La giornata è passata veloce eppure mi sembra che sia stata così piena....Fuori dall'ospedale c'è un vento tagliente e il freddo mi entra nelle ossa, scendo agli armadietti a cambiarmi e dopo aver tolto i numerosi strati che ho addosso io e Nuvola ci avviamo in sala prelievi: VUOTA! Gli infermieri sono sulla porta a cercare di raccattare qualcuno a cui fare un prelievo e così ci fermiamo a fare due chiacchiere con loro e con gli impiegati dell'accettazione. Saliamo in dialisi ed è una mattinata tranquilla, dormono quasi tutti e così andiamo via presto. In realtà oggi dopo le 10 abbiamo un appuntamento importante; ci aspettano in rianimazione, andiamo a trovare Maria Grazia. E' la prima volta che entro in questo reparto, mi muovo in punta di piedi e nella stanza di Maria Grazia mi tengo di un passo dietro a Nuvola. Forse sarà banale dire che quando vedi situazioni come quella di Maria Grazia che respira solo grazie ad una macchina, non può parlare né muoversi e che comunica solo tramite un dito e una lavagnetta, ridimensioni tutta la tua vita e rivaluti le tue priorità. Però è così. Di Maria Grazia mi hanno colpito gli occhi, fissi su Nuvola che le parlava, occhi da cui traspariva tutta la paura e l'angoscia che l'attanaglia, e io ho sentito forte il bisogno di prenderle la mano e accarezzarla e sono rimasta così per tutto il tempo. Avrà bisogno di tanta forza e di tanto aiuto Maria Grazia, dovrà imparare a riprogrammare la sua vita con l'aiuto di tutti quelli che le stanno intorno e che le vogliono bene....
E dulcis in fundo la pediatria. Credo di non averla mai trovata affollata come sabato. Era pieno di bambini e soprattutto di bambini piccoli, tutti con nasi gocciolanti e grandi tossi!
Ci siamo stati un bel po' in pediatria, a chiacchierare amabilmente e come al solito su che argomento siamo andati a rifinire? La cucina. Tornando a casa riflettevo sul fatto che la pediatria è un luogo dove si incontrano tante culture diverse, nella stanza che abbiamo trovato più affollata, su quattro bambini presenti tre erano stranieri! Sono tornata a casa con il cuore pieno di emozioni e con l'adrenalina a 1000; ogni volta che esco sento di aver fatto il pieno di energie che cerco di distribuire a tutti quelli che ho intorno e che di solito mi fanno andare avanti come se fossi caricata a molla almeno fino al giorno dopo. Adesso infatti sono passati due giorni e un grosso abbraccio ve lo mando tutto influenzato stando a letto sotto le coperte!
A presto
Primavera
Nessun commento:
Posta un commento