza tranquillità...ha svoltato già da un pezzo...ecco che si ricuce tutto proprio con il tema da cui eravamo partiti...Che forza che trasmette, fermezza nei suoi propositi di mamma dolcissima. Che incontro ..e che disponibilità ad aprirsi con una mezza squadra di calcio...be’ eravamo in quattro... In seguito scendiamo ed andiamo al bar con Caterina ed in coda davanti al cassiere ecco che arriva questo signore in pigiama, conosciutissimo da Nuvola, infatti Nuvola gli ha regalato una piccola armonica a bocca e lui attacca subito a farci sentire di cosa e' capace e ci propone di aspettarlo perché ha deciso,va' a prendere la chitarra..... Si e' formato in men che non si dica sto gruppo mucho particolar che nonostante le caratteristiche di stanchezza, il caldo e la ressa all'interno del bar ostentava questa attenzione ad un suonatore veramente bravo che stava "cordeggiando" brani che a me parevano di flamenco ma visto il mio personale livello di cottura non ci giurerei....Tutto bagnato da un'allegria e da una contentezza lievemente svagata che mi ha fatto schiantare dal ridere...Mi e' testimone Pan....Ci ho guadagnato anche una canzone dedicata mentre stavo per andare via....In ultimis il gruppo cantava all'entrata dell'ospedale con nuvola che diceva alle persone che dovevano passare " oggi e c'e' presa cosi'!!!" Che dire...grazie.
Arancina

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