Nuvola
Nuvola ed io ci troviamo subito e andiamo agli armadietti.
Nella preparazione Nuvola mi racconta che vuole piantare delle piante di agave nei vasi davanti all'ospedale e del progetto del giardino che si costruirà con le piante abbandonate all'ospedale quando si farà l'evento dell'ospedale aperto con il giro guidato da noi tra i vari spettacoli brevi ( 5 minuti circa ) e della colonia felina che voleva far partire poi sabato si è scoperto che Barbara quella del bar ne ha già creata una da diverso tempo comunque adesso ne faremo una insieme con a capo la Barbara e Iole.
In sala prelievi abbiamo parlato della schiacciata alla fiorentina che Nuvola ha provato a fare due volte in un pomeriggio senza che non si fosse bruciata e rimasta cruda in mezzo, eppure era la ricetta della nonna, c'era una mamma incinta al 7° mese e un signore anziano che ha fatto per diverso tempo il carrozziere e ora si occupa di un campo di ulivi. Poi siamo andati a vedere se si poteva visitare Maria Grazia che è in rianimazione ed ha una malattia degenerativa, la SLA, che riduce la capacità di muoversi, non può parlare, ma indica le parole che vuole dire su una lavagnetta,tra una settimana se ne andrà a Volterra in un' altra struttura sempre però con l'apparecchiatura per sostenerla. Quando siamo andati a trovarla è stato un po' difficile decifrare cosa volesse dire, ma alla fine ce l'abbiamo fatta, anche se poveretta si è dovuta sforzare parecchio...
Io siccome era la prima volta che ho portato il flauto ho debuttato con una mia improvvisazione per Maria Grazia che di musica se ne intende parecchio essendo una cantante lirica e musicista. Io le chiesto se c'è un brano che le piace particolarmente e lei mi ha risposto "il piccolo montanaro" che si ricollega alla metafora che aveva fatto Nuvola paragonando la sua situazione ad un' arrampicata su una montagna irta e rocciosa. In Dialisi sono andata subito a parlare con Margherita, con lei ho un rapporto d'amicizia che sono molto contenta di aver instaurato.
In Pediatria c'erano due bimbi una femmina di 4 anni e un maschio di 10 anni in una stanza. La bambina è indiana si chiama Raji-bir che significa "regina forte", è molto carina con occhi neri e capelli neri legati con una bella coda lunga, timida, ma in gamba; il padre sapeva bene l'italiano adesso lavora in un ristorante italiano come cuoco. Il bambino Matteo ha un ascesso e così l'hanno dovuto riempire di antibiotici, con lui c'era la mamma che ci raccontava che ha altri due figli e il marito costruisce lampade e paralumi continuando l'azienda di famiglia, mentre Matteo per ora vuole diventare muratore. avevano la televisione accesa e stavano guardano "gli incredibili". Abbiamo parlato tanto e ci hanno scattato una foto con i bambini
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