Ciao a tutti Scusate il ritardo con cui vi scrivo questo report ma ne ho mille da fare e me ne ero dimenticato. E' quasi un anno che non facevo un turno e la prima volta che lo facevo con Gomitolo , devo dire che mi sono trovato molto molto bene con lei. Appena arrivati agli armadietti, Gomitolo mi dice che c'è da fare due interventi, uno in medicina generale dove un assistente sociale ci ha segnalato di una signora che aveva bisogno del nostro intervento, l'altro era di un signore in rianimazione dove,ci spiegava l'infermiere (una brava persona, forse uno dei pochi che riesce a capire in che consiste il nostro lavoro), in poche settimane è rimasto paralizzato dalla testa ai piedi,praticamente ha contratto la sindrome che ora non ricordo il nome, praticamente è una malattia che distrugge la mielina che una specie di guaina che ricopre e protegge i centri nervosi. Alla fine purtroppo non abbiamo potuto parlare con nessuno dei due perché la prima paziente, quando siamo arrivati c'erano i medici dentro la stanza e ci sono stati per ben più di un'ora ed erano già quasi le 12 l'ora per il pranzo quindi si è deciso anche con il consiglio telefonico di Nuvola di andar via,il secondo paziente, in quel momento stava molto male e anche li si è preferito non andare. Alla fine il turno è stato tranquillissimo e anche breve. Andiamo in sala prelievi dove incontriamo due future mamme, io mi trovo coinvolto in una conversazione sulla gravidanza dove gomitolo e le due ragazze si raccontavano le proprie esperienze, io me ne vado da una signora che era lì per accompagnare suo figlio grande a farsi le analisi perché ha paura degli aghi,è un signore maturo di quasi 50, allora vado dentro la stanza per farlo distrarre, poi incontro delle persone peruviane simpaticissime che raccontano un po’ della loro vita nel frattempo mi raggiunge Gomitolo e ci raccontano del loro paese per esempio l'altissima montagna del matchu pitchu, non so bene come si scrive, che, per andare in cima, data l'altitudine c'è bisogno delle foglie di (per non sentirsi male) non vi dico le battute si sono sprecate. Poi usciamo dalla sala prelievi e andiamo in dialisi dove dormivano tutti tranne Anna che appena mi ha visto mi ha chiesto subito come stavo
riferendosi alla mia malattia, questo mi ha fatto un enorme piacere in
quanto questa persona si ricordava di me e di cosa avevo dopo un anno,
sinceramente non me lo sarei mai aspettato. La pediatria non ci ha chiamato per cui il nostro turno finisce qui. E' stato veramente bello ritornare dopo diverso tempo a fare un turno.
Un abbraccio immenso Spadino
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